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Florian
21-08-10, 08:17
FATTO PERSONALE

Da "LA STAMPA" di sabato 21 agosto 2010

di MARCELLO SORGI


S e doveva servire a riaprire la comunicazione tra i due spezzoni del centrodestra separatisi a fine luglio, aprendo di fatto una crisi nella maggioranza, da quel momento non più tale, il vertice del Pdl a Palazzo Grazioli - va detto - è stato inutile.

Lo scambio di ipocrisie che ne è seguito - con Berlusconi a reti unificate pronto a dire che andrà avanti e a snocciolare il programma dei prossimi tre anni, e i finiani che fingevano di interessarsene, aggiungendo che lo attendono in Parlamento per confrontarsi - ha confermato che in un mese la situazione non è cambiata.

E se questo è l`esito della prima estate in cui la politica non ha preso le ferie, tanto valeva che ci andasse, in vacanza.

Almeno non avremmo rivisto in tv il premier visibilmente provato dal durissimo braccio di ferro che sta conducendo e da una stanchezza a cui nemmeno il suo abituale trucco di scena riesce a porre rimedio.

Né ci saremmo risolti a misurare lo stato d`animo del presidente della Camera dalla bruscaggine con cui ha liquidato il sottosegretario Letta, ancora oggi suo amico, davanti al feretro di Cossiga.

Viene da riflettere su quale sia ormai la sostanza del contendere tra i due cofondatori del Pdl. Come ha detto Fini parlando di Berlusconi: «O lui mi distruggerà, o sarò io a distruggerlo». Ecco perché le lunghe settimane d`agosto, invece di essere utilizzate per ridurre la tensione e tentare un chiarimento, sono trascorse a colpi di minacce e di rivelazioni, in un bombardamento quotidiano tra le due trincee nemiche che appena il Parlamento riaprirà si trasferirà in campo aperto.

Non c`è alcun bisogno di chiedersi, come facevano ieri sera molti degli ufficiali dei due eserciti, se il documento uscito da Palazzo Grazioli - pos-sa o no servire come base di discussione; né se l`aggiunta del quinto punto (un nuovo giro di vite sulla sicurezza, declinata in termini più vicini alle istanze leghiste, che non alle esigenze finiane), ai quattro già annunciati (federalismo, fisco, giustizia, Sud), complicherà ulteriormente il quadro.

Come potrà essere accolto, d`altra parte, nelle Camere, un programma messo a punto soltanto dallo stato maggiore berlusconiano, senza che uno solo degli ambasciatori del Presidente della Camera abbia potuto mettere piede ieri a Palazzo Grazioli? Conseguentemente i deputati e i senatori di Futuro e Libertà consegneranno a Berlusconi, quando si presenterà in Parlamento, una fiducia formale, mantenendo in realtà tutte le loro riserve, per impedirgli di aprire la crisi e correre alle elezioni. Ma il giorno dopo, ovunque, nelle commissioni, nelle aule, in tv e nelle piazze, riprenderanno la loro guerriglia, contro un governo che presto farà rimpiangere, quanto a stabilità e a capacità di realizzare i suoi impegni, perfino il traballante esecutivo di Prodi affondato due anni fa.

Anche se si ostinano a negarlo pubblicamente, i due duellanti sanno benissimo che finirà così. Infatti, dietro una prospettiva così mediocre in un momento in cui le difficoltà del Paese e la complessa congiuntura economica che non dà tregua in Europa né altrove richiederebbero di essere governate con più energia - e dietro la loro contesa non c`è più nulla o quasi di politico. È un fatto personale.

Berlusconi si sente tradito da Fini. Pensava di avere con lui credito inesauribile, di doverne ricevere gratitudine eterna, per avergli dato 16 anni fa il biglietto di ingresso nel gioco della piena legittimazione politica, sottraendolo al ghetto in cui per quasi mezzo secolo i post-fascisti erano rimasti ai tempi della Prima Repubblica.

Non a caso ieri nella sua conferenza stampa s`è riferito più volte al 1994, data di inizio dell`alleanza tra Forza Italia, Lega e An, e ha sottolineato ancora il suo ruolo di presidente del Consiglio «scelto dagli elettori», quasi volesse sottolineare che il centrodestra, nato vincente con lui, senza di lui può anche morire.

