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Visualizza Versione Completa : Travaglio: Fini, meglio tardi che mai



Florian
20-08-10, 19:19
Farepassato

di Marco Travaglio


Sarebbe facile maramaldeggiare sui finiani di Farefuturo che, a 16 anni e mezzo dalla cacciata di Montanelli dal Giornale che aveva fondato e non voleva trasformare in quel che è diventato, riabilitano il grande Indro. Facile irridere alla scoperta tardiva della vera natura del berlusconismo: un mix di “dossieraggio, ricatti, menzogna per distruggere l’avversario, propaganda stupida e intontita, slogan, signorsì e canzoncine ebeti”. Facile farsi beffe di chi, dal 1994 a oggi, ha scambiato B. per un potenziale “grande politico e statista”, un “leader atipico ma liberale”. Facile ricacciare questa parte della destra italiana nelle fogne del neofascismo da cui molti suoi esponenti provengono. Facile, ma anche ingiusto. Per diversi motivi.

1) Il brusco distacco, non solo politico ma anche culturale, dal Caimano e dalle sue putride paludi non è roba da voltagabbana a caccia di prebende e poltrone: anzi, se cercassero quelle, i finiani sarebbero rimasti con B., ben protetti dai suoi scudi giudiziari e mediatici, anziché offrire il petto ai suoi killer catodici e a mezzo stampa. Quando uno cambia idea, bisogna sempre controllargli la bottega e verificare se gli conviene o no. Ai finiani non conviene affatto, anzi conveniva restare dov’erano.

2) L’autocritica, almeno a giudicare dalle parole di Farefuturo, non è una disinvolta operazione di facciata, come quella di tanti che dall’oggi al domani cominciano a dire il contrario di quel che dicevano ieri, con l’aria spocchiosa dei maestri che hanno sempre ragione anche se hanno sempre avuto torto. Farefuturo riscrive il recente passato, confessa un “senso di colpa per non aver capito prima, per non aver saputo e voluto alzare la testa”, riconosce che “oggi che gli editti toccano da vicino, è fin troppo facile cambiare idea” e persino che “ha ragione chi dice: perché non ci avete pensato prima?”, infine ammette che “non c’è una risposta che non contempli un pizzico di vergogna. Un vergogna che, però, non prevede ora il silenzio, il ripetersi di un errore”. Chi parla così merita un’apertura di credito: cioè di essere giudicato non da quel che ha fatto ieri, ma da quel che farà domani (specie in tema di libertà d’informazione e legalità).

3) I finiani non si limitano a difendere Fini, ora che il killeraggio colpisce lui (troppo comodo), ma hanno il coraggio di ricordare il punto più basso del regime: “Il pensiero corre all’editto contro Biagi, Luttazzi e Santoro”. Citano cioè tre personaggi lontanissimi dal mondo della destra, che nel 2002 subirono insieme al loro pubblico l’affronto più sanguinoso: il divieto di lavorare in tv per averne fatto un “uso criminoso” (lesa maestà), divieto che per Luttazzi perdura tuttora.

4) L’autocritica non proviene dai killer, tutti rimasti per selezione naturale alla corte di B., ma da chi appunto ha taciuto per troppi anni sui killeraggi, senza osare “alzare la testa”, e ora che lo fa ne assaggia le prime conseguenze.

5) L’autocritica dei finiani, per quanto tardiva, è comunque in anticipo rispetto a tanti “intellettuali” sedicenti “liberali” e/o “terzisti” che da 16 anni tengono il sacco e fanno da palo a B. paraculeggiando e pompiereggiando con una finta indipendenza che è anche peggio del berlusconismo, perché non ci mette neppure la faccia. Per non parlare dei dirigenti e delle teste d’uovo del centrosinistra “riformista” e della sinistra “radicale” che hanno screditato il valore dell’antiberlusconismo come “demonizzazione” e “giustizialismo”, l’hanno sacrificato sull’altare delle bicamerali, del “dialogo” sulle “riforme condivise”, delle ospitate a Porta a Porta e dei libri Mondadori, non riuscendo o non volendo immaginare una destra diversa da quella abusiva di B. e garantendo lunga vita a B. Oggi dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa una vasta e variopinta compagnia. I finiani, con tutte le loro magagne, lo stanno facendo mentre B. è vivo e potente. D’Alema & C. e il Pompiere della Sera aspettano il referto del medico legale.

