PDA

Visualizza Versione Completa : Il becero trionfo della democrazia liberale



Antonio
30-09-10, 11:05
L'Oligarca: Il becero trionfo della democrazia liberale (http://antoniolucignano.blogspot.com/2010/09/il-becero-trionfo-della-democrazia.html)

La democrazia liberale consente ad un uomo o ad un partito o ad una coalizione di governare se ottiene la metà più uno dei voti dei cittadini (durante le elezioni) e dei deputati (attraverso i voti di fiducia). Questa mera espressione quantitativa non esprime affatto una qualità: ottenere la maggioranza dei voti o la fiducia dei parlamentari (che in base all'attuale legge elettorale sono nominati dai segretari di partito, non eletti dai cittadini) non garantisce affatto sulla qualità dell'azione di governo.
Ricordando che anche Hitler fu democraticamente eletto, ieri abbiamo assistito all'ennesima farsa della democrazia quantitativa e liberale: un voto di fiducia scontato, su linee programmatiche vecchie di 9 anni ripetute come se fossero novità. La cosa paradossale è che questo voto di fiducia... ha sfiduciato il Paese. Solo i più schierati possono credere che questo governo possa campare fino al termine della legislatura, magari finendo i lavori sulla Salerno - Reggio nel 2013, magari facendo il federalismo fiscale, magari riuscendo a realizzare una riforma della Giustizia.
Se posso permettermi di fare la quota di: "Si andrà ad elezioni anticipate?", dopo i discorsi di ieri non posso fare a meno di mettere il SI a quota 1,05. I finiani hanno votato la fiducia, annunciando contestualmente la nascita di un nuovo partito: in pratica hanno comunicato a Silvio che hanno bisogno di tempo per strutturarsi e radicarsi, poi faranno cadere il governo, magari sulla giustizia. La famigerata quota 316 (altro dato puramente quantitativo) senza finiani e dissidenti non è stata raggiunta, quindi de facto il governo non ha la maggioranza. Siccome, però, formalmente la maggioranza dei voti è ancora dalla parte del Governo, tale strazio continuerà ai danni dei cittadini ridotti sempre più a sudditi lobotomizzati.
Solo Antonio Di Pietro, per il quale non ho MAI votato, è riuscito a dire le cose come stanno, a chiamarle per nome, col suo stile un pò rustico ma di certo chiaro ed efficace. Tutti gli altri, dal menzognero Berlusconi alla servile maggioranza e alla finta opposizione Pd-Udc, sono stati attenti a dimostrare che la situazione è uno schifo, ma non c'è a breve una alternativa. Bisogna tenersi il morto in casa, anche se ormai è in avanzato stato di decomposizione.
Intanto il Paese va letteralmente a rotoli: la disoccupazione è ai livelli del 1999; gli stipendi sono fermi da 7 anni; l'inflazione continua a salire; il Meridione è completamente abbandonato (a se stesso o alle mafie); non c'è un piano industriale nè turistico.
La democrazia della quantità, la liberaldemocrazia, ha trionfato. Il Paese ha perso. E continua a perdere. Ogni minuto, ogni secondo.

Rasputin
30-09-10, 13:10
La democrazia è in crisi, la verità è che stiamo cercando un sistema migliore.
Credo che la democrazia rappresentativa sia un sistema di transizione.

Se il cittadino diventa consapevole e curioso, allora non accetta più di dare una delega in bianco al politico: vorrà discutere, emendare, partecipare.
Chi è il politico ? Io voglio una dittatura, una dittatura democratica, ma non "democratica" nel senso plebeo e marchettaro che oggi va di moda

Nostro compito è accelerare questo processo; gli altri, quelli che vogliono distruggere il sapere e la scuola, remano contro.

