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Visualizza Versione Completa : 1861 - 2011



Maria Vittoria
08-09-10, 13:44
Un Comitato che sfoggia come logo 3 Tricolori Italiani uguali fra loro (Verde-Bianco-Rosso) sta organizzando celebrazioni per commemorare l'arco temporale 1861 - 2011.

Nel 1861 venne proclamato 1 Regno d'Italia con capitale Torino e i cui confini non corrispondevano ai confini naturali della penisola italiana; confini che divennero politici solo dopo la Quarta Guerra d'Indipendenza, per venire alterati al termine della Seconda Guerra Mondiale, in seguito alla quale il Regno d'Italia divenne Repubblica.

Maria Vittoria
21-09-10, 11:07
Per ora 11 forumisti pensano che si celebri la volontà di formare 1 Stato Italiano riconosciuto a livello internazionale.

4 forumisti pensano invece che sia un assecondare la moda celebrativa.

Nessuno si è chiesto perché il Comitato Organizzatore mostra 1 logo con 3 tricolori uguali fra loro: perché non 1 Tricolore corrispondente all'attuale?
Forse per incuriosire?

Maria Vittoria
17-10-10, 10:51
Domenica 17 ottobre 2010
ad oggi 1 forumista ha votato la prima opzione; 13 la seconda; 1 la terza e 4 la quarta.

Nessuno ha risposto alla domanda sul motivo che può aver spinto il Comitato organizzatore a scegliere di far sventolare 3 Tricolori uguali fra loro (solo di misure diverse per effetto della prospettiva).

Io ad esempio avrei optato per 1 Tricolore con al centro lo Scudo Savoia, 1 con la banda bianca senza nulla & 1 con al centro la Ruota Dentata della Repubblica.

Al posto di una Casata l'Economia ?

(ma l'economia non viene forse interpretata in base alle risorse disponibili all'interno di ogni Sistema Familiare?)

Da Paese Agricolo a Paese Vinto a Paese industrializzato ... sarà vero oppure "ciò che è stato non sarà più & ciò che sarà non è ancora"?

:chefico:

Lucio Vero
18-10-10, 16:15
Se l'intento è quello di integrare gli allogeni in una progressista società multietnica - come hai sostenuto nella discussione sull'integrazione - in uno Stato Nazionale senza alcuna sovranità politica, allora l'unica cosa da celebrare è il funerale della penisola.

Sognatore
18-10-10, 16:21
festeggiate un concetto astratto

Maria Vittoria
18-10-10, 18:14
Se l'intento è quello di integrare gli allogeni in una progressista società multietnica - come hai sostenuto nella discussione sull'integrazione - in uno Stato Nazionale senza alcuna sovranità politica, allora l'unica cosa da celebrare è il funerale della penisola.

Il modello obsoleto costringeva all'assimilazione individuale; quello attuale prevede 1 integrazione tra diversi; personalmente credo sia opportuno elaborare un nuovo modello che consenta 1 assimilazione progressiva dalle diverse tradizioni alla Cittadinanza Italiana all'interno di 1 Politica Europea nata da elezioni dirette su programmi europei.

Cosa intendi per sovranità politica? Quando mai c'è stata in Italia?

Maria Vittoria
18-10-10, 18:16
festeggiate un concetto astratto



Celebrare il riconoscimento internazionale di 1 Stato non significa festeggiare 1 concetto astratto.

Sognatore
18-10-10, 19:10
Celebrare il riconoscimento internazionale di 1 Stato non significa festeggiare 1 concetto astratto.

sai cosa me ne faccio del riconoscimento internazionale, quando lo Stato è assente, parecchi connazionali ci deridono e la stessa popolazione poco si interessa della realtà circostante???

Maria Vittoria
18-10-10, 19:26
sai cosa me ne faccio del riconoscimento internazionale, quando lo Stato è assente, parecchi connazionali ci deridono e la stessa popolazione poco si interessa della realtà circostante???



Spera di risvegliarti.

Maria Vittoria
19-10-10, 10:34
Personalmente andrò a qualche celebrazione e a qualche mostra con la curiosità affettuosa di 1 nipote che pensa:

" I miei nonni compresero che amore & amicizia sono tesori impagabili; perché il mondo è fatto delle cose volute da nonni, genitori, figli & nipoti (non giudei o gentili, serbi o croati, indù o musulmani, ortodossi o protestanti).
Grazie, testimoni silenziosi delle nostre radici italiane"

Eric Draven
19-10-10, 15:52
Un Comitato che sfoggia come logo 3 Tricolori Italiani uguali fra loro (Verde-Bianco-Rosso) sta organizzando celebrazioni per commemorare l'arco temporale 1861 - 2011.

Nel 1861 venne proclamato 1 Regno d'Italia con capitale Torino e i cui confini non corrispondevano ai confini naturali della penisola italiana; confini che divennero politici solo dopo la Quarta Guerra d'Indipendenza, per venire alterati al termine della Seconda Guerra Mondiale, in seguito alla quale il Regno d'Italia divenne Repubblica.

si spera che possa arrivare il giorno in cui le parti mutilate della penisola possano tornare alla Madrepatria

Maria Vittoria
19-10-10, 16:06
si spera che possa arrivare il giorno in cui le parti mutilate della penisola possano tornare alla Madrepatria

& speriamo che prima d'allora le nuove generazioni imparino ad amare la lingua latina & la Storia dell'Arte Italiana

largodipalazzo
20-10-10, 09:02
Come napoletano non me la sento di festeggiare le migliaia di morti napoletani e la legge "Pica" o il carnefice generale Cialdini........................................mi dispiace proprio non ci riesco.

Maria Vittoria
20-10-10, 09:12
Come napoletano non me la sento di festeggiare le migliaia di morti napoletani e la legge "Pica" o il carnefice generale Cialdini........................................mi dispiace proprio non ci riesco.

Festeggiare?

Chi ha organizzato eventi o scritto libri in tema non festeggia, offre documenti per studiare, contemplare, fare domande e dialogare.

Le celebrazioni a questo servono, no?

largodipalazzo
20-10-10, 09:23
Festeggiare?

Chi ha organizzato eventi o scritto libri in tema non festeggia, offre documenti per studiare, contemplare, fare domande e dialogare.

Le celebrazioni a questo servono, no?

Se è cosi ......è cosa buona ,ogni iniziativa di confronto e dialogo:

Maria Vittoria
20-10-10, 09:41
Se è cosi ......è cosa buona ,ogni iniziativa di confronto e dialogo:

Concordo.

Maria Vittoria
20-10-10, 16:53
i 3 tricolori del logo usato dal comitato organizzatore pare intendano ricordare i giubilei:

1911 - 1961 - 2011

fonte: Eco dei Barnabiti 3/2010 pagina 32

occidentale
20-10-10, 19:32
Il capolavoro politico di Cavour è stato dilapidato in decenni di sterili tentativi imperialistici, ma non per questo secondo me va dimenticato che senza di lui la penisola sarebbe ancora divisa in tanti staterelli con tanta storia ma senza futuro.
Durante queste celebrazioni non andrebbe dimenticata la sua opera, coronata da inaspettato successo anche attraverso delle difficoltà che vengono di questi tempi ridicolmente sminuite.

Maria Vittoria
20-10-10, 19:41
Il capolavoro politico di Cavour è stato dilapidato in decenni di sterili tentativi imperialistici, ma non per questo secondo me va dimenticato che senza di lui la penisola sarebbe ancora divisa in tanti staterelli con tanta storia ma senza futuro.
Durante queste celebrazioni non andrebbe dimenticata la sua opera, coronata da inaspettato successo anche attraverso delle difficoltà che vengono di questi tempi ridicolmente sminuite.

... morì il 6 giugno 1861: purtroppo mi sembra di capire che l'attenzione degli organizzatori sia concentrata sui fatti dal 1861 in poi.

Comunque se sai di convegni o libri in tema, per cortesia, scrivici i riferimenti.
Purtroppo proprio di questa sostanziale dimenticanza dell'architetto di tanta impresa dobbiamo lamentarci.

Warden223
22-10-10, 00:27
Mi dispiace, ma propio non riesco a inserire yuotube in questo sito, se qualcuno mi aiuta lo ringrazio, intanto gustatevi questo meraviglioso filmino.



http://www.youtube.com/watch?v=Bm65AnptXkw

Maria Vittoria
22-10-10, 10:36
Il Centro Studi Storici della Famiglia Zaccariana sta preparando un Convegno sul contributo dato dai Barnabiti all'identità nazionale italiana.

Già il fondatore Sant'Antonio Maria Zaccaria (1502 - 1539) a Cremona venne insignito del titolo di Padre della Patria.
Padre Onofrio Branda (1710 - 1776) partecipò alla disputa sull'uso dialetto e della lingua italiana.
In ogni Istituto scolastico dei Reverendi Padri sono affisse lapidi in memoria degli ex-alunni caduti per la Patria Italiana fino alla Prima Guerra Mondiale, quando più della metà dei membri dell'Ordine vestì in grigio-verde.
Durante il Risorgimento, alla luce dell'appello di Giuseppe Mazzini ("Preti della mia Patria ! ...") e delle parole di Pio IX (1846 - 1878) : "Benedite gran Dio l'Italia" Ugo Bassi scrisse al Pontefice un sonetto terminante : " ... Fido degli Italiani ! O vero Pio ora hai formato un popolo d'onore : è tua l'Italia, e sei Vicario a Dio ".
Durante le Cinque Giornate di Milano il Rettore del Collegio Longone, Padre Piantoni, guidò i suoi allievi confessati e comunicati sulle barricate.
La Repubblica Romana ebbe come epilogo la rappresentazione de Il Canto degli Italiani di Ugo Bassi la sera del 15 Febbraio 1849 al Teatro Comunale di Bologna: " ... Guerra al vandalo, guerra ai tiranni / già del popolo l'ora è sonata ... "
Ugo Bassi, Cappellano di Giuseppe Garibaldi, verrà fucilato a Bologna dagli Austriaci l'8 Agosto del 1849.
La memoria prosegue fino a Padre Giovanni Semeria, già Cappellano militare del Generale Luigi Cadorna - che il 26 Giugno 1921 nel Real Collegio di Moncallieri affermò "...che formando dei cristiani coscienti educhiamo dei buoni cittadini, capaci di servire DOMI BELLIQUE la nostra cara Italia ..."

(I lavori inizieranno il 14 Febbraio 2011 col titolo Patria & Fede : buon lavoro!)

Gilbert
31-10-10, 12:43
Domenica 17 ottobre 2010
ad oggi 1 forumista ha votato la prima opzione; 13 la seconda; 1 la terza e 4 la quarta.

Nessuno ha risposto alla domanda sul motivo che può aver spinto il Comitato organizzatore a scegliere di far sventolare 3 Tricolori uguali fra loro (solo di misure diverse per effetto della prospettiva).

Io ad esempio avrei optato per 1 Tricolore con al centro lo Scudo Savoia, 1 con la banda bianca senza nulla & 1 con al centro la Ruota Dentata della Repubblica.

Al posto di una Casata l'Economia ?

(ma l'economia non viene forse interpretata in base alle risorse disponibili all'interno di ogni Sistema Familiare?)

Da Paese Agricolo a Paese Vinto a Paese industrializzato ... sarà vero oppure "ciò che è stato non sarà più & ciò che sarà non è ancora"?

