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Visualizza Versione Completa : Sosteniamo i nostri fratelli copti e perseguitati nel mondo



Popolare
03-01-11, 16:25
Sono stati giorni angoscianti per tutti noi. Vedere i nostri fratelli cristiani uccisi sotto i colpi di fanatici che vorrebbero uno scontro di civiltà. Non dobbiamo cadere in questo tranello ma batterci per la libertà religiosa di qualsiasi essere vivente su questo pianeta. Dal punto di vista europeo serve una mobilitazione forte, non parole. Non servono principi, ma l'azione immediata nelle sedi diplomatiche e governative. Mi ha fatto piacere l'appello congiunto di due nostri parlamentari europei di diverso schieramento: Mauro del Pdl e di Pittella del Pd. Anche in Italia servirebbe uscire dalla miopia generale verso i cristiani perseguitati all'estero. Pensiamo meno agli affari e al petrolio e più a coloro i quali viene negata la prima delle libertà, ovvero quello di pregare Dio.

QUINTO
03-01-11, 16:40
Sono stati giorni angoscianti per tutti noi. Vedere i nostri fratelli cristiani uccisi sotto i colpi di fanatici che vorrebbero uno scontro di civiltà. Non dobbiamo cadere in questo tranello ma batterci per la libertà religiosa di qualsiasi essere vivente su questo pianeta.
no, è una cosa assolutamente pazzesca.
nessuno può stabilire cosa sia religioso e cosa non lo sia: anche un pedofilo potrebbe inventarsi che la pedofilia è una pratica lecita secondo la sua personale visione religiosa; quindi se si dice che bisogna lottare per la libertà religiosa di ogni essere umano del pianeta significa aprire le porte al caos più infernale.
semplicemente bisogna dire che gli islamici possono godere della libertà religiosa, in quanto la loro religione appare in sostanza tollerabile, benché solo il cattolicesimo sia la verità.
Ciò non toglie che alcune singole pratiche religiose islamiche non debbono avere alcuna libertà, devono essere fuorilegge, come ad esempio l'infibulazione, l'uccisione rituale degli animali, la lapidazione.
il mondo si migliora con la verità, non con gli slogan hippie "libertà per tutti".


Dal punto di vista europeo serve una mobilitazione forte, non parole. Non servono principi, ma l'azione immediata nelle sedi diplomatiche e governative. Mi ha fatto piacere l'appello congiunto di due nostri parlamentari europei di diverso schieramento: Mauro del Pdl e di Pittella del Pd. Anche in Italia servirebbe uscire dalla miopia generale verso i cristiani perseguitati all'estero. Pensiamo meno agli affari e al petrolio e più a coloro i quali viene negata la prima delle libertà, ovvero quello di pregare Dio.
non c'è affatto nessuna miopia generale: il PDL e la Lega da anni ripetono ad ogni fatto che la situazione non è tollerabile: sono quelli della tua parte politica, il Pd, l'Idv e la sinistra estrema che fanno le orecchie da mercante perché in fin dei conti molti di loro ci godono a sentire che i cristiani vengono perseguitati e sterminati.

QUINTO
03-01-11, 17:37
UCOII, Orrore e dolore per la strage di Alessandria
pubblicata da Islam-online.it il giorno lunedì 3 gennaio 2011 alle ore 14.02

Sono questi i sentimenti che ci ha provocato la notizia terribile del massacro avvenuto ad Alessandria d’Egitto.

Mentre testimoniamo alle famiglie delle vittime e all’intero amato popolo egiziano tutto il nostro cordoglio e il senso del nostro sdegno, affermiamo che nessuna fede, credenza o ideologia potrà mai essere invocata per giustificare o anche solo spiegare le motivazioni aberranti che hanno condotto ad un atto tanto efferato che in tutta evidenza è stato programmato e perpetrato per minare la plurisecolare convivenza tra musulmani e cristiani, componenti storiche di quel Paese.

La sacralità della vita, il rispetto dei non belligeranti, dei religiosi e dei luoghi di culto sono state sempre componenti essenziali e riconosciute del diritto islamico quand’anche ci si trovasse in stato di guerra, che Iddio ce ne preservi sempre.

E’ pertanto inspiegabile in base alla nostra dottrina e tradizione che azioni di questo genere possano essere messe in atto in condizioni di pace come quelle che reggono le relazioni tra le due grandi famiglie religiose dell’Egitto.

