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Visualizza Versione Completa : Gianfranco traditore e ladro di sogni



yure22
25-09-10, 10:44
da il giornale.it del 25 sett. prima pag


Lo confesso: il mandante delle accuse a Fini sono io. Io e tutti quei ragazzi che hanno creduto nella destra, investendoci la vita. Noi, che possiamo comprendere i trasformismi, ma che non gli perdoneremo mai di aver svenduto i nostri sacrifici al "cognato".


Io so chi c’è dietro le carte che accusano Fini. So chi le ispira, conosco bene il mandante. Non c’entra affatto con Palazzo Chigi, i servizi segreti, il governo di Santa Lucia. È un ragazzo di quindici anni che si iscrisse alla Giovane Italia. Sognava un’Italia migliore, amava la tradizione quanto la ribellione, detestava l’arroganza dei contestatori almeno quanto la viltà dei moderati, e si sedette dalla parte del torto, per gusto aspro di libertà. Portava in piazza la bandiera tricolore, si emozionava per storie antiche e comizi infiammati, pensava che solo i maledetti potessero dire la verità.
Quel ragazzo insieme ad altri coetanei fondò una sezione e ogni mese facevano la colletta per pagare tredicimila lire di affitto, più le spese di luce, acqua e attività. Si tassavano dalla loro paghetta ma era solo un acconto, erano disposti a dare la vita. Il ragazzo aveva vinto una ricca borsa di studio di ben 150mila lire all’anno e decise di spenderla tutta per comprare alla sezione un torchio e così esercitare la sua passione politica e anche di stampa. Passò giorni interi da militante, a scrivere, a stampare e diffondere volantini. E con lui i suoi inseparabili camerati, Precco, Martimeo, il Canemorto, e altri. Scuola politica di pomeriggio, volantini di sera, manifesti di notte, rischi di botte e ogni tanto pellegrinaggi in cerca di purezza con tricolori e fazzoletti al collo. Erano migliaia i ragazzi come lui. Ce ne furono alcuni che persero la vita, una trentina mi pare, ma non vuol ricordare i loro nomi; lo infastidiva il richiamo ai loro nomi nei comizi per strappare l’applauso o, peggio, alle elezioni per strappare voti. Perciò non li cita. Sa solo che uno di quei ragazzi poteva essere lui.
È lui, il ragazzo di quindici anni, il vero mandante e ispiratore delle accuse a Fini. Non rivuole indietro i soldi che spese per il torchio, per mantenere la sezione, per comprare la colla. Furono ben spesi, ne va fiero. Non rivuole nemmeno gli anni perduti che nessuno del resto può restituirgli, le passioni bruciate di quel tempo. E nemmeno chiede che gli venga riconosciuto lo spreco di pensieri, energie, parole, opere e missioni che dedicò poi negli anni a quella «visione del mondo». Le idee furono buttate al vento ma è giusto così; è al vento che le idee si devono dare. Quell’etichetta gli restò addosso per tutta la vita, e gli costò non poco, ma seppe anche costruirvi sopra qualcosa. No, non chiede indietro giorni, giornali, libri, occasioni e tanto tanto altro ancora.
Però quel che non sopporta è pensare che qualcuno, dopo aver buttato a mare le sue idee e i loro testimoni, dopo aver gettato nel cesso quelle bandiere e quei sacrifici, dopo aver dimenticato facce, vite, morti, storie, culture e pensieri, possa usare quel che resta di un patrimonio di fede e passione per i porci comodi suoi e del suo clan famigliare. Capisce tutto, cambiare idee, adeguarsi al proprio tempo, abiurare, rinnegare, perfino tradire. Non giustifica, ma capisce; non rispetta, ma accetta. È la politica, bellezza. E figuratevi se pensa che dovesse restare inchiodato alla fiamma su cui pure ha campato per tanto tempo. Però quel che non gli va giù è vedere quelle paghette di ragazzi che alla politica dettero solo e non ebbero niente, quei soldi arrotolati di poveracci che li sottraevano alle loro famiglie e venivano a dirlo orgogliosi, quelle pietose collette tra gente umile e onesta, per tenere in vita sezioni, finire in quel modo. Gente che risparmiava sulla benzina della propria Seicento per dare due soldi al partito che col tempo finirono inghiottiti in una Ferrari. Gente che ha lasciato alla Buona Causa il suo appartamento. Gente che sperava di vedere un giorno trionfare l’Idea, come diceva con fede grottesca e verace. E invece, Montecarlo, i Caraibi, due, tre partiti sciolti nel nulla, gioventù dissolte nell’acido. È questo che il ragazzo non può perdonare.