Farepassato | Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/20/sarebbe-facile-maramaldeggiare-sui-finiani-di/51612/comment-page-6/#comments)

Florian
20-08-10, 19:21
Io Travaglio lo leggevo sul Borghese, quando non era ancora famoso a sinistra, e mi è sempre piaciuto. :chefico:

Florian
20-08-10, 19:27
Per non parlare dei dirigenti e delle teste d’uovo del centrosinistra “riformista” e della sinistra “radicale” che hanno screditato il valore dell’antiberlusconismo come “demonizzazione” e “giustizialismo”, l’hanno sacrificato sull’altare delle bicamerali, del “dialogo” sulle “riforme condivise”, delle ospitate a Porta a Porta e dei libri Mondadori, non riuscendo o non volendo immaginare una destra diversa da quella abusiva di B. e garantendo lunga vita a B.

"Non riuscendo o non volendo immaginare una destra diversa"... Infatti adesso molti a sinistra stanno a rosicare perchè a loro ha fatto sempre comodo dire: "A destra son tutti fascisti, a destra son tutti berluscones"...

E invece Travaglio, osannato a sinistra ma uomo di destra, che dice? che la "destra" di B. è abusiva. Grande!

brunik
20-08-10, 19:33
"Non riuscendo o non volendo immaginare una destra diversa"... Infatti adesso molti a sinistra stanno a rosicare perchè a loro ha fatto sempre comodo dire: "A destra son tutti fascisti, a destra son tutti berluscones"...

E invece Travaglio, osannato a sinistra ma uomo di destra, che dice? che la "destra" di B. è abusiva. Grande!

se mi dai il link di chi ha sempre detto che a destra son tutti fascisti ti do 'in cambio il link di quelli che sono stati alleati con Fini per 15 anni, tranne un intervallo dal quale ho tratto questo documento:

http://www.caparini.com/photogallery/ultimissime/Manifesti%20lega/QQ148.gifhttp://www.caparini.com/photogallery/ultimissime/Manifesti%20lega/QQ146.gifhttp://www.caparini.com/photogallery/ultimissime/Manifesti%20lega/QQ139.gif

Florian
20-08-10, 19:40
se mi dai il link di chi ha sempre detto che a destra son tutti fascisti ...

Anch'io ho buona memoria, Brunik... e mi ricordo di quando il Senatùr disse: "Silvio, noi i fascisti li andiamo a prendere casa per casa!" Mi ricordo quando il compianto Vimercati, sul Borghese, alla fine degli anni novanta, voleva mettere d'accordo leghisti e postfascisti, coi primi che respingevano sdegnosamente l'offerta, quando erano una "costola della sinistra".

Sul fatto però che molti a sinistra considerano di per sè la destra "fascista" (e dunque fascista anche B.) penso ci sia poco da ridire ed infatti l'ha detto implicitamente anche il buon Travaglio.

stefaboy
20-08-10, 19:56
Infatti adesso molti a sinistra stanno a rosicare perchè a loro ha fatto sempre comodo dire: "A destra son tutti fascisti, a destra son tutti berluscones"...


questa te la potevi anche evitare...
Travaglio è sempre stato un uomo di destra e il primo a riconoscerlo sono stati proprio coloro che da sinistra l'hanno accolto nella sua lotta alla corruzione, al despotismo e per la libertà d'informazione.

Proprio su questo forum, quando i tuoi compagni di partito, si scagliavano contro di lui apostrofandolo come comunista, io e diversi altri come me, eravamo i primi a levargli quella patente, ricordando anche i suoi trascorsi.

Da sinistra non mi sembra vi siano giunte tutte queste feroci critiche da quando avete ribaltato il tavolo... e tutto questo in nome del pragmatismo: meglio tardi che mai.

L'articolo è stato scritto prima le dichiarazioni di Urso: "siamo favorevoli al Lodo Berlusconi"
prima di quelle di Bocchino: "farefuturo è solo un esercizio intellettuale"

L'apertura a sinistra l'avete avuta.
Ora contano i fatti. Vedremo in Parlamento, a partire da legge bavaglio e processo breve, se alle parole seguono i fatti, o se le parole sono solamente una conseguenza degli attacchi al leader.

Florian
20-08-10, 20:30
questa te la potevi anche evitare...

Perchè? Ho detto "molti", non tutti... e mi sembra che le cose stiano esattamente in questi termini.

Phileas
20-08-10, 20:47
Farepassato

di Marco Travaglio


Sarebbe facile maramaldeggiare sui finiani di Farefuturo che, a 16 anni e mezzo dalla cacciata di Montanelli dal Giornale che aveva fondato e non voleva trasformare in quel che è diventato, riabilitano il grande Indro. Facile irridere alla scoperta tardiva della vera natura del berlusconismo: un mix di “dossieraggio, ricatti, menzogna per distruggere l’avversario, propaganda stupida e intontita, slogan, signorsì e canzoncine ebeti”. Facile farsi beffe di chi, dal 1994 a oggi, ha scambiato B. per un potenziale “grande politico e statista”, un “leader atipico ma liberale”. Facile ricacciare questa parte della destra italiana nelle fogne del neofascismo da cui molti suoi esponenti provengono. Facile, ma anche ingiusto. Per diversi motivi.

1) Il brusco distacco, non solo politico ma anche culturale, dal Caimano e dalle sue putride paludi non è roba da voltagabbana a caccia di prebende e poltrone: anzi, se cercassero quelle, i finiani sarebbero rimasti con B., ben protetti dai suoi scudi giudiziari e mediatici, anziché offrire il petto ai suoi killer catodici e a mezzo stampa. Quando uno cambia idea, bisogna sempre controllargli la bottega e verificare se gli conviene o no. Ai finiani non conviene affatto, anzi conveniva restare dov’erano.

2) L’autocritica, almeno a giudicare dalle parole di Farefuturo, non è una disinvolta operazione di facciata, come quella di tanti che dall’oggi al domani cominciano a dire il contrario di quel che dicevano ieri, con l’aria spocchiosa dei maestri che hanno sempre ragione anche se hanno sempre avuto torto. Farefuturo riscrive il recente passato, confessa un “senso di colpa per non aver capito prima, per non aver saputo e voluto alzare la testa”, riconosce che “oggi che gli editti toccano da vicino, è fin troppo facile cambiare idea” e persino che “ha ragione chi dice: perché non ci avete pensato prima?”, infine ammette che “non c’è una risposta che non contempli un pizzico di vergogna. Un vergogna che, però, non prevede ora il silenzio, il ripetersi di un errore”. Chi parla così merita un’apertura di credito: cioè di essere giudicato non da quel che ha fatto ieri, ma da quel che farà domani (specie in tema di libertà d’informazione e legalità).

3) I finiani non si limitano a difendere Fini, ora che il killeraggio colpisce lui (troppo comodo), ma hanno il coraggio di ricordare il punto più basso del regime: “Il pensiero corre all’editto contro Biagi, Luttazzi e Santoro”. Citano cioè tre personaggi lontanissimi dal mondo della destra, che nel 2002 subirono insieme al loro pubblico l’affronto più sanguinoso: il divieto di lavorare in tv per averne fatto un “uso criminoso” (lesa maestà), divieto che per Luttazzi perdura tuttora.

4) L’autocritica non proviene dai killer, tutti rimasti per selezione naturale alla corte di B., ma da chi appunto ha taciuto per troppi anni sui killeraggi, senza osare “alzare la testa”, e ora che lo fa ne assaggia le prime conseguenze.

5) L’autocritica dei finiani, per quanto tardiva, è comunque in anticipo rispetto a tanti “intellettuali” sedicenti “liberali” e/o “terzisti” che da 16 anni tengono il sacco e fanno da palo a B. paraculeggiando e pompiereggiando con una finta indipendenza che è anche peggio del berlusconismo, perché non ci mette neppure la faccia. Per non parlare dei dirigenti e delle teste d’uovo del centrosinistra “riformista” e della sinistra “radicale” che hanno screditato il valore dell’antiberlusconismo come “demonizzazione” e “giustizialismo”, l’hanno sacrificato sull’altare delle bicamerali, del “dialogo” sulle “riforme condivise”, delle ospitate a Porta a Porta e dei libri Mondadori, non riuscendo o non volendo immaginare una destra diversa da quella abusiva di B. e garantendo lunga vita a B. Oggi dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa una vasta e variopinta compagnia. I finiani, con tutte le loro magagne, lo stanno facendo mentre B. è vivo e potente. D’Alema & C. e il Pompiere della Sera aspettano il referto del medico legale.

Farepassato | Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/20/sarebbe-facile-maramaldeggiare-sui-finiani-di/51612/comment-page-6/#comments)

Ma Fini è quindi una costola della sinistra anche lui?
E la TUlliani allora è Luxembourg italiota? :chefico:

stefaboy
20-08-10, 20:52
Perchè? Ho detto "molti", non tutti... e mi sembra che le cose stiano esattamente in questi termini.

ascolta... la diffidenza è data dal fatto che ve ne siete usciti tipo 5 minuti fa con questo tipo di "narrazione" del vostro modo di concepire la destra.

Siete dalla parte della legalità dopo 16 anni di Berlusconi? Benissimo, ben vengano tutti. La legalità non ha colore politico. E' un tema di prepolitica.

Ma proprio 5 minuti fa, ho letto una dichiarazione dei Finiani "Siamo pronti a votare i 5 punti del programma e il Lodo Berlusconi"

Se a parole farefuturo abiura il berlusconismo e poi votate il processo breve o qualunque altra cosa salva-chiappette di Berlusconi, è la stessa destra di prima

Florian
20-08-10, 21:02
Se a parole farefuturo abiura il berlusconismo e poi votate il processo breve o qualunque altra cosa salva-chiappette di Berlusconi, è la stessa destra di prima

Vedremo, ma ho l'impressione che il tempo giochi a favore di Fini e contro Berlusconi.

stefaboy
20-08-10, 21:20
Vedremo, ma ho l'impressione che il tempo giochi a favore di Fini e contro Berlusconi.

Questo è vero. Bastano 6 mesi di melina in parlamento.
Ma essendo voi dei politici, so perfettamente che il giorno in cui Fini dirà ai suoi di pigiare il tastino in aula su una qualunque porcata, voi non vi straccerete le vesti.

Non crediate che la gente sia stupida. Le parole non bastano se non sono seguite dai fatti. Vedrai già da Lunedi su tutti i giornali si ricomincerà a parlare di processo breve.

brunik
21-08-10, 00:37
Anch'io ho buona memoria, Brunik... e mi ricordo di quando il Senatùr disse: "Silvio, noi i fascisti li andiamo a prendere casa per casa!" Mi ricordo quando il compianto Vimercati, sul Borghese, alla fine degli anni novanta, voleva mettere d'accordo leghisti e postfascisti, coi primi che respingevano sdegnosamente l'offerta, quando erano una "costola della sinistra".

Sul fatto però che molti a sinistra considerano di per sè la destra "fascista" (e dunque fascista anche B.) penso ci sia poco da ridire ed infatti l'ha detto implicitamente anche il buon Travaglio.

si pero' vorrei sapere il nome di quello di sinistra che vi ha chiamato fascisti

Possibilmente senza andare indietro di 15 anni, che di cose se ne dicono tante..

Secondo me faccio prima io a trovarti il nome di qualche finiano che dava del comunista addirittura a uno come Prodi..

brunik
21-08-10, 00:40
questa te la potevi anche evitare...
Travaglio è sempre stato un uomo di destra e il primo a riconoscerlo sono stati proprio coloro che da sinistra l'hanno accolto nella sua lotta alla corruzione, al despotismo e per la libertà d'informazione.

Proprio su questo forum, quando i tuoi compagni di partito, si scagliavano contro di lui apostrofandolo come comunista, io e diversi altri come me, eravamo i primi a levargli quella patente, ricordando anche i suoi trascorsi.

Da sinistra non mi sembra vi siano giunte tutte queste feroci critiche da quando avete ribaltato il tavolo... e tutto questo in nome del pragmatismo: meglio tardi che mai.

L'articolo è stato scritto prima le dichiarazioni di Urso: "siamo favorevoli al Lodo Berlusconi"
prima di quelle di Bocchino: "farefuturo è solo un esercizio intellettuale"

L'apertura a sinistra l'avete avuta.
Ora contano i fatti. Vedremo in Parlamento, a partire da legge bavaglio e processo breve, se alle parole seguono i fatti, o se le parole sono solamente una conseguenza degli attacchi al leader.

appunto Travaglio è sempre stato uno di destra, cosi' come lo è Di Pietro, solo che li chiamano tutti "di sinistra", chissà perchè..

Le parole destra-sinistra da 15 anni in qua sono delle convenzioni per dire berlusconiani-antiberlusconiani, mica è colpa di Travaglio se per 15 anni la destra è stata sinonimo di berlusconismo, e mica è stato Travaglio a chiamare il Fini degli ultimi mesi Kompagno..

stefaboy
21-08-10, 01:02
appunto Travaglio è sempre stato uno di destra, cosi' come lo è Di Pietro, solo che li chiamano tutti "di sinistra", chissà perchè..

Le parole destra-sinistra da 15 anni in qua sono delle convenzioni per dire berlusconiani-antiberlusconiani, mica è colpa di Travaglio se per 15 anni la destra è stata sinonimo di berlusconismo, e mica è stato Travaglio a chiamare il Fini degli ultimi mesi Kompagno..

travaglio si, di pietro no.
Nella politica economica, Di Pietro ha un'impostazione (rozza) decisamente socialista.
Il legalitarismo, non è né di destra né di sinistra. Neppure il decisionismo (il pugno di ferro) può essere catalogato. Abbiamo avuto a sinistra un sacco di gente come Di Pietro nel passato.
La distinzione ce l'hai nella politica economica e anche nel modo di approcciarsi alle classi meno abbienti del politico.

Ortodossia
21-08-10, 03:52
Travaglio è liberale , legalitario, filo israeliano e filo atlantista, nel 99% dei paesi avanzati voterebbe a destra, in Italia non può farlo perchè evidentemente non ritiene berlusconi, dell'utri, mangano, cosentino, verdini, etc... una destra da paese civile.
Del resto ha iniziato a scrivere su un piccolo giornale cattolico, per poi passare al Giornale di Montanelli, apertamente schierato su posizioni di destra liberalconservatrice.