Siamo certi che mandanti ed esecutori vadano ricercati al di fuori dei confini di quel Paese, tra chi ha interesse alla sua destabilizzazione, attuando una strategia della tensione che implenti un aberrante ciclo di vendette che getterebbe il Paese in uno stato di guerra civile.

In questa ottica, invitiamo tutti gli egiziani, cristiani e musulmani a testimoniare l’alto senso della civiltà della tolleranza e dell’accettazione dell’altro che ha permesso la convivenza tra loro da quasi 14 secoli.

Al contempo invitiamo tutta la rete di moschee che fa riferimento alla nostra Unione a pregare per le vittime e affinché quella criminale provocazione fallisca. Vadano i nostri fratelli a presentare le loro condoglianze ai cristiani d’Egitto dimostrando il senso della nostra vicinanza umana.

Il direttivo UCOII
Roma 2.1.2011

FONTE: UCOII, Orrore e dolore per la strage di Alessandria - Islam-online (http://www.islam-online.it/2011/01/ucoii-orrore-e-dolore-per-la-strage-di-alessandria/)

Popolare
03-01-11, 18:57
no, è una cosa assolutamente pazzesca.
nessuno può stabilire cosa sia religioso e cosa non lo sia: anche un pedofilo potrebbe inventarsi che la pedofilia è una pratica lecita secondo la sua personale visione religiosa; quindi se si dice che bisogna lottare per la libertà religiosa di ogni essere umano del pianeta significa aprire le porte al caos più infernale.
semplicemente bisogna dire che gli islamici possono godere della libertà religiosa, in quanto la loro religione appare in sostanza tollerabile, benché solo il cattolicesimo sia la verità.
Ciò non toglie che alcune singole pratiche religiose islamiche non debbono avere alcuna libertà, devono essere fuorilegge, come ad esempio l'infibulazione, l'uccisione rituale degli animali, la lapidazione.
il mondo si migliora con la verità, non con gli slogan hippie "libertà per tutti".

non c'è affatto nessuna miopia generale: il PDL e la Lega da anni ripetono ad ogni fatto che la situazione non è tollerabile: sono quelli della tua parte politica, il Pd, l'Idv e la sinistra estrema che fanno le orecchie da mercante perché in fin dei conti molti di loro ci godono a sentire che i cristiani vengono perseguitati e sterminati.
fosse per la lega torneremmo alla crociate, per il resto sono tutte cavolate dettate dal tuo odio. Dovresti essere contento per questa presa di posizione bipartisan invece non perdi tempo per attaccare ideologicamente l'avversario.

largodipalazzo
03-01-11, 19:08
fosse per la lega torneremmo alla crociate, per il resto sono tutte cavolate dettate dal tuo odio. Dovresti essere contento per questa presa di posizione bipartisan invece non perdi tempo per attaccare ideologicamente l'avversario.
L intento di chi mette le bombe è disseminare odio....L odio si combatte con altro odio?...certo che no. Di questo odio siamo tutti vittime sia cristiani che musulmani.
Per quanto riguarda "l odio" di Quinto si sa è fazioso si riduce tutto in destra e sinistra in bianco e nero.....ormai ci ho fatto il callo.......

QUINTO
03-01-11, 19:31
fosse per la lega torneremmo alla crociate, per il resto sono tutte cavolate dettate dal tuo odio. Dovresti essere contento per questa presa di posizione bipartisan invece non perdi tempo per attaccare ideologicamente l'avversario.
mi sono perso qualcosa? quale presa di posizione hanno fatto il Pd, l'Idv e i partiti di sinistra?
io ho solo sentito qualche frasetta di circostanza, di ovvio e banale sdegno per l'attentato (visto che anche a loro qualche voto cristiano non puzza) ma non ho sentito alcuna proposta per risolvere la cosa. Se mi palesi questa presa di posizione che avrebbero fatto mi fai un piacere.

Haxel
03-01-11, 20:56
smettiamole con le differenze politiche, qui si tratta di cristiani che come noi sono perseguitati in quanto tale, bisogna sempre lottare affinche ci sia il rispetto reciproco, i fondamentalisti non hanno ancora capito che ci sono più cose che uniscono che dividono
i musulmani hanno un grandissimo rispetto per Gesù e Maria
da qui bisogna partire per un dialogo tra le religioni
e parlo io che sono di destra

ulell
03-01-11, 20:56
mi sono perso qualcosa? quale presa di posizione hanno fatto il Pd, l'Idv e i partiti di sinistra?
io ho solo sentito qualche frasetta di circostanza, di ovvio e banale sdegno per l'attentato (visto che anche a loro qualche voto cristiano non puzza) ma non ho sentito alcuna proposta per risolvere la cosa. Se mi palesi questa presa di posizione che avrebbero fatto mi fai un piacere.