Da Berlusconi il ragazzo non si aspettava nulla di eroico, e neanche da Bossi o da Casini. E nemmeno da Fini, tutto sommato. Capiva i tempi, i linguaggi e le esigenze mutate, le necessità della politica, il futuro... Poteva perfino trescare e finanziare la politica con schifose tangenti; ma giocare sulla pelle dei sogni, giocare sulla pelle dei poveri e dei ragazzini che per abitare i loro sogni si erano tolti i due soldi che avevano, no, non è accettabile.
Attingere da quel salvadanaio di emarginate speranze è vergognoso; come vergognoso è lasciare col culo per terra tanta gente capace e fedele nei secoli, che ha dato l’anima al suo partito ed era ancora in attesa di uno spazio per loro, per favorire con appaltoni rapidi e milionari il suddetto clan famigliare. Lui non crede che il senso della vita sia, come dice Bocchino in un’intervista, «Cibo, sesso e viaggi» (si è scordato dei soldi).
Il vero ispiratore e mandante dell’operazione è lui, quel ragazzo di quindici anni. Si chiama Marcello, ma potrebbe chiamarsi Pietrangelo o Marco. Non gl’interessa se Gianfrego debba dimettersi e andarsene all’estero, ai Caraibi o a Montecarlo, o continuare. Lo stufa questo interminabile grattaefini. È pronto a discutere le ragioni politiche, senza disprezzarle a priori. Sentiremo oggi le sue spiegazioni (ma perché un videomessaggio, non è mica Bin Laden). Però Fini non ha diritto di rubare i sogni di un ragazzo, di un vecchio, di un combattente. Non ha diritto di andarsi a svendere la loro dignità, i loro sacrifici, le loro idee. Non può sporcare quel motto di Pound che era il blasone di quei ragazzi; loro ci hanno rimesso davvero, lui ci ha guadagnato. Quel ragazzo ora chiede a Fini solo un piccolo sforzo, adattare lo slogan alla situazione reale e dire: se un uomo è disposto a svendere casa, o non vale niente la casa o non vale niente lui. E la casa valeva.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


Che rispondere?

Mariox
25-09-10, 11:42
Yure mi ha anticipato. Ho letto tutto di un fiato questo splendido articolo di Veneziani, nel quale sentimenti, rabbia, disgusto e una forte dignità si mescolano. Una descrizione di ciò che è nell'animo di molti "giovani" di quel tempo, mi ci metto in mezzo pure io, che hanno visto più volte, ma mai così subdolamente, traditi i propri ideali. Non voglio affondare la lama nel burro e non voglio alimentare ulteriori polemiche che oggi, alla luce di quanto si legge,avrebbero poco senso . Penso soltanto sia doveroso riconoscere, anche tra coloro che lo hanno sempre criticato pesantemente, che ciò che Veneziani ha scritto non sia l'urlo "dell'amante tradito" bensì l'interpretazione dello stato d'animo della gente di Destra. I veri uomini liberi si riconoscono nei momenti più difficili.

yure22
25-09-10, 12:21
Yure mi ha anticipato. Ho letto tutto di un fiato questo splendido articolo di Veneziani, nel quale sentimenti, rabbia, disgusto e una forte dignità si mescolano. Una descrizione di ciò che è nell'animo di molti "giovani" di quel tempo, mi ci metto in mezzo pure io, che hanno visto più volte, ma mai così subdolamente, traditi i propri ideali. Non voglio affondare la lama nel burro e non voglio alimentare ulteriori polemiche che oggi, alla luce di quanto si legge,avrebbero poco senso . Penso soltanto sia doveroso riconoscere, anche tra coloro che lo hanno sempre criticato pesantemente, che ciò che Veneziani ha scritto non sia l'urlo "dell'amante tradito" bensì l'interpretazione dello stato d'animo della gente di Destra. I veri uomini liberi si riconoscono nei momenti più difficili.

Io di destra non lo sono mai stato,magari non condividevo i punti di vista di veneziani, ma sotto il profilo umano mi sento vicinissimo.

Mi ha commosso leggerlo.

Mi troverei a disagio ,fossi fini, a tentare di dare qualsiasi risposta.

Magari per la signora colleoni potrebbe bastare una messa in suffragio per farsi perdonare ma con veneziani come la mettiamo?

Mi piacerebbe leggere qualcosa dal popolo di generazione futura.

Veneziani lo considerano ancora uno di loro? Se la risposta fosse negativa,
ne sarebbero felici?

Certo, lo so che veneziani é soltanto colui che ha evidenziato ,scrivendo, lo stato d'animo di molte persone, tu compreso ma credo che lo abbia fatto in maniera decisamente bella.

Resto in attesa di sentire ciò che oggi dirà fini, se riuscirà a convincermi, a convincerti delle sue buone ragioni sarà certamente un grande.

Ivan
25-09-10, 18:14
Ho il pregiudizio che chiunque scriva su "il Giornale" abbia ,come minimo, quattro dita di pelo sullo stomaco.
Per cui non riesco proprio a commuovermi.

Ada De Santis
25-09-10, 18:46
da il giornale.it del 25 sett. prima pag


Lo confesso: il mandante delle accuse a Fini sono io. Io e tutti quei ragazzi che hanno creduto nella destra, investendoci la vita. Noi, che possiamo comprendere i trasformismi, ma che non gli perdoneremo mai di aver svenduto i nostri sacrifici al "cognato".


Io so chi c’è dietro le carte che accusano Fini. So chi le ispira, conosco bene il mandante. Non c’entra affatto con Palazzo Chigi, i servizi segreti, il governo di Santa Lucia. È un ragazzo di quindici anni che si iscrisse alla Giovane Italia. Sognava un’Italia migliore, amava la tradizione quanto la ribellione, detestava l’arroganza dei contestatori almeno quanto la viltà dei moderati, e si sedette dalla parte del torto, per gusto aspro di libertà. Portava in piazza la bandiera tricolore, si emozionava per storie antiche e comizi infiammati, pensava che solo i maledetti potessero dire la verità.
Quel ragazzo insieme ad altri coetanei fondò una sezione e ogni mese facevano la colletta per pagare tredicimila lire di affitto, più le spese di luce, acqua e attività. Si tassavano dalla loro paghetta ma era solo un acconto, erano disposti a dare la vita. Il ragazzo aveva vinto una ricca borsa di studio di ben 150mila lire all’anno e decise di spenderla tutta per comprare alla sezione un torchio e così esercitare la sua passione politica e anche di stampa. Passò giorni interi da militante, a scrivere, a stampare e diffondere volantini. E con lui i suoi inseparabili camerati, Precco, Martimeo, il Canemorto, e altri. Scuola politica di pomeriggio, volantini di sera, manifesti di notte, rischi di botte e ogni tanto pellegrinaggi in cerca di purezza con tricolori e fazzoletti al collo. Erano migliaia i ragazzi come lui. Ce ne furono alcuni che persero la vita, una trentina mi pare, ma non vuol ricordare i loro nomi; lo infastidiva il richiamo ai loro nomi nei comizi per strappare l’applauso o, peggio, alle elezioni per strappare voti. Perciò non li cita. Sa solo che uno di quei ragazzi poteva essere lui.
È lui, il ragazzo di quindici anni, il vero mandante e ispiratore delle accuse a Fini. Non rivuole indietro i soldi che spese per il torchio, per mantenere la sezione, per comprare la colla. Furono ben spesi, ne va fiero. Non rivuole nemmeno gli anni perduti che nessuno del resto può restituirgli, le passioni bruciate di quel tempo. E nemmeno chiede che gli venga riconosciuto lo spreco di pensieri, energie, parole, opere e missioni che dedicò poi negli anni a quella «visione del mondo». Le idee furono buttate al vento ma è giusto così; è al vento che le idee si devono dare. Quell’etichetta gli restò addosso per tutta la vita, e gli costò non poco, ma seppe anche costruirvi sopra qualcosa. No, non chiede indietro giorni, giornali, libri, occasioni e tanto tanto altro ancora.
Però quel che non sopporta è pensare che qualcuno, dopo aver buttato a mare le sue idee e i loro testimoni, dopo aver gettato nel cesso quelle bandiere e quei sacrifici, dopo aver dimenticato facce, vite, morti, storie, culture e pensieri, possa usare quel che resta di un patrimonio di fede e passione per i porci comodi suoi e del suo clan famigliare. Capisce tutto, cambiare idee, adeguarsi al proprio tempo, abiurare, rinnegare, perfino tradire. Non giustifica, ma capisce; non rispetta, ma accetta. È la politica, bellezza. E figuratevi se pensa che dovesse restare inchiodato alla fiamma su cui pure ha campato per tanto tempo. Però quel che non gli va giù è vedere quelle paghette di ragazzi che alla politica dettero solo e non ebbero niente, quei soldi arrotolati di poveracci che li sottraevano alle loro famiglie e venivano a dirlo orgogliosi, quelle pietose collette tra gente umile e onesta, per tenere in vita sezioni, finire in quel modo. Gente che risparmiava sulla benzina della propria Seicento per dare due soldi al partito che col tempo finirono inghiottiti in una Ferrari. Gente che ha lasciato alla Buona Causa il suo appartamento. Gente che sperava di vedere un giorno trionfare l’Idea, come diceva con fede grottesca e verace. E invece, Montecarlo, i Caraibi, due, tre partiti sciolti nel nulla, gioventù dissolte nell’acido. È questo che il ragazzo non può perdonare.

Da Berlusconi il ragazzo non si aspettava nulla di eroico, e neanche da Bossi o da Casini. E nemmeno da Fini, tutto sommato. Capiva i tempi, i linguaggi e le esigenze mutate, le necessità della politica, il futuro... Poteva perfino trescare e finanziare la politica con schifose tangenti; ma giocare sulla pelle dei sogni, giocare sulla pelle dei poveri e dei ragazzini che per abitare i loro sogni si erano tolti i due soldi che avevano, no, non è accettabile.
Attingere da quel salvadanaio di emarginate speranze è vergognoso; come vergognoso è lasciare col culo per terra tanta gente capace e fedele nei secoli, che ha dato l’anima al suo partito ed era ancora in attesa di uno spazio per loro, per favorire con appaltoni rapidi e milionari il suddetto clan famigliare. Lui non crede che il senso della vita sia, come dice Bocchino in un’intervista, «Cibo, sesso e viaggi» (si è scordato dei soldi).
Il vero ispiratore e mandante dell’operazione è lui, quel ragazzo di quindici anni. Si chiama Marcello, ma potrebbe chiamarsi Pietrangelo o Marco. Non gl’interessa se Gianfrego debba dimettersi e andarsene all’estero, ai Caraibi o a Montecarlo, o continuare. Lo stufa questo interminabile grattaefini. È pronto a discutere le ragioni politiche, senza disprezzarle a priori. Sentiremo oggi le sue spiegazioni (ma perché un videomessaggio, non è mica Bin Laden). Però Fini non ha diritto di rubare i sogni di un ragazzo, di un vecchio, di un combattente. Non ha diritto di andarsi a svendere la loro dignità, i loro sacrifici, le loro idee. Non può sporcare quel motto di Pound che era il blasone di quei ragazzi; loro ci hanno rimesso davvero, lui ci ha guadagnato. Quel ragazzo ora chiede a Fini solo un piccolo sforzo, adattare lo slogan alla situazione reale e dire: se un uomo è disposto a svendere casa, o non vale niente la casa o non vale niente lui. E la casa valeva.

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Che rispondere?
Yure cosa vuoi rispondere a tanta verità amara, si i sogni son volati nel vento e nessuno ormai ce li ridarà, è triste ma è così, ha distrutto tutto.

Ada De Santis
25-09-10, 18:48
Yure mi ha anticipato. Ho letto tutto di un fiato questo splendido articolo di Veneziani, nel quale sentimenti, rabbia, disgusto e una forte dignità si mescolano. Una descrizione di ciò che è nell'animo di molti "giovani" di quel tempo, mi ci metto in mezzo pure io, che hanno visto più volte, ma mai così subdolamente, traditi i propri ideali. Non voglio affondare la lama nel burro e non voglio alimentare ulteriori polemiche che oggi, alla luce di quanto si legge,avrebbero poco senso . Penso soltanto sia doveroso riconoscere, anche tra coloro che lo hanno sempre criticato pesantemente, che ciò che Veneziani ha scritto non sia l'urlo "dell'amante tradito" bensì l'interpretazione dello stato d'animo della gente di Destra. I veri uomini liberi si riconoscono nei momenti più difficili.

Ciao SMB, ci ha falciato via che tristezza immensa,. I sogni i nostri sogni, rubati e gettati via.
Ciao caro amico mio

Supermario
25-09-10, 22:01
Meno male che Silvio c'è.

trilex
25-09-10, 22:42
Meno male che Silvio c'è.


i futuristi tutti a vicenza a cercare sto' sedicente miliardario proprietario dell'appartamento?


cmq gran bell'articolo, io non vengo da quella strada, MA grandissimo rispetto! quello che altri non meritano.

apibroker
25-09-10, 23:09
Yure mi ha anticipato. Ho letto tutto di un fiato questo splendido articolo di Veneziani, nel quale sentimenti, rabbia, disgusto e una forte dignità si mescolano. Una descrizione di ciò che è nell'animo di molti "giovani" di quel tempo, mi ci metto in mezzo pure io, che hanno visto più volte, ma mai così subdolamente, traditi i propri ideali. Non voglio affondare la lama nel burro e non voglio alimentare ulteriori polemiche che oggi, alla luce di quanto si legge,avrebbero poco senso . Penso soltanto sia doveroso riconoscere, anche tra coloro che lo hanno sempre criticato pesantemente, che ciò che Veneziani ha scritto non sia l'urlo "dell'amante tradito" bensì l'interpretazione dello stato d'animo della gente di Destra. I veri uomini liberi si riconoscono nei momenti più difficili.

Anche i veri stipendiati da Berlusconi.

Ada De Santis
26-09-10, 07:07
Anche i veri stipendiati da Berlusconi.

Dici sciocchezze come al solito, ma che razza di risposte dai?

Ada De Santis
26-09-10, 07:09
i futuristi tutti a vicenza a cercare sto' sedicente miliardario proprietario dell'appartamento?


cmq gran bell'articolo, io non vengo da quella strada, MA grandissimo rispetto! quello che altri non meritano.

Quoto trilex per la sua onestà intellettuale:giagia:

Ada De Santis
26-09-10, 07:13
Splendido articolo di Veneziani, quanta amara tristezza e quanta amara verità nelle sue parole.

yure22
26-09-10, 08:33
i futuristi tutti a vicenza a cercare sto' sedicente miliardario proprietario dell'appartamento?


cmq gran bell'articolo, io non vengo da quella strada, MA grandissimo rispetto! quello che altri non meritano.

Neppure io vengo da quella strada, sono stato socialista fino all'okkupazione del PSI da parte di occhetto, da allora berlusconiano.

Ho letto e debbo dire che mi sono commosso, per quello l'ho trascritto,
vedo che pure a voi ha fatto l'effetto che fece su di me.

Si possono avere idee diverse ma l'onestà intelletuale dovrebbe essere patrimonio di tutti.
Dovrebbe..............................


Leggendo la mia mente andava ad ada desantis ed é per questo che nell'altro forum glie l'ho dedicata.

Ada De Santis
26-09-10, 08:40
Neppure io vengo da quella strada, sono stato socialista fino all'okkupazione del PSI da parte di occhetto, da allora berlusconiano.

Ho letto e debbo dire che mi sono commosso, per quello l'ho trascritto,
vedo che pure a voi ha fatto l'effetto che fece su di me.

Si possono avere idee diverse ma l'onestà intelletuale dovrebbe essere patrimonio di tutti.
Dovrebbe..............................


Leggendo la mia mente andava ad ada desantis ed é per questo che nell'altro forum glie l'ho dedicata.

Grazie yuere le tue parole mi hanno commosso , mi ha commosso la tua umanità , la tua onestà, la tua comprensione, tu sei diverso da tanti altri.
Sono commossa non so che scrivere solo GRAZIE YURE. Un bacio affettuoso
caro amico.

apibroker
26-09-10, 09:23
Dici sciocchezze come al solito, ma che razza di risposte dai?

Se io scrivessi sul Giornale sarei uno stipendiato di Berlusconi e certamente non potrei che parlare male di Fini.
Prima di accusare altri di scrivere sciocchezze rileggiti.

Ada De Santis
26-09-10, 09:39
Se io scrivessi sul Giornale sarei uno stipendiato di Berlusconi e certamente non potrei che parlare male di Fini.
Prima di accusare altri di scrivere sciocchezze rileggiti.

La verità fa male Apibroker.Scusa ma non mi avevi messo nella lista degli ignorati? Ah quello che ti pare lo leggi.Apibroker, non mi interessa su quale giornale scrive, mi interessa che l'articolo rispecchia la verità.

yure22
26-09-10, 09:55
La verità fa male Apibroker.Scusa ma non mi avevi messo nella lista degli ignorati? Ah quello che ti pare lo leggi.Apibroker, non mi interessa su quale giornale scrive, mi interessa che l'articolo rispecchia la verità.

Dimmi su che giornale scrivi e ti dirò chi sei?

Ma suvvia, api, sei rim asto ai tempi dell'ombroso?

Ada De Santis
26-09-10, 10:09
Dimmi su che giornale scrivi e ti dirò chi sei?

Ma suvvia, api, sei rim asto ai tempi dell'ombroso?

Yuere la verità Api non l'ha digerita.E' un punto dolente quello che descrive Veneziani.

apibroker
26-09-10, 10:20
La verità fa male Apibroker.Scusa ma non mi avevi messo nella lista degli ignorati? Ah quello che ti pare lo leggi.Apibroker, non mi interessa su quale giornale scrive, mi interessa che l'articolo rispecchia la verità.

Ada avevo scritto che ti avevo messo nella lista degli ignoranti, non degli ignorati, che peraltro è vuota.

apibroker
26-09-10, 10:21
Dimmi su che giornale scrivi e ti dirò chi sei?

Ma suvvia, api, sei rim asto ai tempi dell'ombroso?

No dimmi su che Giornale scrivi e ti dirò da chi sei stipendiato.
No perchè uno che scrive con quell'enfasi, sembrerebbe uno che si è messo ad appoggiare Gandhi o chissà quale statista. Ed invece lo troviamo a scrivere nel Giornale di Berlusconi a crecare di abbatterne il suo avversario politico e magari a dividersi tra il tifo per uno che scappa dai processi, che sostiene mafiosi e camorristi ed un altro che fa spiare i propri avversari politici, che crea buchi mostruosi alla regione Lazio e che viene condannato a 18 mesi di reclusione.
E voi boccaloni che gli andate dietro.

Ada De Santis
26-09-10, 10:34
No dimmi su che Giornale scrivi e ti dirò da chi sei stipendiato.
No perchè uno che scrive con quell'enfasi, sembrerebbe uno che si è messo ad appoggiare Gandhi o chissà quale statista. Ed invece lo troviamo a scrivere nel Giornale di Berlusconi a crecare di abbatterne il suo avversario politico e magari a dividersi tra il tifo per uno che scappa dai processi, che sostiene mafiosi e camorristi ed un altro che fa spiare i propri avversari politici, che crea buchi mostruosi alla regione Lazio e che viene condannato a 18 mesi di reclusione.
E voi boccaloni che gli andate dietro.

L'articolo dice la verità è incontestabile, ci puoi offendere quanto vuoi, ma è così, non siamo dei BOCCALONI,

yure22
26-09-10, 10:47
No dimmi su che Giornale scrivi e ti dirò da chi sei stipendiato.
No perchè uno che scrive con quell'enfasi, sembrerebbe uno che si è messo ad appoggiare Gandhi o chissà quale statista. Ed invece lo troviamo a scrivere nel Giornale di Berlusconi a crecare di abbatterne il suo avversario politico e magari a dividersi tra il tifo per uno che scappa dai processi, che sostiene mafiosi e camorristi ed un altro che fa spiare i propri avversari politici, che crea buchi mostruosi alla regione Lazio e che viene condannato a 18 mesi di reclusione.
E voi boccaloni che gli andate dietro.

Vedi, lo ripeto, io ero socialista, quindi un po lontano dal sentire di veneziani però.... Però le avessi scritte tu quelle parole mi sarei commosso pure.

Vedi in quella paginetta ci sta molto di più di una appartenenza ad un partito

Il libro cuore, sarà pur stato un po esagerato però toccava nel profondo di noi stessi, parlava a tutti e non soltanto ai socialisti.

Qua trattasi di sentimenti e mi sembra doveroso inchinarmi davanti ad essi.

Ada De Santis
26-09-10, 11:11
Vedi, lo ripeto, io ero socialista, quindi un po lontano dal sentire di veneziani però.... Però le avessi scritte tu quelle parole mi sarei commosso pure.

Vedi in quella paginetta ci sta molto di più di una appartenenza ad un partito

Il libro cuore, sarà pur stato un po esagerato però toccava nel profondo di noi stessi, parlava a tutti e non soltanto ai socialisti.

Qua trattasi di sentimenti e mi sembra doveroso inchinarmi davanti ad essi.

Ti quoto Yure

Ivan
26-09-10, 12:06
I metodi dell'Innominato (http://www.repubblica.it/politica/2010/09/26/news/analisi_d_avanzo-7434012/?ref=HREA-1)

Tomás de Torquemada
26-09-10, 12:45
A me, invece, questo genere di articoli tipicamente alla Veneziani-Cappuccetto Rosso non piace affatto.

Non è come dice lui, non c'era alcun bisogno di aspettare il 2010.

Nel 1994 avevo 22 anni, segretario FdG in carica, e ricordo benissimo come tutti i miei sogni fossero già ampiamente andati al diavolo con la svolta di Fiuggi.

Non certo per il distacco dal fascismo - che, sia pure in modo più elegante e maturo visto che parlavamo di fascismo 2000 qualche mese prima :D, era ampiamente auspicabile e necessario - ma perché il partito era diventato subito un coacervo di riciclati di ogni genere, specie di provenienza democristiana e socialista, che quasi ridevano in faccia a noi che eravamo lì dai tempi bui e non facevano mistero di nutrire intenzioni tutt'altro che nobili e romantiche...

Queste cose le sappiamo da sedici anni, dunque, e non temo smentite di sorta perché le ho vissute. Perciò Veneziani avrebbe dovuto scrivere prima le sue litanie... Ormai - ormai che Fini ha irreversibilmente gettato un patrimonio alle ortiche con l'applauso e il sostegno isterico di colonnelli e militanti perché bisognava VINCEREEEEEEE... :sofico: - lasciano il tempo che trovano... e il nostro ex consigliere di amministrazione Rai farebbe miglior figura a evitare queste sortite fuori tempo massimo.

Ada De Santis
26-09-10, 13:12
A me, invece, questo genere di articoli tipicamente alla Veneziani-Cappuccetto Rosso non piace affatto.

Non è come dice lui, non c'era alcun bisogno di aspettare il 2010.

Nel 1994 avevo 22 anni, segretario FdG in carica, e ricordo benissimo come tutti i miei sogni fossero già ampiamente andati al diavolo con la svolta di Fiuggi.

Non certo per il distacco dal fascismo - che, sia pure in modo più elegante e maturo visto che parlavamo di fascismo 2000 qualche mese prima :D, era ampiamente auspicabile e necessario - ma perché il partito era diventato subito un coacervo di riciclati di ogni genere, specie di provenienza democristiana e socialista, che quasi ridevano in faccia a noi che eravamo lì dai tempi bui e non facevano mistero di nutrire intenzioni tutt'altro che nobili e romantiche...

Queste cose le sappiamo da sedici anni, dunque, e non temo smentite di sorta perché le ho vissute. Perciò Veneziani avrebbe dovuto scrivere prima le sue litanie... Ormai - ormai che Fini ha irreversibilmente gettato un patrimonio alle ortiche con l'applauso e il sostegno isterico di colonnelli e militanti perché bisognava VINCEREEEEEEE... :sofico: - lasciano il tempo che trovano... e il nostro ex consigliere di amministrazione Rai farebbe miglior figura a evitare queste sortite fuori tempo massimo.

Su questo hai ragione TORQUEMADA ,non c'era bisogno di aspettare il 2010, abbiamo capito tutto dalla svolta Di Fiuggi ma l'articolo ha tirato fuori i nostri sogni, anche se in un ritardo pazzesco. La gente ha creduto in una destra più moderna, io non ci ho creduto, ma molti altri SI.Quante volte scrivendo su questo forum ho detto che non avevamo bisogno di fare la svolta di Fiuggi, fini aveva preso un sacco di voti, stava quasi per diventare sindaco d Roma, quante volte ho detto che tirava aria di destra, c'era possibilità finalmente di fare una grande DESTRA VERA una destra del 2000, ma lui ha distrutto per sete di potere, ALMIRANTE non lo avrebbe fatto, sarebbe riuscito a fare una GRANDE DESTRA,ma lui era u grande uomo.Fini è solo un opportunista.
Ciao TORQUEMADA

Tomás de Torquemada
26-09-10, 13:24
Su questo hai ragione TORQUEMADA ,non c'era bisogno di aspettare il 2010, abbiamo capito tutto dalla svolta Di Fiuggi ma l'articolo ha tirato fuori i nostri sogni, anche se in un ritardo pazzesco. La gente ha creduto in una destra più moderna, io non ci ho creduto, ma molti altri SI.
Ciao TORQUEMADA

Destra moderna?

Un giorno arrivo in federazione e sento un certo trambusto. C'era una notizia: un intero circolo di socialisti aveva aderito ad AN, compreso il locale e con grande giubilo dei nostri dirigenti... gli stessi che oggi criticano Fini e allora ne sostenevano incondizionatamente le scelte, poiché "per vincere" dovevamo "aprirci alle intelligenze provenienti da fuori" (sic)...

Ricordo questi volti "nuovi"... e i loro sguardi persi nel vuoto quando ci sentivano parlare di politica e valori... probabilmente si chiedevano cosa ci fosse da guadagnare... :D

Allora qualcuno, per attenuare la mia incazzatura, disse che in fondo pure Mussolini era stato socialista... come se essere socialisti ai primi del novecento o nella craxiana Italia da bere anni Ottanta fosse la medesima cosa... :sofico:

Tomás de Torquemada
26-09-10, 13:28
Su questo hai ragione TORQUEMADA ,non c'era bisogno di aspettare il 2010, abbiamo capito tutto dalla svolta Di Fiuggi ma l'articolo ha tirato fuori i nostri sogni, anche se in un ritardo pazzesco. La gente ha creduto in una destra più moderna, io non ci ho creduto, ma molti altri SI.Quante volte scrivendo su questo forum ho detto che non avevamo bisogno di fare la svolta di Fiuggi, fini aveva preso un sacco di voti, stava quasi per diventare sindaco d Roma, quante volte ho detto che tirava aria di destra, c'era possibilità finalmente di fare una grande DESTRA VERA una destra del 2000, ma lui ha distrutto per sete di potere, ALMIRANTE non lo avrebbe fatto, sarebbe riuscito a fare una GRANDE DESTRA,ma lui era u grande uomo.Fini è solo un opportunista.
Ciao TORQUEMADA

Una svolta ci voleva come il pane, appunto per liberarci del fascismo 2000 e delle altre stupidaggini nostalgiche di cui Fini era grande assertore...

Il problema è appunto che lui non ha svoltato... ma si è inserito nel filone del becero vecchiume primorepubblicano di cui ha recuperato armi e bagagli... compresa la lagna antifascista, speculare alla precedente e ugualmente priva di senso visto che il fascismo non c'è più.

Ada De Santis
26-09-10, 13:32
Destra moderna?

Un giorno arrivo in federazione e sento un certo trambusto. C'era una notizia: un intero circolo di socialisti aveva aderito ad AN, compreso il locale e con grande giubilo dei nostri dirigenti... gli stessi che oggi criticano Fini e allora ne sostenevano incondizionatamente le scelte, poiché "per vincere" dovevamo "aprirci alle intelligenze provenienti da fuori" (sic)...

Ricordo questi volti "nuovi"... e i loro sguardi persi nel vuoto quando ci sentivano parlare di politica e valori... probabilmente si chiedevano cosa ci fosse da guadagnare... :D

Allora qualcuno, per attenuare la mia incazzatura, disse che in fondo pure Mussolini era stato socialista... come se essere socialisti ai primi del novecento o nella craxiana Italia da bere anni Ottanta fosse la medesima cosa... :sofico:

La solita stupida frase che ho sentito un miliardo di volte, anche Mussolini era socialista ,no certamente che non era la medesima cosa, nei primi del "900 era tutto ben diverso.Chi insegnerà la storia quella vera? TORQUEMADA?

Ada De Santis
26-09-10, 13:37
Una svolta ci voleva come il pane, appunto per liberarci del fascismo 2000 e delle altre stupidaggini nostalgiche di cui Fini era grande assertore...

Il problema è appunto che lui non ha svoltato... ma si è inserito nel filone del becero vecchiume primorepubblicano di cui ha recuperato armi e bagagli... compresa la lagna antifascista, speculare alla precedente e ugualmente priva di senso visto che il fascismo non c'è più.

Sei eccezionale è la prima volta che parlo di politica con te, è la più bella lezione di politica e storia che io abbia mai sentito, ti lrggerei per ore, quante cose imparerei.TORQUEMADA

Mariox
27-09-10, 09:40
Ciao SMB, ci ha falciato via che tristezza immensa,. I sogni i nostri sogni, rubati e gettati via.
Ciao caro amico mio

Ciao Ada, più che "falciarci" via, Fini si è auto falciato. Le sue sono "idee" monche, prive di ogni minimo supporto ideologico, pregne però di quell'arroganza e di quella supponenza che noi da sempre combattiamo. Non amo il nostalgismo, e per questo non voglio scadere nella retorica citando alcuni luoghi comuni legati ad un passato che, in quanto tale, va custodito nell'intimo di ognuno di noi ma non strumentalizzato. Sta di fatto che Fini, a mio modesto parere, ha perso ormai la sua più grande occasione. Non siamo quindi noi ad essere stati "falciati" via. Ti saluto caramente.

stephen
27-09-10, 10:21
No dimmi su che Giornale scrivi e ti dirò da chi sei stipendiato.
No perchè uno che scrive con quell'enfasi, sembrerebbe uno che si è messo ad appoggiare Gandhi o chissà quale statista. Ed invece lo troviamo a scrivere nel Giornale di Berlusconi a crecare di abbatterne il suo avversario politico e magari a dividersi tra il tifo per uno che scappa dai processi, che sostiene mafiosi e camorristi ed un altro che fa spiare i propri avversari politici, che crea buchi mostruosi alla regione Lazio e che viene condannato a 18 mesi di reclusione.
E voi boccaloni che gli andate dietro.

E a cui voi (FLI) fornite ministri, sottosegretari e voti di fiducia.

yure22
27-09-10, 11:05
E a cui voi (FLI) fornite ministri, sottosegretari e voti di fiducia.

Ma ci sta ! lo sta coiprendo berlusconi .
Chi meglio di un grande imprenditore potrebbe coprire quel ruolo?
Eppoi chi ha sfiduciato l'ex ministro per un appartamento pagato un po di meno?

stephen
27-09-10, 11:16
Ma ci sta ! lo sta coiprendo berlusconi .
Chi meglio di un grande imprenditore potrebbe coprire quel ruolo?


Un grande statista.

Ada De Santis
27-09-10, 13:10
Ciao Ada, più che "falciarci" via, Fini si è auto falciato. Le sue sono "idee" monche, prive di ogni minimo supporto ideologico, pregne però di quell'arroganza e di quella supponenza che noi da sempre combattiamo. Non amo il nostalgismo, e per questo non voglio scadere nella retorica citando alcuni luoghi comuni legati ad un passato che, in quanto tale, va custodito nell'intimo di ognuno di noi ma non strumentalizzato. Sta di fatto che Fini, a mio modesto parere, ha perso ormai la sua più grande occasione. Non siamo quindi noi ad essere stati "falciati" via. Ti saluto caramente.

Ciao SMB, amico mio hai ragione non siamo stati noi ad essere "falciati" via,
noi non molleremo mai la nostra battaglia e i nostri cuori resteranno "FEDELI"
ai nostri principi, nessuno ce li potrà portare via.
Ciao SMB ti saluto con affetto, con tanto affetto caro amico.

FBI
27-09-10, 14:58
Ciao SMB, amico mio hai ragione non siamo stati noi ad essere "falciati" via,
noi non molleremo mai la nostra battaglia e i nostri cuori resteranno "FEDELI"
ai nostri principi, nessuno ce li potrà portare via.
Ciao SMB ti saluto con affetto, con tanto affetto caro amico.

Io penso di si.. risalirete ben presto una volta che la vostra barchetta starà affondando..

Orco Bisorco
03-10-10, 20:58
Generazione futuro. Un nome già inquietante di suo.

yure22
03-10-10, 21:02
Un grande statista.

Beh, dai, di pietro lo vedrei sprecato per fare il premierrre in italy.
Quando ci saranno le elezioni USA?

yure22
03-10-10, 21:05
Ciao ada, ero preoccupato ,non vedendoti più.
Ora tranquillizzato.