Paradossalmente, Fini ragiona allo stesso modo e teme che Berlusconi, pur di non dargli il riconoscimento di partner con eguale dignità della coalizione, sia pronto ad annientarlo politicamente. Vede nella campagna scatenata sui giornali e sulle tv il tentativo, non solo di destabilizzarlo, colpendolo negli affetti familiari, ma anche di dissolvere la sua credibilità di leader. Come se appunto tutto il lavoro fatto da Fini in questi anni non avesse alcun valore per il Cavaliere e il presente e il futuro dell`attuale terza carica dello Stato, a suo giudizio, possano dispiegarsi solo in una sorta di regime di libertà vigilata. Berlusconi inoltre pensa che Fini non potrà resistere a lungo alla pressione a cui è sottoposto, che anche i suoi fedelissimi, vedendolo vacillare di fronte all`imbarazzo della vicenda della casa di Montecarlo finita al cognato o delle controversie immobiliari della sua compagna, cominceranno ad avere ripensamenti. Ma a questo punto anche Fini mette in conto tutto, compresa l`eventuale caduta di una leadership, come la sua, tra le più promettenti di tutta la stagione della Seconda Repubblica. E proprio per questo, prima di cadere, si prepara a sferrare il colpo finale, puntando diritto al cuore del Cavaliere.

È un tramonto davvero cupo quello verso cui si sta avviando l`alleanza tra i due cofondatori. Certo, potrebbero ancora fermarsi, tornare indietro, riprovare a discutere, ma si capisce che non lo faranno. A guardarli, ricordano la vecchia favola della rana e dello scorpione che guadano il fiume uno in groppa all`altra.

La rana è sicura che lo scorpione non la pungerà, perché facendola annegare ucciderebbe se stesso.

Lo scorpione lo sa, ma alla fine non resiste. E le piazza il pungiglione nella schiena.


Governo Italiano - Rassegna stampa (http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=49521149)

Florian
21-08-10, 08:22
«O lui mi distruggerà, o sarò io a distruggerlo».

Qui non c'è nessuna destra, nè vecchia nè nuova, solo una disperata lotta per la leadership tra due leaders ormai stanchi, usurati, che cadranno entrambi in questa drammatica faida intestina.

D'accordo al 100% con Marcello Sorgi.

apibroker
21-08-10, 08:28
«O lui mi distruggerà, o sarò io a distruggerlo».

Qui non c'è nessuna destra, nè vecchia nè nuova, solo una disperata lotta per la leadership tra due leaders ormai stanchi, usurati, che cadranno entrambi in questa drammatica faida intestina.

D'accordo al 100% con Marcello Sorgi.

L'importante è che nasca una nuova destra e che si riesca ad isolare la Lega. Fini penso che stia pensando seriamente a rivestire il ruolo di Kamikaze. Scalfari qualche mese fa scrisse un editoriale che pareva ispirato da chissà quale mano, in cui praticamente si affermava e sono pienamente d'accordo, che Fini non poteva più aspirare ad essere un futuro leader politico, ma poteva rendere dei servigi alla nazione ed ambire a cariche istituzionali di più alto prestigio rispetto ad oggi. Visto che Berlusconi non vuole e pur volendo non potrebbe più offrirgli la leadership del PDL.....

Florian
21-08-10, 09:10
L'importante è che nasca una nuova destra e che si riesca ad isolare la Lega.

Giustissimo api.

Però tu adesso mi devi dire se questa Nuova destra "finiana" nascerà in forma di partito o di movimento. Perchè, capirai bene, sono due prospettive piuttosto diverse.

Tra l'altro, oggi ho finalmente capito cosa intendesse realmente Urso parlando del riferimento ai Tea Party: non le ricette economiche libertarian, ma la struttura organizzativa di movimento in grado di interloquire col Republican Party senza identificarsi in esso.

Ora, i simpatizzanti e i militanti di Generazione Italia hanno il sacrosanto diritto di sapere se dovranno morire pidiellini, ovvero se la linea è quella di Filippo Rossi o di Silvano Moffa. Ma la mia è una domanda retorica, perchè oggi è la posizione di Moffa quella UFFICIALE. Ovvero, creare un nuovo partito è "fantapolitica".

Allora, caro api, io ti domando: stiamo facendo anche noi della fantapolitica?


Fini penso che stia pensando seriamente a rivestire il ruolo di Kamikaze. Scalfari qualche mese fa scrisse un editoriale che pareva ispirato da chissà quale mano, in cui praticamente si affermava e sono pienamente d'accordo, che Fini non poteva più aspirare ad essere un futuro leader politico, ma poteva rendere dei servigi alla nazione ed ambire a cariche istituzionali di più alto prestigio rispetto ad oggi. Visto che Berlusconi non vuole e pur volendo non potrebbe più offrirgli la leadership del PDL.....

Ok, Fini è fuori gioco in termini di politica di partito... E allora perchè è attorno a lui e in funzione sua che questa nuova politica si va costruendo?
Perchè io posso credere a un Fini che si immola per uccidere Berlusconi e rendergli la pariglia, ma sinceramente non crederò mai alla favola di un Fini che si immola per far nascere una Nuova destra liberale e bla bla bla...

E allora torniamo alla questione fondamentale: stiamo combattendo PER Fini o CON Fini? Mi spiace, ma tutto conduce a pensare che ormai nel Pdl si combatte una guerra non politica, ma "feudale", con due gruppi di fedelissimi che si azzuffano in difesa, ciascuno, del proprio capo.

Se è così, api, io non ci sto. Ed è triste riconoscere che Fini e Berlusconi, insieme, hanno distrutto la destra italiana.

apibroker
21-08-10, 09:18
Giustissimo api.

Però tu adesso mi devi dire se questa Nuova destra "finiana" nascerà in forma di partito o di movimento. Perchè, capirai bene, sono due prospettive piuttosto diverse.

Tra l'altro, oggi ho finalmente capito cosa intendesse realmente Urso parlando del riferimento ai Tea Party: non le ricette economiche libertarian, ma la struttura organizzativa di movimento in grado di interloquire col Republican Party senza identificarsi in esso.

Ora, i simpatizzanti e i militanti di Generazione Italia hanno il sacrosanto diritto di sapere se dovranno morire pidiellini, ovvero se la linea è quella di Filippo Rossi o di Silvano Moffa. Ma la mia è una domanda retorica, perchè oggi è la posizione di Moffa quella UFFICIALE. Ovvero, creare un nuovo partito è "fantapolitica".

Allora, caro api, io ti domando: stiamo facendo anche noi della fantapolitica?



Ok, Fini è fuori gioco in termini di politica di partito... E allora perchè è attorno a lui e in funzione sua che questa nuova politica si va costruendo?
Perchè io posso credere a un Fini che si immola per uccidere Berlusconi e rendergli la pariglia, ma sinceramente non crederò mai alla favola di un Fini che si immola per far nascere una Nuova destra liberale e bla bla bla...

E allora torniamo alla questione fondamentale: stiamo combattendo PER Fini o CON Fini? Mi spiace, ma tutto conduce a pensare che ormai nel Pdl si combatte una guerra non politica, ma "feudale", con due gruppi di fedelissimi che si azzuffano in difesa, ciascuno, del proprio capo.

Se è così, api, io non ci sto. Ed è triste riconoscere che Fini e Berlusconi, insieme, hanno distrutto la destra italiana.

Tu le cose le vedi scisse, io le vedo unite. Pensa di stare su un treno la direzione è una, ma nessuno di quelli che stanno sul treno andrà a casa tua come farai te. Non ti interessa del perchè gli altri passeggeri stanno su quel treno, ma senza di loro trenitalia non avrebbe mai programmato quella tratta. Quindi tutti abbiamo bisogno degli altri passeggeri, anche se le motivazioni sono diverse e personali.
In poche parole non mi interessa delle intenzioni e delle ambizioni personali dei singoli, che troverai in qualsiasi movimento e partito. L'importante è che si combatta per trasformare l'attuale destra o crearne una nuova. Qualsiasi risultato sarebbe migliore della situazione attuale.
La strutturazione di Urso mi piace perchè in pratica esplicita questa diversità d'interesse e non la ingloba come fanno i partiti tradizionali, peraltro non impegna i movimentisti alla disciplina di partito e viceversa (vedi caso Filippo Rossi) e vedrai che alla fine tale strutturazione darà la possibilità a facce nuove di entrare nel partito.

yure22
21-08-10, 09:29
«O lui mi distruggerà, o sarò io a distruggerlo».

Qui non c'è nessuna destra, nè vecchia nè nuova, solo una disperata lotta per la leadership tra due leaders ormai stanchi, usurati, che cadranno entrambi in questa drammatica faida intestina.

D'accordo al 100% con Marcello Sorgi.

Io invece contrario al 100%.

Berlusconi ha messo i paletti quindi ora si saprà se il tiro (mancino) di
fini ha fatto o meno goal.

Mi pare che non sia berlusconi che tema le elezioni,anzi ,é tentato di farle,soltanto che non desidera tradire LUI in mandato che due anni fa
gli elettori gli hanno conferito e che sta portando avanti,nonostrante fini, bene.

Se le cose non funzionassero sarebbe evidente di chi la responsabilità.

Poi, se ricordate ciò che disse andreotti a chi gli chiedeva se il potere logora:
" IL potere logora chi non ce l'ha".

Guardate un poco che ridere a sinistra : ma lo vedete voi bersani? Vi sembra non logorato?

La stampa batte dove cordero duole.

yure22
21-08-10, 09:38
Giustissimo api.

Però tu adesso mi devi dire se questa Nuova destra "finiana" nascerà in forma di partito o di movimento. Perchè, capirai bene, sono due prospettive piuttosto diverse.

Tra l'altro, oggi ho finalmente capito cosa intendesse realmente Urso parlando del riferimento ai Tea Party: non le ricette economiche libertarian, ma la struttura organizzativa di movimento in grado di interloquire col Republican Party senza identificarsi in esso.

Ora, i simpatizzanti e i militanti di Generazione Italia hanno il sacrosanto diritto di sapere se dovranno morire pidiellini, ovvero se la linea è quella di Filippo Rossi o di Silvano Moffa. Ma la mia è una domanda retorica, perchè oggi è la posizione di Moffa quella UFFICIALE. Ovvero, creare un nuovo partito è "fantapolitica".

Allora, caro api, io ti domando: stiamo facendo anche noi della fantapolitica?



Ok, Fini è fuori gioco in termini di politica di partito... E allora perchè è attorno a lui e in funzione sua che questa nuova politica si va costruendo?
Perchè io posso credere a un Fini che si immola per uccidere Berlusconi e rendergli la pariglia, ma sinceramente non crederò mai alla favola di un Fini che si immola per far nascere una Nuova destra liberale e bla bla bla...

E allora torniamo alla questione fondamentale: stiamo combattendo PER Fini o CON Fini? Mi spiace, ma tutto conduce a pensare che ormai nel Pdl si combatte una guerra non politica, ma "feudale", con due gruppi di fedelissimi che si azzuffano in difesa, ciascuno, del proprio capo.

Se è così, api, io non ci sto. Ed è triste riconoscere che Fini e Berlusconi, insieme, hanno distrutto la destra italiana.

Non confondiamo lo straccio colla seta !

fini era il leader della destra ed il MSI era partito di sola destra!

Berlusconi invece s'ispirava a valori cattolici della vecchia DC destabilizzata da mani pulite (attorno a silvio si ritrovarono gli ex DC,quelli non salvati da mani pulite) i socialisti (com e me) ed i liberali nonchè un po di repubblicani.

Quindi alleandosi con silvio e spostandosi un po più al centro con casini e lega si formò il centrodestra.


Visto che già con AN s'era spostato e poi ulteriormente fondendosi con forza italia a destra restò solamente colui che non volle tradire la propria idea.


Sono stato chiaro ? Recepito il messaggio?

famedoro
22-08-10, 12:01
A me sinceramente piu che rana e scorpione quelli di Mr. B sembrano le lamentele di chi dopo essersi infilato da solo una scopa nel... incolpa la scopa...