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GILANICO
03-06-21, 11:39
Giovanni Brusca è stato scarcerato: perché è libero il boss della strage di Capaci

'U verru, l'uomo che azionò il telecomando della strage di Capaci, da ieri è tornato in libertà dopo un quarto di secolo di galera. Ha ricevuto l'applicazione dei benefici previsti per i collaboratori di giustizia "affidabili".

Giovanni Brusca è libero. Il boss mafioso e fedelissimo di Totò Riina ha lasciato il carcere dopo aver scontato la pena di 25 anni con 45 giorni di anticipo rispetto alla scadenza della condanna. Sarà sottoposto a controlli e protezione ed a quattro anni di libertà vigilata, come deciso dalla Corte d'Appello di Milano.

Perché Giovanni Brusca è libero
L'ex killer di Cosa nostra che il 23 maggio 1992 azionò il telecomando per la strage di Capaci, detto 'u verru (il porco), è stato scarcerato per effetto della della legge del 13 febbraio del 2001 grazie alla quale per lo Stato italiano ha finito di scontare la propria pena detentiva. Avendo scelto di collaborare con la giustizia ha ottenuto gli sconti di pena previsti dalla legge. Brusca è accusato anche della brutale uccisione di Giuseppe Di Matteo, il figlio undicenne del pentito Santino: il piccolo è stato strangolato e sciolto nell'acido perche' il papà collaborava con la giustizia. Nel frattempo ha usufruito di 80 permessi-premio.

Brusca, 64 anni, due anni fa aveva chiesto la scarcerazione ma la Cassazione disse di no. Era il 19 ottobre del 2019, quando i giudici con l'ermellino bocciarono la richiesta dei legali del killer di Giovanni Falcone e del mandante dell'omicidio del piccolo Giuseppe che voleva usufruire degli arresti domiciliari. La Cassazione aveva respinto l'istanza dei legali per ottenere gli arresti domiciliari. La procura generale della Corte di Cassazione aveva chiesto, con una requisitoria scritta, ai giudici della prima sezione penale di rigettare il ricorso dell'ex boss di Cosa Nostra contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma. I legali di Brusca, infatti, avevano chiamato in causa la Cassazione, perché decidesse in merito alla sentenza del tribunale che, nel marzo 2019, aveva respinto l'istanza del mafioso per la detenzione domiciliare.

Perché Giovanni Brusca è stato scarcerato? L'agenzia di stampa Ansa scrive che nel suo caso sono stati semplicemente applicati i benefici previsti per i collaboratori "affidabili". Se ne era già tenuto conto nel calcolo delle condanne che complessivamente arrivano a 26 anni. Siccome il boss di San Giuseppe Jato era stato arrestato nel 1996 nel suo covo in provincia di Agrigento, sarebbe stato scarcerato nel 2022. Ma la pena si è ancora accorciata per la "buona condotta" dopo che a Brusca erano stati concessi alcuni giorni premio di libertà. Gli ultimi calcoli prevedevano la scarcerazione a ottobre. È arrivata anche prima. Brusca è libero per la legge sui collaboratori di giustizia (decreto-legge 15 gennaio 1991, convertito in legge 82/1991), che consente lo sconto di pena a quei mafiosi che, nel corso del tempo, decidono di fornire informazioni alla magistratura. Venne promulgata proprio su spinta dei magistrati Antonino Scopellitti e Giovanni Falcone.

