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Ortodossia
23-09-10, 01:10
La patacca dei Caraibi
Le domande sul "dossier Santo Domingo" di Flavia Perina e dei finiani
22 SETTEMBRE 2010 | POLITICA | DI FLAVIA PERINA


Il solo fatto che la politica italiana sia appesa allo scoop di un giornale che si chiama Listin Diario, edito non a Washington o a Berlino ma a Santo Domingo, rivela l’abisso in cui la campagna di delegittimazione contro Gianfranco Fini sta sprofondando il nostro Paese. Attività di dossieraggio bugiardo ne abbiamo già viste nella notte della Repubblica, ma qui persino le modalità sono disonorevoli e grottesche.
La lettera del ministro della giustizia di Santa Lucia è stata tratta da un sito che “anticipa” la pubblicazione sul quotidiano. La solenne intestazione della missiva («Attorney – General’s Chambers») può essere scaricata (http://www.slugovprintery.com/samples.php?sample=printingServices/letterHeads/AttorneyGeneral.jpg) da internet. Il ministro Rudolph Francis che la dovrebbe aver firmata è stato nominato, il 26 luglio scorso, da un governo che Libero indica come un ottimo amico di Silvio Berlusconi. Francis, nel testo diffuso da Dagospia, afferma di aver attivato “corrispondenti” di una società Usa per scoprire la verità sulla casa di Montecarlo allo scopo di salvaguardare il paradiso fiscale di Saint Lucia (150mila abitanti, più piccolo di Prato) «da una possibile pubblicità negativa».
Farebbe ridere se l’obbiettivo non fosse la terza carica dello Stato e se questa surreale bufala non arrivasse a coronamento di una escalation velenosa finalizzata a un obbiettivo che non sfugge a nessuno: cancellare il principale competitore dell’attuale presidente del Consiglio. Qui non interessa più se la campagna mediatica antifiniana sia eterodiretta o meno. Siamo oltre quei discorsi. Qui bisogna spiegare al Paese se è ancora possibile esercitare le ordinarie libertà politiche fuori da una cappa di ricatti, pressioni, intimidazioni che non hanno precedenti.
Il paradosso della giornata di ieri è sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Pdl che si è dato da fare in nome del garantismo per salvare Nicola Cosentino, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e reo confesso del dossieraggio contro il governatore Caldoro, non ha trovato nulla di inusuale, scandaloso, sospetto, nell’operazione Santa Lucia. Anzi Ignazio La Russa ha detto che «l’unico dossieraggio è quello contro Berlusconi». E Sandro Bondi ha praticamente invitato Fini alle dimissioni riproponendo i ragionamenti sulla sua incompatibilità. Appena due giorni fa, con un lungo articolo sul Corriere, Paolo Mieli rinverdiva gli allori degli antichi dossieraggi del Sifar all’epoca di De Lorenzo, raccontando come il servizio avesse «allestito dossier diffamatori (spesso non corroborati da prove) su quasi tutti gli uomini politici italiani». Quell’attività di schedatura tra mezze verità con i suoi segreti ricatti inquinò un’intera stagione della vita politica italiana ed è surreale constatare che comunque, paragonata all’oggi, aveva una sua “qualità” (oltreché una motivazione nella guerra fredda). Oggi siamo agli stracci, al fondo del barile.
Ieri tanti colleghi ci hanno chiesto ragione della rottura politica determinata dall’affaire Santa Lucia, con l’interruzione del confronto sulla giustizia che avrebbe dovuto impegnare Giulia Bongiorno e Niccolò Ghedini. Prima che si possa riparlare di giustizia, di “scudi”, di tutela di chicchessia, qui è necessario avere risposte su alcuni fatti precisi. È vero, come ha scritto Libero che «c’è un rapporto personale tra l’ex primo ministro di Santa Lucia e Silvio Berlusconi» che «deve far tremare Fini»? È vero, come ha scritto il Giornale il 17 settembre scorso che sono stati inviati a Santa Lucia agenti dei servizi e della Guardia di Finanza, e chi li ha mandati? È vero che a Santa Lucia ci sono, e da tempo, inviati della testata di Paolo Berlusconi, il Giornale e del mondadoriano Panorama? È vero che la lettera di Rudolph Francis, con la dicitura «riservata e confidenziale» è stata fatta filtrare alla stampa estera attraverso un sito di Santo Domingo, località di residenza – guarda caso – di Luciano Gaucci?

La patacca dei Caraibi | Politica | Il Post (http://www.ilpost.it/2010/09/22/dossier-tulliani-saint-lucia/)

careca
23-09-10, 09:48
La patacca dei Caraibi
Le domande sul "dossier Santo Domingo" di Flavia Perina e dei finiani
22 SETTEMBRE 2010 | POLITICA | DI FLAVIA PERINA


Il solo fatto che la politica italiana sia appesa allo scoop di un giornale che si chiama Listin Diario, edito non a Washington o a Berlino ma a Santo Domingo, rivela l’abisso in cui la campagna di delegittimazione contro Gianfranco Fini sta sprofondando il nostro Paese. Attività di dossieraggio bugiardo ne abbiamo già viste nella notte della Repubblica, ma qui persino le modalità sono disonorevoli e grottesche.
La lettera del ministro della giustizia di Santa Lucia è stata tratta da un sito che “anticipa” la pubblicazione sul quotidiano. La solenne intestazione della missiva («Attorney – General’s Chambers») può essere scaricata (http://www.slugovprintery.com/samples.php?sample=printingServices/letterHeads/AttorneyGeneral.jpg) da internet. Il ministro Rudolph Francis che la dovrebbe aver firmata è stato nominato, il 26 luglio scorso, da un governo che Libero indica come un ottimo amico di Silvio Berlusconi. Francis, nel testo diffuso da Dagospia, afferma di aver attivato “corrispondenti” di una società Usa per scoprire la verità sulla casa di Montecarlo allo scopo di salvaguardare il paradiso fiscale di Saint Lucia (150mila abitanti, più piccolo di Prato) «da una possibile pubblicità negativa».
Farebbe ridere se l’obbiettivo non fosse la terza carica dello Stato e se questa surreale bufala non arrivasse a coronamento di una escalation velenosa finalizzata a un obbiettivo che non sfugge a nessuno: cancellare il principale competitore dell’attuale presidente del Consiglio. Qui non interessa più se la campagna mediatica antifiniana sia eterodiretta o meno. Siamo oltre quei discorsi. Qui bisogna spiegare al Paese se è ancora possibile esercitare le ordinarie libertà politiche fuori da una cappa di ricatti, pressioni, intimidazioni che non hanno precedenti.
Il paradosso della giornata di ieri è sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Pdl che si è dato da fare in nome del garantismo per salvare Nicola Cosentino, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e reo confesso del dossieraggio contro il governatore Caldoro, non ha trovato nulla di inusuale, scandaloso, sospetto, nell’operazione Santa Lucia. Anzi Ignazio La Russa ha detto che «l’unico dossieraggio è quello contro Berlusconi». E Sandro Bondi ha praticamente invitato Fini alle dimissioni riproponendo i ragionamenti sulla sua incompatibilità. Appena due giorni fa, con un lungo articolo sul Corriere, Paolo Mieli rinverdiva gli allori degli antichi dossieraggi del Sifar all’epoca di De Lorenzo, raccontando come il servizio avesse «allestito dossier diffamatori (spesso non corroborati da prove) su quasi tutti gli uomini politici italiani». Quell’attività di schedatura tra mezze verità con i suoi segreti ricatti inquinò un’intera stagione della vita politica italiana ed è surreale constatare che comunque, paragonata all’oggi, aveva una sua “qualità” (oltreché una motivazione nella guerra fredda). Oggi siamo agli stracci, al fondo del barile.
Ieri tanti colleghi ci hanno chiesto ragione della rottura politica determinata dall’affaire Santa Lucia, con l’interruzione del confronto sulla giustizia che avrebbe dovuto impegnare Giulia Bongiorno e Niccolò Ghedini. Prima che si possa riparlare di giustizia, di “scudi”, di tutela di chicchessia, qui è necessario avere risposte su alcuni fatti precisi. È vero, come ha scritto Libero che «c’è un rapporto personale tra l’ex primo ministro di Santa Lucia e Silvio Berlusconi» che «deve far tremare Fini»? È vero, come ha scritto il Giornale il 17 settembre scorso che sono stati inviati a Santa Lucia agenti dei servizi e della Guardia di Finanza, e chi li ha mandati? È vero che a Santa Lucia ci sono, e da tempo, inviati della testata di Paolo Berlusconi, il Giornale e del mondadoriano Panorama? È vero che la lettera di Rudolph Francis, con la dicitura «riservata e confidenziale» è stata fatta filtrare alla stampa estera attraverso un sito di Santo Domingo, località di residenza – guarda caso – di Luciano Gaucci?

La patacca dei Caraibi | Politica | Il Post (http://www.ilpost.it/2010/09/22/dossier-tulliani-saint-lucia/)

blabla blabla blabla
la buonanima di sandra direbbe: che barba che noia, che barba che noia...

la vacuità di quest'articolo, se da un lato è sconvolgente per la sua evidenza, dall'altro è illuminante dello spessore dell'autore (e di chi l'apprezza)...

basterebbero due parole per far franare tutta la montagna di fango che, come sostengono i finiani, è stata messa su: un nome ed un cognome...
il nome ed il cognome di chi, per conto della/e società off-shore, ha richiesto al malcapitato giancarlo tulliani di poter acquistare la casa di montecallo...
due paroline: un nome ed un cognome invece di tante stantie paroline che vorrebbero dire, ma che non dicono nulla...
due paroline che, smontando la campagna diffamatoria messa in atto contro il presidente della camera, contribuirebbero a svelenire il clima coprendo di ridicolo il dossierista feltri...
due paroline che farebbero bene all'ITALIA tutta e che l'ITALIA tutta chiede a gran voce...
due paroline che, forse, potrebbero addirittura evitare la caduta di un governo a cui i finiani giurano fedeltà...
ed invece nulla, silenzio e stizzite e vacue repliche, silenzio e minaccia di querele, silenzio ed accuse di dossieraggio, di complotti...
un silenzio - come piace dire ai sinistri - assordante...