Dimmi un pò, come la risolvi la cosa? col vecchio metodo delle ruspe in Egitto?
Per me la proposta di Frattini non è affatto da scartare.
Però, e qui ci metto la firma, non dobbiamo farci fregare anche noi, a noi Cristo ci ha insegnato a porgere l'altra guancia, non ad usare la spada.

Haxel
03-01-11, 20:58
Sono stati giorni angoscianti per tutti noi. Vedere i nostri fratelli cristiani uccisi sotto i colpi di fanatici che vorrebbero uno scontro di civiltà. Non dobbiamo cadere in questo tranello ma batterci per la libertà religiosa di qualsiasi essere vivente su questo pianeta. Dal punto di vista europeo serve una mobilitazione forte, non parole. Non servono principi, ma l'azione immediata nelle sedi diplomatiche e governative. Mi ha fatto piacere l'appello congiunto di due nostri parlamentari europei di diverso schieramento: Mauro del Pdl e di Pittella del Pd. Anche in Italia servirebbe uscire dalla miopia generale verso i cristiani perseguitati all'estero. Pensiamo meno agli affari e al petrolio e più a coloro i quali viene negata la prima delle libertà, ovvero quello di pregare Dio.

quoto
sempre a favore del dialogo e per la libertà di religione! :ciaociao:

Haxel
03-01-11, 20:59
Dimmi un pò, come la risolvi la cosa? col vecchio metodo delle ruspe in Egitto?
Per me la proposta di Frattini non è affatto da scartare.
Però, e qui ci metto la firma, non dobbiamo farci fregare anche noi, a noi Cristo ci ha insegnato a porgere l'altra guancia, non ad usare la spada.

:giagia:
ecco perchè da cristiani non dobbiamo mai usare la violenza, ma aprirci al dialogo

Popolare
03-01-11, 21:08
smettiamole con le differenze politiche, qui si tratta di cristiani che come noi sono perseguitati in quanto tale, bisogna sempre lottare affinche ci sia il rispetto reciproco, i fondamentalisti non hanno ancora capito che ci sono più cose che uniscono che dividono
i musulmani hanno un grandissimo rispetto per Gesù e Maria
da qui bisogna partire per un dialogo tra le religioni
e parlo io che sono di destra
quotone

QUINTO
03-01-11, 22:11
Dimmi un pò, come la risolvi la cosa? col vecchio metodo delle ruspe in Egitto?
Per me la proposta di Frattini non è affatto da scartare.
Però, e qui ci metto la firma, non dobbiamo farci fregare anche noi, a noi Cristo ci ha insegnato a porgere l'altra guancia, non ad usare la spada.
io non ho niente in contrario con la pace coi musulmani, anzi, come ho scritto più volte, è la mia religione pagana preferita. Ogni volta che ho incontrato colleghi di lavoro musulmani ci sono sempre andato d'accordissimo, a volte anche meglio che coi cattolici (per esempio su temi come il pudore o il disprezzo degli ateisti).
anche in questo caso dell'Egitto penso che bisogna tentare di legare coi musulmani pacifici.
non ho neanche parlato della proposta di Frattini; invece io vorrei sapere che proposte hanno fatto i partiti di sinistra, visto che secondo quanto ha scritto Popolare si ha l'impressione che su questo argomento i partiti di sinistra italiana sono sensibili, invece a me pare che invece non gliene frega niente se i cristiani sono perseguitati.
il fatto che Popolare non abbia ancora risposto mi fa pensare che appunto i partiti della sinistra non hanno proposto alcuna soluzione per la questione. Si sono limitati solo alle classiche frasette da circostanza "ci spiace per l'attentato". Però sono qui e se mi sbaglio, correggetemi.

