Visualizza Versione Completa : rojava: anarchia o democrazia?
Buonasera, sono nuovo e credo di poter trovare risposta ad un quesito.
Da molti anni gli anarchici sostengono la causa curda, sia economicamente che militarmente.
L'idea di nazione curda si basa sulle teorie di Bookchin. Fin qui tutto bene, è tra i miei teorici preferiti.
Poi ho letto la carta "Costituzionale", se serve la condivido.
Non mi sembra poi tanto anarchica...
Sabretooth
08-06-19, 18:04
E' quello che succede di solito scendendo dal mondo delle idee alla realtà.
Se vuoi costruire uno stato-nazione le fumose teorie anarchiche servono a ben poco.
Gian_Maria
08-06-19, 18:48
Buonasera, sono nuovo e credo di poter trovare risposta ad un quesito.
Da molti anni gli anarchici sostengono la causa curda, sia economicamente che militarmente.
L'idea di nazione curda si basa sulle teorie di Bookchin. Fin qui tutto bene, è tra i miei teorici preferiti.
Poi ho letto la carta "Costituzionale", se serve la condivido.
Non mi sembra poi tanto anarchica...
Un singolo paese non può diventare anarchico.
E' quello che succede di solito scendendo dal mondo delle idee alla realtà.
Se vuoi costruire uno stato-nazione le fumose teorie anarchiche servono a ben poco.
Non è neppure proprio così. La nazione curda non è uno stato delineato da confini, non prevede tasse ne impostazioni amministrative coercitive. Il che lo rende molto diverso da qualsiasi amministrazione politica esistente e gerarchica
Come fa ad essere anarchica o democratica una nazione che ospita più di 20 basi americane al suo interno?
Le basi americane sono in Siria. Certo i curdi rivendicano lo stesso territorio ma ti ricordo che ad oggi il Kurdistan non ha ufficialmente un territorio nazionale
Josef Scveik
13-06-19, 22:06
Buonasera, sono nuovo e credo di poter trovare risposta ad un quesito.
Da molti anni gli anarchici sostengono la causa curda, sia economicamente che militarmente.
L'idea di nazione curda si basa sulle teorie di Bookchin. Fin qui tutto bene, è tra i miei teorici preferiti.
Poi ho letto la carta "Costituzionale", se serve la condivido.
Non mi sembra poi tanto anarchica...
L'esperienza del rojava si fonda su dei principi che prendono il nome di confederalismo democratico.
È stato ideato da Ocalan e dal PKK che hanno riveduto le idee comuniste in un'ideale ispirato principalmente al municipalismo libertario di Bookchin, al femminismo, l'ecologismo e la democrazia diretta.
Gli anarchici che sono stati o sono nel rojava non hanno mai detto che si tratta di una rivoluzione anarchica ma che si tratta di una rivoluzione che contiene principi fortemente libertari per quanto permangano al suo interno numerose contraddizioni.
Le basi americane sono in Siria. Certo i curdi rivendicano lo stesso territorio ma ti ricordo che ad oggi il Kurdistan non ha ufficialmente un territorio nazionale
Qui si parla del Rojava che un territorio ce l'ha.
La situazione era questa a gennaio dell'anno scorso:
https://www.globalsecurity.org/military/facility/images/map-syria-2017-07-17.jpg
il rojava è una regione della Siria, non uno stato indipendente. Si vede anche dalle linee della mappa che hai inserito. Ma se non ti convince guarda google maps
il rojava è una regione della Siria, non uno stato indipendente. Si vede anche dalle linee della mappa che hai inserito. Ma se non ti convince guarda google maps
Non ho capito se trolli o fai sul serio. Le basi americane sono nel territorio del Rojava e sono state concesse dai curdi del SDF che lo controllano, nel corso del conflitto. Non certo dal legittimo governo di Assad. Prima non c'erano.
E con questo?
I giochi geopolitici tra occidentali e antioccidentali sono una cosa. L'indipendenza che i curdi cercano da più di mezzo secolo un altra.
Legittimo il governo di Assad è tutto da dimostrare. Salito al potere con carica diretta dal padre, le successive elezioni sono difficilmente considerabili libere vista la complessità del contesto...
Kavalerists
19-06-19, 12:24
E con questo?
I giochi geopolitici tra occidentali e antioccidentali sono una cosa. L'indipendenza che i curdi cercano da più di mezzo secolo un altra.
Legittimo il governo di Assad è tutto da dimostrare. Salito al potere con carica diretta dal padre, le successive elezioni sono difficilmente considerabili libere vista la complessità del contesto...
Giusto, le elezioni sono sempre libere solo quando il contesto e il risultato piace alle potenze occidentali.
E con questo?
Con questo si sono portati gli imperialisti dentro casa. Significa che non vogliono costruire né il socialismo né una società libertaria, figuriamoci anarchica.
I giochi geopolitici tra occidentali e antioccidentali sono una cosa. L'indipendenza che i curdi cercano da più di mezzo secolo un altra.
Peccato che si siano andati ad inchinare agli imperialisti americani. Quindi niente indipendenza.
Legittimo il governo di Assad è tutto da dimostrare. Salito al potere con carica diretta dal padre, le successive elezioni sono difficilmente considerabili libere vista la complessità del contesto...
Sì, è l'unico governo legale e riconosciuto dalle Nazioni Unite. Con buona pace dei collaborazionisti dei regime change targati Usrael.
Gli imperialisti sono anche russi mica solo americani. Se riusciranno ad essere indipendenti lo scopriremo, forse...
Non c'entrano Israele e Stati Uniti con le libere elezioni in Siria. Io non sono di certo filo americano ma ritenere legittimo il governo Assad che tortura e stermina qualsiasi opposizione non mi sembra uno stinco di santo. Come non lo furono neppure Lenin e Stalin che non differenziano molto da Hitler....
Kavalerists
26-06-19, 19:34
... ma ritenere legittimo il governo Assad che tortura e stermina qualsiasi opposizione ...
ah, ecco.. :rolleyes:
Lenin e Stalin che non differenziano molto da Hitler....
Vabbé ho capito, sei un pagliaccio.
Vai dritto in ignore liste.
Complimenti a questi comunisti che come sempre dimostrano grande tolleranza...e ipocrisia e presunzione...
Gian_Maria
28-06-19, 10:18
Complimenti a questi comunisti che come sempre dimostrano grande tolleranza...e ipocrisia e presunzione...
Quelli sono pseudocomunisti (leninisti e affini).
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