:chefico:

io, sostenitore di uno stato serio, avrei optato per tre tricolori con lo Scudo Savoia per rispetto del pudore, o al limite, con un numero di tricolori eguali tra nudi (senza stemma Sabaudo) e vestiti (con lo stemma, che possano vedere anche i bambini insomma).

Non capisco il senso logico di quello che invece auspicavi tu.
La ruota dentata fa già abbastanza schifo sulle scatole di fiammiferi, figurarsi su una bandiera italiana.....ma io dico, volete proprio farmi emigrare dall'Italia ?

Maria Vittoria
31-10-10, 16:22
io, sostenitore di uno stato serio, avrei optato per tre tricolori con lo Scudo Savoia per rispetto del pudore, o al limite, con un numero di tricolori eguali tra nudi (senza stemma Sabaudo) e vestiti (con lo stemma, che possano vedere anche i bambini insomma).

Non capisco il senso logico di quello che invece auspicavi tu.
La ruota dentata fa già abbastanza schifo sulle scatole di fiammiferi, figurarsi su una bandiera italiana.....ma io dico, volete proprio farmi emigrare dall'Italia ?

Grazie, Gilbert,
almeno tu hai risposto in modo sensato al mio paradosso.

E' ovvio che anch'io mi sarei aspettata al centro della Prima Bandiera lo Scudo di Casa Savoia senza Corona; nella Seconda Bandiera il simbolo della Casa Regnante, nella terza il solo campo bianco.

Quando ho scritto al Comitato in proposito - già mesi fa - e ad altre istituzioni (compresa la Presidenza della Repubblica) nessuno si è degnato di rispondermi, perciò ho iniziato a lanciare segnali esasperati.

:ciaociao:

Gilbert
01-11-10, 00:46
Grazie, Gilbert,
almeno tu hai risposto in modo sensato al mio paradosso.

E' ovvio che anch'io mi sarei aspettata al centro della Prima Bandiera lo Scudo di Casa Savoia senza Corona; nella Seconda Bandiera il simbolo della Casa Regnante, nella terza il solo campo bianco.

Quando ho scritto al Comitato in proposito - già mesi fa - e ad altre istituzioni (compresa la Presidenza della Repubblica) nessuno si è degnato di rispondermi, perciò ho iniziato a lanciare segnali esasperati.

:ciaociao:

non c'è da sorprendersi se purtroppo non hanno risposto al tuo sacrosanto quesito!

Maria Vittoria
01-11-10, 09:57
non c'è da sorprendersi se purtroppo non hanno risposto al tuo sacrosanto quesito!



... non so, Gilbert.
Avevo sperato che fosse un'abile scelta per stimolare domande e dialogo; il silenzio invece mi delude, lasciando un grande vuoto

:piango:


Buon Primo di Novembre a chi coltiva almeno nel cuore il fiore della memoria.

Maria Vittoria
19-02-11, 09:12
Il 17 Marzo 2011 sarà Giovedì - contemplazione di misteri gaudiosi per i credenti -.

Non ho capito cosa significa il comunicato odierno (Sabato 19 Febbraio) relativo alla libertà individuale di celebrare la ricorrenza.

Qualcuno può spiegare?

Maria Vittoria
26-04-11, 19:12
A Pasqua mi hanno regalato un Uovo prodotto da Casa Majani : la carta è decorata col Tricolore a nastro & la storica scritta FIAT Blu col Sole Nascente dorato su in Campo Bianco .

E' un'edizione speciale voluta dalla Anna Majani & dalla storica Maison, produttrice di capolavori in cioccolata dal 1796.

Non svelerò di cosa si tratta ma anche la bella & utile sorpresa è in tema - a differenza però dell'uovo esterno è durevole ! -

:ciaociao:

Maria Vittoria
24-05-11, 08:16
24 Maggio

Il Piave mormorò "non passa lo straniero" e i primi fanti fecero contro il nemico una barriera.

Mio nonno materno era fra loro, ufficiale di cavalleria: quando mi raccontava delle cariche all'arma bianca contro i suoi cugini austrungarici, ci teneva a farmi capire bene che il giorno di Natale facevano tregua & brindavano insieme, prima di tornare a massacrarsi. Nonostante la sua dedizione alla matria italiana, l'ho sempre considerato più austrungarico che italiano.

L'altro nonno, di sangue romagnolo, vi era ufficiale medico di Croce Rossa: amante della scultura, applicò gli strumenti dell'arte plastica alle ferite dei combattenti & fondò la Chirurgia maxillofacciale. Più che romagnolo, era di scuola bolognese.

E tu, che ricordi conservi dell'ultima guerra per l'indipendenza italiana?

Lucio Vero
24-05-11, 11:37
24 Maggio

Il Piave mormorò "non passa lo straniero" e i primi fanti fecero contro il nemico una barriera.

Mio nonno materno era fra loro, ufficiale di cavalleria: quando mi raccontava delle cariche all'arma bianca contro i suoi cugini austrungarici, ci teneva a farmi capire bene che il giorno di Natale facevano tregua & brindavano insieme, prima di tornare a massacrarsi. Nonostante la sua dedizione alla matria italiana, l'ho sempre considerato più austrungarico che italiano.

L'altro nonno, di sangue romagnolo, vi era ufficiale medico di Croce Rossa: amante della scultura, applicò gli strumenti dell'arte plastica alle ferite dei combattenti & fondò la Chirurgia maxillofacciale. Più che romagnolo, era di scuola bolognese.

Grande canzone. E quantomai attuale con quel Non passa lo straniero!

Etnetu emon
24-05-11, 11:49
Il mio bisnonno mi dissero che era stato insignito come "Cavaliere di Vittorio Veneto"

Maria Vittoria
24-05-11, 18:25
Il mio bisnonno mi dissero che era stato insignito come "Cavaliere di Vittorio Veneto"

:)

Puoi raccontarci con parole tue di che onorificenza si tratta?

Etnetu emon
24-05-11, 20:36
Ciao Maria Vittoria, allora si tratta di un'ordine istituito dalla repubblica italiana nel 1968 per «esprimere la gratitudine della Nazione» a tutti i soldati italiani che avevano combattuto durante la prima guerra mondiale.
E fu inviato a tutti i reduci ancora in vita.

Maria Vittoria
25-05-11, 12:44
Ciao Maria Vittoria, allora si tratta di un'ordine istituito dalla repubblica italiana nel 1968 per «esprimere la gratitudine della Nazione» a tutti i soldati italiani che avevano combattuto durante la prima guerra mondiale.
E fu inviato a tutti i reduci ancora in vita.

:)

Ciao, Etnetu emon,

forse è una decorazione in forma di croce greca (che trovai in un cassetto del nonno cavalleggero di Vercelli), smaltata in bianco?

Del nonno cavalleggero di Vercelli conservo il portamonete con un San Giorgio & il Drago (S.GEORGIUS EQUITUM PATRONUS) e un Crocifisso in argento completo di Istruzione con testo bifronte in lingua francese & italiana.

Ho anche i suoi stivali dalla punta di ferro e la sella italiana; oltre a molte cartoline inviate alla sua fidanzata

Etnetu emon
25-05-11, 20:53
Così è descritta : "La decorazione per il titolo di cavaliere consiste in una croce greca piena, incisa, caricata di uno scudetto a forma di stella a cinque punte.

La croce è sorretta da nastro coi colori della bandiera italiana e una riga azzurra."

però non è smaltata di bianco sembra di bronzo.

Maria Vittoria
26-05-11, 07:59
Così è descritta : "La decorazione per il titolo di cavaliere consiste in una croce greca piena, incisa, caricata di uno scudetto a forma di stella a cinque punte.

La croce è sorretta da nastro coi colori della bandiera italiana e una riga azzurra."

però non è smaltata di bianco sembra di bronzo.

:)

... la cerco e controllo; per ora ho ritrovato un bauletto in cuoio nero pieno di spille e medaglie d' inizio Novecento (facevano promemoria portatili per ogni appartenenza e di ogni occasione facevano un Anniversario?!)

Maria Vittoria
26-05-11, 15:07
Nella piccola collezione di targhe e medaglie conservate nelle generazioni della mia famiglia (in senso esteso per linea di sangue femminile, non vincolata a un solo cognome) mi colpiscono queste due, che reputo indicative dello spirito "moderno":

la targa commemorativa del centenario 1811 - 1911 delle Industrie Dollfus & Noack

e

la medaglia in bronzo da appendere all'occhiello della giacca in occasione del
VI° Congresso Internazionale Cotoniero, Milano MCMIX

Etnetu emon
26-05-11, 15:53
Nella piccola collezione di targhe e medaglie conservate nelle generazioni della mia famiglia (in senso esteso per linea di sangue femminile, non vincolata a un solo cognome) mi colpiscono queste due, che reputo indicative dello spirito "moderno":

la targa commemorativa del centenario 1811 - 1911 delle Industrie Dollfus & Noack

e

la medaglia in bronzo da appendere all'occhiello della giacca in occasione del
VI° Congresso Internazionale Cotoniero, Milano MCMIX

Per l'industria del cotone?

Maria Vittoria
26-05-11, 19:33
[/B]

Per l'industria del cotone?



quando si dice "il destino" : questa targa apparteneva al padre della mia nonna materna - industriale nel settore dell'intimo femminile dunque cliente e azionista della industrie cotoniere - ; negli stessi anni la famiglia d'origine della nonna paterna di mio marito abitava ad Alessandria d'Egitto, dove il capofamiglia era dirigente della Cucirini Cantoni.

A studiare le storie dei vari rami genealogici si scoprono intrecci fantastici !

Maria Vittoria
17-06-11, 13:25
Sto conservando alcuni libri editi dopo il 1861 e appartenuti a mie antenate.

Il primo, ricoperto di seta azzurra, porta al centro inciso in corsivo dorato il nome Carolina, unica figlia di Stefano Bellini, Guida di Garibaldi nel 1866, morto nel 1873 quando Carolina aveva due anni.

Orfana, Carolina venne chiusa in un collegio femminile tenuto da suore, a Milano, fino ai 18 anni.

Apro il cofanetto foderato in seta "blu reale" (il colore di fondo della Bandiera Europea): contiene una coppia di libriccini di preghiere rilegati in avorio con incisioni blu & oro (racemi che si avvolgono con spirale in senso prevalentemente orario alternati a piccole rose canine staccate dalla pianta).

Sulla copertina in alto a destra sono incisi in oro il nome Carolina & un Giglio di Firenze e di Francia.

Entrambi i testi sono in lingua francese.

Uno è una raccolta di preghiere & meditazioni a cura di Madama la Contessa di Flavigny , Tours 1882. L'altro libro è L'imitazione di Jesù Cristo dell'abate di Lamennais, Tours 1877.

Mi piacerebbe confrontarli virtualmente con testi che forse qualcuno di voi conserva ...

:chefico:

Etnetu emon
17-06-11, 13:52
Nella mia collezione di monete ho 5 centesimi di lire risalenti propio al 1861.

Maria Vittoria
17-06-11, 13:55
Nella mia collezione di monete ho 5 centesimi di lire risalenti propio al 1861.



Puoi descriverci fronte & retro?

(torno lunedì :ciaociao:)

Etnetu emon
17-06-11, 14:12
Puoi descriverci fronte & retro?

