apibroker
21-08-10, 20:19
La logica del ‘prendere o lasciare’ non appartiene alla politica ma al commercio
di Italo Bocchino
Noi rivendichiamo il diritto di sostenere il governo ma di voler approfondire alcuni argomenti che ci verranno sottoposti apartire dal processo breve fino ad aspetti legati ai processi civili pendenti.
Il capo del governo ha il diritto di chiedere la fiducia ma nel merito dei provvedimenti non può coartare la libertà del singolo parlamentare che, come recita la Costituzione, opera senza vincolo di mandato.
La nascita dei gruppi autonomi di Fli e’ stata la conseguenza dell’espulsione di Fini dal Pdl per incompatibilità politica. Quindi se c’è tradimento dell’elettorato la responsabilità è di chi ha voluto cacciare il cofondatore del partito che, dinanzi agli elettori, e’ stato capolista numero 2 in tutte le circoscrizioni di Italia.
E’ evidente che con la storia politica, il suo prestigio, il suo consenso Fini non puo’ essere un apolide della politica e che se il Pdl lo considera fuori da quel progetto politico, lui avra’ il dovere, nei confronti degli elettori, di dar vita ad un nuovo soggetto politico. Come sempre tutto dipenderà da Berlusconi, che dovra’ scegliere tra i percorsi della politica e quelli della forza muscolare.
La logica del ‘prendere o lasciare’ non appartiene alla politica ma al commercio | Generazione Italia (http://www.generazioneitalia.it/2010/08/21/la-logica-del-prendere-o-lasciare-non-appartiene-alla-politica-ma-al-commercio/)
di Italo Bocchino
Noi rivendichiamo il diritto di sostenere il governo ma di voler approfondire alcuni argomenti che ci verranno sottoposti apartire dal processo breve fino ad aspetti legati ai processi civili pendenti.
Il capo del governo ha il diritto di chiedere la fiducia ma nel merito dei provvedimenti non può coartare la libertà del singolo parlamentare che, come recita la Costituzione, opera senza vincolo di mandato.
La nascita dei gruppi autonomi di Fli e’ stata la conseguenza dell’espulsione di Fini dal Pdl per incompatibilità politica. Quindi se c’è tradimento dell’elettorato la responsabilità è di chi ha voluto cacciare il cofondatore del partito che, dinanzi agli elettori, e’ stato capolista numero 2 in tutte le circoscrizioni di Italia.
E’ evidente che con la storia politica, il suo prestigio, il suo consenso Fini non puo’ essere un apolide della politica e che se il Pdl lo considera fuori da quel progetto politico, lui avra’ il dovere, nei confronti degli elettori, di dar vita ad un nuovo soggetto politico. Come sempre tutto dipenderà da Berlusconi, che dovra’ scegliere tra i percorsi della politica e quelli della forza muscolare.
La logica del ‘prendere o lasciare’ non appartiene alla politica ma al commercio | Generazione Italia (http://www.generazioneitalia.it/2010/08/21/la-logica-del-prendere-o-lasciare-non-appartiene-alla-politica-ma-al-commercio/)