L'ex magistrato Pietro Grasso oggi ha spiegato: "Con Brusca, lo Stato ha vinto non una ma tre volte. La prima quando lo ha arrestato, perchè era e resta uno dei peggiori criminali della nostra storia per numero di reati e ferocia. La seconda quando lo ha convinto a collaborare: le sue dichiarazioni hanno reso possibili processi e condanne e hanno fatto emergere pezzi di verità fondamentali sugli anni in cui Cosa nostra ha attaccato frontalmente lo Stato. La terza ieri, quando ne ha disposto la liberazione dopo 25 anni di carcere, rispettando l’impegno preso con lui e mandando un segnale potentissimo a tutti i mafiosi che sono rinchiusi in cella e la libertà, se non collaborano, non la vedranno mai”. Ecco, qui non c'entra nulla la riprovazione morale. C'entra solamente una cosa: la legge. Una legge che, negli anni, non è mai stata modificata (se non nel 2001), sebbene ora tutti si indignino. Una legge che riconosce l'importanza dei collaboratori di giustizia nel combattere la mafia. Ed è la legge e il suo rispetto a distinguerci da chi odia la legalità. È la legge a distinguere uno Stato di diritto da uno fondato sull'istinto".

Giovanni Brusca libero: la casa a San Giuseppe Jato e l'arresto con la moglie
Brusca, figlio del capomafia Bernardo, esponente della Cupola e morto in carcere, ha parlato delle proprie responsabilità in ordine al suo ruolo nella progettazione ed esecuzione della strage di Capaci del 23 maggio 1992, ma anche in diversi delitti e omicidi efferati che non hanno risparmiato donne e bambini. "La mia non è una scelta facile - aveva detto parlando della sua decisione - pesa la storia della mia famiglia, il dover accusare altri".

Arrestato insieme al fratello Enzo Salvatore a Cannatello la sera del 20 maggio 1996, località di mare a due passi da Agrigento, fu catturato grazie al famoso escamotage della moto smarmittata: dato che il Verru aveva uno dei rari telefonini Gps (rari per l'epoca), erano riusciti a intercettarlo ma non erano sicuri su dove si trovasse. Il rumore della moto diede la certezza al gruppo guidato, fra gli altri, dall'attuale questore Luigi Savina, all'epoca capo della Squadra mobile di Palermo. I due fratelli pluri-assassini e quella stessa sera, nel ritorno a Palermo, ci fu un'altra scena famosa, quella dell'esultanza degli uomini della Mobile. Poco meno di un anno dopo la cattura di un altro pezzo da novanta come Leoluca Bagarella, feroce alleato di Brusca, nel segno dell'impero corleonese di Toto' Riina, preso tre anni e mezzo prima, il 15 gennaio 1993.

Il fratello del boss di San Giuseppe Jato (Palermo) fu il primo a pentirsi, Giovanni gli andò appresso dopo qualche tempo. I magistrati non gli credettero mai fino in fondo e la sua collaborazione fu costellata di punti oscuri: dalla specie di trattativa con l'allora capo della Direzione nazionale antimafia Piero Luigi Vigna al rimpallo di racconti ambigui condivisi con il suo ex avvocato, Vito Ganci, che mise le mani avanti e si presentò per mettere in guardia dai possibili inquinamenti del boss, "pentito 24 carati", definizione ironica in una scritta sui muri di San Giuseppe Jato, nei giorni di agosto del 1996 in cui Brusca aveva cominciato a parlare.

'U Verru, da stragista a pentito
In tempi reltivamente recenti la Dda di Palermo gli sequestrò 200 mila euro, poi restituiti, ritenendo che avesse dei beni nascosti e mai rivelati, ha deposto nella Trattativa Stato-mafia, parlando del "papello" di Totò Riina, indicando come "terminale" delle richieste che il superboss avrebbe cercato di imporre allo Stato l'ex ministro dell'Interno ed ex presidente del Senato, Nicola Mancino. Unico imputato assolto nel processo sulla Trattativa, mai accusato tra l'altro di mafia o di concorso esterno ma solo di falsa testimonianza.