(torno lunedì :ciaociao:)

Nel fronte è rappresentata la testa di re Vittorio Emanuele II rivolta verso sinistra, lungo il bordo c'è la scritta circolare con su scritto: "Vittorio Emanuele II re d'Italia".
Sul retro c'è la scritta centrale "5 centesimi" e sotto l'anno di coniazione "1861" il tutto circondato da decorazione circolare con foglie e un stella in cima.
Nel margine inferiore c'è l'iniziale della città dove è stata coniata, nel mio caso "M" ovvero Milano, oppure si può trovare "B" per Bologna o "N" di Napoli, ma sono ben più rare.
Il materiale della moneta è il rame.

Maria Vittoria
19-06-11, 17:19
Nel fronte è rappresentata la testa di re Vittorio Emanuele II rivolta verso sinistra, lungo il bordo c'è la scritta circolare con su scritto: "Vittorio Emanuele II re d'Italia".
Sul retro c'è la scritta centrale "5 centesimi" e sotto l'anno di coniazione "1861" il tutto circondato da decorazione circolare con foglie e un stella in cima.
Nel margine inferiore c'è l'iniziale della città dove è stata coniata, nel mio caso "M" ovvero Milano, oppure si può trovare "B" per Bologna o "N" di Napoli, ma sono ben più rare.
Il materiale della moneta è il rame.


le foglie sono di ulivo o di quercia?

Etnetu emon
19-06-11, 18:31
le foglie sono di ulivo o di quercia?

Nella parte sinistra di olivo, nella destra mi pare che siano di quercia.

Maria Vittoria
19-06-11, 20:19
Nella parte sinistra di olivo, nella destra mi pare che siano di quercia.

una tradizione conservata fino ad oggi

Etnetu emon
19-06-11, 20:31
una tradizione conservata fino ad oggi

Ti riferisci allo stemma della repubblica?

Maria Vittoria
20-06-11, 08:36
Ti riferisci allo stemma della repubblica?


sì ; a sinistra del lettore il ramo d'olivo, alla sua destra la quercia

Maria Vittoria
20-06-11, 11:19
Arte Navale

dal bimestrale di Giugno - Luglio 2011 uscito in ritardo a causa del naufragio del Suo direttore responsabile

pagine 125 - 132
modellismo[/COLOR]

S T E L L A P O L A R E

grandi dimensioni, ma soprattutto incredibile precisione nel ricostruire, ponte dopo ponte, l'allestimento completo della nave usata dal Duca d'Abruzzi per la sua spedizione polare nel 1900 : lo splendido modello si trova nel museo di storia e architettura navale di Palazzolo sull'Oglio in Provincia di Brescia, aperto su prenotazione la domenica tramite il telefono mobile 3332113351 oppure l'e-mail edgardofacchi@alice.it

Etnetu emon
20-06-11, 16:12
sì ; a sinistra del lettore il ramo d'olivo, alla sua destra la quercia

Che significato hanno?

Maria Vittoria
20-06-11, 16:40
Che significato hanno?

il significato che l'osservatore vi può trovare

Etnetu emon
20-06-11, 17:32
il significato che l'osservatore vi può trovare

Nell'iconografia tradizionale il ramoscello di olivo è il simbolo della pace, la fronda di quercia la fermezza fisica e morale.

Maria Vittoria
20-06-11, 18:41
Nell'iconografia tradizionale il ramoscello di olivo è il simbolo della pace, la fronda di quercia la fermezza fisica e morale.


Che tipo di pace può significare il ramoscello che la colomba offre a Noè, o la pianta di olivo offerta da Atena alla cittadinanza che la preferirà come divinità protettrice allo stesso Poseidone?

E la fronda di quercia, essenza autoctona europea dalla crescita lenta, a quale tipo di fermezza allude - incapace di nutrire se non cinghiali - ?

Etnetu emon
20-06-11, 18:49
La quercia per l'imponenza del suo tronco e delle sue fronde, nonché per il suo legno resistentissimo finì per diventare simbolo del rigore sia fisico che morale.
Inoltre, il significato positivo è attribuito alla sola pianta, in quanto il suo frutto, ovvero la ghianda, in quanto cibo per (come hai ricordato) cinghiali o maiali è associato a sentimenti e aspirazioni più "basse".

Maria Vittoria
20-06-11, 18:57
La quercia per l'imponenza del suo tronco e delle sue fronde, nonché per il suo legno resisentissimo fini per diventare simbolo del rigore sia fisico che morale.

I liberali che nel risorgimento optarono per il lavoro & per il rigore psicofisico & morale - memento il loro motto "mi spezzo ma non mi piego" - vennero tutti spezzati nell'arco di 49 anni .

Il pontifex maximus invece scelse (per contrasto) come simbolo la canna & il motto "mi piego ma non mi spezzo".

Forse questo linguaggio simbolico è ormai storicizzato & obsoleto nell'uso; tu che pensi riguardo al continuare a usarlo?

Etnetu emon
20-06-11, 20:51
I liberali che nel risorgimento optarono per il lavoro & per il rigore psicofisico & morale - memento il loro motto "mi spezzo ma non mi piego" - vennero tutti spezzati nell'arco di 49 anni .

Il pontifex maximus invece scelse (per contrasto) come simbolo la canna & il motto "mi piego ma non mi spezzo".

Forse questo linguaggio simbolico è ormai storicizzato & obsoleto nell'uso; tu che pensi riguardo al continuare a usarlo?


Cercherò di essre esauriente: se ti riferisci ad un discorso prettamente "grafico" posso dirti che questi sono gli stessi significati iconologici che si utilizzavano nelle opere d'arte del tardo - gotico, rinascimento ecc.., fanno parte della nostra tradizione figurativa e penso che sia giusto utilizzarli ancora oggi, comunque penso che anche come significati vadano bene tutt'ora, il motto dei liberali (più difficile da seguire) indica coerenza e fortezza morale,(il mi piego può essere ambiguo) anche se fallirono l'insegnamento è comunque valido ".
Tu che ne pensi invece?

Maria Vittoria
21-06-11, 08:05
Cercherò di essre esauriente: se ti riferisci ad un discorso prettamente "grafico" posso dirti che questi sono gli stessi significati iconologici che si utilizzavano nelle opere d'arte del tardo - gotico, rinascimento ecc.., fanno parte della nostra tradizione figurativa e penso che sia giusto utilizzarli ancora oggi, comunque penso che anche come significati vadano bene tutt'ora, il motto dei liberali (più difficile da seguire) indica coerenza e fortezza morale,(il mi piego può essere ambiguo) anche se fallirono l'insegnamento è comunque valido ".
Tu che ne pensi invece?


Credo che nel linguaggio figurativo l'uso di essenze vegetali come l'olivo & la quercia sia valido.

Preferisco i motti scritti in lingua latina, tipo "nec spe nec metu" o "in varietate concordia"

:chefico:

Etnetu emon
21-06-11, 17:19
Cercherò di essre esauriente: se ti riferisci ad un discorso prettamente "grafico" posso dirti che questi sono gli stessi significati iconologici che si utilizzavano nelle opere d'arte del tardo - gotico, rinascimento ecc.., fanno parte della nostra tradizione figurativa e penso che sia giusto utilizzarli ancora oggi, comunque penso che anche come significati vadano bene tutt'ora, il motto dei liberali (più difficile da seguire) indica coerenza e fortezza morale,(il mi piego può essere ambiguo) anche se fallirono l'insegnamento è comunque valido ".
Tu che ne pensi invece?

Sono stato troppo prolisso....

Maria Vittoria
21-06-11, 18:47
Sono stato troppo prolisso....

no, affatto
:D


sintetizzo dal Dizionario dei simboli,miti e credenze scritto da Corinne Morel, edito da Giunti

olivo - dal latino olea, oliva è sacro presso i popoli che lo conoscono.

In particolare, il rametto di olivo che la colomba porta a Noè significando la fine del diluvio è assurto a simbolo universale di pace.

Nell'episodio in cui la capitale dell'Attica sceglie la sua divinità, osserviamo la contesa fra Atena - dea della conoscenza - & Poseidone - dio dei mari e degli oceani - per farsi eleggere a suprema divinità della Città Stato.
L'Olimpo aveva deciso che le divinità concorrenti avrebbero dovuto offrire ai residenti un dono, e che avrebbe vinto il preferito dalla cittadinanza.

Poseidone con un colpo di tridente a terra fece sorgere il primo cavallo lasciando che l'animale mostrasse la propria potenza.

Atena fece spuntare dal terreno la prima pianta di olivo, spiegando come avrebbe potuto essere utile nelle generazioni dei secoli.

La dea ottenne la vittoria e divenne la protettrice della città che da lei prese il nome: Atene.

Maria Vittoria
21-06-11, 19:00
quercia - dal latino per indicare la pianta ( quercus, us - sostantivo di genere femminile)

presso i popoli che la conoscono rappresenta la vita, la solidità, la potenza e la longevità. Le querce della foresta di Dodona davano oracoli agli eroi, fra i quali Giasone prima della spedizione per cercare il vello d'oro.
Inoltre, lo scafo della sua nave, Argo, era stata formata col legno di una quercia abbattuta proprio nella foresta di Dodona, in modo da aiutare gli Argonauti durante l'impresa (memento che fra loro nessuno era marinaio ... essendo tutti eroi).

Lo stesso stormire delle fronde di quercia era interpretato a fini divinatori o per emettere sentenze secondo giustizia & equità da parte di persone esperte nell'arte, che si sedevano in ascolto ai piedi della pianta.

La funzione augurale del ramo di quercia è evocativa dell'intuito e della voce interiore indispensabile per agire con decisione, secondo coscienza

:chefico:

Etnetu emon
21-06-11, 19:05
no, affatto
:D


sintetizzo dal Dizionario dei simboli,miti e credenze scritto da Corinne Morel, edito da Giunti

olivo - dal latino olea, oliva è sacro presso i popoli che lo conoscono.

In particolare, il rametto di olivo che la colomba porta a Noè significando la fine del diluvio è assurto a simbolo universale di pace.

Nell'episodio in cui la capitale dell'Attica sceglie la sua divinità, osserviamo la contesa fra Atena - dea della conoscenza - & Poseidone - dio dei mari e degli oceani - per farsi eleggere a suprema divinità della Città Stato.
L'Olimpo aveva deciso che le divinità concorrenti avrebbero dovuto offrire ai residenti un dono, e che avrebbe vinto il preferito dalla cittadinanza.

Poseidone con un colpo di tridente a terra fece sorgere il primo cavallo lasciando che l'animale mostrasse la propria potenza.

Atena fece spuntare dal terreno la prima pianta di olivo, spiegando come avrebbe potuto essere utile nelle generazioni dei secoli.

La dea ottenne la vittoria e divenne la protettrice della città che da lei prese il nome: Atene.


Molto interessante riguardo anche al discorso delle figure allegoriche è il trattato "Iconologia" di Cesare Ripa del 1593.

Maria Vittoria
21-06-11, 20:35
Molto interessante riguardo anche al discorso delle figure allegoriche è il trattato "Iconologia" di Cesare Ripa del 1593.

certamente famoso, cosa scrive riguardo olivo e quercia?

Etnetu emon
21-06-11, 21:00
certamente famoso, cosa scrive riguardo olivo e quercia?

