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yure22
11-09-10, 12:01
Da il giornale.it dell'11/9

"Legittimo indagare, si tratta dei beni di un partito"


La solidarietà fra donne non c’entra. E neppure la «lapidazione islamica» ai Tulliani, evocata dal palco di Mirabello da Gianfranco Fini. No, nessuno ha violato il santuario degli affetti più intimi. Sono altri i parametri per giudicare il pasticcio della casa di Montecarlo: si tratta di una vicenda pubblica e come tale dev’essere scandagliata, esattamente come ha cercato di fare il Giornale. Rimanere sulla soglia di quell’appartamento sarebbe stato cattivo giornalismo. Marina Berlusconi esprime il suo giudizio sul giallo dell’estate e lo fa in un’intervista al Corriere della Sera. «Qualcuno - spiega la figlia del premier prendendo spunto dalla campagna di Repubblica sulle escort e le Noemi - mi deve spiegare perché quando i giornali mettevano sotto processo, in modo davvero vergognoso, la vita privata di mio padre, sentivo solo grandi applausi alla libera stampa che non si ferma davanti a nessuno e che è il sale della democrazia. Quando invece si chiedono, legittimamente, dei chiarimenti su vicende che private non sono, perché ci sono di mezzo i beni di un partito, ecco che si grida al complotto, addirittura alla lapidazione islamica».
Eccolo il punto: come mai gli attacchi di Repubblica, dell’Espresso e di tanti altri giornali al premier e alle sue frequentazioni femminili venivano accompagnati da squilli di tromba e da standing ovation sulla libertà di stampa? E perché, invece, se si parla di un partito, dei suoi beni e della loro gestione, se anche una Procura ipotizza la truffa aggravata, allora si evocano le lapidazioni islamiche? E si punta il dito contro i giornalisti, accusandoli di diffondere veleni? Ecco che allora scatta una sorta di cordone di protezione: il caso di Montecarlo sarebbe un caso privato, le vicende dei Tulliani, di Elisabetta, la compagna di Fini, e del fratello Giancarlo, sarebbero irrilevanti. Fuori dal perimetro in cui si muove la libera stampa.
Un’impostazione che Marina Berlusconi non accoglie. E così la sorella di Piersilvio ironizza due volte sul quotidiano diretto da Ezio Mauro: «Abbiamo visto tutti come Repubblica, pochi giorni fa, ha dato la notizia delle sanzioni Consob per l’insider trading nella famiglia De Benedetti. Ricordava la Pravda dei tempi d’oro. Sfido chiunque a capire che fra i personaggi coinvolti c’erano parenti stretti dell’Ingegnere. Sarà - ed è la seconda stoccata - perché a Repubblica non piace il tema guai e cognati?». E così si ritorna dalle parti di Montecarlo.



Infatti io condivido il discorso riportato.

L'anno scorso, colla facenda delle velive, delle puttane e quant'altro la stampa comunista diede il meglio di se stessa : accusò il premier di guardare le donne mentre sarebbe stato soltanto concesso guardare gli uomini come esponenti del PD insegnavano.

La chiamarono libertà di stampa e " REPUBBLICA" pose al cav. ben 10 domande per cose di carattere personale,; si man darono puttane coi registratori per carpire il cigolio di eventuali reti : la gente dev'essere informata !

Mi pare che fini fosse per la libertà di stampa.....Alloraaaaaaaaaaaaaaaa.


Ora, che ci stanno cose di vero interesso pubblico: l'eredità finita fra le disponibilità di certi parenti od af fini, si dovrebbe tacere, cosa che il giudizioso giornale " La repubblica" ha saggiamente fatto.

Come spiegarsi che un giornale gossiparo quale REPUBBLICA si sia fatto fregare lo scoop? Come non abia posto almeno 100 domande a fini?

Credo che la risposta sia evidente a tutti : " I nemici dei nenici sono amici"
e bisogna tenerli buoni , non bisogna raccontare fatti inerenti le loro sostanze ,le loro reti, i loro affetti famigliari, i loro divorzi

Meglio che la gente non sappia.


