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Visualizza Versione Completa : Della Vedova al congresso dei radicali si dimostra un po' ingenuo



Cabala Candelaia Circea
02-11-10, 22:31
Partiamo da un estratto del suo intervento in casa radicale

Della Vedova al congresso radicale – AUDIO e VIDEO (http://www.libertiamo.it/2010/11/01/della-vedova-al-congresso-radicale-audio-e-video/)

Ingenuo per le seguenti ragioni


Berlusconi non è cambiato di una virgola, diciamo dal suo secondo governo, quindi dal 2001. Nel '94 ammetto potesse essere meno cavernicolo nel modo di esporsi in pubblico
Della Vedova scopre che Berlusconi abbia una duplice morale, tipica dei cattolici bigotti e bigotti in genere: sotto le coperte pedofili e/o puttanieri, sopra le coperte baciapile di Papi, vescovi e tamerlani, nonché raggiratori di pubblico analfabeta
Della Vedova condivide il Berlusconi pensiero da 4 anni ormai. Che gli piaccia o meno, se vieni eletto sotto Forza Italia, per quanto bastian contrario vuoi sembrare, sei sempre iscritto e politico di cotal partito
Come ha votato AN ed il gruppo dei finiani in merito ai provvedimenti sui diritti civili e sessuali? Parlo prima della svolta liberal-liberista. Mi ricordo che ad una trasmissione della spia della CIA, G.Ferrara, in onda su Italia 1 tanti eoni fa, collegato da una sezione di AN, i presenti aennini diedero del "frocio" a Grillini. Ferrara interruppe il coro da stadio dei post-fascisti e chiese al cronista di far ripetere cosa avessero detto. Fini, di tutta risposta, diede del buffone a Ferrara. Io me lo ricordo, Della Vedova forse no.

Io l'ho definito ingenuo e non oltre perché Della Vedova mi è particolarmente simpatico umanamente e culturalmente, sebbene ultimamente politicamente parlando mi stia alquanto deludendo.

Mi chiedo: se ti fai eleggere nel partito di un puttaniere che paga delle minorenni per fare sesso, poi alla domenica bacia il fondoschiena del vescovetto di turno, risulti più ingenuo tu o malfattore chi dirige il partito in questione?

Passino i post-fascisti ripuliti con la candeggina, ma almeno tentiamo di salvaguardare le poche mele sane dell'albero.

famedoro
03-11-10, 00:29
non concordo... della vedova ha ottenuto ospitalità in forza italia come i radicali l'hanno ottenuta nel PD... e giusto per fare un paragone non è che si puo dire che i radicali adesso siano omologabili al PD

Per il resto sono anni che Fini ha cambiato traiettoria basta guardare a cosa dice adesso Ferrara e cosa dice Fini... io la chiamo maturazione politica... o in alcuni casi degenerazione (ad esempio ricordando il ferrara integralista cattolico degli ultimi anni)

Cabala Candelaia Circea
03-11-10, 01:37
Sta proprio qui il punto di fondo, tipico di ogni movimento che aspiri a diventare forza egemone.
I radicali, come libertiamo, sono un movimento sostanzialmente, non sono un partito. E come tale da soli non camperebbero. Hanno bisogno di costituire una corrente interna, come nei paesi anglosassoni (ivi inclusi gli yankee).
Problema: se io entro dentro un conglomerato malebolgico che non sa né di zuppa né di panbagnato, rischio seriamente di compromettere la mia indipendenza politica, culturale ed intellettuale. I radicali hanno un pregio ed un difetto sincrono ed autoincludente: rompono sempre le scatole.
Anche durante i miei trascorsi marxisti, guardavo ai radicali con curiosità.
Della Vedova ha tutta la legittimità del mondo di stare dove sta, esattamente quanto la mia di stare dove sto. Ciò che non mi va, non riesco proprio a mandarla giù, è che se io devo sorbirmi il losco figurino di D'Alema, certamente non faccio l'anima candida affermando dopo 4 anni "ooops, quindi D'Alema è uno che bazzica a destra ed a manca e se ne sbatte altamente di chi lo abbia votato?"
Ecco, Della Vedova mi ha dato questa impressione, e non da ora. Da inizio legislatura. Non lo vogliono in commissione affari costituzionali a votare i pacs, o dico o robette simili? Wow, direi io, non ti sei accorto che sei circondato dagli sgherri di Pinochet nel tuo partito? Solo ora te ne rendi conto?

That's it.

In conclusione: i radicali dovrebbero stare per fatti propri. Creano solo casini, danno fastidio e provocano mal di pancia.
Infatti io li voto gioioso.

apibroker
03-11-10, 06:00
Sta proprio qui il punto di fondo, tipico di ogni movimento che aspiri a diventare forza egemone.
I radicali, come libertiamo, sono un movimento sostanzialmente, non sono un partito. E come tale da soli non camperebbero. Hanno bisogno di costituire una corrente interna, come nei paesi anglosassoni (ivi inclusi gli yankee).
Problema: se io entro dentro un conglomerato malebolgico che non sa né di zuppa né di panbagnato, rischio seriamente di compromettere la mia indipendenza politica, culturale ed intellettuale. I radicali hanno un pregio ed un difetto sincrono ed autoincludente: rompono sempre le scatole.
Anche durante i miei trascorsi marxisti, guardavo ai radicali con curiosità.
Della Vedova ha tutta la legittimità del mondo di stare dove sta, esattamente quanto la mia di stare dove sto. Ciò che non mi va, non riesco proprio a mandarla giù, è che se io devo sorbirmi il losco figurino di D'Alema, certamente non faccio l'anima candida affermando dopo 4 anni "ooops, quindi D'Alema è uno che bazzica a destra ed a manca e se ne sbatte altamente di chi lo abbia votato?"
Ecco, Della Vedova mi ha dato questa impressione, e non da ora. Da inizio legislatura. Non lo vogliono in commissione affari costituzionali a votare i pacs, o dico o robette simili? Wow, direi io, non ti sei accorto che sei circondato dagli sgherri di Pinochet nel tuo partito? Solo ora te ne rendi conto?

That's it.

In conclusione: i radicali dovrebbero stare per fatti propri. Creano solo casini, danno fastidio e provocano mal di pancia.
Infatti io li voto gioioso.

Ti faccio un esempio sul presente e non sul passato e che mi riguarda personalmente. Qui in Sicilia il gruppo di Futuro e Libertà è molto numeroso abbiamo vari deputati nazionali e regionali. Ebbene da salvare ce ne sono pochi per quanto mi riguarda. Io seguo Fabio Granata e Briguglio, ma se gli altri non mi stanno bene o smetto di fare politica o lotto internamente per metterli in minoranza e certamente, per il bene della causa comune non mi metto a strillare ai quattro venti che non mi stanno bene. Se poi fra qualche anno avrò fallito, magari lo strillerò.