Sono perlopiù personificazioni di virtù, vizi e sentimenti ecc.., riguardo alla rappresentazione della Fortezza dice (un breve estratto): "Si fà Donna armata col ramo di Rovere in mano, perché l'armatura mostra la fortezza del corpo, e la Rovere quella dell'animo, per resister quella alle spade, e altre armi materiali, e sode, questa al soffiar de' venti aerei, e spirituali, che sono i vitij, e difetti, che ci stimolano a declinare dalla virtù, e se bene molti altri alberi potrebbono significare questo medesimo, facendo ancor essi resistenza gagliardissima alla forza de' temporali, nondimeno si pone questo, come più noto, e adoprato da' Poeti in tal proposito, forse anche per essere legno, che resta grandemente alla forza dell'acqua, serve per edificij, e resiste a' pesi gravi per lungo tempo, e maggiormente perché da questo albero, da' Latini detto Robur chiamiamo gl'uomini forti e robusti."

Etnetu emon
21-06-11, 21:04
L'allegoria della Pace: "GIOVANE, bella, con Ghirlanda d'Ulivo in capo, nella mano destra terrà la figura di Pluto, e nella sinistra un Fascio di Spiche di Grano, come si cava dalli scritti di Pausania. La Corona dell'Ulivo, e le Spighe di Grano, sono segno di Pace, essendo questi frutti in abondanza solo dove la Pace reca a gli uomini commodità di coltivar la terra, la quale per la guerra rimane infeconda, e disutile. Questo volle esprimere quel Poeta, quando, parlando del Bue, disse, che l'opere della Pace ci sono state insegnate, e Minerva vien lodata da Giove nelle Favole, come vero parto della sua Testa, per essere stata ella inventrice dell'Ulivo, come Nettuno inventore del Cavallo, essendo l'uno per sussidio della Pace, e l'altro per fortezza della Guerra, perché il Principe deve più inclinare alla pace de' popoli, che alla guerra, che solo ha per fine l'istessa pace, con la quale si aumentano, e si conservano le ricchezze. Però vi dipinge Pluto finto Dio, e protettore di esse."

Etnetu emon
21-06-11, 21:57
Dato che siamo sul forum "Patria e civiltà italiana" ecco alcune allegorie inerenti: L'Italia e le sue provincie e parti delle Isole (questa è in'edizione di metà '700)

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0053w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0306w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0061w.jpg

La mia regione:

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0307w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0057w.jpg

Etnetu emon
21-06-11, 22:01
Seguono poi:

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0309w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0310w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0311w.jpg

Ovvero le Marche:

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0312w.jpg

Etnetu emon
21-06-11, 22:08
http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0058w.jpg

Un'altra sua versione:
http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0060w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0142w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0143w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0313w.jpg

Anche la Corsica:
http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0314w.jpg

Etnetu emon
21-06-11, 22:10
Infine le 2 isole:

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0315w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0059w.jpg

Maria Vittoria
22-06-11, 06:54
Grazie, Etnetu emon (da leggersi verso sinistra) !


La Stella d'Italia mi sembra sia cambiata dai tempi del Ripa : anziché a otto punte quella repubblicana è a cinque.

La personificazione della Sicilia porta nella destra un caduceo greco arcaico semplificato?

Etnetu emon
22-06-11, 13:57
Grazie, Etnetu emon (da leggersi verso sinistra) !


La Stella d'Italia mi sembra sia cambiata dai tempi del Ripa : anziché a otto punte quella repubblicana è a cinque.

La personificazione della Sicilia porta nella destra un caduceo greco arcaico semplificato?

Si è un caduceo (di Hermes da non confondersi col bastone di Asclepio che ha un solo serpente attorcigliato).

Nel descriverla Ripa dice (un breve estratto): "Una bellissima donna di Habito sontuoso & ricco che sieda sopra d'un luoco in forma triangolare, circondato dall'acqua, haverà adornato il capo d'una bellisima acconciatura di varie, & ricche gemme, terrà con la destra mano un caduceo, con la sinistra un mazzo di varij fiori, & tra essi vi saranno mescolati alcuni papaveri.....".

Maria Vittoria
23-06-11, 07:12
Si è un caduceo (di Hermes da non confondersi col bastone di Asclepio che ha un solo serpente attorcigliato).

Nel descriverla Ripa dice (un breve estratto): "Una bellissima donna di Habito sontuoso & ricco che sieda sopra d'un luoco in forma triangolare, circondato dall'acqua, haverà adornato il capo d'una bellisima acconciatura di varie, & ricche gemme, terrà con la destra mano un caduceo, con la sinistra un mazzo di varij fiori, & tra essi vi saranno mescolati alcuni papaveri.....".

la personificazione della Sicilia è davvero strana, ellenista e orientale, non trovi anche tu?

:gratgrat:

perché associare al caduceo gemme & fiori, specificando l'essenza dei papaveri?

Etnetu emon
23-06-11, 11:55
Per via della dominazione greca forse.....

Etnetu emon
23-06-11, 12:17
Stò scaricando un' edizione dell'opera poi ti faccio sapere qualcosa....c'è una descrizione di 3 pagine sulla Sicilia

Maria Vittoria
23-06-11, 12:37
Stò scaricando un' edizione dell'opera poi ti faccio sapere qualcosa....c'è una descrizione di 3 pagine sulla Sicilia

:)

grazie

Etnetu emon
23-06-11, 21:07
:)

grazie

Allora, dice che, la base triangolare sotto ricorda la forma delle Sicilia.
L'abito sontuoso rappresenta la bellezza e la nobiltà dell'isola e di tutte le sue città.
La bella acconciatura e le gemme rappresentano "come li Siciliani siano d'acuto ingegno, e nobile nelle inventioni"
Il Caduceo dice "per mostrare la facondia, (ovvero l'eleganza o l'abilità nel parlare)"che hano nel parlare, & che con la forza del loro ingegno fossero inventori dell'arte oratoria, de' versi buccolici, pastorali, & di altre cose degne di memoria"......
I fiori e i papaveri indicano la fertilità di quella terra.

Hermes (a cui era attribuito il caduceo) era anche protettore dell'eloquenza, la nascita della retorica sembra avvenne nella Sicilia greca, i primi manuali di retorica vennero divulgati da Corace e Tisia allievi di Empedocle da Agrigento.

Etnetu emon
23-06-11, 21:36
http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0308w.jpg

Mi ero dimenticato questa...la Campania o "Campania Felix" antica.

Maria Vittoria
24-06-11, 08:02
Interessante questo excursus dell'opera di Cesare Ripa, in particolare l'eloquenza retorica fra le arti protette da Hermes / Mercurio

:chefico:

(certamente la realtà attuale postmoderna & millenaria si è allontanata molto da quella immaginata e descritta nel XVI secolo dell'era cristiana)

Etnetu emon
24-06-11, 14:03
Comunque la ripartizione dell'Italia così è strana.....saranno le divisioni in province dell' epoca romana?

Maria Vittoria
24-06-11, 15:51
Comunque la ripartizione dell'Italia così è strana.....saranno le divisioni in province dell' epoca romana?

Trascrivo Regioni & popolazioni censite in Italia per la Descriptio Augustea, circa 700 anni ab Urbe condita.

Le Regioni sono indicate con numeri romani:

I LATIUM & CAMPANIA : Aurunci, Volsci, Campani, Rutuli, Latini, Hernici

II Apulia & Hirpinia : Calabri, Sallentini

III LUCANIA : Lucani, Bruttii

IV SAMNIUM : Aequicoli, Sabini, Aequi, Marsi, Samniti, Frentani, Carricini, Paeligni, Arricini, Vestini

V PICENUM : Picentes, Praetuttii

VI UMBRIA : umbri

VII ETRURIA : Apuani, Mugelli

VIII AEMILIA : Friniates, Lingones

IX LIGURIA : Anamares, Ilvates, Briniates, Tigulli, Velleiates, Veiturii, Ingauni, Intimilii, Epanterii, Taurini

X VENETIA & HISTRIA : Suboerini, Carni, Catubrini, Isarci, Anauni, Stoeni, Camunni, Trumplini, Cenomanni, Sabini, Belluni

XI TRANSPADANA : Taurini, Naburni, Salassi, Libici, Vertacomacori, Lepontii, Mesiates, Bergalei, Venonetes, Orumbovii, Laevi

SICILIA

non so perché manca numerazione relativa alla Sicilia e la Sardegna pur indicata come italiana romana non viene nè citata nè descritta nella carta storica che sto esaminando
:gratgrat:

Etnetu emon
24-06-11, 20:25
Trascrivo Regioni & popolazioni censite in Italia per la Descriptio Augustea, circa 700 anni ab Urbe condita.

Le Regioni sono indicate con numeri romani:

I LATIUM & CAMPANIA : Aurunci, Volsci, Campani, Rutuli, Latini, Hernici

II Apulia & Hirpinia : Calabri, Sallentini

III LUCANIA : Lucani, Bruttii

IV SAMNIUM : Aequicoli, Sabini, Aequi, Marsi, Samniti, Frentani, Carricini, Paeligni, Arricini, Vestini

V PICENUM : Picentes, Praetuttii

VI UMBRIA : umbri

VII ETRURIA : Apuani, Mugelli

VIII AEMILIA : Friniates, Lingones

IX LIGURIA : Anamares, Ilvates, Briniates, Tigulli, Velleiates, Veiturii, Ingauni, Intimilii, Epanterii, Taurini

X VENETIA & HISTRIA : Suboerini, Carni, Catubrini, Isarci, Anauni, Stoeni, Camunni, Trumplini, Cenomanni, Sabini, Belluni

XI TRANSPADANA : Taurini, Naburni, Salassi, Libici, Vertacomacori, Lepontii, Mesiates, Bergalei, Venonetes, Orumbovii, Laevi

SICILIA

non so perché manca numerazione relativa alla Sicilia e la Sardegna pur indicata come italiana romana non viene nè citata nè descritta nella carta storica che sto esaminando
:gratgrat:

Comunque l'idea dell' Italia era presente.

Maria Vittoria
25-06-11, 08:18
Comunque l'idea dell' Italia era presente.

sì.

1 idea che consentiva la compresenza di 1 organizzazione militarizzata per garantire sicurezza, viabilità e servizi come acquedotti, terme, basiliche e tribunali
& popolazioni diverse destinate ad amalgamarsi nel corso delle generazioni dei secoli, in virtù del cursus honorum individuale e familiare.

Come nell' Italia del 1861.

Etnetu emon
26-06-11, 13:54
Ho trovato altre incisioni riguardanti però Roma nei suoi diversi periodi (sempre della stessa edizione):

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0054w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0055w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0063w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0062w.jpg

http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/graphic/ripa_illus/043k0056w.jpg


Alcune sono riprodotte da medaglie di epoca imperiale.

Maria Vittoria
26-06-11, 14:12
Posso dedurre che ne consideri attuali i contenuti ?

Oppure il tuo interesse è antiquario?

Etnetu emon
26-06-11, 14:17
Posso dedurre che ne consideri attuali i contenuti ?

Oppure il tuo interesse è antiquario?

Sono laureato in storia dell'arte.
Sono graficamente molto belle e hanno un valore storico.
Come li consideri i contenuti?

Maria Vittoria
26-06-11, 16:47
Sono laureato in storia dell'arte.
Sono graficamente molto belle e hanno un valore storico.
Come li consideri i contenuti?

I contenuti per me sono storicizzati.

Da riferire alla fonte che li ha generati.