Cuordy
03-01-11, 22:22
io non ho niente in contrario con la pace coi musulmani, anzi, come ho scritto più volte, è la mia religione pagana preferita. Ogni volta che ho incontrato colleghi di lavoro musulmani ci sono sempre andato d'accordissimo, a volte anche meglio che coi cattolici (per esempio su temi come il pudore o il disprezzo degli ateisti).
anche in questo caso dell'Egitto penso che bisogna tentare di legare coi musulmani pacifici.
non ho neanche parlato della proposta di Frattini; invece io vorrei sapere che proposte hanno fatto i partiti di sinistra, visto che secondo quanto ha scritto Popolare si ha l'impressione che su questo argomento i partiti di sinistra italiana sono sensibili, invece a me pare che invece non gliene frega niente se i cristiani sono perseguitati.
il fatto che Popolare non abbia ancora risposto mi fa pensare che appunto i partiti della sinistra non hanno proposto alcuna soluzione per la questione. Si sono limitati solo alle classiche frasette da circostanza "ci spiace per l'attentato". Però sono qui e se mi sbaglio, correggetemi.

Fosse per i partiti di sinistra quella gente morirebbe ammazzata per sempre.

Generale gothic
03-01-11, 22:23
Dimmi un pò, come la risolvi la cosa? col vecchio metodo delle ruspe in Egitto?
Per me la proposta di Frattini non è affatto da scartare.
Però, e qui ci metto la firma, non dobbiamo farci fregare anche noi, a noi Cristo ci ha insegnato a porgere l'altra guancia, non ad usare la spada.

Già , ma anche Cristo quando non ne potè più scacciò i mercanti dal tempio...le guancie sono due quando le hai offerte entrambe poi viene il momento di difendersi.

Cuordy
03-01-11, 22:27
L intento di chi mette le bombe è disseminare odio....L odio si combatte con altro odio?...certo che no. Di questo odio siamo tutti vittime sia cristiani che musulmani.
Per quanto riguarda "l odio" di Quinto si sa è fazioso si riduce tutto in destra e sinistra in bianco e nero.....ormai ci ho fatto il callo.......

La religione islamica insegna che non ci può essere tolleranza verso chi non è musulmano. L'unica cosa tollerata è la sottomissione, la dhimmitudine. Di conseguenza se qui ci sono delle vittime della violenza non sono certo i musulmani, che la praticano e la impongono. La forza è solo l'ultima delle risposte, la più disperata, che un gruppo di perseguitati, ridotti all'osso, possono dare per fermare la violenza nei loro confronti. E la colpa è dell'occidente che sino ad ora non hanno saputo fare altro che girare gli occhi dall'altra parte.

Siete tutti bravi a fare i chierichetti con il sangue dei martiri altrui. Vorrei vedervici voi lì, mentre andate alla Messa, ad essere dilaniati dai kamikaze.

Popolare
03-01-11, 23:02
il fatto che Popolare non abbia ancora risposto mi fa pensare che appunto i partiti della sinistra non hanno proposto alcuna soluzione per la questione. Si sono limitati solo alle classiche frasette da circostanza "ci spiace per l'attentato". Però sono qui e se mi sbaglio, correggetemi.
probabilmente non meriti risposta, se non una: dal canto mio e dei giovani della provincia emetteremo un comunicato sulla libertà religiosa relativo alle stragi di Natale e Capodanno.

Popolare
03-01-11, 23:04
La religione islamica insegna che non ci può essere tolleranza verso chi non è musulmano. L'unica cosa tollerata è la sottomissione, la dhimmitudine. Di conseguenza se qui ci sono delle vittime della violenza non sono certo i musulmani, che la praticano e la impongono. La forza è solo l'ultima delle risposte, la più disperata, che un gruppo di perseguitati, ridotti all'osso, possono dare per fermare la violenza nei loro confronti. E la colpa è dell'occidente che sino ad ora non hanno saputo fare altro che girare gli occhi dall'altra parte.

Siete tutti bravi a fare i chierichetti con il sangue dei martiri altrui. Vorrei vedervici voi lì, mentre andate alla Messa, ad essere dilaniati dai kamikaze.
fosse per i tuoi amici psicopatici in camicia verde avremmo già una guerra di religione. Non capisci che questi vogliono usare il loro credo a fini politici? Cosa vuoi fare, scatenare una guerra?? faresti soltanto il loro gioco.

QUINTO
03-01-11, 23:27
Già , ma anche Cristo quando non ne potè più scacciò i mercanti dal tempio...le guancie sono due quando le hai offerte entrambe poi viene il momento di difendersi.

La religione islamica insegna che non ci può essere tolleranza verso chi non è musulmano. L'unica cosa tollerata è la sottomissione, la dhimmitudine. Di conseguenza se qui ci sono delle vittime della violenza non sono certo i musulmani, che la praticano e la impongono. La forza è solo l'ultima delle risposte, la più disperata, che un gruppo di perseguitati, ridotti all'osso, possono dare per fermare la violenza nei loro confronti. E la colpa è dell'occidente che sino ad ora non hanno saputo fare altro che girare gli occhi dall'altra parte.

Siete tutti bravi a fare i chierichetti con il sangue dei martiri altrui. Vorrei vedervici voi lì, mentre andate alla Messa, ad essere dilaniati dai kamikaze.
io non sono un pacifista hippie: quando è necessario fare la guerra allora la sostengo. Però in questo caso dell'Egitto, anche se non conosco a fondo la situazione, credo che non sia necessario il ricorso alla forza contro i musulmani presi in generale; questo perché credo che gli attentati e le aggressioni sono causati da una piccola parte di musulmani. Credo che sia sufficiente far vedere che cristiani e musulmani egiziani siano uniti contro quella piccola minoranza e combattere efficacemente solo quella piccola minoranza considerandola come terrorista.
Non è neanche escluso che questi attentati siano diretti da qualcun altro che ha interesse a far scattare una serie di rappresaglie tra cristiani e islamici...magari perché li odia entrambi...

Giò
04-01-11, 03:01
:giagia:
ecco perchè da cristiani non dobbiamo mai usare la violenza, ma aprirci al dialogo

Cristo non è venuto a portare la pace, ma una spada :ciaociao:

Giò
04-01-11, 03:03
fosse per i tuoi amici psicopatici in camicia verde avremmo già una guerra di religione. Non capisci che questi vogliono usare il loro credo a fini politici? Cosa vuoi fare, scatenare una guerra?? faresti soltanto il loro gioco.

La Chiesa Cattolica non è una sezione del Partito Democratico e il Vangelo non è il programma elettorale dell'Unione di Prodi :ciaociao:

Cuordy
04-01-11, 13:25
fosse per i tuoi amici psicopatici in camicia verde avremmo già una guerra di religione. Non capisci che questi vogliono usare il loro credo a fini politici? Cosa vuoi fare, scatenare una guerra?? faresti soltanto il loro gioco.

Sì ma qui non si tratta dell'utilità dei metodi, ma del voler fare qualcosa. La mia frase rimane valida: fosse per i partiti della sinistra quella gente sicuramente continuerebbe a morire per sempre, per il semplice fatto che i partiti di sinistra trascurano questi problemi, quasi sempre volontariamente per mero spirito anticristiano e antioccidentale. Infatti nella maggior parte delle volte questi partiti ed i loro militanti denigrano chi qualcosa cerca di farlo. Che poi i toni degli antiislamici possano non essere condivisibili e magari pericolosi se ne può discutere ma, ripeto, non è questo il punto.

Haxel
04-01-11, 13:50
Cristo non è venuto a portare la pace, ma una spada :ciaociao:

si la spada del Vangelo, ovvero la solidarietà tra i popoli
quella è la spada di ogni cristiano

QUINTO
04-01-11, 18:57
si la spada del Vangelo, ovvero la solidarietà tra i popoli
quella è la spada di ogni cristiano
se siamo cattolici è perché ci riconosciamo nella immagine di Cristo che fornisce la Chiesa Cattolica: ovvero si cerca di evitare le guerre ma quando questo non è possibile allora le guerre si fanno:
catechismo, dall'art.n.2309 al n.2317: Catechismo della Chiesa Cattolica - Il quinto comandamento (http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm)

Questo come discorso generale; sul caso specifico dell'Egitto ho gia detto.

Giò
04-01-11, 21:27
si la spada del Vangelo, ovvero la solidarietà tra i popoli
quella è la spada di ogni cristiano

ma non dire cavolate

largodipalazzo
04-01-11, 21:32
ma non dire cavolate:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D

Giò
04-01-11, 21:39
Citazioni dai Santi Vangeli sul vero significato della pace


Questi dodici Gesú li inviò dopo averli cosí istruiti: “… Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi”. (Mt 10, 5, 12-14)
Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. … Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi, …(Lc 10, 3-6, 10-11)

Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia piú di me, non è degno di me. (Mt 10, 34-37)

Pensate che sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre: padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera. (Lc 12, 51-53)




Poi disse: “Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancata qualcosa?” Risposero: “Nulla”. Ed egli soggiunse: “Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e cosí una bisaccia, chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volse al suo termine”. Ed essi dissero: “Signore, ecco qui due spade”. Ma egli rispose: “Bastano”. (Lc 22, 36-38)

Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?”. E uno di loro colpí il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesú intervenne dicendo: “Lasciate, basta cosí”. E toccandogli l’orecchio lo guarí.(Lc 22, 49-51)




Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. (Gv 14, 27)

Giustificati quindi per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesú Cristo. (Rm, 5, 1)

Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani per nascita … eravate senza Cristo … senza speranze e senza Dio in questo mondo. Ora invece, in Cristo Gesú, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli è infatti la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli un popolo solo … facendo la pace, … per mezzo della croce. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni gli altri, al Padre in un solo spirito. (Ef 2, 11-18)

Citazioni dai Santi Vangeli sul vero significato della pace (http://www.unavox.it/doc71.htm)

Haxel
04-01-11, 22:17
Citazioni dai Santi Vangeli sul vero significato della pace


Questi dodici Gesú li inviò dopo averli cosí istruiti: “… Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi”. (Mt 10, 5, 12-14)
Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. … Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi, …(Lc 10, 3-6, 10-11)

Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia piú di me, non è degno di me. (Mt 10, 34-37)

Pensate che sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre: padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera. (Lc 12, 51-53)




Poi disse: “Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancata qualcosa?” Risposero: “Nulla”. Ed egli soggiunse: “Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e cosí una bisaccia, chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volse al suo termine”. Ed essi dissero: “Signore, ecco qui due spade”. Ma egli rispose: “Bastano”. (Lc 22, 36-38)

Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?”. E uno di loro colpí il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesú intervenne dicendo: “Lasciate, basta cosí”. E toccandogli l’orecchio lo guarí.(Lc 22, 49-51)




Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. (Gv 14, 27)

Giustificati quindi per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesú Cristo. (Rm, 5, 1)

Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani per nascita … eravate senza Cristo … senza speranze e senza Dio in questo mondo. Ora invece, in Cristo Gesú, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli è infatti la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli un popolo solo … facendo la pace, … per mezzo della croce. Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni gli altri, al Padre in un solo spirito. (Ef 2, 11-18)

Citazioni dai Santi Vangeli sul vero significato della pace (http://www.unavox.it/doc71.htm)

no è errato, perchè ripeto questo contrasterebbe con moltissime altre parole che Gesù dice
esempio San Francesco litigò con il padre, ma per cosa? perchè il Santo decise di seguire una vita monastica che contrastò la vita nobiliare del padre, rinunciando ai suoi diritti ereditiari, vendendo i suoi beni e si mise ad aiutare chi ne aveva più bisogno
infatti che dice " chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me"
io lo interpreto così
" chi ama gli interessi familiari più della mia parola non è degno di me" ovvero il messaggio di Gesù va oltre l'amore familiare, ma punta alla comunità, ovvero a tutte le persone che ne hanno bisogno, e non fare solo il bene della propria famiglia
poi la prima parla di una mancata conversione, non che si debba usare la violenza
"Ma egli rispose: “Bastano”. (Lc 22, 36-38)" ma egli replicò "basta"
"Ma Gesú intervenne dicendo: “Lasciate, basta cosí”. E toccandogli l’orecchio lo guarí.(Lc 22, 49-51)" chi di spada ferisce di spada perisce

anche perchè mi devi spiegare una cosa, come mai Gesù dice di amare il tuo nemico?
mi vuoi dire che Cristo si contraddice?
o che al massimo usa la violenza solo in casi davvero estremi?