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Brusca ha testimoniato dappertutto, poi, dal processo Andreotti a Dell'Utri, da Mannino alla Trattativa Stato-mafia. Pesa su di lui quella condanna a 30 anni, mai ridotta, per il sequestro e l'omicidio del piccolo Di Matteo. Pm di quel processo era stato uno dei magistrati che a Palermo avevano coordinato le indagini dirette alla sua cattura, Alfonso Sabella, uno di coloro che poi raccolsero le sue confessioni. Deposero al processo Andreotti, i fratelli Brusca, accusarono il sette volte presidente del Consiglio di collusioni con i boss, ma negarono di conoscere la storia del bacio con Totò Riina, vicenda raccontata dal suo acerrimo nemico, Balduccio Di Maggio, che Brusca avrebbe voluto uccidere e che a sua volta tornò in armi a San Giuseppe Jato per sterminare gli uomini del Verru.

Fonte:

https://www.today.it/cronaca/giovanni-brusca.html


https://www.youtube.com/watch?v=5E35MSJX9sc

Io trovo che sia totalmente sbagliato!

Un pentito non dovrebbe avere il diritto che la sua pena venisse scontata, ma lo si inganna, dicendogli che cosi facendo potrebbe avere uno sconto di pena, quado, invece, non riceverà nessuno sconto.

Oppure, si costringe il reo condannato a parlare, con la forza.

Altro che palle, tutto il resto è solo bieco garantismo nei confronti di uno che ha ucciso più di 100 persone, compreso un ragazzino di 11 anni sciolto nell'acido.

Blake
03-06-21, 11:55
contro mafie e formazioni terroristiche ci vuole la polizia militare altro che abolizione dello Stato.Mi chiedo che fastidio dia lo Stato una volta abolito il capitalismo e instaurata una economia orizzontale cooperativa.L'orizzontalità va difesa , e per contrastare tutte queste teste di cazzo ci vuole polizia e il gabbio.

GILANICO
03-06-21, 12:48
Questo prescinde dall'esistenza o meno dello Stato, ma riguarda la funzione delle carceri per questi esemplari, persino in assenza di uno Stato.

Wu Wei
03-06-21, 13:18
contro mafie e formazioni terroristiche ci vuole la polizia militare altro che abolizione dello Stato.Mi chiedo che fastidio dia lo Stato una volta abolito il capitalismo e instaurata una economia orizzontale cooperativa.L'orizzontalità va difesa , e per contrastare tutte queste teste di cazzo ci vuole polizia e il gabbio.

Lo stato intreccia i suoi interessi sovrastrutturali con quelli delle organizzazioni criminali. Sono strutture affini e complementari.

GILANICO
03-06-21, 14:23
Si ma come la pensi in merito?

Ok che parti dello Stato intreccia i suoi interessi con quelli delle mafia, ma cosa ne pensi riguardo il pentito Brusca scarcerato?

Blake
03-06-21, 23:24
Lo stato intreccia i suoi interessi sovrastrutturali con quelli delle organizzazioni criminali. Sono strutture affini e complementari.

Sicuramente.Difatti occorre ripulirlo. Ma uomini armati che mettono nel gabbio le teste di cazzo che non sono in grado di autogovernarsi lo ritengo necessario.

Wu Wei
04-06-21, 07:31
Sicuramente.Difatti occorre ripulirlo. Ma uomini armati che mettono nel gabbio le teste di cazzo che non sono in grado di autogovernarsi lo ritengo necessario.

Stato è sinonimo di centralizzazione militare e burocratica ovvero gerarchia, autorità e repressione.
L'unico modo per ripulire lo stato è la sua eliminazione

Wu Wei
04-06-21, 07:44
Io trovo che sia totalmente sbagliato!

Un pentito non dovrebbe avere il diritto che la sua pena venisse scontata, ma lo si inganna, dicendogli che cosi facendo potrebbe avere uno sconto di pena, quado, invece, non riceverà nessuno sconto.

Oppure, si costringe il reo condannato a parlare, con la forza.

Altro che palle, tutto il resto è solo bieco garantismo nei confronti di uno che ha ucciso più di 100 persone, compreso un ragazzino di 11 anni sciolto nell'acido.
Ti spacci per estremista pacifista ma sei l'esatto opposto.