Libertà va cercando.................... Di mauro, svegliati ! facci il quadro della situazione in casa fini.
Ci avevi fatto godere l'anno scorso ed ora? Mica tradirai il nostro desiderio di godimento gossiparo?

madison
11-09-10, 12:19
Da il giornale.it dell'11/9

"Legittimo indagare, si tratta dei beni di un partito"


La solidarietà fra donne non c’entra. E neppure la «lapidazione islamica» ai Tulliani, evocata dal palco di Mirabello da Gianfranco Fini. No, nessuno ha violato il santuario degli affetti più intimi. Sono altri i parametri per giudicare il pasticcio della casa di Montecarlo: si tratta di una vicenda pubblica e come tale dev’essere scandagliata, esattamente come ha cercato di fare il Giornale. Rimanere sulla soglia di quell’appartamento sarebbe stato cattivo giornalismo. Marina Berlusconi esprime il suo giudizio sul giallo dell’estate e lo fa in un’intervista al Corriere della Sera. «Qualcuno - spiega la figlia del premier prendendo spunto dalla campagna di Repubblica sulle escort e le Noemi - mi deve spiegare perché quando i giornali mettevano sotto processo, in modo davvero vergognoso, la vita privata di mio padre, sentivo solo grandi applausi alla libera stampa che non si ferma davanti a nessuno e che è il sale della democrazia. Quando invece si chiedono, legittimamente, dei chiarimenti su vicende che private non sono, perché ci sono di mezzo i beni di un partito, ecco che si grida al complotto, addirittura alla lapidazione islamica».
Eccolo il punto: come mai gli attacchi di Repubblica, dell’Espresso e di tanti altri giornali al premier e alle sue frequentazioni femminili venivano accompagnati da squilli di tromba e da standing ovation sulla libertà di stampa? E perché, invece, se si parla di un partito, dei suoi beni e della loro gestione, se anche una Procura ipotizza la truffa aggravata, allora si evocano le lapidazioni islamiche? E si punta il dito contro i giornalisti, accusandoli di diffondere veleni? Ecco che allora scatta una sorta di cordone di protezione: il caso di Montecarlo sarebbe un caso privato, le vicende dei Tulliani, di Elisabetta, la compagna di Fini, e del fratello Giancarlo, sarebbero irrilevanti. Fuori dal perimetro in cui si muove la libera stampa.
Un’impostazione che Marina Berlusconi non accoglie. E così la sorella di Piersilvio ironizza due volte sul quotidiano diretto da Ezio Mauro: «Abbiamo visto tutti come Repubblica, pochi giorni fa, ha dato la notizia delle sanzioni Consob per l’insider trading nella famiglia De Benedetti. Ricordava la Pravda dei tempi d’oro. Sfido chiunque a capire che fra i personaggi coinvolti c’erano parenti stretti dell’Ingegnere. Sarà - ed è la seconda stoccata - perché a Repubblica non piace il tema guai e cognati?». E così si ritorna dalle parti di Montecarlo.



Infatti io condivido il discorso riportato.

L'anno scorso, colla facenda delle velive, delle puttane e quant'altro la stampa comunista diede il meglio di se stessa : accusò il premier di guardare le donne mentre sarebbe stato soltanto concesso guardare gli uomini come esponenti del PD insegnavano.

La chiamarono libertà di stampa e " REPUBBLICA" pose al cav. ben 10 domande per cose di carattere personale,; si man darono puttane coi registratori per carpire il cigolio di eventuali reti : la gente dev'essere informata !

Mi pare che fini fosse per la libertà di stampa.....Alloraaaaaaaaaaaaaaaa.


Ora, che ci stanno cose di vero interesso pubblico: l'eredità finita fra le disponibilità di certi parenti od af fini, si dovrebbe tacere, cosa che il giudizioso giornale " La repubblica" ha saggiamente fatto.

Come spiegarsi che un giornale gossiparo quale REPUBBLICA si sia fatto fregare lo scoop? Come non abia posto almeno 100 domande a fini?

Credo che la risposta sia evidente a tutti : " I nemici dei nenici sono amici"
e bisogna tenerli buoni , non bisogna raccontare fatti inerenti le loro sostanze ,le loro reti, i loro affetti famigliari, i loro divorzi

Meglio che la gente non sappia.


Libertà va cercando.................... Di mauro, svegliati ! facci il quadro della situazione in casa fini.
Ci avevi fatto godere l'anno scorso ed ora? Mica tradirai il nostro desiderio di godimento gossiparo?

la guardia di finanza gia' indaga

yure22
11-09-10, 12:42
la guardia di finanza gia' indaga

Non mi riferivo alle indagini giudiziarie ma al fatto che venisse invocata la libertà di stampa giusto un anno fa per il gossip su berlusconi (senza che i fatti avessero rilevanza giuridica) e si pretenderebbe il silenzio stampa ora da parte del giornale.

Mi pare che se fini fosse paladino di libertà per i giornali dovesse, ora che sta lui sul vetrino, essere felice che i giornali siano liberi di scrivere di tutto e contro tutti.

La lesa maestà non dovrebbe valere per un repubblicano convinto come lui(non dico repubblichino poichè sembra non esserlo più).

madison
11-09-10, 13:01
Non mi riferivo alle indagini giudiziarie ma al fatto che venisse invocata la libertà di stampa giusto un anno fa per il gossip su berlusconi (senza che i fatti avessero rilevanza giuridica) e si pretenderebbe il silenzio stampa ora da parte del giornale.

Mi pare che se fini fosse paladino di libertà per i giornali dovesse, ora che sta lui sul vetrino, essere felice che i giornali siano liberi di scrivere di tutto e contro tutti.

La lesa maestà non dovrebbe valere per un repubblicano convinto come lui(non dico repubblichino poichè sembra non esserlo più).

quando qualcuno si oppone a Berlusconi in Italia per una parte
dei senza idee diventa un eroe

Ricky86
11-09-10, 13:50
Allora, lo scorso anno vi fu il cosiddetto scandalo di puttanopoli ai danni di Berlusconi. Tutto partì dalla denuncia di Veronica Lario, che accusava il marito di candidare alle europee solo belle ragazze e di frequentare minorenni. Da lì venne fuori tutto il putiferio di cui ci ricordiamo, con la D'Addario e via dicendo. Diciamo che fu un'inchiesta sacrosanta, per due motivi. Il primo è che il PdC frequenta prostitute o, peggio ancora, minorenni si mette in condizioni di essere in qualche maniera ricattabile, e ciò non è mai positivo per il paese, prima ancora che per lui. Il secondo motivo è che alcune di quelle ragazze furono in effetti candidate alle amministrative o erano quasi candidate per le europee. Solo la sfuriata della Lario impedì alle ragazze di essere effettivamente candidate.
La questione di Fini è un pò diversa. Sembra davvero una manganellata alle spalle. Prima di tutto perchè le informazioni che Feltri ha pubblicato probabilmente erano in suo possesso da molto tempo. E quindi, se davvero erano così importanti per l'opinione pubblica, perchè non le ha pubblicate subito ma ha atteso che Fini venisse cacciato dal PdL e formasse un altro gruppo parlamentare? Quindi la prima differenza a favore di Repubblica, Espresso e L'Unità arriva dalla tempistica dei servizi e delle inchieste. Da una parte si indaga sull'onda di una notizia e di un caso del momento, dall'altra parte si pubblicano report arrivati da chissà dove in chissà quale momento solo nel momento in cui la pubblicazione di questi report conviene al padrone. Ecco, già qui c'è una bella differenza di deontologia professionale.
Il secondo motivo che differenzia la questione è che nel caso di puttanopoli vi furono testimonianze, registrazioni, testimoni, insomma, prove innegabili. Dall'altra parte invece ci sono state un pò di figuracce, come ad esempio lo scoop della cucina. Basso giornalismo, veramente.
Detto questo, devo dire che credo che i problemi dei nostri politici, a partire da Berlusconi e Fini, siano ben altri che qualche prostituta o di qualche casa monegasca. Penso che in parlamento ci siano casi ben più gravi, casi di corruzione o di mafia che, francamente, mi fanno rabbrividire molto di più. Mi sarebbe davvero dispiaciuto e mi sarei vergognato dell'Italia se Berlusconi fosse caduto per una questione di troie, mentre le sue relazioni oscure con noti mafiosi non se le fila nessuno.

Sardus Pater
11-09-10, 13:59
Non mi riferivo alle indagini giudiziarie ma al fatto che venisse invocata la libertà di stampa giusto un anno fa per il gossip su berlusconi (senza che i fatti avessero rilevanza giuridica) e si pretenderebbe il silenzio stampa ora da parte del giornale.

Mi pare che se fini fosse paladino di libertà per i giornali dovesse, ora che sta lui sul vetrino, essere felice che i giornali siano liberi di scrivere di tutto e contro tutti.

La lesa maestà non dovrebbe valere per un repubblicano convinto come lui(non dico repubblichino poichè sembra non esserlo più).

Guarda che Repubblica tirerà fuori la storia dell'appartamento di Montecarlo ceduto da Fini, sottocosto, quando Fini non sarà politicamente utilizzabile da sinistra. Cioè presto.:ciaociao:

yure22
11-09-10, 17:55
Allora, lo scorso anno vi fu il cosiddetto scandalo di puttanopoli ai danni di Berlusconi. Tutto partì dalla denuncia di Veronica Lario, che accusava il marito di candidare alle europee solo belle ragazze e di frequentare minorenni. Da lì venne fuori tutto il putiferio di cui ci ricordiamo, con la D'Addario e via dicendo. Diciamo che fu un'inchiesta sacrosanta, per due motivi. Il primo è che il PdC frequenta prostitute o, peggio ancora, minorenni si mette in condizioni di essere in qualche maniera ricattabile, e ciò non è mai positivo per il paese, prima ancora che per lui. Il secondo motivo è che alcune di quelle ragazze furono in effetti candidate alle amministrative o erano quasi candidate per le europee. Solo la sfuriata della Lario impedì alle ragazze di essere effettivamente candidate.
La questione di Fini è un pò diversa. Sembra davvero una manganellata alle spalle. Prima di tutto perchè le informazioni che Feltri ha pubblicato probabilmente erano in suo possesso da molto tempo. E quindi, se davvero erano così importanti per l'opinione pubblica, perchè non le ha pubblicate subito ma ha atteso che Fini venisse cacciato dal PdL e formasse un altro gruppo parlamentare? Quindi la prima differenza a favore di Repubblica, Espresso e L'Unità arriva dalla tempistica dei servizi e delle inchieste. Da una parte si indaga sull'onda di una notizia e di un caso del momento, dall'altra parte si pubblicano report arrivati da chissà dove in chissà quale momento solo nel momento in cui la pubblicazione di questi report conviene al padrone. Ecco, già qui c'è una bella differenza di deontologia professionale.
Il secondo motivo che differenzia la questione è che nel caso di puttanopoli vi furono testimonianze, registrazioni, testimoni, insomma, prove innegabili. Dall'altra parte invece ci sono state un pò di figuracce, come ad esempio lo scoop della cucina. Basso giornalismo, veramente.
Detto questo, devo dire che credo che i problemi dei nostri politici, a partire da Berlusconi e Fini, siano ben altri che qualche prostituta o di qualche casa monegasca. Penso che in parlamento ci siano casi ben più gravi, casi di corruzione o di mafia che, francamente, mi fanno rabbrividire molto di più. Mi sarebbe davvero dispiaciuto e mi sarei vergognato dell'Italia se Berlusconi fosse caduto per una questione di troie, mentre le sue relazioni oscure con noti mafiosi non se le fila nessuno.

Probabilmente, probabilmente é parola di pregiudizio.

Ricorderai l'onorevole cicciolina, mica ci misero fuori dall'onu per averla elevata agli altari ed erano tempi di chiusure mentali.
Un anno fa faceva soltanto sorridere la storia di un leader che correva dietro le dolci ragazze e la repubblica delle banan e pose dieci, dico 10 domande.

Usava il condom nel rapporto? Quanto impiegava per giungere all'orgasmno?
Ma dico io delle mogli abbandonate per figliole prorompenti a nessuno interessava nulla? Eppure dovrebbe interessare molto, anche all'estero che una carica dello stato lasci il vecchio per il nuovo(specie se ricca da superenallotto).

Quindi la libertà di stampa va considerata soltanto se serve a danneggiare l'immagine di berlusconi.
Fini é tutt'altra cosa ( ha litigato coll'odiato nemico e sia la stampa che certi centri di potere giuridico si guardano bene di passare le notizie piccanti al volgo).

Due pesi due misure?
Come dal 1988 in poi.

Smettano lor signori giornali di protestare per i tentativi di bloccare i loro gossip attraverso intercettazioni pagate dal contribuente e regalate a cuor leggero dai PM ad essi.

La regola non vale per tutti.
Siamo in un paese di diritto?
Forse di rovescio.

yure22
11-09-10, 17:58
Le frequentazioni mafiose di berlusconi?
Basterebbe promettere la libertà a riina e ti dirà che baciò in bocca un certo
segretario o meglio dire capo di partito.

Vogliamo essere seri oppure ci convinciamo dell'esistenza della befana?

apibroker
12-09-10, 09:01
La cucina di Montecarlo. Potreste farci un film. Il titolo è accattivante. Il soggetto è un po' povero, però Feltri & C. hanno una fantasia tale che potrebbero aggiungere nuove trame oltre che trasformare i finti testimoni (altro che libertà di stampa, libertà di calunnia) in comparse e protagonisti del film.
Detto questo non avete compreso una cosa, perchè non la potete comprendere data la forma mentis acquisita in questi ultimi 15 anni. Quello che stiamo creando e che ancora non si vede, ma che ho potuto constatare nei tre giorni che sono stato a Mirabello e che porto avanti tutti i giorni con il mio attivismo, è qualcosa che supererà i personalismi della politica. Fini è il nostro leader, ma il partito che verrà avrà al suo interno anche il movimento, tutte facce nuove. Noi vogliamo essere molto di più di Fini e se anche doveste far cadere Fini, ne spunterà un altro ed un altro ancora fino a quando la marea moderata non travolgerà il PDL fino a sommergerlo, isolando al contempo la Lega. E' questione di tempo.

yure22
12-09-10, 10:15
La cucina di Montecarlo. Potreste farci un film. Il titolo è accattivante. Il soggetto è un po' povero, però Feltri & C. hanno una fantasia tale che potrebbero aggiungere nuove trame oltre che trasformare i finti testimoni (altro che libertà di stampa, libertà di calunnia) in comparse e protagonisti del film.
Detto questo non avete compreso una cosa, perchè non la potete comprendere data la forma mentis acquisita in questi ultimi 15 anni. Quello che stiamo creando e che ancora non si vede, ma che ho potuto constatare nei tre giorni che sono stato a Mirabello e che porto avanti tutti i giorni con il mio attivismo, è qualcosa che supererà i personalismi della politica. Fini è il nostro leader, ma il partito che verrà avrà al suo interno anche il movimento, tutte facce nuove. Noi vogliamo essere molto di più di Fini e se anche doveste far cadere Fini, ne spunterà un altro ed un altro ancora fino a quando la marea moderata non travolgerà il PDL fino a sommergerlo, isolando al contempo la Lega. E' questione di tempo.

E dopo la cucina serviva una nuova camera, quella di montecitorio sembra un po troppo grande. Montecarlo mica é montecitorio .....

famedoro
12-09-10, 11:08
Ma che bel post provocatorio... mi ricorda i post che alcuni sinistrati venivano a scrivere nella sezione PDL quando ero moderatore di la... a proposito di coerenza... lo hai scritto sul forum del PDL la notizia che Martino ha detto che Berlusconi era Cesare e quindi coinvolto direttamente nell'affaire P3? No? vabbè pazienza...

io comunque per adesso questo post lo chiudo...