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Visualizza Versione Completa : Il triangolo, no!



trash
28-04-22, 09:02
Sembra un perfetto matrimonio.
Lei graziosa, sinuosa come una glicine, nel fiore degli anni.
Lui, forte come una quercia, si lascia abbracciare dolcemente, senza protestare.



https://www.pcosta.net/ima/tria1.jpg


Il problema è che questa affiatatissima coppia sta per entrarmi in camera da letto, e beh.., il triangolo, no, non lo avevo considerato.
Li dovrò costringere a divorziare con un paio di affilate forbici da potare. :(



https://www.pcosta.net/ima/tria2.jpg

Rachel Walling
28-04-22, 09:30
Me sono meravigliosi :love_heart:

Malandrina
28-04-22, 09:31
Che invidia! :)

trash
28-04-22, 14:18
Quest'anno la glicine sta andando forte, quella viola assale la quercia e l'alloro (oltre che la mia finestra), quella bianca sale sul palo della luce...


https://www.pcosta.net/ima/glicine.jpg

trash
14-04-23, 14:02
Li dovrò costringere a divorziare con un paio di affilate forbici da potare. :(


Ma non ce l'ho fatta, non ho avuto il cuore di spezzare quell'abbraccio romantico tra la glicine e la quercia: dopo un anno eccoli più innamorati di prima:



https://www.pcosta.net/ima/filba1.jpg

https://www.pcosta.net/ima/filba2.jpg

A fermare la mano troncatrice è stato il ricordo dei vecchi innamorati, Filemone e Bauci, cantati da Ovidio nell'ottavo libro delle Metamorfosi.
Avevano ospitato Giove e Mercurio, sotto vesti umane, con tanta sollecitudine che gli fu concesso di esaudire un desiderio.
Chiesero che né lui potesse mai vedere la morte di lei, né lei quella di lui.
Così, quando arrivò la fine del loro tempo, furono contemporaneamente trasformati in due alberi avvinghiati tra loro, una quercia e un tiglio.


https://www.pcosta.net/ima/filbaert.jpg
Romain de Tirtoff dit ERTÉ (1892-1990) Philémon et Baucis, 1942

Così, quando qualche settimana fa sono sceso dal Burchiello per visitare Villa Pisani, sul Brenta, e mi sono trovato di fronte questa grande scultura in bronzo...


https://www.pcosta.net/ima/apeiron.jpg

...mi sono detto: ecco un'altra interpretazione del mito greco di Filemone e Bauci.
Tornato a casa, ho cercato notizie sullo scultore e sull'opera, ma niente "Filemone e Bauci", l'ho trovata sotto il titolo "Apeiron", opera dello scultore Andrea Roggi.
Un bravo bambino avrebbe subito cercato "Apeiron" su Google per vedere se si trattava di uno spritz o di un mojito, ma io, kattivo e spokkioso, devo far sfoggio della mia cultura classica: quindi sono andato direttamente nella mia biblioteca a cercare Anassimandro sulle "Vite dei Filosofi" di Diogene Laerzio; un vecchio libro che Henry Estiénne diede alle stampe nel 1570, utilizzando i famosi "Grecs du Roy (http://www.lavieb-aile.com/2015/10/les-grecs-du-roy-de-claude-garamond.html)", rubati da suo padre Robert al re di Francia.


https://www.pcosta.net/ima/anassim.jpg

E qui si legge: "Anassimandro, figlio di Prassiade, nato a Mileto. Costui affermava che il principio e l'unico elemento costitutivo del mondo non è l'acqua o l'aria ma l'immutabile apeiron".


https://www.pcosta.net/ima/apeirocci.png

Come si vede, "Apeiron", secondo il Rocci, può significare inesperto, ignorante o alieno: e non sarebbe difficile concordare con Anassimandro che il mondo - per lo meno quello dei forum - è pieno di inesperti e ignoranti; e gli amanti delle cospirazioni concorderanno pure sul fatto che il mondo è pieno di alieni.
Ma "Apeiron" - dice sempre il Rocci - ha anche un altri significati: "senza fine","infinito", "immenso", "sterminato"; e questo significato viene generalmente attribuito all'apeiron di Anassimandro, e credo anche alla scultura di Roggi, con quel globo non-finito e le due figure, come Filemone e Bauci legate in un abbraccio senza fine, senza un attimo di respiro, per sognare, per potere ricordare ciò che abbiamo già vissuto, senza fine...