Rasputin
01-10-10, 09:26
A questo dato triste, si aggiunga il fatto che noi italiani, emigranti da sempre, esportatori di mafie ai quattro angoli del mondo, siamo diventati pure razzisti all'interno dei nostri confini :postridicolo:
"Nessuno" in Patria, "qualcuno" altrove Gli italiani se ne vanno. Di nascosto - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/economia/2010/09/29/news/nessuno_in_patria_qualcuno_altrove_la_generazione_ degli_italiani_in_fuga-7540203/)
L'Italia è uno dei Paesi europei che più esporta laureati: quattro volte più che la Germania, la Francia o il Regno Unito. Allo stesso tempo, però, è tra quelli che meno importano giovani delle stesse caratteristiche. Secondo le stime dell'OCSE, solo un immigrato su dieci in Italia ha un'educazione terziaria: meno della metà degli immigrati in Spagna, un terzo di quelli che si dirigono verso l'Inghilterra, una percentuale inferiore anche a quella di chi migra in Grecia.
Tra il 2000 e il 2010 oltre 300mila persone tra i 20 e i 40 hanno lasciato il nostro Paese e quasi il 60% di loro ha raggiunto un altro Stato europeo. Sono tutti dati forniti dall'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (AIRE), e ci dicono che la comunità dei migranti italiani in Europa è la terza più popolosa, dopo la rumena e la polacca, con un totale di 1,3 milioni di unità. Nel mondo saremmo circa 4 milioni.
Eppure, anche i dati ufficiali rappresentano un'enorme sottostima rispetto alle cifre reali. Esiste una numerosa popolazione di italiani, soprattutto giovani e altamente istruiti, stabilmente domiciliati al di fuori dei confini nazionali che né il Ministero degli Esteri né le organizzazioni internazionali riescono a censire. E infatti, confrontando i dati dell'AIRE con quelli delle città più recentemente prese d'assalto dai migranti italiani, come Berlino, Barcellona, Londra o Parigi, si scopre che il numero degli arrivi degli ultimi decenni non coincide affatto con il numero di espatriati registrato dai consolati italiani a fini statistici ed elettorali.
"Nessuno" in Patria, "qualcuno" altrove Gli italiani se ne vanno. Di nascosto - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/economia/2010/09/29/news/nessuno_in_patria_qualcuno_altrove_la_generazione_ degli_italiani_in_fuga-7540203/)
L'Italia è uno dei Paesi europei che più esporta laureati: quattro volte più che la Germania, la Francia o il Regno Unito. Allo stesso tempo, però, è tra quelli che meno importano giovani delle stesse caratteristiche. Secondo le stime dell'OCSE, solo un immigrato su dieci in Italia ha un'educazione terziaria: meno della metà degli immigrati in Spagna, un terzo di quelli che si dirigono verso l'Inghilterra, una percentuale inferiore anche a quella di chi migra in Grecia.
Tra il 2000 e il 2010 oltre 300mila persone tra i 20 e i 40 hanno lasciato il nostro Paese e quasi il 60% di loro ha raggiunto un altro Stato europeo. Sono tutti dati forniti dall'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (AIRE), e ci dicono che la comunità dei migranti italiani in Europa è la terza più popolosa, dopo la rumena e la polacca, con un totale di 1,3 milioni di unità. Nel mondo saremmo circa 4 milioni.
Eppure, anche i dati ufficiali rappresentano un'enorme sottostima rispetto alle cifre reali. Esiste una numerosa popolazione di italiani, soprattutto giovani e altamente istruiti, stabilmente domiciliati al di fuori dei confini nazionali che né il Ministero degli Esteri né le organizzazioni internazionali riescono a censire. E infatti, confrontando i dati dell'AIRE con quelli delle città più recentemente prese d'assalto dai migranti italiani, come Berlino, Barcellona, Londra o Parigi, si scopre che il numero degli arrivi degli ultimi decenni non coincide affatto con il numero di espatriati registrato dai consolati italiani a fini statistici ed elettorali.