Abbiamo visto i risultati della democrazia dei mediocri: andavano bene per le società del Dopoguerra, ora sono alla frutta, usiamo parole vecchie e gente vecchia.
E' possibile immaginare una democrazia dei migliori, dei partecipanti ? Sì

Antonio
07-10-10, 11:20
La democrazia è in crisi, la verità è che stiamo cercando un sistema migliore.
Credo che la democrazia rappresentativa sia un sistema di transizione.

Se il cittadino diventa consapevole e curioso, allora non accetta più di dare una delega in bianco al politico: vorrà discutere, emendare, partecipare.
Chi è il politico ? Io voglio una dittatura, una dittatura democratica, ma non "democratica" nel senso plebeo e marchettaro che oggi va di moda

Nostro compito è accelerare questo processo; gli altri, quelli che vogliono distruggere il sapere e la scuola, remano contro.

Abbiamo visto i risultati della democrazia dei mediocri: andavano bene per le società del Dopoguerra, ora sono alla frutta, usiamo parole vecchie e gente vecchia.
E' possibile immaginare una democrazia dei migliori, dei partecipanti ? Sì

Non solo è possibile: è NECESSARIO immaginare una democrazia della qualità, un GOVERNO DEI MIGLIORI (scusa l'autocitazione, hihihi).
La Storia da questo punto di vista ci aiuta: la democrazia è nata duemila anni prima del liberalismo (da Atene a Sparta, alla Roma Repubblicana, ecc...). Basta riprendere quegli Ideali di democrazia e tradurli oggi, ricontestualizzandoli.

Bisogna stare solo attenti all'eterogenesi dei fini (il mio compaesa Vico docuit)

Gianky
07-10-10, 11:45
Non solo è possibile: è NECESSARIO immaginare una democrazia della qualità, un GOVERNO DEI MIGLIORI (scusa l'autocitazione, hihihi).
La Storia da questo punto di vista ci aiuta: la democrazia è nata duemila anni prima del liberalismo (da Atene a Sparta, alla Roma Repubblicana, ecc...). Basta riprendere quegli Ideali di democrazia e tradurli oggi, ricontestualizzandoli.
Bisogna stare solo attenti all'eterogenesi dei fini (il mio compaesa Vico docuit)

Questo sarebbe il massimo, da platoniano non posso che essere d'accordo.

Antonio
07-10-10, 17:23
Questo sarebbe il massimo, da platoniano non posso che essere d'accordo.

Ne sono lieto.

Scusami e scusate l'autocitazione, ma incollo ciò che con la mia neonata associazione pensiamo sulla vecchia democrazia liberale e la Nuova Democrazia:

Nuova Democrazia: Cos'è la Nuova Democrazia? (http://progettonuovademocrazia.blogspot.com/2010/09/cose-la-nuova-democrazia.html)

"Qual è la differenza tra vecchia democrazia e Nuova Democrazia?

La vecchia democrazia è quella in cui vivi. Quella in cui conta apparire e possedere. Quella in cui servono gli "agganci" e le "entrature". Quella in cui i politici vengono eletti da tutti, anche da chi non conosce nulla della vita civile nazionale. Quella in cui comanda chi prende la metà più uno dei voti, senza distinzione di valore tra gli elettori. Quella in cui conta solo la quantità.

La Nuova Democrazia è l'opposto: è quella in cui conta essere; quella in cui vengono sanciti e difesi i diritti ed i doveri delle persone all'interno e verso una Comunità; quella in cui i politici vengono eletti dal Popolo, non dalla Massa; quella in cui i Rappresentanti del Popolo eletti dallo stesso non guadagnano cifre esorbitanti come oggi; quella in cui la Politica non è una professione, ma una passione; quella in cui conta la qualità."

La vecchia democrazia, quella liberale di stampo anglo-americano, è figlia dell'Illuminismo.
La Nuova Democrazia è la riattualizzazione della Vera e Antica Democrazia, quella organica e popolare, quella di Atene, Sparta e della Roma Repubblicana.

democratico
08-10-10, 11:37
gente strana se ne trova su internet tu sei uno di quelli