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Visualizza Versione Completa : L'Italia e lo zio di Sarah



Zefram_Cochrane
08-10-10, 16:10
Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

Blog di Beppe Grillo - L'Italia e lo zio di Sarah (http://www.beppegrillo.it/2010/10/litalia_e_lo_zi.html#comments)

Zefram_Cochrane
08-10-10, 16:18
Beppe come al solito ha colto in pieno:
questo Paese è pieno di teste di cazzo senza cultura ed è scontata, fisiologica la propensione a considerare la donna come oggetto di piacere, un prodotto che "tira", buono per smerciare qualunque cosa ed arricchire la nano-TV commerciale, che su culi e tette, gatte bianche e nere, troiame vario, ha costruito la propria fortuna. Anche le battute grevi, le orge in villa, le escort, le donne affittate per compiacere il dittatore di turno sono il risultato di uno sciagurato ventennio di vuoto morale, l'esempio da seguire.

Subcomandante
09-10-10, 12:51
il nostro è un paese che sta prendendo sempre più i connotati "machisti" che furono cavallo di battaglia del fascismo...la donna vista come un oggetto...e per questo, sicuramente, gran parte delle colpe va decisamente ai media del nano che si servono di tette e culi per distrarre il cittadino dalle porcherie che commettono...sono le armi di distrazione di massa

Rasputin
09-10-10, 13:19
attendiamo contributi di chi dice che la televisione "non conta nulla" nel formulare gli indirizzi socio-culturali - e quindi politici - di una comunità...