Per noi - come per ogni nuova generazione che in futuro venga a contatto con loro - possono rivelare valori documentari differenti & complementari:

- materiali (elementi costitutivi l'opera, loro provenienza come testimonianza di commerci, tecnologie et coetera)

- formali (ecumene stilistica)

- sostanziali : contenuti comunicativi

i contenuti comunicativi possono essere discussi riguardo la loro attualità oppure riguardo l'essere divenuti obsoleti per gli iconografi contemporanei, non credi?

Etnetu emon
26-06-11, 17:00
I contenuti per me sono storicizzati.

Da riferire alla fonte che li ha generati.

Per noi - come per ogni nuova generazione che in futuro venga a contatto con loro - possono rivelare valori documentari differenti & complementari:

- materiali (elementi costitutivi l'opera, loro provenienza come testimonianza di commerci, tecnologie et coetera)

- formali (ecumene stilistica)

- sostanziali : contenuti comunicativi

i contenuti comunicativi possono essere discussi riguardo la loro attualità oppure riguardo l'essere divenuti obsoleti per gli iconografi contemporanei, non credi?


Bhè riguardo alle allegorie della Roma imperiale, oggi non restano che rovine e il ricordo di un passato perduto per sempre.
Le ultime 2.....diciamo che rappresentano una parte delle nostra storia ma...

Maria Vittoria
26-06-11, 17:10
Bhè riguardo alle allegorie della Roma imperiale, oggi non restano che rovine e il ricordo di un passato perduto per sempre.
Le ultime 2.....diciamo che rappresentano una parte delle nostra storia ma...



... non essendo in essere il potere temporale dei religiosi italiani risultano obsolete in un Forum di Politica Italiana? Oppure sottintendi che pur rappresentando un aspetto della storia dell'arte italiana il loro valore è universale?

:chefico:

Etnetu emon
26-06-11, 19:01
... non essendo in essere il potere temporale dei religiosi italiani risultano obsolete in un Forum di Politica Italiana? Oppure sottintendi che pur rappresentando un aspetto della storia dell'arte italiana il loro valore è universale?

:chefico:

Ti sembrerà banale ma diciamo che apprezzo di più la Roma Calssica

Maria Vittoria
26-06-11, 19:15
Ti sembrerà banale ma diciamo che apprezzo di più la Roma Calssica

Se preferisci la produzione classica dei ritratti e dei busti verosimili al manierismo ellenista mi sembrerebbe banale, comunque concorderei con te.

Se preferisci l'arte repubblicana romana all'arte egizia, etrusca o greca classica ... bè ... rispetterei la tua scelta coraggiosa. Personalmente amo allo stesso modo ogni produzione artistica originale, risultato di una ricerca sincera e non accademica

Etnetu emon
26-06-11, 19:20
Se preferisci la produzione classica dei ritratti e dei busti verosimili al manierismo ellenista mi sembrerebbe banale, comunque concorderei con te.

Se preferisci l'arte repubblicana romana all'arte egizia, etrusca o greca classica ... bè ... rispetterei la tua scelta coraggiosa. Personalmente amo allo stesso modo ogni produzione artistica originale, risultato di una ricerca sincera e non accademica

Mi riferivo alla Roma antica, rispetto a quella di Teodosio e dell'epoca dei papi.

Maria Vittoria
26-06-11, 20:14
Mi riferivo alla Roma antica, rispetto a quella di Teodosio e dell'epoca dei papi.

però ci sono molte analogie fra la linea di ricerca classica e quella rinascimentale romana, soprattutto nella ritrattistica, non trovi?

Etnetu emon
26-06-11, 20:24
però ci sono molte analogie fra la linea di ricerca classica e quella rinascimentale romana, soprattutto nella ritrattistica, non trovi?

Si, in tutta l'Italia rinascimentale ci fu la riscoperta dell'arte del mondo classico, si riscoprì il bassorilevo, il busto, i ritratti da medaglia la riscoperta di Vitruvio ecc....

Maria Vittoria
27-06-11, 07:48
Si, in tutta l'Italia rinascimentale ci fu la riscoperta dell'arte del mondo classico, si riscoprì il bassorilevo, il busto, i ritratti da medaglia la riscoperta di Vitruvio ecc....

:)

Il testo di Vitruvio & i ruderi furono e sono di valore inestimabile per ogni autore che aspira a diventare "un classico" : basti pensare al vicentino Andrea della Gondola detto Il Palladio (1508 - 1580). Un autore di opere architettoniche & letterarie capace di rinnovare l'architettura europea e di dare un vero imprinting classico alla giovane America !

Maria Vittoria
28-06-11, 15:45
tornando al tema di questa Discussione, qui nel Bolognese gli eventi di maggiore successo in questo periodo riguardano Giuseppe & Anita Garibaldi

Maria Vittoria
08-07-11, 19:54
Un sondaggio aperto in un altro Forum di PiR chiede se sarebbe opportuno spostare la capitale italiana, e in caso di risposta affermativa dove.

Io ho risposto di sì: Torino per motivi storici e culturali dovrebbe essere la capitale dello Stato Italiano.

Perché l'Italia è sempre stata una penisola dal punto di vista geografico; quando Roma ne divenne la testa pensante venne militarizzata fino all'Istria & per secoli fu imperialista.

Poi, Roma in dialogo con Gerusalemme e Costantinopoli è stata riconosciuta Sede Vescovile & Pontificale: faro di giustizia e carità, esempio fulgido di grazia salvifica nella storia umana. Come può Roma essere insieme sacra e profana senza immiserire la propria missione universale?

Credo che gli ideali, umanamente altissimi, dei Padri & delle Madri dello Stato Italiano - nel Risorgimento fino all'Ultima Guerra d'Indipendenza & dalla Resistenza in poi - possano continuare a crescere a Torino, vera Capitale dello Stato Italiano.

Perché si manifesti il principio dialettico di una libera Chiesa & di un libero Stato.

Etnetu emon
08-07-11, 20:31
Un sondaggio aperto in un altro Forum di PiR chiede se sarebbe opportuno spostare la capitale italiana, e in caso di risposta affermativa dove.

Io ho risposto di sì: Torino per motivi storici e culturali dovrebbe essere la capitale dello Stato Italiano.

Perché l'Italia è sempre stata una penisola dal punto di vista geografico; quando Roma ne divenne la testa pensante venne militarizzata fino all'Istria & per secoli fu imperialista.

Poi, Roma in dialogo con Gerusalemme e Costantinopoli è stata riconosciuta Sede Vescovile & Pontificale: faro di giustizia e carità, esempio fulgido di grazia salvifica nella storia umana. Come può Roma essere insieme sacra e profana senza immiserire la propria missione universale?

Credo che gli ideali, umanamente altissimi, dei Padri & delle Madri dello Stato Italiano - nel Risorgimento fino all'Ultima Guerra d'Indipendenza & dalla Resistenza in poi - possano continuare a crescere a Torino, vera Capitale dello Stato Italiano.

Perché si manifesti il principio dialettico di una libera Chiesa & di un libero Stato.


Alcuni dicono che sia in una posizione troppo periferica per fare da capitale

Maria Vittoria
09-07-11, 08:24
Alcuni dicono che sia in una posizione troppo periferica per fare da capitale

:)

Considerare Torino troppo periferica rispetto al baricentro della penisola era plausibile fino all'ultima guerra per l'indipendenza del popolo italiano, quando era necessario concentrare l'attenzione sulla patria entro i suoi confini naturali.

A 150 anni dal riconoscimento internazionale dello Stato Italiano - superati gli imperialismi nazionalisti in favore dell'Europa degli Stati - dobbiamo considerare il ruolo giocato da ogni nostra Città nella storia europea e mondiale.

Il ruolo storicizzato trova infatti corrispondenze inequivocabili nei contenuti e nelle forme urbane & paesaggistiche : nostro dovere è prenderne coscienza per darne una interpretazione rispettosa di una tradizione capace di rinnovarsi nelle generazioni dei secoli.

Torino è stata pianificata per essere una capitale europea; così come Roma è stata pianificata per essere considerata inviolabile dagli uomini di buona volontà.

Etnetu emon
09-07-11, 12:00
:)

Considerare Torino troppo periferica rispetto al baricentro della penisola era plausibile fino all'ultima guerra per l'indipendenza del popolo italiano, quando era necessario concentrare l'attenzione sulla patria entro i suoi confini naturali.

A 150 anni dal riconoscimento internazionale dello Stato Italiano - superati gli imperialismi nazionalisti in favore dell'Europa degli Stati - dobbiamo considerare il ruolo giocato da ogni nostra Città nella storia europea e mondiale.

Il ruolo storicizzato trova infatti corrispondenze inequivocabili nei contenuti e nelle forme urbane & paesaggistiche : nostro dovere è prenderne coscienza per darne una interpretazione rispettosa di una tradizione capace di rinnovarsi nelle generazioni dei secoli.

Torino è stata pianificata per essere una capitale europea; così come Roma è stata pianificata per essere considerata inviolabile dagli uomini di buona volontà.

Quindi secondo te l'intera Roma non dovrebbe fatr parte dell'Italia?

Maria Vittoria
09-07-11, 12:26
Quindi secondo te l'intera Roma non dovrebbe fatr parte dell'Italia?

Non sarò certo io a ridisegnare i confini dello Stato Italiano, nome utentE.
Come non è stato un individuo a definire i confini odierni del nostro Stato.

Inoltre, lo Stato del Vaticano esiste ed è riconosciuto a livello internazionale, governato da una monarchia elettiva assoluta; confina con lo Stato Italiano come la più piccola del mondo - San Marino - .

Maria Vittoria
10-07-11, 17:01
Quindi secondo te l'intera Roma non dovrebbe fatr parte dell'Italia?

Roma fa parte dell'Italia sia da un punto vista geografico che storico, culturale e politico.

Roma è stata capitale durante la Res Publica e l'Impero Romano; è stata capitale dello Stato Pontificio prima dell'attuale Stato del Vaticano.

Roma non è stata una città liberale, nè risorgimentale, nè industriale: dalla Rivoluzione Francese a Napoleone Bonaparte alle Guerre per l'Indipendenza fino al Movimento Studentesco non è stata capace di dialogare con le varie tradizioni in modo laico, l'unico accettabile per la Capitale di uno Stato non confessionale europeo, oggi.

Maria Vittoria
18-07-11, 14:09
mi sarei aspettata un'apologia di Roma e una proposta per Milano
...

Haxel
18-07-11, 14:47
la capitale giusta non può che essere Roma secondo me, altrimenti Firenze
non possiamo però non considerare l'importanza di Milano e Napoli
ma Roma è Roma :giagia:

Maria Vittoria
18-07-11, 16:44
la capitale giusta non può che essere Roma secondo me, altrimenti Firenze
non possiamo però non considerare l'importanza di Milano e Napoli
ma Roma è Roma :giagia:

:D


Incredibile il fascino della Città Eterna

largodipalazzo
18-07-11, 16:58
:D


Incredibile il fascino della Città Eterna

Roma non appartiene ne all Italia e ne all Europa ma bensi all umanità e al mondo.
Come Napoletano parteggerei per Napoli , ma il mio campanilismo non mi rende tanto stolto a non capire che se una capitale deve essere l unica è Roma.

Etnetu emon
18-07-11, 17:30
mi sarei aspettata un'apologia di Roma e una proposta per Milano
...

Scusami per il lungo silenzio.......si, secondo me è la capitale naturale dell'Italia in quella città e nell'epoca imperiale si raggiunse l'età dell'oro della penisola.

Mc Queen
18-07-11, 17:48
Io ho risposto di sì: Torino per motivi storici e culturali dovrebbe essere la capitale dello Stato Italiano.


Anche se in prospettiva distopica rispetto alla tua......sono d'accordo per una volta. :sofico:




Alcuni dicono che sia in una posizione troppo periferica per fare da capitale


Davvero ? E' interessante. Come mai ? :)

Etnetu emon
18-07-11, 17:54
Anche se in prospettiva distopica rispetto alla tua......sono d'accordo per una volta. :sofico:





Davvero ? E' interessante. Come mai ? :)

Se guardi la mappa dell'italia unita torino è troppo verso nord-ovest, molte capitali sono in zone più centrali......

largodipalazzo
18-07-11, 17:57
Se guardi la mappa dell'italia unita torino è troppo verso nord-ovest

:D aiuterebbe molto alla causa dell insorgenza meridionale:giagia:

Etnetu emon
18-07-11, 17:58
:D aiuterebbe molto alla causa dell insorgenza meridionale:giagia:

riportarla a Torino?

Maria Vittoria
18-07-11, 18:01
Anche se in prospettiva distopica rispetto alla tua......sono d'accordo per una volta. :sofico:



m'interessa la tua prospettiva (anche se ho dovuto consultare il dizionario): intendi che ci sono altri motivi - ad esempio di rinnovamento - da considerare ?

largodipalazzo
18-07-11, 18:01
riportarla a Torino?

Si non si aspetta altro per confermare la conquista piemontese.......meglio lasciare lo status quo ....Roma . Roma è al centro ne sud ne nord è equidistante

Etnetu emon
18-07-11, 18:04
Si non si aspetta altro per confermare la conquista piemontese.......meglio lasciare lo status quo ....Roma . Roma è al centro ne sud ne nord è equidistante

Ma tu vuoi proprio il ritorno del re delle due sicilie?
O propendi per altre forme di governo......

largodipalazzo
18-07-11, 18:16
Ma tu vuoi proprio il ritorno del re delle due sicilie?
O propendi per altre forme di governo......

Vedi spesso avrai sentito parlare di secessione da parte del sottoscritto , il più delle volte è la risposta alle provocazioni dei "cosidetti padani". Sono convinto che da un eventuale secessione il Sud avrebbe meno da perdere del nord . Vado orgoglioso della mia storia e delle due Sicilie che è stata sacrificata dalla rivoluzione borghese (leggi pure massoneria). Detto ciò considero la secessione come estrema ratio ( se il nord ci obbliga non abbiamo paura di un tale evento) , ma la storia non può andare in dietro e parlare di secessione mentre dovremmo aspirare all europa unità mi sembra a dir poco anacronistico . Ma se vi è l Italia ameno vorrei il rispetto che spesso non trovo da alcuni miei (per fortuna non sono maggioritari neanche al nord) "compatrioti"...se questo non è possibile allora considero "compatrioti" solo i meridionali....ops ed tutti gli altri non stolti

Mc Queen
18-07-11, 20:18
m'interessa la tua prospettiva (anche se ho dovuto consultare il dizionario): intendi che ci sono altri motivi - ad esempio di rinnovamento - da considerare ?


Come massima parte degli utenti di PIR sa, non sono di certo un sostenitore dello stato unitario. Da sempre.

Tuttavia, nell'ipotesi (per me comunque distante) di riconoscere come mio rappresentante culturale lo stato italiano, allora chiederei almeno che fosse rispettata la base storico-culturale REALE alla genesi dello stato italiano moderno : ovvero lo stato italiano che conosciamo è essenzialmente una creazione sabauda. Un'espansione, un'estensione dei suoi confini. Stando le cose così allora tanto vale non cadere in ipocrisie storiche e confermar e TORINO come fulcro dello stato nato nel 1861.

QUELLA, sarebbe la base storica REALE del moderno stato italiano. Ripeto, REALE. Se invece si vuole a tutti costi fantasticare rifacendosi ad un passato mitico, come il pensiero patriottico-ideale (ripeto, IDEALE) che vede i natali nell'antica Roma e compagnia........allora non c'è che la constatazione di mistificazione storica in atto (ovvero dare contorni IDEALI agli eventi storici, dimenticando e travalicando quelli REALI)


distopico il mio punto di vista, perchè confermerebbe la supremazia sabauda, cosa che va contro invece il sogno ideale di uguaglianza tra i popoli dell'attuale stato. Ma del resto.....così la penso.

occidentale
19-07-11, 06:26
Come massima parte degli utenti di PIR sa, non sono di certo un sostenitore dello stato unitario. Da sempre.

Tuttavia, nell'ipotesi (per me comunque distante) di riconoscere come mio rappresentante culturale lo stato italiano, allora chiederei almeno che fosse rispettata la base storico-culturale REALE alla genesi dello stato italiano moderno : ovvero lo stato italiano che conosciamo è essenzialmente una creazione sabauda. Un'espansione, un'estensione dei suoi confini. Stando le cose così allora tanto vale non cadere in ipocrisie storiche e confermar e TORINO come fulcro dello stato nato nel 1861.

QUELLA, sarebbe la base storica REALE del moderno stato italiano. Ripeto, REALE. Se invece si vuole a tutti costi fantasticare rifacendosi ad un passato mitico, come il pensiero patriottico-ideale (ripeto, IDEALE) che vede i natali nell'antica Roma e compagnia........allora non c'è che la constatazione di mistificazione storica in atto (ovvero dare contorni IDEALI agli eventi storici, dimenticando e travalicando quelli REALI)


distopico il mio punto di vista, perchè confermerebbe la supremazia sabauda, cosa che va contro invece il sogno ideale di uguaglianza tra i popoli dell'attuale stato. Ma del resto.....così la penso.

Naturalmente credo che nessuno possa disconoscere la supremazia militare del Regno di Sardegna, ci mancherebbe. Anche visti i fatti reali, al di la' della mitologia del risorgimento, che dopo quasi due secoli mostra tutti i suoi difetti di ideazione e costruzione.

Ma mi sembra che sarebbe ingeneroso negare che i primi 20 anni del Regno Unitario furono contraddistinti dallo sforzo di uniformare e rimodellare tutte le varie parti del nuovo stato sul modello sardo, con risultati che non mi appaiono poi tanto entusiasmanti.

occidentale
19-07-11, 06:29
mi sarei aspettata un'apologia di Roma e una proposta per Milano
...

Roma di certo rimane la piu' affascinante delle citta' della penisola dal punto di vista culturale e storico, al riguardo c'e' poco da argomentare.:)

Maria Vittoria
19-07-11, 08:19
Roma di certo rimane la piu' affascinante delle citta' della penisola dal punto di vista culturale e storico, al riguardo c'e' poco da argomentare.:)



Non sono d'accordo.

Ogni territorio è unico e irripitebile: sono convinta che in futuro sia necessario superare il civismo attuale per comprendere la relazione essenziale tra residenti & ambiente in senso lato.

Noi italiani in primis dobbiamo diventare più consapevoli dell'ecosistema cui partecipiamo.

Così come Genova è Porta d'Italia, bifronte verso l'Appennino & il Mare prima che armatrice; Roma dai 7 Colli appartiene alla Valle del Tevere prima che alla res publica o all'impero; Torino è Alpina & Padana (prima che sabauda).

Questa consapevolezza territoriale deve diventare educativa, nel rispetto dei documenti storici ma sempre responsabile verso le generazioni future.

Per questo motivo non credo sia valida la valutazione geometrica del baricentro geografico per decidere dove posizionare una Capitale di Stato in Europa.

Maria Vittoria
19-07-11, 09:32
Come massima parte degli utenti di PIR sa, non sono di certo un sostenitore dello stato unitario. Da sempre.

Tuttavia, nell'ipotesi (per me comunque distante) di riconoscere come mio rappresentante culturale lo stato italiano, allora chiederei almeno che fosse rispettata la base storico-culturale REALE alla genesi dello stato italiano moderno : ovvero lo stato italiano che conosciamo è essenzialmente una creazione sabauda. Un'espansione, un'estensione dei suoi confini. Stando le cose così allora tanto vale non cadere in ipocrisie storiche e confermar e TORINO come fulcro dello stato nato nel 1861.

QUELLA, sarebbe la base storica REALE del moderno stato italiano. Ripeto, REALE. Se invece si vuole a tutti costi fantasticare rifacendosi ad un passato mitico, come il pensiero patriottico-ideale (ripeto, IDEALE) che vede i natali nell'antica Roma e compagnia........allora non c'è che la constatazione di mistificazione storica in atto (ovvero dare contorni IDEALI agli eventi storici, dimenticando e travalicando quelli REALI)


distopico il mio punto di vista, perchè confermerebbe la supremazia sabauda, cosa che va contro invece il sogno ideale di uguaglianza tra i popoli dell'attuale stato. Ma del resto.....così la penso.



Valutazione condivisibile, Torino è sabauda. D'altronde, Roma è stata edificata imperialista e papalina. Volessimo premiare cittadinanze laboriose & studiose, vissute a stretto contatto col mercato internazionale e col proprio territorio produttivo, dovremmo rivolgerci a Firenze o Milano, o Bologna o Genova o Napoli...

Credo infatti che l'ecosistema costituito dalla Città & dal territorio di Sua pertinenza dovrebbe personificare questa descrizione poetica dell'Italia:

Architectura est firmitatis utlitatis venustatis pia ratio in bonum

&

Italianitas est ius solis sanguinis legisque flos iuventutis ornamentum civitatis.

Haxel
19-07-11, 11:35
Roma di certo rimane la piu' affascinante delle citta' della penisola dal punto di vista culturale e storico, al riguardo c'e' poco da argomentare.:)

ogni importante città dItalia ha il suo fascino
visitando Napoli e Venezia anche loro sono da considerarsi città stupende a livello storico e culturale
Roma sarebbe la città ideale per la sua importanza che ha avuto nella storia, e anche per la sua posizione geografica forse

Haxel
19-07-11, 11:36
Naturalmente credo che nessuno possa disconoscere la supremazia militare del Regno di Sardegna, ci mancherebbe. Anche visti i fatti reali, al di la' della mitologia del risorgimento, che dopo quasi due secoli mostra tutti i suoi difetti di ideazione e costruzione.

Ma mi sembra che sarebbe ingeneroso negare che i primi 20 anni del Regno Unitario furono contraddistinti dallo sforzo di uniformare e rimodellare tutte le varie parti del nuovo stato sul modello sardo, con risultati che non mi appaiono poi tanto entusiasmanti.

secondo me bisognava ascoltare Cattaneo e Balbo :giagia:

Maria Vittoria
19-07-11, 11:44
secondo me bisognava ascoltare Cattaneo e Balbo :giagia:



puoi scriverci a cosa ti riferisci nello specifico?

largodipalazzo
19-07-11, 11:53
Naturalmente credo che nessuno possa disconoscere la supremazia militare del Regno di Sardegna, ci mancherebbe. Anche visti i fatti reali, al di la' della mitologia del risorgimento, che dopo quasi due secoli mostra tutti i suoi difetti di ideazione e costruzione.


Piu che militare dici pure corruttiva.........possibile che a nessuno gli viene in mente che il risorgimento italiano è nient altro la rivoluzione borghese.......la stessa supremazia militare è la stessa che fece quella bella figura a Lissa :D
Comunque la rivoluzione borghese fece un altro colpo dopo 60 anni (fascismo) esautorando i Savoia.

largodipalazzo
19-07-11, 11:55
puoi scriverci a cosa ti riferisci nello specifico?

Forse a ciò che ho postato su:gratgrat:

Haxel
19-07-11, 12:02
puoi scriverci a cosa ti riferisci nello specifico?

al federalismo

Haxel
19-07-11, 12:04
Piu che militare dici pure corruttiva.........possibile che a nessuno gli viene in mente che il risorgimento italiano è nient altro la rivoluzione borghese.......la stessa supremazia militare è la stessa che fece quella bella figura a Lissa :D
Comunque la rivoluzione borghese fece un altro colpo dopo 60 anni (fascismo) esautorando i Savoia.

era una rivoluzione un pò particolare quella del Risorgimento
forse non si può nemmeno definirsi borghese

largodipalazzo
19-07-11, 12:18
era una rivoluzione un pò particolare quella del Risorgimento
forse non si può nemmeno definirsi borghese

La data 1860 è il tracollo della aristocrazia e del paternalismo , arrivano le finanze spregiudicate "banca nazionale" i soldi non corrispondono piu al tenore di fino , ma è carta che circola con il corso forzoso............poi vi sono tutte le opere pubbliche a debito (ferrovie) le cui azioni arricchiscono le classi borghesi (Bastoggi insegna).........lo stato paternalista borbonico scompare (pensa pure a San Leucio , dove gli operai lavoravano 8 ore ed avevano casa) ed compare una classe miserevole proletaria , una parte costretta ad emigrare. Se questa non è rivoluzione borghese, che cosa è?:gratgrat:

Haxel
19-07-11, 12:27
La data 1860 è il tracollo della aristocrazia e del paternalismo , arrivano le finanze spregiudicate "banca nazionale" i soldi non corrispondono piu al tenore di fino , ma è carta che circola con il corso forzoso............poi vi sono tutte le opere pubbliche a debito (ferrovie) le cui azioni arricchiscono le classi borghesi (Bastoggi insegna).........lo stato paternalista borbonico scompare (pensa pure a San Leucio , dove gli operai lavoravano 8 ore ed avevano casa) ed compare una classe miserevole proletaria , una parte costretta ad emigrare. Se questa non è rivoluzione borghese, che cosa è?:gratgrat:

in realtà paternalismo e aristocrazia non scomparvero del tutto, anzi il Risorgimento era voluto anche dallaristocrazia milanese figuarti, e le azioni arrcchirono anche le classi nobili, lo stato paternalista biorbonico scompare, ma non il clientelismo stesso anche dei baroni, e sempre alla fine ci guadagnò il popolo almeno nelle zone centrali del paese
era un fritto misto come rivoluzione, se vuoi ti dico anche i lirbri dove andare a cercare

largodipalazzo
19-07-11, 12:34
in realtà paternalismo e aristocrazia non scomparvero del tutto, anzi il Risorgimento era voluto anche dallaristocrazia milanese figuarti, e le azioni arrcchirono anche le classi nobili, lo stato paternalista biorbonico scompare, ma non il clientelismo stesso anche dei baroni, e sempre alla fine ci guadagnò il popolo almeno nelle zone centrali del paese
era un fritto misto come rivoluzione, se vuoi ti dico anche i lirbri dove andare a cercare

Ovvio una parte della borghesia si imborghesi....il fascino aristocratico rimase (molti borghesi furono fatti dal Re nobili)...........sui libri ne divoro 10 al mese di saggistica storica un buon libro mi pare " l invenzione del mezzogiorno "di Nicola Zitara , pur se a qualcuno può sembrare di parte , nomina le fonti e da un bel spaccato dell economia del tempo.
P.S sono avido....dammi i titoli dei libri

Haxel
19-07-11, 14:08
Ovvio una parte della borghesia si imborghesi....il fascino aristocratico rimase (molti borghesi furono fatti dal Re nobili)...........sui libri ne divoro 10 al mese di saggistica storica un buon libro mi pare " l invenzione del mezzogiorno "di Nicola Zitara , pur se a qualcuno può sembrare di parte , nomina le fonti e da un bel spaccato dell economia del tempo.
P.S sono avido....dammi i titoli dei libri

FONTI BIBLIOGRAFICHE


P. Coppini, Il Granducato di Toscana, Torino, ed. UTET, 1976.

J. A. Davis, Società ed imprenditori nel Regno borbonico. 1815-1860. Roma - Bari, Ed. Laterza, 1979.

A. J. Mayer, Il potere nell'Ancient Regime, Roma-Bari, ed. Laterza, 1984.

M. Meriggi, il Regno Lombardo Veneto, Torino, ed. UTET, 1976.

F. Notario e N. Nada, il Piemonte sabaudo, Torino, ed. UTET, 1976.

A. Scirocco, l'Italia del Risorgimento, Bologna, ed. il Mulino, 1990.

D. Mack Smith, Il Risorgimento Italiano, Roma - Bari, ed. Laterza, 1987.

per quanto mi riguarda anche se Zitara è considerato effettivamente di parte lo trovo abbastanza obiettivo come revisionista

Mc Queen
20-07-11, 08:50
Naturalmente credo che nessuno possa disconoscere la supremazia militare del Regno di Sardegna.......


Non si trattò semplicemente di supremazia militare (relativa, tra l'altro), ma di primato politico-militare.

Relativizzando il processo di unificazione dello stato italiano, e dando pertanto un nome all'energia propulsiva alla base degli eventi storici de periodo (chiamatela "ideologia italiana", "risorgimento", "italianismo" o come preferite voi), ebbene lo stato sabaudo si è messo a capo di tale tendenza, cavalcandola e orchestrandola al fine dovuto.

Senza lo stato sabaudo come inteprete e coordinatore dell"ideologia italiana" dubito si sarebbe arrivati da alcuna parte.

Il risorgimento era patrimonio delle elites (2-3%) degli abitanti degli stati pre unitari. Stati peraltro privi di alcuna reale forza militare. Per di più, il Regno delle due Sicilie, non era nemmeno una dominazione (sebbene sia stato in seguito chiamato così sui libri di testo dello stato italiano), così come non lo era propriamente lo stato pontificio (che richiederebbe un capitolo a se stante vista la complessa natura della sua esistenza.

No, l'unica area dotata di veri nuclei combattenti dell'"ideologia italiana" era il lombardo-veneto ; perchè era l'unica effettivamente occupata da un differente gruppo etnico. Con NULLE possibilità di liberarsene da soli.

In definitiva........uno stato unitario dal Veneto alla Sicilia senza l'azione politico-militare savoiarda è pura illusione.





Ma mi sembra che sarebbe ingeneroso negare che i primi 20 anni del Regno Unitario furono contraddistinti dallo sforzo di uniformare e rimodellare tutte le varie parti del nuovo stato sul modello sardo, con risultati che non mi appaiono poi tanto entusiasmanti.


Per forza che lo tentarono. Erano i vincitori. I vincitori fanno le REGOLE. I vincitori/creatori di uno stato possono impostare/regolare/comandare lo stato da loro creato come vogliono. La PRUSSIA fece lo stesso con la Germania. E su scala geo-politica più grande si puà dire lo stesso degli imperi : i russi hanno russificato l'Asia centrale come i francesi, francesizzato l'africa nord-sahariana occidentale). Ti pare logico l'incontrario ? Che si mette sullo stesso piano dello sconfitto ??


Detto questo........il peccato originale della loro costruzione statale, che è oggi all'origine (giustificata) di movimenti anti-italiani fu il non aver seguito il piano degli accordi di Plombieres. Quelli originali, che prevedevano una federazione di 3 regni distinti sotto l'egida di TORINO. Il risultato sarebbe stato una unità sovramonarchica, assai simile al Regno Unito o alla Spagna : dove vi sono diversi regni (anche entità etniche distinte talvolta) aggregati tra loro da un accordo di antica data : il binomio Castiglia-Catalogna, oppure il trio Inghilterra-Scozia-Galles.
Quella doveva essere l'unità NATURALE.
Non è avvenuta.......ed ora si hanno le conseguenze.

Maria Vittoria
20-07-11, 12:56
Non si trattò semplicemente di supremazia militare (relativa, tra l'altro), ma di primato politico-militare.

Relativizzando il processo di unificazione dello stato italiano, e dando pertanto un nome all'energia propulsiva alla base degli eventi storici de periodo (chiamatela "ideologia italiana", "risorgimento", "italianismo" o come preferite voi), ebbene lo stato sabaudo si è messo a capo di tale tendenza, cavalcandola e orchestrandola al fine dovuto.

Senza lo stato sabaudo come inteprete e coordinatore dell"ideologia italiana" dubito si sarebbe arrivati da alcuna parte.

Il risorgimento era patrimonio delle elites (2-3%) degli abitanti degli stati pre unitari. Stati peraltro privi di alcuna reale forza militare. Per di più, il Regno delle due Sicilie, non era nemmeno una dominazione (sebbene sia stato in seguito chiamato così sui libri di testo dello stato italiano), così come non lo era propriamente lo stato pontificio (che richiederebbe un capitolo a se stante vista la complessa natura della sua esistenza.

No, l'unica area dotata di veri nuclei combattenti dell'"ideologia italiana" era il lombardo-veneto ; perchè era l'unica effettivamente occupata da un differente gruppo etnico. Con NULLE possibilità di liberarsene da soli.

In definitiva........uno stato unitario dal Veneto alla Sicilia senza l'azione politico-militare savoiarda è pura illusione.






Per forza che lo tentarono. Erano i vincitori. I vincitori fanno le REGOLE. I vincitori/creatori di uno stato possono impostare/regolare/comandare lo stato da loro creato come vogliono. La PRUSSIA fece lo stesso con la Germania. E su scala geo-politica più grande si puà dire lo stesso degli imperi : i russi hanno russificato l'Asia centrale come i francesi, francesizzato l'africa nord-sahariana occidentale). Ti pare logico l'incontrario ? Che si mette sullo stesso piano dello sconfitto ??


Detto questo........il peccato originale della loro costruzione statale, che è oggi all'origine (giustificata) di movimenti anti-italiani fu il non aver seguito il piano degli accordi di Plombieres. Quelli originali, che prevedevano una federazione di 3 regni distinti sotto l'egida di TORINO. Il risultato sarebbe stato una unità sovramonarchica, assai simile al Regno Unito o alla Spagna : dove vi sono diversi regni (anche entità etniche distinte talvolta) aggregati tra loro da un accordo di antica data : il binomio Castiglia-Catalogna, oppure il trio Inghilterra-Scozia-Galles.
Quella doveva essere l'unità NATURALE.
Non è avvenuta.......ed ora si hanno le conseguenze.

:)
Puoi sintetizzare con qualche data di riferimento eventuali tentativi federali risorgimentali - in modo da "ancorarli" alla storia italiana -?

Mc Queen
20-07-11, 16:06
:)
Puoi sintetizzare con qualche data di riferimento eventuali tentativi federali risorgimentali - in modo da "ancorarli" alla storia italiana -?



.............l'unico politicamente realistico e possibile è quello che ho già citato. Plombieres, estate del 1858.

Che peraltro era un accordo non nazionale (tra le divere entità pre unitarie cioè), ma internazionale (ovvero con un monarca francese, Napoleone III). In pratica si trattò di accordo privato e segreto tra Parigi e Torino per l'assetto geopolitico della penisola ; se dovessimo andare quindi per il sottile non so nemmeno se sia un qualcosa che appartenga ai patrioti risorgimentali (a voler essere critici appare NON come un trattato fatto dai risorgimentalisti, ma fatto su di loro

Maria Vittoria
20-07-11, 17:32
.............l'unico politicamente realistico e possibile è quello che ho già citato. Plombieres, estate del 1858.

Che peraltro era un accordo non nazionale (tra le divere entità pre unitarie cioè), ma internazionale (ovvero con un monarca francese, Napoleone III). In pratica si trattò di accordo privato e segreto tra Parigi e Torino per l'assetto geopolitico della penisola ; se dovessimo andare quindi per il sottile non so nemmeno se sia un qualcosa che appartenga ai patrioti risorgimentali (a voler essere critici appare NON come un trattato fatto dai risorgimentalisti, ma fatto su di loro

Condivido l'opinione che la storia sia stata scritta più col sangue & le lacrime del Popolo italiano che con Sue decisioni, nonostante i nobili tentativi fatti dagli esponenti di tante Sue famiglie, inascoltate muse.

Maria Vittoria
06-08-11, 18:41
Il 27 marzo 1861 Camillo Benso di Cavour aveva ottenuto che la Camera dei Deputati approvasse l'ordine del giorno promosso dall'onorevole Boncompagni:
"assicurata la dignità, il decoro e l'indipendenza del Pontefice e la piena libertà della Chiesa, abbia luogo, di concerto con la Francia, l'applicazione del non intervento e che Roma, capitale acclamata dall'opinione nazionale, sia congiunta all'Italia"

Il 2 Giugno 1861 Vittorio Emanuele, in occasione della distribuzione delle nuove bandiere italiane con lo Scudo Savoia centrato nel Tricolore Verde-Bianco-Rosso, terminò così il suo messaggio:

"Alle vostre virtù affido questi segni di lealtà e di onore; in cui lo scudo della mia famiglia, glorioso per otto secoli di valore, è innestato al simbolo del nazionale riscatto".

Maria Vittoria
06-08-11, 18:48
Nello stesso periodo Giuseppe Garibaldi (come segno di ringraziamento per la collaborazione assicurata durante le Campagne del 1859 e del 1860) donò al Capitano inglese John Whitehead Peard una bandiera tricolore regolamentare, con ricami in oro così composti:

sul Verde al centro VICTOR

sul Bianco in alto ITALY al centro lo Scudo Savoia con Corona e due Rami di Rose Rosse uniti da cartiglio recante il motto NEC OPPRIMERE NEC OPPRIMI

sul Rosso al centro EMANUEL

Alterego
18-09-11, 08:47
In un paese che ha un premier che afferma "Me ne vado da questo paese di m......a" che ha una disoccupazione giovanile al 30%, con i laureati in fuga per disperazione.
Nel quale chi evade le tasse è "er mejo" e chi paga è " er cojone ", nel quale se hai amici potenti ti sistemi diversamente crepi di fame, e ho fatto solo qualche esempio.

Qulacuno di voi mi spieghi cosa dovrei festeggiare?

Maria Vittoria
19-09-11, 00:50
In un paese che ha un premier che afferma "Me ne vado da questo paese di m......a" che ha una disoccupazione giovanile al 30%, con i laureati in fuga per disperazione.
Nel quale chi evade le tasse è "er mejo" e chi paga è " er cojone ", nel quale se hai amici potenti ti sistemi diversamente crepi di fame, e ho fatto solo qualche esempio.

Qulacuno di voi mi spieghi cosa dovrei festeggiare?

... festeggiare?

Credi davvero che il divenire storico conceda frizzi e lazzi e festeggiamenti magari con fuochi d'artificio?

No, Alterego, chi studia il divenire storico cerca di comprendere senza pregiudizi, senza illudersi di trovare alcunchè per cui sorridere; in primis non trovo nulla di cui ridere nelle battaglie per controllare l'opinione pubblica e orientare le decisioni della massa.

A 150 anni fa possiamo far risalire il riconoscimento dello Stato Italiano e la nascita di una consapevole politica democratica europea.

edera rossa
11-10-11, 03:46
se può interessare , su "repubblicani" nel 3rd un repubblicano al mese , ho riportato una mia lettura tenuta un paio di anni fà su Zamenhof, Mazzini e Garibaldi, una occasione per parlare del rapporto tra Risorgimento democratico e lingua internazionale, ma anche per parlare dei valori più intimi di Mazzini e di Garibaldi; per eventuali cortesi commenti ho aperto un apposito 3rd sempre su repubblicani.

Maria Vittoria
11-10-11, 09:02
se può interessare , su "repubblicani" nel 3rd un repubblicano al mese , ho riportato una mia lettura tenuta un paio di anni fà su Zamenhof, Mazzini e Garibaldi, una occasione per parlare del rapporto tra Risorgimento democratico e lingua internazionale, ma anche per parlare dei valori più intimi di Mazzini e di Garibaldi; per eventuali cortesi commenti ho aperto un apposito 3rd sempre su repubblicani.

grazie per la cortese informazione, edera rossa

White Girl
11-10-11, 18:23
W L'ITALIA: UNA, GRANDE, UNITA!

Maria Vittoria
12-10-11, 08:43
W L'ITALIA: UNA, GRANDE, UNITA!



patriottici sì, nazionalisti no : senza protezionismi nè immotivate esterofilìe, sarebbe auspicabile riuscissimo a salire sulle forti spalle dei nostri avi per osservare un orizzonte più vasto

:chefico:

Defender
13-10-11, 10:03
patriottici sì, nazionalisti no

Perché mai?

Maria Vittoria
15-10-11, 17:20
Perché mai?

Perché il patriottismo è un modello esportabile, il nazionalismo no.

Solo fra identità forti & aperte è sempre possibile il dialogo, la dialettica costruttiva, lo sviluppo commerciale .

ma era una domanda retorica , I suppose ...
:chefico:

Ivan
20-10-11, 20:21
Patriottismo, nazionalismo e razzismo stanno tra loro come la salute, la nevrosi e la malattia.

Maria Vittoria
21-10-11, 09:24
Patriottismo, nazionalismo e razzismo stanno tra loro come la salute, la nevrosi e la malattia.

Concordo. Inoltre, nel corso di una esistenza si possono imparare ad amare in modo corretto molte patrie
:)

edera rossa
21-10-11, 23:59
Concordo. Inoltre, nel corso di una esistenza si possono imparare ad amare in modo corretto molte patrie
:)

e si può servire la propria Patria anche diventando narratori in lingua straniera. Mi scuso per la disgressione, ma volevo segnalare su questo 3rd una cosa molto spesso dimenticata e che mi è venuto in mente di ricordare leggendo qualche giorno fà una risposta ai lettori di Sergio Romano sul Corriere della Sera. Ebbene, Sergio Romano ha ricordato alcuni romanzi patriottici , ma neanche lu iha fatto alcun cenno agli scritti di Giovanni Ruffini. Il povero Ruffini ( fratello del più noto Jacopo Ruffini) si trovò nella strana situazione di scrivere in lingua inglese, e quindi a non essere quasi mai ricordato come narratore italiano, pur avendo scritto quello che sarà il romanzo, scritto da un italiano dell'Ottocento, più diffuso in Europa : Il dottor Antonio. Precedentemente aveva scritto il bel romanzo, di contenuto autobiografico , Lorenzo Benoni che illustra il formarsi dello spirito patriottico nella Genova della sua gioventù che era anche quella di Giuseppe Mazzini, l'amico suo e dei suoi fratelli che nel romanzo prenderà il nome di Fantasio. Ma il Lorenzo Benoni sembrava essere troppo scopertamente politico, sembrava essere troppo opera di militante .Parecchi anni dopo la sua prima uscita, Ernesto Rossi in una sua lettera dal carcere indirizzata alla moglie consiglierà proprio il Lorenzo Benoni come lettura per insegnare ,, ad un giovine nipote, cosa fosse il vero spirito patriottico ed ad educarlo a quello spirito di libertà che aveva portato lo stesso Ernesto Rossi nel carcere fascista. Il Lorenzo Benoni può ancor oggi essere consigliato come lettura ad un ragazzo a cui si voglia insegnare , in maniera anche lieve, la differenza tra patriottismo e nazionalismo ( ed ecco anche il perchè mi è venuto in mente di ricordarlo dopo il tuo post) . Ed ecco quindi apparire successivamente Il dottor Antonio una storia d'amore tra uin giovine medico italiano ed una giovine inglese. La parte romantica della narrazione riuscì a far meglio filtrare nel grande pubblico inglese in particolare ,ed europeo in generale, l'attenzione per la causa italiana. Una attenzione che si ottenne in tanti modi ( altro che oscure congiure di cui si legge talora da parte di filoborbonici o neoaustriacanti) , magari con Mazzini che, nei salotti inglesi, prima di parlar d'Italia faceva il trasformista e poi suonava con la chitarra pezzi la cui malinconia predisponeva gli animi a sentir parlare di una patria lontana, ma anche con la grande lirica italiana che anch'essa contribuì ,come una battaglia vinta per ricordare le memorie del Pellico, alla unità della nazione. E Giovanni Ruffini fu anche librettista, suo il testo del libretto del Don Pasquale di Donizetti ( che firmò sotto pseudonimo per non comprometterne l'uscita in Italia) , uno dei tanti modi di dare all'Europa l'idea che l'Italia esisteva, era viva e vitale, e sapeva commuovere ed infiammare.

Maria Vittoria
22-10-11, 14:46
Giusta osservazione. Opere d'intrattenimento sono state utile strumento di propaganda, io ad esempio ricordo le riviste femminili risorgimentali, che esaltavano l'eroismo romantico dei volontari garibaldini, e spiegavano alle donne come confezionare in casa camicie e berretti Rossi.

Defender
26-10-11, 14:45
Patriottismo, nazionalismo e razzismo stanno tra loro come la salute, la nevrosi e la malattia.

Prima però è necessario definire rispettivamente i tre termini: se viene tacciata di razzismo la contrarietà allo Jus Soli o se viene definita come patriottica l'operazione di sterminio sistematico nei non correligionari.

Maria Vittoria
26-10-11, 15:48
Trascrivo in sintesi dall'Edizione saggio per insegnanti del Dizionario della Lingua Italiana Devoto Oli:

Patriottismo = sost.masch. fervido sentimento di devozione alla patria

Nazionalismo = sost.masch. ideologia o prassi ispirata all'esaltazione del concetto di nazione, che si risolve nell'autoritaria affermazione di valori che trascendono le esigenze degli Stati stranieri

Razzismo = sost.masch. ogni tendenza che, fondandosi sulla presunta superiorità di una razza su una o più altre, favorisce o determina discriminazioni sociali o genocidi

Maria Vittoria
05-12-11, 19:43
A Roma dal 30 novembre 2011 al 17 marzo 2012 si può visitare gratuitamente

Il Quirinale. Dall'Unità d'Italia ai nostri giorni

mostra allestita tra il Cortile d'onore e le sale del piano nobile del Palazzo del Quirinale: edificato dal Pontefice dal 1583, residenza della monarchia di Casa Savoia dal 1870 & dal 1946 sede della Presidenza della Repubblica Italiana.

se qualche forumista va spero ne scriverà qui una recensione