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Lèon Kochnitzky
01-07-21, 13:31
Da anarchico (o forse dovrei meglio dire "anarcoide" non riconoscendomi un pensiero dottrinario) mi e vi domando.
Sono cresciuto negli anni '90, quando essere "ribelli" "alternativi", cioè appartenere a un mondo antagonista voleva dire ancora pienamente rifarsi a pensieri anarchici o anarco-comunisti (cosa che io comunque non sono, è giusto un parere), per cui : lotta di classe, anticapitalismo, certo, antifascismo, ma non centralizzato, e via dicendo.
Mi domando, qual è stata la mutazione che ha portato le correnti che si rifanno a questi pensieri (escludo gli anarco-individualisti, a cui mi sento di appartenere, che se ne fottono di tutto, giustamente) ad aderire ad una visione totalizzante del discorso diritti civili, che a mio modo di vedere, da marginalista e rivoluzionario è diventato filo-sistemico, tralasciando tutto quello che invece è il seme dell'anarchismo e del socialismo, appunto lotta di classe, anticapitalismo, lotte sociali?
Probabilmente, chi oggi si considera anarchico e ha meno di 30 anni, pensa che essere anarchici (o di sinistra) significhi lottare per questi valori, ma quando io ne avevo 15/20 il sogno era lottare per l'anarchia e il comunismo , il resto era subordinato a questo. A voi la palla, e spero in una serena discussione senza insulti e polemiche.

Wu Wei
01-07-21, 13:36
Puoi fare qualche esempio di "visione totalizzante dei diritti civili" da parte degli anarchici attuali?

Lèon Kochnitzky
01-07-21, 13:49
Puoi fare qualche esempio di "visione totalizzante dei diritti civili" da parte degli anarchici attuali?

Basta partecipare a una qualsiasi manifestazione vicina ai CSOA et similia e i temi sono sempre gli stessi: diritti civili e antifascismo. Quando io ero cccciovane c'era molto piu' cazzutismo contro il sistema in generale.

Gian_Maria
01-07-21, 14:25
Il famoso slittamento a destra con il passare del tempo di tutti i partiti politici non ha risparmiato neanche molte organizzazioni anarchiche.

Wu Wei
01-07-21, 16:36
Il famoso slittamento a destra con il passare del tempo di tutti i partiti politici non ha risparmiato neanche molte organizzazioni anarchiche.

Non credo proprio

Blake
01-07-21, 16:41
secondo me nell'antagonismo (ma succede anche nell'estrema destra) c'è troppa frammentazione.Ci vorrebbe un movimento unico , un'unica sigla dentro cui convergere.

Wu Wei
01-07-21, 16:49
Basta partecipare a una qualsiasi manifestazione vicina ai CSOA et similia e i temi sono sempre gli stessi: diritti civili e antifascismo. Quando io ero cccciovane c'era molto piu' cazzutismo contro il sistema in generale.

Non so di dove sei ma a Torino le manifestazioni e le attività degli anarchici sono sui più disparati temi

Gian_Maria
01-07-21, 16:51
Non credo proprio
Lo si capisce anche leggendo Umanità Nova (non tutti gli articoli, per carità).

Blake
01-07-21, 16:54
Il famoso slittamento a destra con il passare del tempo di tutti i partiti politici non ha risparmiato neanche molte organizzazioni anarchiche.

cosa intendi con slittamento a destra? Uno slittamento verso il capitalismo o verso il nazionalismo?

Gian_Maria
01-07-21, 17:07
cosa intendi con slittamento a destra? Uno slittamento verso il capitalismo o verso il nazionalismo?
Capitalismo.

Wu Wei
01-07-21, 17:09
Capitalismo.

Umanità Nova capitalista?
:-0005I

Gian_Maria
01-07-21, 17:11
Umanità Nova capitalista?
:-0005I
Spesso è a favore del cosiddetto wellfare state.

Lèon Kochnitzky
01-07-21, 18:06
Il famoso slittamento a destra con il passare del tempo di tutti i partiti politici non ha risparmiato neanche molte organizzazioni anarchiche.

Quindi la priorità per realizzare il socialismo è fare una politica minoranzista al posto della lotta di classe (facendo un favore al sistema capitalistico, per altro)?

Lèon Kochnitzky
01-07-21, 18:07
secondo me nell'antagonismo (ma succede anche nell'estrema destra) c'è troppa frammentazione.Ci vorrebbe un movimento unico , un'unica sigla dentro cui convergere.

nell'antagonismo se fai ragionamenti come quello di questo topic ti danno del fascio salvino

Lèon Kochnitzky
01-07-21, 18:08
Non so di dove sei ma a Torino le manifestazioni e le attività degli anarchici sono sui più disparati temi

Si si, ma il focus è quasi sempre quello dei diritti civili, mentre 30 anni fa era il contrario

Kavalerists
01-07-21, 18:28
Spesso è a favore del cosiddetto wellfare state.

"Che ovvove signova mia! questi stvaccioni pvoletavi che pensano a potev viveve un pò meglio ova, invece di guavdavsi nelle palle degli occhi l'uno con l'altvo, in attesa del sicuvo avvento del pevfetto socialismo planetavio, fva soli 6587 anni!"

:44:

Wu Wei
01-07-21, 18:58
Si si, ma il focus è quasi sempre quello dei diritti civili, mentre 30 anni fa era il contrario

Oggi a Torino.
Il comitato è composto da molti anarchici

https://www.radiondadurto.org/2021/07/01/torino-cariche-contro-il-comitato-riapriamo-il-maria-adelaide/

Blake
01-07-21, 18:58
nell'antagonismo se fai ragionamenti come quello di questo topic ti danno del fascio salvino

non credo .L'avere un'unica grande sigla anticapitalistica dentro cui convergere significherebbe potenziare la propria posizione

Wu Wei
01-07-21, 19:03
Spesso è a favore del cosiddetto wellfare state.

Vatti a rileggere umanità Nova degli anni 60/70/80. Anche lì si parlava di welfare.
Anche sacco e Vanzetti rivendicavano i diritti dei lavoratori.
Tutti però capitalismo?

Gian_Maria
01-07-21, 19:05
Quindi la priorità per realizzare il socialismo è fare una politica minoranzista al posto della lotta di classe (facendo un favore al sistema capitalistico, per altro)?
E' fare una politica maggioritaria, cioè che punta a far diventare il movimento rivoluzionario maggioritario. Allo stesso tempo si può benissimo partecipare attivamente alla lotta di classe (scioperi, votazioni di riforme migliorative per i lavoratori ecc.).

Gian_Maria
01-07-21, 19:08
Vatti a rileggere umanità Nova degli anni 60/70/80. Anche lì si parlava di welfare.
Anche sacco e Vanzetti rivendicavano i diritti dei lavoratori.
Tutti però capitalismo?
Anche Malatesta parlava di welfare? Non mi pare.

Wu Wei
01-07-21, 19:10
non credo .L'avere un'unica grande sigla anticapitalistica dentro cui convergere significherebbe potenziare la propria posizione

Razionalmente potresti avere ragione ma gli anarchici sono già di base intolleranti alle sigle. Figurati se rinuncerebbero alla propria identità per rifugiarsi sotto un unico cappello.
A mio parere giustamente. La rivendicazione individuale o di piccoli gruppi è la sostanza dell'anarchismo. Ciò comunque non esclude la possibilità di azioni collettive congiunte.

Wu Wei
01-07-21, 19:17
Anche Malatesta parlava di welfare? Non mi pare.

Malatesta è morto nel 1932.
Comunque ha sempre lavorato nelle fabbriche e nelle officine per pagare la propaganda anarchica e nel fare questo tu dici che non si batteva per i diritti dei lavoratori?

Lèon Kochnitzky
01-07-21, 19:18
Oggi a Torino.
Il comitato è composto da molti anarchici

https://www.radiondadurto.org/2021/07/01/torino-cariche-contro-il-comitato-riapriamo-il-maria-adelaide/

dovresti leggere bene. NON ho detto che gli anarchici e i comunisti non parlino di altre tematiche, ma che sono subordinate al resto, in questo periodo storico.
e probabilmente è anche frutto dell'eco mediatica che va in quella direzione

Lèon Kochnitzky
01-07-21, 19:21
E' fare una politica maggioritaria, cioè che punta a far diventare il movimento rivoluzionario maggioritario. Allo stesso tempo si può benissimo partecipare attivamente alla lotta di classe (scioperi, votazioni di riforme migliorative per i lavoratori ecc.).

E quindi stiamo dicendo la stessa cosa. La lotta per i diritti civili è subordinata alla lotta contro il capitalismo, altrimenti, per definizione, non si parla più di socialismo ma di qualcos'altro. Lungi da me voler fare un discorso alla "Rizzo", in quanto sono individualista, ma in quel caso ha ragione.

Wu Wei
01-07-21, 19:23
dovresti leggere bene. NON ho detto che gli anarchici e i comunisti non parlino di altre tematiche, ma che sono subordinate al resto, in questo periodo storico.
e probabilmente è anche frutto dell'eco mediatica (ossia sistemica)

Rispetto agli anni 90 è cambiato il contesto sociale.
Con lui anche le dinamiche e anche alcuni aspetti antropologici.
Anche l'anarchismo è evoluto. Nel senso che si punta meno alla rivoluzione diretta ma più a cambiare il contesto locale (sempre in ottica rivoluzionaria e sempre con il fine dell'anarchia.

Comunque, forse, anche io sono un po' nostalgico di quei tempi. Sarà che stiamo invecchiando :)

Gian_Maria
01-07-21, 19:27
Malatesta è morto nel 1932.
Comunque ha sempre lavorato nelle fabbriche e nelle officine per pagare la propaganda anarchica e nel fare questo tu dici che non si batteva per i diritti dei lavoratori?
Si batteva per l'abolizione del capitalismo assieme allo stato.

Gian_Maria
01-07-21, 19:29
Anche l'anarchismo è evoluto. Nel senso che si punta meno alla rivoluzione diretta ma più a cambiare il contesto locale (sempre in ottica rivoluzionaria e sempre con il fine dell'anarchia.

Secondo te quella è evoluzione?

Wu Wei
01-07-21, 19:29
Si batteva per l'abolizione del capitalismo assieme allo stato.

E tu dici che all'interno dei luoghi dove ha lavorato non si batteva anche per i diritti dei lavoratori?

Wu Wei
01-07-21, 19:31
Secondo te quella è evoluzione?

Si. Avvicina maggiormente l'anarchismo ai bisogni quotidiani di tutti. Anche dei non anarchici e quindi avvicina anche i non anarchici all'anarchia

Gian_Maria
01-07-21, 19:31
E tu dici che all'interno dei luoghi dove ha lavorato non si batteva anche per i diritti dei lavoratori?
Sicuramente, ma l'obiettivo era la rivoluzione!

Gian_Maria
01-07-21, 19:32
Si. Avvicina maggiormente l'anarchia ai bisogni di tutti.
Ecco la risposta che cercavi, Leon.

Lèon Kochnitzky
01-07-21, 19:35
Rispetto agli anni 90 è cambiato il contesto sociale.
Con lui anche le dinamiche e anche alcuni aspetti antropologici. ma che cazzo stai a dì? mi vuoi dire che oggi c'è piu' discriminazione concettuale di 30 anni fa? Te lo ricordi il film "Mary per sempre"? se sei della mia generazione lo ricorderai. Secondo te, in quel periodo storico i gay erano meno discriminati di oggi? Vivevano meglio di oggi? Ovviamente non vuol dire che non vi siano sacche di discriminazione sociale pesanti pure adesso, ma assolutamente non paragonabili a quei tempi. Eppure non c'era il politically correct e la sinistra non pompava su certe tematiche.


Anche l'anarchismo è evoluto. Nel senso che si punta meno alla rivoluzione diretta ma più a cambiare il contesto locale (sempre in ottica rivoluzionaria e sempre con il fine dell'anarchia. Si ma in tutto questo cosa c'entra direzionare la lotta in una sola strada e rischiando di dimenticare gli altri contesti? In passato gli anarchici erano presenti e ben accetti nelle periferie, perché si parlava di altri temi. Oggi le destre occupano quegli spazi perché offrono alle masse discorsi piu' comprensibili, anche se, spesso, deprecabili.


Comunque, forse, anche io sono un po' nostalgico di quei tempi. Sarà che stiamo invecchiando :)
molto probabile. Io ho frequentato i CSOA per pochissimo tempo prima dei 20 anni e quindi non so come sia ora, ma la mia adolescenza l'ho passata credendo (sic!) nel comunismo libertario e non in altre cose. E aggiungo che appartengo pure a una minoranza discriminata e della quale non fotte molto a quasi nessuno, sinistra compresa e che non godrà mai di eco mediatiche. Forse è anche questo che un po' mi incattivisce verso certe cose.
Ho diversi cugini gay, quindi non potrei mai essere omofobo, oltre che a me di cosa fa col proprio corpo un'altra persona, non mi interessa minimamente e detesto lo stato etico.

Wu Wei
01-07-21, 19:41
Sicuramente, ma l'obiettivo era la rivoluzione!

Come per gli anarchici di oggi...
Quindi rivendicare il welfare non è antirivoluzionario

Wu Wei
01-07-21, 19:49
ma che cazzo stai a dì? mi vuoi dire che oggi c'è piu' discriminazione concettuale di 30 anni fa? Te lo ricordi il film "Mary per sempre"? se sei della mia generazione lo ricorderai. Secondo te, in quel periodo storico i gay erano meno discriminati di oggi? Vivevano meglio di oggi? Ovviamente non vuol dire che non vi siano sacche di discriminazione sociale pesanti pure adesso, ma assolutamente non paragonabili a quei tempi. Eppure non c'era il politically correct e la sinistra non pompava su certe tematiche. non hai capito cosa dovevo, o forse mi sono espresso male.
Comunque i gay erano per certi versi meno discriminati che oggi, per altri lo erano di più.


Si ma in tutto questo cosa c'entra direzionare la lotta in una sola strada e rischiando di dimenticare gli altri contesti? In passato gli anarchici erano presenti e ben accetti nelle periferie, perché si parlava di altri temi. Oggi le destre occupano quegli spazi perché offrono alle masse discorsi piu' comprensibili, anche se, spesso, deprecabili. questo è oggettivamente un problema. Ad ogni modo oggi riviviamo in qualche modo i primi anni del secolo scorso e in questo contesto (come in quello di allora) bisogna ammettere che i fascisti sono molto abili nella loro propaganda.



molto probabile. Io ho frequentato i CSOA per pochissimo tempo prima dei 20 anni e quindi non so come sia ora, ma la mia adolescenza l'ho passata credendo (sic!) nel comunismo libertario e non in altre cose. E aggiungo che appartengo pure a una minoranza discriminata e della quale non fotte molto a quasi nessuno, sinistra compresa e che non godrà mai di eco mediatiche. Forse è anche questo che un po' mi incattivisce verso certe cose.
Ho diversi cugini gay, quindi non potrei mai essere omofobo, oltre che a me di cosa fa col proprio corpo un'altra persona, non mi interessa minimamente e detesto lo stato etico. Quale minoranza?
Io adoro le minoranze. Quanto più sono minoranze, più le adoro.
Io ad esempio appartengo alla minoranza di me stesso :)

GILANICO
01-07-21, 21:23
Come non parlare dell'anarco GILANICO, che è differente dall'anarco gilanismo.

Corrente bistrattata dai molti, persino ritenuta una cosa a se stante dell'anarchismo ortodosso. Ma per questo è interessante.

Wu Wei
01-07-21, 22:04
Come non parlare dell'anarco GILANICO, che è differente dall'anarco gilanismo.

Corrente bistrattata dai molti, persino ritenuta una cosa a se stante dell'anarchismo ortodosso. Ma per questo è interessante.

GILAN-TROLLISMO :snob:

Lèon Kochnitzky
01-07-21, 22:25
non hai capito cosa dovevo, o forse mi sono espresso male.
Comunque i gay erano per certi versi meno discriminati che oggi, per altri lo erano di più. forse se nascevi gay in una famiglia altolocata eri meno discriminato, ma anche se nascevi in altri modi.


questo è oggettivamente un problema. Ad ogni modo oggi riviviamo in qualche modo i primi anni del secolo scorso e in questo contesto (come in quello di allora) bisogna ammettere che i fascisti sono molto abili nella loro propaganda. dipende di quali fascisti si parla. il fascismo storico, e di conseguenza il neofascismo, non esiste, è prossimo allo zero. non capisco questa vostra paranoia. mi preoccuperei molto di piu' delle libertà che vediamo private da altre compagini che non sono storicamente eredi del fascismo che hai studiato a scuola.


Quale minoranza?
Io adoro le minoranze. Quanto più sono minoranze, più le adoro.
Io ad esempio appartengo alla minoranza di me stesso :)
Te ne parlo in pvt.. Preferisco.

Wu Wei
01-07-21, 23:38
forse se nascevi gay in una famiglia altolocata eri meno discriminato, ma anche se nascevi in altri modi. non saprei. Ho diversi amici omosessuali e devo dire che sono piuttosto inseriti nella società pur esplicitando la loro preferenza.
In particolare uno di questi raccontava che negli anni 80 riceveva soprattutto battute e osservazioni. Mentre adesso ci sono più insulti e offese; talvolta anche situazioni a rischio.
Sembra che l'intolleranza sia in crescendo (forse in parte anche alimentata da un eccessiva attenzione mediatica).


dipende di quali fascisti si parla. il fascismo storico, e di conseguenza il neofascismo, non esiste, è prossimo allo zero. non capisco questa vostra paranoia. mi preoccuperei molto di piu' delle libertà che vediamo private da altre compagini che non sono storicamente eredi del fascismo che hai studiato a scuola. I neofascisti ci sono eccome. Comunque il vero problema è un ur-fascismo mascherato e questo si che raccoglie anche altre compagini. Nell'era covid queste "altre compagini" hanno gettato finalmente la maschera mostrando il loro vero volto...

Lèon Kochnitzky
02-07-21, 00:04
non saprei. Ho diversi amici omosessuali e devo dire che sono piuttosto inseriti nella società pur esplicitando la loro preferenza.
In particolare uno di questi raccontava che negli anni 80 riceveva soprattutto battute e osservazioni. Mentre adesso ci sono più insulti e offese; talvolta anche situazioni a rischio.
Sembra che l'intolleranza sia in crescendo (forse in parte anche alimentata da un eccessiva attenzione mediatica).

I neofascisti ci sono eccome. Comunque il vero problema è un ur-fascismo mascherato e questo si che raccoglie anche altre compagini. Nell'era covid queste "altre compagini" hanno gettato finalmente la maschera mostrando il loro vero volto...

Penso che oggi l'aggravante sia la proliferazione dei social. L'anonimato di internet ha fatto sì che chiunque voglia possa dire cose offensive e lasciarsi andare a improperi senza andare incontro al pubblico ludibrio, purtroppo.
Non so se oggi ci sia lo stesso clima di ostilità del passato, sicuramente gli sfottò e le mancanze di rispetto ci sono sempre, ma quello fa anche parte delle caratteristiche culturali di un popolo.
Purtroppo.

Non mi riferivo alle correnti ur-fasciste, ma a quello che stiamo vivendo socio-politicamente in questo momento storico.
Se ne parla molto altrove.

Lèon Kochnitzky
02-07-21, 00:06
Ecco la risposta che cercavi, Leon.

Non mi risulta di aver detto che l'anarchismo non sarebbe una panacea per ogni tipo di problema e, di conseguenza, nemmeno che non ci si debba occupare dei diritti civili. Ma solo che determinate correnti abbiano un po' accanonato i temi basici della loro natura per concentrarsi su questi e che questo se non ha allontanato le masse dall'anarchismo o dalla sinistra, sicuramente le ha spostate più verso altri lidi che hanno sfruttato al meglio questa mutazione.

Sparviero
02-07-21, 00:14
Da anarchico (o forse dovrei meglio dire "anarcoide" non riconoscendomi un pensiero dottrinario) mi e vi domando.
Sono cresciuto negli anni '90, quando essere "ribelli" "alternativi", cioè appartenere a un mondo antagonista voleva dire ancora pienamente rifarsi a pensieri anarchici o anarco-comunisti (cosa che io comunque non sono, è giusto un parere), per cui : lotta di classe, anticapitalismo, certo, antifascismo, ma non centralizzato, e via dicendo.
Mi domando, qual è stata la mutazione che ha portato le correnti che si rifanno a questi pensieri (escludo gli anarco-individualisti, a cui mi sento di appartenere, che se ne fottono di tutto, giustamente) ad aderire ad una visione totalizzante del discorso diritti civili, che a mio modo di vedere, da marginalista e rivoluzionario è diventato filo-sistemico, tralasciando tutto quello che invece è il seme dell'anarchismo e del socialismo, appunto lotta di classe, anticapitalismo, lotte sociali?
Probabilmente, chi oggi si considera anarchico e ha meno di 30 anni, pensa che essere anarchici (o di sinistra) significhi lottare per questi valori, ma quando io ne avevo 15/20 il sogno era lottare per l'anarchia e il comunismo , il resto era subordinato a questo. A voi la palla, e spero in una serena discussione senza insulti e polemiche.

Perché le supercazzole pro-LTBG or i fervorini sui poferi nekri o Salvini kattivo sono facili, "cool", e non si rischia niente, anzi ti fanno pure gli appalusi i radical chic.
Invece a prendersela con le banche, per dire, o con la UE/NATO, si rischia.

Wu Wei
02-07-21, 00:52
.
Non mi riferivo alle correnti ur-fasciste, ma a quello che stiamo vivendo socio-politicamente in questo momento storico.
Se ne parla molto altrove. esatto. Mi riferivo proprio a questo quando ho scritto "Nell'era covid queste "altre compagini" hanno gettato finalmente la maschera mostrando il loro vero volto..."
Sicuramente ur-fascismo non è il termine corretto. Ma ci siamo capiti, credo: qualsiasi sistema gerarchico ha come fine il controllo sociale.

ProgettoRazzia
02-07-21, 14:13
Giudizio mio da esterno:

Trovo abbastanza vero il deragliamento della "sinistra radicale" verso posizioni sostanzialmente mainstream solo più "radicali" e, contemporaneamente, un dimenticarsi quasi completo del concetto di lotta di classe o della centralità del rapporto "capitale/lavoro". Spesso mi pare che il 99% delle discussioni nella sinistra radicale riguardino diritti lgbt e immigrazione.

Tuttavia, sempre da esterno, chiarisco, mi pare che paradossalmente gli anarchici siano i meno colpiti da questo fenomeno o da questa normalizzazione.
La discussione sull'immigrazione e la posizione no border è integrata in una visione che rimane anarchica e, almeno in desiderio, rivoluzionaria ad esempio. A contrario della sinistra radicale di area "autonoma" che argomenta parlando di "diritto ad emigrare" e riduce la questione al piano giuridico, mi pare che gli anarchici generalmente mantengano una maggior coerenza: "siamo contrari alle frontiere/ quindi l'immigrato ha diritto a venire qui"

Discorso simile alla questione lgbt che mi pare si sia cercato di integrare all'interno del discorso anarchico piuttosto che "sostituendolo" come invece mi pare abbia fatto il mondo "autonomo".

Ma ripeto queste sono impressioni da esterno, diciamo che le uniche cose sensate e rivoluzionarie che mi capita di leggere a sinistra negli ultimi 20 anni tendono ad arrivare comunque al 90% dal mondo anarchico militante mi pare..

Gian_Maria
02-07-21, 15:02
Tuttavia, sempre da esterno, chiarisco, mi pare che paradossalmente gli anarchici siano i meno colpiti da questo fenomeno o da questa normalizzazione.
La discussione sull'immigrazione e la posizione no border è integrata in una visione che rimane anarchica e, almeno in desiderio, rivoluzionaria ad esempio. A contrario della sinistra radicale di area "autonoma" che argomenta parlando di "diritto ad emigrare" e riduce la questione al piano giuridico, mi pare che gli anarchici generalmente mantengano una maggior coerenza: "siamo contrari alle frontiere/ quindi l'immigrato ha diritto a venire qui"
Si ma la loro è solo una posizione ideologica, perché le frontiere e il loro controllo sono inevitabili nel capitalismo.

Wu Wei
02-07-21, 17:09
Si ma la loro è solo una posizione ideologica, perché le frontiere e il loro controllo sono inevitabili nel capitalismo.

Non è una posizione ideologica ma è una posizione idealista.
Gli anarchici agiscono per concretizzare l'ideale anarchico, le ideologie le lasciamo agli altri.

Gian_Maria
02-07-21, 17:31
Gli anarchici agiscono per concretizzare l'ideale anarchico, le ideologie le lasciamo agli altri.
Non lo concretizzi rimanendo nel capitalismo, quindi è ideologia.

Wu Wei
02-07-21, 18:21
Non lo concretizzi rimanendo nel capitalismo, quindi è ideologia.
Cerchi sempre di incanalare gli ideali anarchici più o meno esplicitamente.
Quello dei dogmi è un problema ideologico che riguarda il tuo socialismo mondialista e le altre dottrine politiche.

Fossilizzarsi su un complesso anedottico/dogmatico non appartiene al mondo anarchico. Tant'è che non sentirai mai un anarchico dire "questa è la via", bensì l'anarchico ti dirà sempre "segui la tua via per raggiungere l'ideale".
Non si se ti è più chiaro il confine tra ideale e ideologia...

Gian_Maria
02-07-21, 18:56
Cerchi sempre di incanalare gli ideali anarchici più o meno esplicitamente.
Quello dei dogmi è un problema ideologico che riguarda il tuo socialismo mondialista e le altre dottrine politiche.

Fossilizzarsi su un complesso anedottico/dogmatico non appartiene al mondo anarchico. Tant'è che non sentirai mai un anarchico dire "questa è la via", bensì l'anarchico ti dirà sempre "segui la tua via per raggiungere l'ideale".
Non si se ti è più chiaro il confine tra ideale e ideologia...
Se su una barca tutti remano in direzioni diverse, non si va da nessuna parte. Se non c'è un gruppo di persone organizzate, molto meglio se si tratta della vasta maggioranza, aventi lo stesso ideale e la stessa idea su come realizzarlo (rivolta armata, rivoluzione pacifica, riformismo, gradualismo o altro), non si realizza nulla e si rimane nello status quo (capitalismo).

Wu Wei
02-07-21, 19:21
Se su una barca tutti remano in direzioni diverse, non si va da nessuna parte. Se non c'è un gruppo di persone organizzate, molto meglio se si tratta della vasta maggioranza, aventi lo stesso ideale e la stessa idea su come realizzarlo (rivolta armata, rivoluzione pacifica, riformismo, gradualismo o altro), non si realizza nulla e si rimane nello status quo (capitalismo).
Tu vorresti una barca ideologica. Dogmatica e dottrinale.
Noi Anarchici ci muoviamo su una moltitudine di barchette indipendenti.

Gian_Maria
02-07-21, 19:27
Tu vorresti una barca ideologica. Dogmatica e dottrinale.
Avere le stesse idee politiche non significa necessariamente essere dogmatici e dottrinali.


Noi Anarchici ci muoviamo su una moltitudine di barchette indipendenti.
Che vanno tutte in direzioni diverse. E una barchetta non cambia niente.

Wu Wei
03-07-21, 08:04
Avere le stesse idee politiche non significa necessariamente essere dogmatici e dottrinali. non è questione di idee politiche. Bensì un unico dogma attuativo che è qualcosa qualcosa di innaturale e limitativo per una collettività di liberi e uguali.



Che vanno tutte in direzioni diverse. E una barchetta non cambia niente. No. Vanno tutte verso l'isola di anarchia.
Una moltitudine di barchette è un caos solo apparente, in natura è una strategia spesso vincente Contro un nemico più potente.


https://youtu.be/KCey_nBm7Uc

Wu Wei
03-07-21, 08:05
.

Wu Wei
03-07-21, 08:05
non è questione di idee politiche. Bensì un unico dogma attuativo che è qualcosa qualcosa di innaturale e limitativo per una collettività di liberi e uguali.


No. Vanno tutte verso l'isola di anarchia.
Una moltitudine di barchette è un caos solo apparente, in natura è una strategia spesso vincente contro un nemico più potente


https://youtu.be/k1Z1haP9blk