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novis
09-09-10, 00:02
Risposta liberale al discorso di Fini a Mirabello. | Liberty Soldier (http://libertysoldier.splinder.com/post/23256775/risposta-liberale-al-discorso-di-fini-a-mirabello)

LUNEDÌ, 06 SETTEMBRE 2010

Risposta liberale al discorso di Fini a Mirabello.


Egregio Presidente Fini,
ho avuto modo di ascoltare il suo discorso odierno a Mirabello, mentre ero bloccato nel solito ingorgo domenicale in una delle autostrade più costose d'Europa.
Devo dire che ho trovato il suo discorso interessante da un punto di vista sociologico, e anche stilisticamente perfetto. Non voglio entrare nella diatriba tra lei e Berlusconi, le confesso che non me ne può importare di meno, voglio invece evidenziare due pecche nei contenuti del suo discorso.
Ho riscontrato in effetti una certa confusione , forse atta a voler compiacere tutti i possibili tipi di elettorato, e una certa ignoranza riguardo ad alcuni concetti.
Mi spiego meglio.

Confusione
Le ho sentito dire che la Magistratura è il caposaldo di questo paese, ma più avanti nel discorso ammettere candidamente che in Italia i processi durano una infinità di anni e che vi regna l'incertezza (della pena).
Ora mi domando. Come può la Magistratura essere un caposaldo del paese se come lei ammette non è in grado di distribuire giustizia, né certezza della pena? Comprende anche lei che le due cose sono antitetiche?
A mio modesto avviso, la Magistratura attuale è uno scandalo, non un caposaldo di questo paese.
Un paese dove non esiste la certezza della pena, dove si viene prima processati e distrutti mediaticamente e poi dopo molti anni riabilitati in sordina, dove vige l'intercettazione telefonica a tappeto come nei peggiori regimi sovietici (a proposito di atti "stalinisti"), dove si sono sprecati anni a indagare in tutte le salse il presidente del consiglio, e dopo SEDICI ANNI si continuano a buttare soldi del contribuente con lo stesso scopo.
Lei può essere legittimamente in disaccordo con Berlusconi su come affrontare la questione, ma non può affermare contemporaneamente due realtà antitetiche tra loro.

Più avanti nel discorso durante l'omelia a favore dei giovani disoccupati, le ho sentito dire che un giovane su quattro è disoccupato e questo la fa piangere, e le ho sentito dire che sono gli anziani che stanno mantenendo i giovani, piuttosto che il contrario, come sarebbe nell'ordine delle cose.
Ha però omesso di dire CHI o COSA ha reso questi giovani disoccupati ed ha invertito l'ordine naturale delle cose.
Perché certi eventi non nascono dal nulla. C'è una causa dietro a tutto. E lei ha scordato di dire che la colpa di tutto ciò è della politica. La colpa è dei politici.
Perché, non dovrei certo essere io a dirglielo, visto che si professa liberale, dovrebbe sapere che una grossa causa di disoccupazione è il Contratto Collettivo Nazionale. E chi lo ha fatto il Contratto Collettivo Nazionale?
La politica.
E se in Italia gli stipendi dei "lavoratori flessibili" sono bassissimi, al contrario della Germania, non è perché loro hanno la foresta nera e noi no, ma perché le regole e i regimi fiscali sono diversi. E chi ha fatto le regole?
Il potere legislativo, la politica. Voi.

La legge elettorale a liste bloccate è uno scandalo, Onorevole Fini? E chi l'ha fatta? Noi cittadini o voi
politici?

E' mai possibile Onorevole, che ogni volta dobbiamo vedere le stesse facce che ci raccontano tutti i problemi che loro stessi hanno causato negli anni, e ci chiedono ancora potere per risolverli?
E' mai possibile che tutti i discorsi di qualunque politico di qualsivoglia schieramento, sembra sempre quello di qualcuno venuto sei mesi fa da Marte, e non di qualcuno che è sicuramente parte attiva nel problema?

Ma veniamo senza indugiare oltre all'ignoranza.
L'ignoranza, se mi permette Onorevole, l'ha manifestata nella scarsissima conoscenza del significato della parola libertà. E non è da poco, visto che si è messo a capo della seconda formazione politica consecutiva dove spicca questo termine.
Libertà, Onorevole Fini, è una parola per cui troppi hanno combattuto, per vederla violentata così nel suo significato. Perché se é vero che Libertà significa anche libertà di dissenso all'interno del partito, è anche vero che non è certamente solo quello.
Il concetto di libertà è intimamamente connesso con il concetto di proprietà privata, come i suoi approfonditi studi sul liberalismo le hanno sicuramente insegnato. E allora bisogna prima di tutto comprendere il significato di proprietà privata, se si vuole poi, comprendere quello di libertà.
La proprietà privata è ad esempio, avere una mucca, poterla mungere e poter vendere il latte. Questa è proprietà privata e questa è libertà. Se un gruppo di persone invece decide quanto latte posso mungere e magari a quanto lo devo vendere, non è più proprietà privata e non è più libertà.
Quindi, quando in nome di un "bene pubblico nazionale" lei critica Bossi per la faccenda delle multe per le quote latte, non sta difendendo la libertà, ma il contrario di essa.
Il fatto che io non possa bere latte italiano perché qualcuno ha deciso che dobbiamo produrre meno della metà
del fabbisogno nazionale, non è libertà. E' quanto di più lontano dal concetto di libertà si possa immaginare.
E quegli allevatori sembrano una immensa folla di prigionieri ammanettati senza motivo.
Ecco, lei di fronte alla fuga di alcuni di questi, sta cercando di riacciuffarli per non fare torto a quelli
rimasti prigionieri.
Per lei, le quote latte sono "regole" e vanno rispettate.
Ma sono regole liberticide imposte dall'alto, e quindi sono in contrasto con l'idea di libertà.
Per un liberale le quote latte sono uno scandalo e vanno COMBATTUTE.

Ma la parola libertà è ancora tanto altro.
Libertà è anche la libertà dei popoli di aggregarsi come meglio credono. Senza che nessuno dall'alto definisca
chi è popolo, e cosa si può o non si può dividere.
Se un domani i padani volessero chiedere l'indipendenza, un liberale dovrebbe appoggiare questa legittima
aspirazione di un gruppo di persone che si riconoscono come un popolo. E non raccontare che "nella storia
non è mai esistita la padania". Primo perché prima del 1861 non era mai esistita neppure l' Italia, poi
perché non spetta alla "Storia" decidere chi ha diritto all'autodeterminazione e chi no.
Come non spetta a un foglio di carta scritto e firmato da alcuni politici decidere che l'Italia è
indivisibile.
Se a decidere se il Trentino possa o meno diventare uno stato indipendente non sono i cittadini del Trentino,
questa non è libertà, Onorevole Fini.
Lei critica Berlusconi perché agisce come se invece del "Governante" fa il "Proprietario" dell'Italia, ma non capisce, o sembra non capire, che quando la Politica si arroga il diritto di agire con la forza sulla proprietà altrui, non sta governando, ma sta agendo come Proprietaria di tutte le proprietà all'interno dello Stato Italiano.
Non è Berlusconi che fa il proprietario, è tutta la Politica che pensa di essere proprietaria dell'Italia.

Quando rievoca i concetti di Comunità e di Patria, lei non sta difendendo alcuna libertà, dal momento
che pretende di decidere quale sia la comunità e quale sia la Patria a cui un cittadino deve aggregarsi.

Quando dice che la competitività va raggiunta con l'accordo delle sindacati, lei non sta difendendo la libertà, ma la posizione di monopolio dei sindacati confederati. I sindacati tutelano la libertà se e solo se non hanno il potere di imporre a coloro che NON fanno parte della loro associazione, regole volute da loro.
In Italia, dato che esiste ad esempio il contratto collettivo nazionale, questo non è vero. Un liberale lotta per abolire il CCN, non per trattare con i monopolisti sulle spalle dei lavoratori.

Quando ci parla del federalismo fiscale solidale, Onorevole Fini, lei sta ancora una volta storpiando il significato di libertà, per adattarlo alle sue credenze filosofiche personali, o peggio, ai suoi interessi privati. La solidarietà è un termine che prevede obbligatoriamente la volontarietà dell'atto.
Quando la solidarietà viene attuata prelevando con la forza i soldi da Tizio per darli a Caio, perde quel nome e ne prende un altro.
Rapina.
O, in gergo politichese, redistribuzione. La redistribuzione Onorevole Fini, è un concetto SOCIALISTA. E come la lettura di Human Action, le ha sicuramente insegnato, il socialismo è antitetico alla libertà. I liberal socialismo è un ossimoro. Così come il "federalismo solidale".
Quando ci parla di welfare e di "quoziente familiare", ancora una volta sta uccidendo il significato di libertà. Perché il welfare non è libertà, ma la solita solidarietà obbligatoria verso terzi che abbiamo appena definito rapina. Detto tra noi, non è libertà neppure ridurre le tasse alle famiglie e non ai single, in quanto la tassazione è un furto per tutti e non dipende dalle sue personali opinioni o valutazioni.

Nonostante in Italia tutti si professino liberali, la verità è che non ci si improvvisa tali. Lei è un socialista, di "centrodestra" se vuole, ma comunque un socialista.
Faccia un favore alla Storia e a tutti coloro che credono e hanno sempre creduto nella libertà, a coloro che sono morti per essa. Eviti di violentare ancora quel nome e lo tolga dal nome del suo partito.

Postato da: LibertyFighter a 02:12 | link | commenti (11)

apibroker
09-09-10, 07:09
Mai lette tante stupidaggini tutte assieme. Meritano solo una risposta superficiale. Il bello è che si definiscono liberali e poi inneggiano al dirigismo leghista-tremontiano.
Sulle quote latte, poi lasciamo perdere, si confonde il liberismo, con l'anarchia. Il liberismo è la libertà dell'individuo all'interno del rispetto delle regole e degli accordi, l'anarchia è che ognuno fa come gli pare. Definire le tasse un furto poi è il massimo, se mi si trova un paese dove non vengono pagate...., vedrete quante tasse vi faranno pagare i vostri amici leghisti per mantenere il loro apparato. Borghezio ed i suoi UFO costano parecchio.

novis
09-09-10, 12:42
Mai lette tante stupidaggini tutte assieme. Meritano solo una risposta superficiale. Il bello è che si definiscono liberali e poi inneggiano al dirigismo leghista-tremontiano.
Sulle quote latte, poi lasciamo perdere, si confonde il liberismo, con l'anarchia. Il liberismo è la libertà dell'individuo all'interno del rispetto delle regole e degli accordi, l'anarchia è che ognuno fa come gli pare. Definire le tasse un furto poi è il massimo, se mi si trova un paese dove non vengono pagate...., vedrete quante tasse vi faranno pagare i vostri amici leghisti per mantenere il loro apparato. Borghezio ed i suoi UFO costano parecchio.

Se le leggi in proposito sono liberticide, il liberismo è la libertà dell'individuo di cambiarle o all'estremo anche di non rispettarle (vedasi le leggi razziali): il liberale si impegna un una sola direzione, cambiare quella legge.

Ricky86
09-09-10, 16:13
Dopo le prime due righe mi sono fermato. Accetto chi la pensa diversamente, non chi mistifica la realtà. E' una lettera spazzatura.

famedoro
09-09-10, 17:22
un socialista di centrodestra... chissà se lo scrittore avra mai sentito parlare della destra sociale... probabilmente nella sua ignoranza politica la risposta è no...

Ada De Santis
09-09-10, 17:56
un socialista di centrodestra... chissà se lo scrittore avra mai sentito parlare della destra sociale... probabilmente nella sua ignoranza politica la risposta è no...

famedoro per te Fini rappresenta una destra sociale, sempre che rappresenti la destra?:
ADA