se, prendendo in prestito l'incipit di quest'articolo spazzatura, la politica italiana resta appesa allo scoop di un giornale che si chiama listin diario, è solo perché nessuno pronuncia le due famose paroline; basterebbe pronunciarle e tutti potremmo farci una grassa risata alle spalle del listin diario e di feltri...
ed invece, silenzio assordante, governo in pericolo e feltri che maramaldeggia...

perché?
perché farsi tenere sotto scacco quando, con due semplici paroline (sue o del malcapitato cognatino), il novello paladino della moralità potrebbe a testa alta rivendicare la sua immacolata coscienza mettendo ko gli avversari?
perché?
è questa la vera domanda che l'autrice di questo pseudo articolo di infima fattura e livello dovrebbe porsi e porre...
ed invece nulla, solo silenzio, silenzio assordante...

stephen
23-09-10, 09:52
Se FLI pensa che il governo fa dossieraggio tramite i servizi segreti, come fa a votargli la fiducia??

famedoro
23-09-10, 11:33
se si vuole commentare... si prega di non aggiungere commenti provocatori, questo è un forum tematico... e come tale a differenza del Nazionale non si insulta ne si provoca il "proprietario di casa"

Gianky
23-09-10, 11:59
Ribadisco la domanda di Stephen, se Berlusconi e i suoi (?) giornali vi attaccano e raccolgono dossier falsi contro di voi, perchè contuinuate a stare al governo? Paura delle elezioni?

stephen
23-09-10, 14:38
Ribadisco la domanda di Stephen, se Berlusconi e i suoi (?) giornali vi attaccano e raccolgono dossier falsi contro di voi, perchè contuinuate a stare al governo? Paura delle elezioni?

Ma infatti io credo proprio che il governo sia finito ieri.

Adriano Romualdi
23-09-10, 15:09
Ribadisco la domanda di Stephen, se Berlusconi e i suoi (?) giornali vi attaccano e raccolgono dossier falsi contro di voi, perchè contuinuate a stare al governo? Paura delle elezioni?

se il dossieraggio proviene da ambienti governativi, ci sarà stata la fattiva collaborazione di ronchi, immagino, o di urso :D

bruttotroll
23-09-10, 17:35
A mio modesto avviso al Presidente Fini basterebbe produrre l'atto di vendita e al cognato produrre l'atto di affitto.
Non credo ci sia bisogno di andare in tribunale che oltretutto sono oberati di lavoro.
Io penso che se Fini volesse , il castello di carte di Feltri cadrebbe in 5 minuti.
E' strano che non lo faccia.
Ed è strano che il Sen. Pontone si sia dimesso.

yure22
23-09-10, 17:39
A mio modesto avviso al Presidente Fini basterebbe produrre l'atto di vendita e al cognato produrre l'atto di affitto.
Non credo ci sia bisogno di andare in tribunale che oltretutto sono oberati di lavoro.
Io penso che se Fini volesse , il castello di carte di Feltri cadrebbe in 5 minuti.
E' strano che non lo faccia.
Ed è strano che il Sen. Pontone si sia dimesso.

Si, basterebbe patteggiare la pena.

stephen
23-09-10, 18:00
Si, basterebbe patteggiare la pena.

Oppure fare un bel lodo che protegga il presidente della camera dai processi.

A proposito, ma qual è l'accusa penale?
L'accusa politica la capisco benissimo, ma penalmente non ho ben chiaro cosa si addebbiti a Fini.

Adriano Romualdi
23-09-10, 18:05
A mio modesto avviso al Presidente Fini basterebbe produrre l'atto di vendita e al cognato produrre l'atto di affitto.
Non credo ci sia bisogno di andare in tribunale che oltretutto sono oberati di lavoro.
Io penso che se Fini volesse , il castello di carte di Feltri cadrebbe in 5 minuti.
E' strano che non lo faccia.
Ed è strano che il Sen. Pontone si sia dimesso.


l'atto di vendita è pubblico, depositato alla conservatoria del registro immobiliare. e non ci direbbe più di quel che sappiamo: appartamento venduto a 300.000 euro alla printemps, società di santa lucia

più interessante sarebbe che tulliani tirasse fuori il contratto di affitto: niente, abbiamo saputo che è vivo dai suoi legali, stavamo preoccupati

intanto la procura cerca affannosamente ci capire quanto vale il quartierino. cercano perizie, stime, offerte :gluglu:.
forse hanno dimenticato che, in diritto, esistono anche i cosiddetti fatti notori, quelli che non devono essere dimostrati
bene, gli rinfresco la memoria. è fatto notorio che gli appartamenti a montecarlo non costano 4.000 euro al metro, ma dai 20.000, fino anche a 50.000, senza problemi. e ora lavorate, pm pelandroni :D

LIBERAMENTE
23-09-10, 19:44
l'atto di vendita è pubblico, depositato alla conservatoria del registro immobiliare. e non ci direbbe più di quel che sappiamo: appartamento venduto a 300.000 euro alla printemps, società di santa lucia

più interessante sarebbe che tulliani tirasse fuori il contratto di affitto: niente, abbiamo saputo che è vivo dai suoi legali, stavamo preoccupati

intanto la procura cerca affannosamente ci capire quanto vale il quartierino. cercano perizie, stime, offerte :gluglu:.
forse hanno dimenticato che, in diritto, esistono anche i cosiddetti fatti notori, quelli che non devono essere dimostrati
bene, gli rinfresco la memoria. è fatto notorio che gli appartamenti a montecarlo non costano 4.000 euro al metro, ma dai 20.000, fino anche a 50.000, senza problemi. e ora lavorate, pm pelandroni :D