1) se inganni un pentito non avrai alcun altro pentito. E i pentiti sono quelli che meglio conoscono le organizzazioni criminali e che quindi più di nessun altro hanno le informazioni necessarie ad eradicarle
2) il carcere come concepito è solo uno strumento repressivo autoritario (sorvegliare e punire) che nulla da in ambito rieducativo
3) se si accetta l'utilità indiscussa del pentito si deve accettare che questo è pentito letteralmente. Va seguito e rieducato per essere reinserito nella società. In alternativa lo si uccise prima ancora del suo pentimento. Stabilirlo spetta alla comunità

Gian_Maria
04-06-21, 09:10
Era diventato un mostro per l'ambiente mafioso in cui era cresciuto. Se dopo diversi anni di detenzione e di collaborazione ha veramente dimostrato di essersi pentito e di essere pronto a essere reinserito nella società, secondo me è stato giusto dargli questa possibilità.

GILANICO
04-06-21, 10:39
Ti spacci per estremista pacifista ma sei l'esatto opposto.

1) se inganni un pentito non avrai alcun altro pentito. E i pentiti sono quelli che meglio conoscono le organizzazioni criminali e che quindi più di nessun altro hanno le informazioni necessarie ad eradicarle
2) il carcere come concepito è solo uno strumento repressivo autoritario (sorvegliare e punire) che nulla da in ambito rieducativo
3) se si accetta l'utilità indiscussa del pentito si deve accettare che questo è pentito letteralmente. Va seguito e rieducato per essere reinserito nella società. In alternativa lo si uccise prima ancora del suo pentimento. Stabilirlo spetta alla comunità

Malvagio con i malvagi e pacifico con i pacifici e buoni.

Quindi sei a favore della sua scarcerazione, come mi immaginavo. Evidentemente più di 100 uccisioni non bastano per te, invece per me si, bastano e avanzano.

Ingannare il pentito è la cosa migliore, poi se gli altri non ci cascano più si passa alla maniere forti, visto che non si ha a che fare con un santo - pacifico e benevolo.

GILANICO
04-06-21, 10:41
Era diventato un mostro per l'ambiente mafioso in cui era cresciuto. Se dopo diversi anni di detenzione e di collaborazione ha veramente dimostrato di essersi pentito e di essere pronto a essere reinserito nella società, secondo me è stato giusto dargli questa possibilità.

Anche se avesse ucciso tuoi figlio sciogliendolo nell'acido?

Anche se avesse ucciso tuo fratello o tuo padre?

Suvvia, queste ipocrisie egoiste mi fanno schifo.

Vallo a dire alle famiglie delle vittime di questo mostro.

Solo in Italia poteva succedere una cosa del genere, per una legge assurda voluta da quello che è stato assassinato proprio da Brusca.
Pentito o non pentito uno mostro simile deve stare in carcere a vita. Il rientro nella società è la sconfitta del sistema carcerario, e non solo.

Evidentemente si vede che per te la vita umana non conta un cazzo, men che meno la vita degli altri. Mentre io credo che la vita umana sia sacra, e chiunque uccida un altro essere umano debba essere escluso dalla società per il resto della sua vita.

Gian_Maria
04-06-21, 10:47
Anche se avesse ucciso tuoi figlio sciogliendolo nell'acido?

Anche se avesse ucciso tuo fratello o tuo padre?
Sì, io penso che darei la colpa principalmente a questo schifo di società, cioè il capitalismo, che produce persone antisociali e violente.

GILANICO
04-06-21, 10:50
Sì, io penso che darei la colpa principalmente a questo schifo di società, cioè il capitalismo, che produce persone antisociali e violente.

Allora sei un caso atipico, si che al posto di prendertela con il carnefice te la prendi con la società.

La società è formata anche da persone come te, come me, non solo dai vari Brusca.

Comunque è facile dire queste cose senza che tuo figlio o tuo padre siano stati realmente ucciso del Brusca di turno.

Vorrei vederti davanti alla salma di tuo figlio o di tuo padre, uccido brutalmente, se non provassi rabbia nei suoi confronti.

GILANICO
04-06-21, 11:00
Per me uno cosi non è un essere umano, tu invece con una falsa e ipocrita compassione lo difendi. In pratica sei garantista nei confronti di un mostro, ed un mostro pentito rimane sempre comunque un mostro.
Questi sono i segni del cristianesimo, del perdonare sino a settanta volto sette, che poi è una puttanata.

E' altrettanto facile ""pentirsi"" dopo aver ucciso più di 100 esseri umani, per mandare in carcere altri mafiosi con lo scopo di ricevere uno sconto di pena.

Gian_Maria
04-06-21, 11:21
Allora sei un caso atipico, si che al posto di prendertela con il carnefice te la prendi con la società.
Perché penso, come dice la Scienza, che l’individuo sia frutto principalmente dell’ambiente in cui nasce e cresce, non dei geni. Io ho avuto la fortuna di nascere in un paese ricco e in una famiglia non povera e non mafiosa, altri no.


Comunque è facile dire queste cose senza che tuo figlio o tuo padre siano stati realmente ucciso del Brusca di turno.

Vorrei vederti davanti alla salma di tuo figlio o di tuo padre, uccido brutalmente, se non provassi rabbia nei suoi confronti.
Infatti ho usato il condizionale, ma finora la mia razionalità ha sempre avuto il sopravvento anche nei momenti difficili e penso che lo farebbe anche in quel caso.

Gian_Maria
04-06-21, 11:23
Per me uno cosi non è un essere umano, tu invece con una falsa e ipocrita compassione lo difendi. In pratica sei garantista nei confronti di un mostro, ed un mostro pentito rimane sempre comunque un mostro.
Questi sono i segni del cristianesimo, del perdonare sino a settanta volto sette, che poi è una puttanata.

E' altrettanto facile ""pentirsi"" dopo aver ucciso più di 100 esseri umani, per mandare in carcere altri mafiosi con lo scopo di ricevere uno sconto di pena.
Io penso che una persona possa cambiare, in meglio, il cristianesimo non c'entra niente.

GILANICO
04-06-21, 11:46
Perché penso, come dice la Scienza, che l’individuo sia frutto principalmente dell’ambiente in cui nasce e cresce, non dei geni. Io ho avuto la fortuna di nascere in un paese ricco e in una famiglia non povera e non mafiosa, altri no.


Infatti ho usato il condizionale, ma finora la mia razionalità ha sempre avuto il sopravvento anche nei momenti difficili e penso che lo farebbe anche in quel caso.

Ma per quanto mi riguarda potresti pure prendertela con le farfalle, che tanto non cambierebbe ciò che penso a riguardo.

Quindi sei un socialista che proviene da una famiglia materialisticamente ricca?

Altra atipicità..

Questo spiegherebbe molte cose, per esempio il fatto che sei distaccato dalla realtà quotidiana e che vivi tra le nuvole. E' come se provassi un senso di colpa, per questo sei garantista nei confronti di quelli che sono stati più sfortunati di te, ed usi questo come giustificante.

Ma ci sono persone che provengono da altrettante famigli ricche e benestanti che commettono atrocità, cosi come ci sono individui che provengono da famiglie povere e disagiate che non commetto alcuna atrocità.
Quindi sbagli nel generalizzare in questo modo..

GILANICO
04-06-21, 11:48
Io penso che una persona possa cambiare, in meglio, il cristianesimo non c'entra niente.

E questo vale più di 100 morti secondo te?

Io non credo proprio.

Potresti pure cambiare in meglio, si fa per dire, ma sempre all'interno del carcere.

Che si ripulisca l'anima con il proprio dio, ma sempre in carcere.

Gian_Maria
04-06-21, 12:24
Quindi sei un socialista che proviene da una famiglia materialisticamente ricca?
No, da una famiglia di lavoratori: mia madre maestra, mio padre infermiere.

GILANICO
04-06-21, 12:26
Sì, io penso che darei la colpa principalmente a questo schifo di società, .

Volevo farti presente che è stata questa schifo di società a rimetterlo in libertà, il ravveduto Brusca.

GILANICO
04-06-21, 12:29
No, da una famiglia di lavoratori: mia madre maestra, mio padre infermiere.

Il fatto che brusca abbia ricevuto un educazione dispotica non significa nulla, tantomeno dovrebbe servire per giustificare le sue terribili azioni, credere nel suo ravvedimento e rimetterlo in libertà.

Mio padre era operaio e mia madre una dattilografa, anche se poi si ammalò di schizofrenia e fini in un centro psichiatrico, dove passò il resto della sua vita prima di morire di cancro nel 2011.

Gian_Maria
04-06-21, 12:43
Volevo farti presente che è stata questa schifo di società a rimetterlo in libertà, il ravveduto Brusca.
Insomma, tu non credi propria che possa essersi pentito veramente e che possa essere cambiato.

Gian_Maria
04-06-21, 12:44
Il fatto che brusca abbia ricevuto un educazione dispotica non significa nulla,
Come puoi dire che non significa nulla?

GILANICO
04-06-21, 13:17
Insomma, tu non credi propria che possa essersi pentito veramente e che possa essere cambiato.

Ma potrebbe anche essersi pentito e ravveduto quanto vuoi, ma per quanto mi riguarda non basta per la libera uscita, cosi come non basta il fatto che grazie al suo pentimento altri mafiosi siano finiti in carcere.

GILANICO
04-06-21, 13:29
Come puoi dire che non significa nulla?

Al fine di tutti gli omicidi che ha commesso è totalmente indifferente, e di certo non lo uso come giustificante o attenuante come fai tu. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità delle sue scelte, a prescindere dall'educazione che ha ricevuto. Se vuole cercare la redenzione con Dio, faccia pure, ma rimanendo in carcere.

Wu Wei
04-06-21, 20:32
Ecco che salta fuori la vera natura di gilanico. Violento e dispotico all'ennesima potenza.
Però non lui direttamente. Lui delega la sua rabbia all'autorità. Esalta il carcere a vita e la massima pena. Ovviamente stabilità dal giudice e eseguita dalle guardie in divisa.

Gilanico l'"anarchico pacifista". Quello che non interverrebbe in difesa ne dallo scippo alla vecchia, ne di sua sorella dallo stupratore

GILANICO
04-06-21, 20:58
Ecco che salta fuori la vera natura di gilanico. Violento e dispotico all'ennesima potenza.
Però non lui direttamente. Lui delega la sua rabbia all'autorità. Esalta il carcere a vita e la massima pena. Ovviamente stabilità dal giudice e eseguita dalle guardie in divisa.

Gilanico l'"anarchico pacifista". Quello che non interverrebbe in difesa ne dallo scippo alla vecchia, ne di sua sorella dallo stupratore

Ma smettila di dire stronzate te ne prego.

Disse quello che mi chiama di continuo codardo - sfigato e cagasotto, che crede nella difesa personale e in coloro che pensano di portare l'anarchismo attraverso le armi e la guerra.
Quindi finiscila con questa manfrina mediocre.

Brusca non avrebbe mai dovuto uscire dal carcere, questa è la verità, ma visto che qui in Italia è pieno di moralisti di merda e doppiopesisti, ora lo puoi tranquillamente invitare a casa tua, assieme ai terroristi islamici e tutti gli altri mafiosi di merda.

Detto con tutta la pacatezza e la moderazione possibile ovviamente.:encouragement: