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famedoro
26-09-10, 17:57
MONTEZEMOLO: LEGA REPONSABILE DI NON SCELTE. BOSSI: FACILE PARLARE

L'Italia deve cambiare per crescere aumentare l'occupazione, il suo tasso di crescita e' troppo inferiore a quello medio Ue. E' il monito lanciato da Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, oggi a Genova nel suo intervento conclusivo al convegno ''Occupazione e competitivita'''. ''Non vogliamo ledere l'interesse dei lavoratori - ha detto il presidente di Confindustria - ma in questi anni abbiamo tollerato prassi che si devono rimuovere. Non si possono scambiare per diritti i falsi malati ne' accettare che non si lavori per guardare la partita. Dobbiamo avviare un dialogo costruttivo''. Marcegaglia ha quindi sollecitato ''una logica di cambiamento per tornare a crescere con forza e aumentare l'occupazione'', spiegando che ''i prossimi mesi sono importanti e essenziali per dare sostanza alla necessita' di modernizzare il paese e le relazioni industriali".

Secondo il presidente di Confindustria, l'Italia ha pagato caro la mancata modernizzazione. ''Se consideriamo il valore iniziale del pil italiano nel 1994 e quello finale antecrisi, il nostro tasso annuo medio di crescita e' stato dell'1,35% - ha spiegato - Tra il 1980 e il 1984, anni non esaltanti, il tasso medio era dell'1,97%. Mentre l'Italia cresceva in media dell'1,3%, la zona euro cresceva del 50% in piu'. Se l'Italia avesse registrato una crescita come quella dell'eurozona negli ultimi 16 anni, ogni italiano sarebbe stato a fine 2008 piu' ricco di 1.700 euro a testa in quel solo anno. Se fossimo cresciuti seguendo la media del G7, gli italiani sarebbero stati piu' ricchi di 2.100 euro. ''Crescendo meno degli altri - ha sottolineato Marcegaglia - abbiamo perso in 16 anni la bellezza di 540 miliardi di euro di pil sull'euroarea, 720 miliardi rispetto al G7. Signori cumulativamente si tratta di 9 mila euro in meno per ogni italiano relativamente ai paesi dell'euro e di ben 12 mila rispetto a quelli del G7''.

BOSSI A MARCEGAGLIA, FACILE PARLARE MA NOI SAPPIAMO COSA FARE - "E' facile parlare, molti parlano e pochi sanno cosa fare e mi sembra che questo governo ha dimostrato di saper cosa fare in un Paese pieno di parlatori. Lo dimostrano le cose fatte". Cosi' il leader della Lega Nord Umberto Bossi, che e' anche ministro per il federalismo, risponde alle parole del presidente della Confindustria Emma Marcegaglia. Bossi e' a Cuveglio, in provincia di Varese, per inaugurare una sede della Lega Nord.

ITALIAFUTURA, LEGA CORRESPONSABILE DI 16 ANNI DI NON SCELTE - "Ha ragione Bossi. E' facile parlare e piu' difficile agire. Bisogna ascoltarlo quando discetta sul valore dei proclami perche' si tratta di un vero esperto in materia. Negli ultimi sedici anni ha costruito il successo della Lega sul lavoro di organizzazione del partito ma anche sulle provocazioni (e ultimamente su qualche gesto)". E 'quanto si legge in un commento sul sito della Fondazione ItaliaFutura, vicino a Luca Cordero di Montezemolo. "Di fatti invece -scrivono Carlo Calenda e Andrea Romano- se ne sono visti ben pochi. Se non la corresponsabilita' della Lega in questi sedici anni di non scelte che hanno portato il paese ad impoverirsi materialmente e civilmente. Anche sul fronte delle rivendicazioni specifiche del suo elettorato Bossi ha combinato ben poco (guardare alle promesse sul federalismo per credere)". "Dubitiamo infatti -scrivono gli autori- che i suoi elettori l'abbiano mandato in Parlamento per difendere Cosentino o Brancher. Ha ragione Bossi: in Italia (e in particolare nella sua Padania immaginaria) la chiacchiera va per la maggiore e delle parole a vanvera di una classe politica screditata gli italiani ne hanno piene le tasche. In particolare -concludono- quelli che lavorano e producono (e al convegno di Genova della Confindustria ce n'erano tanti). Quegli italiani che, a differenza di Bossi, tengono in piedi il paese con i fatti e non con le parole".

MONTEZEMOLO: LEGA REPONSABILE DI NON SCELTE. BOSSI: FACILE PARLARE - Clandestinoweb: sondaggi politici, elettorali. Il sondaggio politico elettorale che fa opinione (http://www.clandestinoweb.com/number-news/26727-confindustria-litalia-deve-cambiare.-bossi-facile-parlare-noi-sappiamo-cosa.html)


...e intanto siamo ancora senza mionistro dello sviluppo economico... a proposito quand'era che il presidente della repubblica ha chiesto a Berlusconi di dargli un nome? Un mese fa se non sbaglio...

Iannis
26-09-10, 21:45
Vorrei sapere quali sono le non scelte che invece la confindustria farebbe. Quelle di Marchionne alla FIAT? Ok, ma affrontino la CGIL.
aumentare di più l'età pensionabile? Ci sono state resistenze per l'aumento già fatto dal cdx, loro propongono di più? Ne prendo atto!
Tagli alla spesa pubblica nel settore statale? Fatti, con le accuse e le resistenze che sappiamo. dicano se ne vogliono di più, ma abbiano il coraggio di dirlo espolicitamente, comodo lanciare frecciate così da essere simpatici ai benpensanti senza ammettere che vorrebbero più lacrime e sangue.
La famosa e fantomatica "politica industriale"? In cosa consiste? Perchè non la fanno le imprese prima ad esempio rompendo la retorica del "piccolo è bello" e inducendo i loro associati a unirsi facendo aziende con una massa critica decente?
La realtà è che come i sindacati non rappresentano più i laoratori realmente, così la Confindustria rappresenta sempre meno le imprese. In Lombardia tanto per dire molte aziende come la mia passano da Assolombarda alla Compagnia delle Opere. chissà quando Repubblica e il Corriere se ne accorgeranno, invece di foraggiare di una importanza e una popolarità solo virtuale Montezemolo e la Marcegaglia?