Posso far notare una cosa ovvia, ma che evidentemente tanto ovvia non è? Nessun notaio, di certo non in Europa, forse neppure a Saint Lucia o in Burundi, avrebbe mai realizzato accettato di trascrivere un atto di locazione nel quale locante e locatario siano la stessa persona. Se davvero dietro quelle società ci fosse stato Tulliani in prima persona ( come dice il documento di ieri del ministro caraibico) il notaio certamente, consultando la documentazione relativa alla società off-shore, le procure, gli intestatari, avrebbe notato la cosa, e non avrebbe neppure materialmente potuto trascrivere un contratto in cui ci sia coincidenza tra le persone del locante e del locatario. Si tratta di un cumulo di posizioni soggettive che fa venire meno la possibilità di realizzare l'atto.

careca
23-09-10, 20:29
Posso far notare una cosa ovvia, ma che evidentemente tanto ovvia non è? Nessun notaio, di certo non in Europa, forse neppure a Saint Lucia o in Burundi, avrebbe mai realizzato accettato di trascrivere un atto di locazione nel quale locante e locatario siano la stessa persona. Se davvero dietro quelle società ci fosse stato Tulliani in prima persona ( come dice il documento di ieri del ministro caraibico) il notaio certamente, consultando la documentazione relativa alla società off-shore, le procure, gli intestatari, avrebbe notato la cosa, e non avrebbe neppure materialmente potuto trascrivere un contratto in cui ci sia coincidenza tra le persone del locante e del locatario. Si tratta di un cumulo di posizioni soggettive che fa venire meno la possibilità di realizzare l'atto.


- l'atto di locazione è un atto tra privati che non necessita dell'intervento di un notaio
- la società proprietaria di un immobile ha una propria soggettività giuridica e può locare l'immobile ad una persona fisica che è soggetto diverso dal locatore, quantunque il locatario sia socio della società proprietaria
o no?

LIBERAMENTE
23-09-10, 21:06
- l'atto di locazione è un atto tra privati che non necessita dell'intervento di un notaio
- la società proprietaria di un immobile ha una propria soggettività giuridica e può locare l'immobile ad una persona fisica che è soggetto diverso dal locatore, quantunque il locatario sia socio della società proprietaria
o no?


In merito alla tua prima osservazione va fatta una precisazione importante:
Qui si è parlato ( nella vicenda di Tulliani e Fini) della presenza di una bolla notarile di trascrizione con due firme appartenenti alla stessa persona, quindi potrebbe e dovrebbe trattarsi di una "locazione lunga".
In Italia, ma credo anche in molti altri Paesi, la sottoscrizione davanti ad un notaio (quindi autenticata da un notaio o altro pubblico ufficiale autorizzato) è richiesta per un particolare tipo di locazione, la locazione ultranovennale (proprio in considerazione della lunga durata del contratto ). In mancanza della dell'autenticazione l'atto non può essere trascritto.
Per le altre locazioni non è richiesta, ma non è vero nè esatto che la locazione è sempre un atto tra privati che non necessita dell'intervento di un soggetto con funzione certificativa ( il notaio o altro pubblico ufficiale autorizzato, ma nella pratica quasi sempre il notaio).
Non conosco la legislazione monegasca, ma è probabile che si tratti di qualcosa del genere anche da quelle parti, o che addirittura la trascrizione del notaio lì sia necessaria anche per le normali locazioni.

In merito alla tua seconda osservazione ti chiedo solo una cosa: se è vero che Tulliani è l'intestatario in prima persona ( come pare sia stato scritto dal Ministro della Giustizia di Saint Lucia) della società off-shore, allora la "confusione" tra i due ruoli è totale, quale notaio trascriverebbe la locazione?
Infatti la società, per quanto sia un soggetto giuridico, è sempre una persona giuridica, un qualcosa che non esiste nella realtà ma che esplica le proprie attività tramite i propri amministratori.
Quindi qualcuno quell'atto (l'amministratore) per conto della società, deve pur sempre averlo firmato. E tu ce lo vedi un notaio a trascrivere un atto firmato due volte alla sua presenza dalla stessa persona? Credo proprio che nessuno mai si presterebbe ad una cosa del genere, soprattutto se è vero che di mezzo c'è stato un notaio.

careca
23-09-10, 21:15
Qui si è parlato nella vicenda della presenza di una bolla notarile di trascrizione, quindi potrebbe e dovrebbe trattarsi di una "locazione lunga". In Italia, ma credo anche in molti altri Paesi, la sottoscrizione davanti ad un notaio (quindi autenticata da un notaio o altro pubblico ufficiale autorizzato) è richiesta per un particolare tipo di locazione, la locazione ultranovennale (proprio in considerazione della lunga durata del contratto ). In mancanza della dell'autenticazione l'atto non può essere trascritto.
Non conosco la legislazione monegasca, ma è probabile che si tratti di qualcosa del genere anche da quelle parti, o che addirittura la trascrizione del notaio lì sia necessaria anche per le normali locazioni.


da quel che ho letto il notaio è intervenuto per la compavendita (come è ovvio), mentre si è parlato di una sorta di quella che da noi è la registrazione presso l'ufficio del registro che riportava due sottoscrizioni identiche attribuibili all'impiegato che ha raccolto l'atto...

riguardo la locazione da parte del socio dell'immobile di proprietà della società cui il socio stesso fa parte?
credo che nulla osti, o no?

LIBERAMENTE
23-09-10, 21:24
da quel che ho letto il notaio è intervenuto per la compavendita (come è ovvio), mentre si è parlato di una sorta di quella che da noi è la registrazione presso l'ufficio del registro che riportava due sottoscrizioni identiche attribuibili all'impiegato che ha raccolto l'atto...

riguardo la locazione da parte del socio dell'immobile di proprietà della società cui il socio stesso fa parte?
credo che nulla osti, o no?

La vicenda dell'atto con la doppia firma non l'ho seguita bene, e ti confesso che non ho capito assolutamente che roba sia quella, se è una trascrizione notarile o qualcosa di simile alla registrazione. Mi sembrava di aver capito che fosse una trascrizione notarile, o forse è questo che hanno voluto far credere.
Riguardo l'altro aspetto: il discorso è che qui a Saint Lucia avrebbero detto non che Tulliani era socio, ma che era il proprietario e intestatario della società. Quindi non un normale socio, ma il rappresentante esterno della stessa. Quindi di fronte ad un notaio ( sempre che di trascrizione notarile si tratti) la presenza e la firma della stessa persona come locante e locatario credo proprio osterebbe, probabilmente il notaio farebbe tanti problemi per verificare se la società sia favorevole o se si tratti di un atto arbitrario di chi la rappresenta. Prendi la cosa con beneficio d'inventario, di atti notarili non me ne occupo per fortuna.

LIBERAMENTE
23-09-10, 21:32
Comunque si può tagliare la testa al toro, era una patacca :D

La stamperia ufficiale del Governo di Saint Lucia ha dichiarato che quel documento è una patacca, la stessa intestazione usata non è quella ufficiale del paese caraibico, e addirittura si può notare in alto a destra nella patacca un iperlink ( il link di un sito in azzurro). Praticamente hanno fatto tutto al computer :D, e pure male :D

Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/)

careca
23-09-10, 21:41
...
Per le altre locazioni non è richiesta, ma non è vero nè esatto che la locazione è sempre un atto tra privati che non necessita dell'intervento di un soggetto con funzione certificativa ( il notaio o altro pubblico ufficiale autorizzato, ma nella pratica quasi sempre il notaio).
Non conosco la legislazione monegasca, ma è probabile che si tratti di qualcosa del genere anche da quelle parti, o che addirittura la trascrizione del notaio lì sia necessaria anche per le normali locazioni.

In merito alla tua seconda osservazione ti chiedo solo una cosa: se è vero che Tulliani è l'intestatario in prima persona ( come pare sia stato scritto dal Ministro della Giustizia di Saint Lucia) della società off-shore, allora la "confusione" tra i due ruoli è totale e non consente di certo la locazione.
Infatti la società, per quanto sia un soggetto giuridico, è sempre una persona giuridica, un qualcosa che non esiste nella realtà ma che esplica le proprie attività tramite i propri amministratori.
Quindi qualcuno quell'atto (l'amministratore) per conto della società, deve pur sempre averlo firmato. E tu ce lo vedi un notaio a trascrivere un atto firmato due volte alla sua presenza dalla stessa persona? Credo proprio che nessuno mai si presterebbe ad una cosa del genere, soprattutto se è vero che di mezzo c'è stato un notaio.


ok per la ultranovennale,
ma tu sai se quella in questione sia ultranovennale o una omologabile nel sistema monegasco?

e chi ha detto che la locazione è sempre un atto tra privati???
ho detto che non necessita dell'intervento di un pubblico ufficiale potendo essere tranquillamente stipulato "privatamente",
ciò non toglie che ciascuno è libero di farsi autenticare ciò che vuole laddove ne ravveda la necessità
neanche io conosco la legislazione monegasca in materia di locazioni (ti confesso che in materia non sono ferratissimo nemmeno di quella italiana, essendomi sempre "rifiutato" di occuparmene), ma cosa ti fa pensare che lì sia necessaria sempre l'autentica notarile?

non so cosa abbia scritto la famosa carta dei caraibi (non ci crederai, ma, a dispetto dei miei interventi dei 3d che trattano l'argomento, la cosa non mi appassiona perché non la ritengo rilevante, giacché i fatti sono lampantemente evidenti in sé; solo chi non vuole vederli può negarli e si trincera dietro documenti o pronunce ed inchieste della magistratura) ma pare normale che una società, in quanto tale, abbia più di un socio (in questi casi vanno bene tutti: padri, madri, fratelli e nipoti...);
per cui una società (che ha una propria soggettività giuridica VERA e REALE, separata e distinta da quella di una persona fisica) può tranquillamente locare ad un socio ed è anzi, abbastanza normale lo faccia...

comunque, stiamo parlando del sesso degli angeli, non conoscendo né precisamente i fatti, né la legislazione monegasca...
ma restano i seguenti fatti in sé disdicevoli, indipendentemente da ogni considerazione giuridica:
- l'immobile è stato venduto ad un prezzo ridicolo (ad una società "consigliata" dal tulliani)
- l'immobile è stato poi locato dallo stesso tulliani che lo detiene

trai tu le conseguenze... non giuridiche...

:ciaociao:

LIBERAMENTE
23-09-10, 21:55
ok per la ultranovennale,
ma tu sai se quella in questione sia ultranovennale o una omologabile nel sistema monegasco?

e chi ha detto che la locazione è sempre un atto tra privati???
ho detto che non necessita dell'intervento di un pubblico ufficiale potendo essere tranquillamente stipulato "privatamente",
ciò non toglie che ciascuno è libero di farsi autenticare ciò che vuole laddove ne ravveda la necessità
neanche io conosco la legislazione monegasca in materia di locazioni (ti confesso che in materia non sono ferratissimo nemmeno di quella italiana, essendomi sempre "rifiutato" di occuparmene), ma cosa ti fa pensare che lì sia necessaria sempre l'autentica notarile?

non so cosa abbia scritto la famosa carta dei caraibi (non ci crederai, ma, a dispetto dei miei interventi dei 3d che trattano l'argomento, la cosa non mi appassiona perché non la ritengo rilevante, giacché i fatti sono lampantemente evidenti in sé; solo chi non vuole vederli può negarli e si trincera dietro documenti o pronunce ed inchieste della magistratura) ma pare normale che una società, in quanto tale, abbia più di un socio (in questi casi vanno bene tutti: padri, madri, fratelli e nipoti...);
per cui una società (che ha una propria soggettività giuridica VERA e REALE, separata e distinta da quella di una persona fisica) può tranquillamente locare ad un socio ed è anzi, abbastanza normale lo faccia...

comunque, stiamo parlando del sesso degli angeli, non conoscendo né precisamente i fatti, né la legislazione monegasca...
ma restano i seguenti fatti in sé disdicevoli, indipendentemente da ogni considerazione giuridica:
- l'immobile è stato venduto ad un prezzo ridicolo (ad una società "consigliata" dal tulliani)
- l'immobile è stato poi locato dallo stesso tulliani che lo detiene

trai tu le conseguenze... non giuridiche...

:ciaociao:

Non so se ci sia una locazione ultranovennale o qualcosa di simile a Monaco, ma quando ho sentito parlare di "trascrizione" da parte di un notaio ho pensato subito a quello. D'altra parte, come dici tu stesso, qui si parla del sesso degli angeli, perchè non se ne sa una benemerita mazza con precisione. Certezze su Monaco non ne ho, si prova a fare congetture e ricostruzioni, unica cosa che ci ha consentita.
Le conseguenze morali le ho tratte da parecchio tempo ( e pensa che oggi mi sono scannato un'ora in macchina con Templares circa il comportamento di Fini, che avrebbe dovuto affrontare diversamente questa situazione), ma il fatto che quel documento sia una patacca ( come riconosciuto anche dalla stamperia di Saint Lucia) dimostra che anche sul dossieraggio e sui mezzi usati da ambienti molto sospetti vanno tratte serie conseguenze.

famedoro
24-09-10, 09:08
Comunque si può tagliare la testa al toro, era una patacca :D

La stamperia ufficiale del Governo di Saint Lucia ha dichiarato che quel documento è una patacca, la stessa intestazione usata non è quella ufficiale del paese caraibico, e addirittura si può notare in alto a destra nella patacca un iperlink ( il link di un sito in azzurro). Praticamente hanno fatto tutto al computer :D, e pure male :D

Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/)

Molto interessante... alla vista dei fatti vengono seri dubbi su una possibile falsificazione avallata dal Giornale del berlusca...




La stamperia di Stato di Saint Lucia: “Il documento Tulliani non è nostro”
“Patacca”, “falso”, “confezionato ad arte da qualcuno molto vicino al premier”. Così dice il finiano Italo Bocchino del documento da Saint Lucia che incastrerebbe Giancarlo Tulliani. Al momento opportuno, diceva oggi, il nome del pataccaro si saprà.

Quel che è certo è che creare una patacca a nome del governo di Saint Lucia non è poi così difficile. Per creare la propria lettera “personale e riservata”, intestata ad un qualsiasi ufficio del governo basta andare sul sito della National Printing Corporation – National Printing Corporation (http://www.slugovprintery.com) – la stamperia che rifornisce ufficialmente il governo del paradiso fiscale di tutte le carte intestate, modelli, e persino stampa le leggi, e scaricare il corrispettivo form, disponibile in bassa risoluzione come in un qualsiasi campionario. Si trova qualsiasi cosa, anche il modello per dichiarare l’influenza al ministero della Sanità.

Quello dell’Attorney’s General’ con cui è stata scritta la lettera che incastra Fini, ad esempio, è disponibile a questo link. E’ il modello che viene fornito alle segreterie dei ministri, e, dicono da Saint Lucia, non è modificabile. “Siamo solo noi a stampare le carte ufficiali – spiega al telefono con il fattoquotidiano.it Junior Aimable, assistant accountant dell’azienda – non facciamo carte digitali e non mi ricordo che ci abbiano chiesto mai di cambiarle”.

Il dettaglio è rilevante e qualche newsgroup in rete lo aveva già notato. La carta pubblicata da Libero e da il Giornale infatti, differisce in alcuni preziosi particolari da quella ufficiale. Le due intestazioni sotto lo stemma statale, per cominciare, sono scritte con due caratteri diversi da quelli del modello. Ma il passaggio fondamentale è un altro e Aimable ce lo spiega involontariamente: se la NPC non fornisce carte digitali modificabili, perché sul documento pubblicato da Libero e da il Giornale compare un hyperlink sotto l’indirizzo di posta elettronica dell’ufficio del ministro? In una carta intestata, quella scritta non dovrebbe esserci. A rigor di logica questo significa solo una cosa: che il documento è stato composto al computer, ma non su quella carta.

di Fabio Amato e Chiara Avesani

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/23/la-stamperia-di-stato-di-saint-lucia-il-documento-tulliani-e-una-patacca/64006/

http://www.ilfattoquotidiano.it/wp-content/themes/ilfatto/thumb/950x0/wp-content/uploads/2010/09/saint-lucia-lettera.jpg

bruttotroll
24-09-10, 09:09
Su Il Fatto Quotidiano in edicola ( non internet) c'è un articolo di Marco Lillo che ha intervistato il Ministro che ha confermato autenticità e indetto conferenza stampa tra una settimana quando tornerà a st. lucia.

:piango::piango::piango::piango::piango::piango: :piango:

La situazione è molto grave

LIBERAMENTE
24-09-10, 09:12
Su Il Fatto Quotidiano in edicola ( non internet) c'è un articolo di Marco Lillo che ha intervistato il Ministro che ha confermato autenticità e indetto conferenza stampa tra una settimana quando tornerà a st. lucia.

:piango::piango::piango::piango::piango::piango: :piango:

La situazione è molto grave

Tu l'hai comprato? Il pezzo c'è nel cartaceo?

bruttotroll
24-09-10, 09:26
Tu l'hai comprato? Il pezzo c'è nel cartaceo?

Io no. Però ho sentito il radiogiornale che lo diceva. :gratgrat:

Templares
24-09-10, 10:08
Su Il Fatto Quotidiano in edicola ( non internet) c'è un articolo di Marco Lillo che ha intervistato il Ministro che ha confermato autenticità e indetto conferenza stampa tra una settimana quando tornerà a st. lucia.

:piango::piango::piango::piango::piango::piango: :piango:

La situazione è molto grave

Intervengo per dirti che dovrai cambiare nick. Scegline uno nuovo, entro oggi, F.L.I. e' "congelato".

careca
24-09-10, 10:13
Il ministro caraibico conferma, la stamperia smentisce

La lettera pubblicata dal giornale dominicano El Nacional in cui si afferma che Giancarlo Tulliani - cognato di Gianfranco Fini - risulterebbe il titolare della società cui è intestato l'appartamento di Montecarlo, e che reca la fima del ministro della Giustizia dell'isola caraibica di Saint Lucia, "è vera".

Roma, 24-09-2010

La lettera pubblicata dal giornale dominicano El Nacional in cui si afferma che Giancarlo Tulliani - cognato di Gianfranco Fini - risulterebbe il titolare della società cui è intestato l'appartamento di Montecarlo, e che reca la fima del ministro della Giustizia dell'isola caraibica di Saint Lucia, "è vera" per un ministro del caraibico, Rudolph Francis, raggiunto telefonicamente dal Fatto Quotidiano, che lo ha intervistato.

"La prossima settimana - aggiunge Francis nel breve colloquio - rilasceremo un comunicato ufficiale su questa materia".

...

Rainews24.it (http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=145564)

ripeto, non che mi appassioni la querelle sulla autenticità del documento, ma visto che ad altri la cosa appassiona, spero di fare cosa gradita...

Adriano Romualdi
24-09-10, 11:04
concordo con careca che l'autenticità o meno del documento caraibico non riveste, a mio avviso, grossa importanza nella vicenda monegasca, che appare oscura solo a chi non vuole vedere l'evidenza

quanto al documento, anch'io ho subito nutrito dubbi sull'interesse di un paradiso fiscale a smascherare i soci di riferimento che si schermano dietro società offshore. dunque, mi sono posto e mi pongo interrogativi sul significato di questa lettera confidenziale.
dovrebbe essere chiara a tutti, però, un'altra evidente considerazione: se il documento fosse falso, le autorità di santa lucia avrebbero dovuto affrettarsi a smentirne la provenienza, e denunciare l'operazione fraudolenta che mette a rischio la credibilità del paese come sede privilegiata di operazioni societarie
invece nulla, anzi, c'è la conferma del ministro caraibico!
che, ovviamente, è scomaprsa dalle edizioni online dei maggiori quotidiani, pure dal fatto che ha raccolto l'intervista

un'altra prova di cervelli che viaggiano a senso unico e si pongono solo la metà delle domande. emiplegia morale e del pensiero. dei minchioni, insomma

Gianky
24-09-10, 11:24
Sto seguendo la vicenda anche sul "nazionale", mi sembra sempre più oscura. E' un fatto, però, che Fini, verso cui non ho la minima simpatia, si trova in gravi difficoltà politiche. Che farà il 29 FLI? Se appoggia il governo, dove siedono suoi ministri e sottosegretari, ha perso la faccia. Se vota contro ed il governo NON cade, Fini conta meno del 2 di briscola. Se vota contro ed il governo cade, si va alle elezioni ed allora, i sondaggi non contano più niente.

bruttotroll
24-09-10, 11:45
Intervengo per dirti che dovrai cambiare nick. Scegline uno nuovo, entro oggi, F.L.I. e' "congelato".

Futuro va bene

bruttotroll
24-09-10, 12:27
Futuro va bene

modifico in I.L.F.

Gianky
24-09-10, 12:38
Futuro va bene

Comunque non mi sembra corretto avere un avatar di FLI e poi, evidentemente, provocare. E lo dico da avversario di Fini, non mi pare corretto.

bruttotroll
24-09-10, 12:47
Comunque non mi sembra corretto avere un avatar di FLI e poi, evidentemente, provocare. E lo dico da avversario di Fini, non mi pare corretto.

:gratgrat:

provocare in che senso?

Gianky
24-09-10, 13:04
:gratgrat:

provocare in che senso?

Se ho frainteso, chiedo scusa.

yure22
24-09-10, 13:47
Oppure fare un bel lodo che protegga il presidente della camera dai processi.

A proposito, ma qual è l'accusa penale?
L'accusa politica la capisco benissimo, ma penalmente non ho ben chiaro cosa si addebbiti a Fini.

Per l'accusa penale?

Scambia il nome di fini e mettici berlusconi e te lo diranno subito che tipo d'accusa penale é.

bruttotroll
24-09-10, 14:12
lastampa.it
A chiarire le cose è Denny Inglis, assistente del manager di National Printing, che modelli alla mano ci spiega la differenza tra i documenti che loro forniscono e quelli che i singoli ministeri realizzano per conto proprio attraverso un form digitale. «Lo fanno per gli atti meno solenni, SE LI FANNO DA SOLI SCARICANDOLI CON COMPUTER hanno lo stesso valore», ci dice Inglis, il quale poi precisa che per conto del dipartimento di Giustizia è diverso tempo «che non stampano documenti».

In ogni caso Fini non ha colpe se non essersi fidato di un cognato maneggione. E' nella stessa poszione di Berlusconi con Dell'Utri nella vincenda Mangano.

Templares
24-09-10, 14:15
lastampa.it
A chiarire le cose è Denny Inglis, assistente del manager di National Printing, che modelli alla mano ci spiega la differenza tra i documenti che loro forniscono e quelli che i singoli ministeri realizzano per conto proprio attraverso un form digitale. «Lo fanno per gli atti meno solenni, SE LI FANNO DA SOLI SCARICANDOLI CON COMPUTER hanno lo stesso valore», ci dice Inglis, il quale poi precisa che per conto del dipartimento di Giustizia è diverso tempo «che non stampano documenti».

In ogni caso Fini non ha colpe se non essersi fidato di un cognato maneggione. E' nella stessa poszione di Berlusconi con Dell'Utri nella vincenda Mangano.

vabbe' abbiamo capito che sei un troll. Nick cancellato, vai a dire stronzate altrove.

FBI
24-09-10, 14:16
Comunque non mi sembra corretto avere un avatar di FLI e poi, evidentemente, provocare. E lo dico da avversario di Fini, non mi pare corretto.

Questo è il livello del popolo della libertà

Templares
24-09-10, 14:21
Questo è il livello del popolo della libertà

infatti era clone di un berlusconiano :chefico:

famedoro
24-09-10, 14:25
dissero dei cloni berlusconiani... il loro amore era tale che travalicava il regolamento... volevano essere berlusconiani e finiani allo stesso tempo :-P

Templares
24-09-10, 14:27
dissero dei cloni berlusconiani... il loro amore era tale che travalicava il regolamento... volevano essere berlusconiani e finiani allo stesso tempo :-P

:D

stephen
24-09-10, 14:37
Per l'accusa penale?

Scambia il nome di fini e mettici berlusconi e te lo diranno subito che tipo d'accusa penale é.

Tu non me lo sai dire?
E comunque Berlusconi è legittimamente impedito, non potrebbero dire niente nemmeno su di lui.

yure22
24-09-10, 14:38
dissero dei cloni berlusconiani... il loro amore era tale che travalicava il regolamento... volevano essere berlusconiani e finiani allo stesso tempo :-P

Ma fini amola una buona volta per tutte !
Fini comperi la casa al cognato ed inviti a pranzo tutto il popolo PDL , magari una tavolata fori de porta, bene a li castelli e ce mettemo una pietra su.

Ah , il premio del superenallotto é arrivato a 150.000.000€.

Gianky
24-09-10, 14:40
Ma fini amola una buona volta per tutte !
Fini comperi la casa al cognato ed inviti a pranzo tutto il popolo PDL , magari una tavolata fori de porta, bene a li castelli e ce mettemo una pietra su.

Ah , il premio del superenallotto é arrivato a 150.000.000€.

La Tulliani ha già vinto al Superenalotto, non chiederei troppo alla fortuna!:D

stephen
24-09-10, 14:41
La Tulliani ha già vinto al Superenalotto, non chiederei troppo alla fortuna!:D

E secondo me ben più di una volta :sofico: