PDA

Visualizza Versione Completa : Intediamoci sul termine "antipolitica"



Rasputin
06-09-10, 10:06
Ancora una volta, dopo la contestazione democratica e nonviolenta a Schifani, sono scoppiate le solite gazzarre giornalistiche, a chi grida più forte contro Grillo o chi si riconosce nelle sue parole d'ordine.
Anche da "Repubblica" volano le solite accuse di "antipolitica" e "radicalismo populista" ( Aldo Schiavone)

A me paiono francamente concetti da ultima spiaggia.

Il termine "anti-politica" designa il comportamento di chi rifiuta la politica in toto: ne conosco, di persone antipolitiche, e certamente non andrebbero a protestare per Schifani o a chiedere la non candidabilità dei condannati.

Gli "anti-politici" sono coloro che si disinteressano alla Politica perchè la ritengono una cosa inutile o perchè sono troppo concentrati sulle proprie vite private, sul proprio tran tran giornaliero.
Gli antipolitici sono impermeabili a qualsiasi sconvolgimento politico, a qualsiasi porcata: sono i perfetti cittadini addomesticabili, cioè quelli di cui avere paura, perchè farebbero passare qualsiasi cosa sotto silenzio, presi come sono dall'ombelico delle loro vite.
Al massimo si limitano ad un "piove, governo ladro", massima espressione di dissenso permessa.

Come si può accostare il fenomeno Grillo all'antipolitica ? Grillo ha identificato un malessere profondo della società italiana, e in particolare delle fasce più giovani ed istruite ( ma non solo, anche i disillusi di tutti gli schieramenti ) e ha usato come megafono l'unico mezzo vagamente libero, cioè Internet.
La sua opera è tutt'altro che "anti-politica": lui cerca di scuotere questa vecchia politica, di innervarle linfa vitale tramite l'inserimento nei "palazzi del potere" di facce nuove e menti feconde.

Senza Grillo, paradossalmente, la Politica - in particolare la Sinistra - sarebbe ancora più debole, perchè la massa di cittadini "stufi" ( disillusi perchè informati, o informati perchè disillusi, fate un po' voi) sarebbe veramente priva di riferimenti.

La sinistra sta mostrando un atteggiamento puerile: non è urlando contro il "populismo", che risolverà le questioni tutti politiche che hanno originato il fenomeno Grillo, vale a dire: la vecchiaia e la pavidità della classe dirigente, le timidezze nella politica estera, lo scollamento tra lo stile di vita degli elettori - sempre più poveri - e quello degli eletti (sempre più privilegiati).

SteCompagno
06-09-10, 11:34
le ragioni saranno anche politiche ma se vengono risolte col populismo,perchè di questo si tratta,non solo non verranno mai risolte (Grillo non prenderà mai il 51%) ma si aggiungerà ai tanti populismi (Berlusconi,Di Pietro,in parte la Lega) un ennesimo simile.