Giò
05-01-11, 00:31
no è errato, perchè ripeto questo contrasterebbe con moltissime altre parole che Gesù dice
esempio San Francesco litigò con il padre, ma per cosa? perchè il Santo decise di seguire una vita monastica che contrastò la vita nobiliare del padre, rinunciando ai suoi diritti ereditiari, vendendo i suoi beni e si mise ad aiutare chi ne aveva più bisogno
infatti che dice " chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me"
io lo interpreto così
" chi ama gli interessi familiari più della mia parola non è degno di me" ovvero il messaggio di Gesù va oltre l'amore familiare, ma punta alla comunità, ovvero a tutte le persone che ne hanno bisogno, e non fare solo il bene della propria famiglia
poi la prima parla di una mancata conversione, non che si debba usare la violenza
"Ma egli rispose: “Bastano”. (Lc 22, 36-38)" ma egli replicò "basta"
"Ma Gesú intervenne dicendo: “Lasciate, basta cosí”. E toccandogli l’orecchio lo guarí.(Lc 22, 49-51)" chi di spada ferisce di spada perisce

anche perchè mi devi spiegare una cosa, come mai Gesù dice di amare il tuo nemico?
mi vuoi dire che Cristo si contraddice?
o che al massimo usa la violenza solo in casi davvero estremi?

La tua interpretazione, se permetti, vale meno di zero. Esiste il Magistero della Chiesa, così come esistono la Tradizione Cattolica e quanto tramandatoci per iscritto e oralmente dai Santi Padri e Dottori della Chiesa, che detengono sicuramente una maggiora autorità del sottoscritto e di te nell'interpretare i testi sacri.
La pace di Cristo non è una pace accomodante, non è la pace "del mondo". Infatti, Cristo nei Vangeli dice ai soldati di accettare le loro paghe, non di non fare il loro dovere di soldati (fra cui rientra anche la guerra).
Nella Bibbia si legge chiaramente "vita est militia super terram".
Cristo porta una "spada" (o la "discordia", a seconda delle versioni) perchè la Parola di Cristo è destinata a dividere l'umanità, è una pietra di scandalo per tutti. Questo chiama noi cristiani a difendere la Fede con tutti i mezzi leciti possibili. Fra questi mezzi leciti vi sono anche la guerra ex justa causa e la legittima difesa personale, oltre che il contrasto delle eresie e dell'apostasia.
Ripeto, basta leggersi le fonti dei Padri della Chiesa per trovare conferma di ciò che dico.
Cristo non si è contraddetto, ma l'amore per il proprio nemico non significa accettarlo così com'è o calare le braghe di fronte ad esso, ma convertirlo e fargli accettare la legge di Dio: questo è amore per il nemico. Del resto, nei Vangeli si parla di nemico privato, 'inimicus', non di "nemico pubblico" (hostis).

Popolare
05-01-11, 01:35
La tua interpretazione, se permetti, vale meno di zero.
invece vale e molto. Il Vangelo non è il Corano e a differenza di quest'ultimo, meditandolo, ha una valenza soggettiva, ci pone delle domande, delle riflessioni, alle quali rispondiamo secondo la nostra esperienza chiedendo a Dio qual'è la sua volontà attraverso codesta lettura. Una lettura che tra l'altro ha avuto luogo nella mia vita attraverso un fatto che ha portato divisioni, ma consapevole tuttavia che sia stata realizzata la sua volontà. Il Vangelo non và letto alla lettera, ma và interpretato e l'interpretazione è soggettiva.

Giò
05-01-11, 03:28
invece vale e molto. Il Vangelo non è il Corano e a differenza di quest'ultimo, meditandolo, ha una valenza soggettiva, ci pone delle domande, delle riflessioni, alle quali rispondiamo secondo la nostra esperienza chiedendo a Dio qual'è la sua volontà attraverso codesta lettura. Una lettura che tra l'altro ha avuto luogo nella mia vita attraverso un fatto che ha portato divisioni, ma consapevole tuttavia che sia stata realizzata la sua volontà. Il Vangelo non và letto alla lettera, ma và interpretato e l'interpretazione è soggettiva.

Ma figurati, l'unica interpretazione accettabile è solo quella dei Santi Padri e Dottori della Chiesa e del Magistero.

Popolare
05-01-11, 11:52
Ma figurati, l'unica interpretazione accettabile è solo quella dei Santi Padri e Dottori della Chiesa e del Magistero.
Il Vangelo "parla" soggettivamente ad ognuno per la sua vita. I Padri della Chiesa avranno i fatto le loro grandi meditazioni di cui ancora oggi ci serviamo, ma alla fine conta quello che il Vangelo dice a te, magari con l'aiuto di un buon padre spirituale.

UgoDePayens
05-01-11, 12:05
Il Vangelo "parla" soggettivamente ad ognuno per la sua vita. I Padri della Chiesa avranno i fatto le loro grandi meditazioni di cui ancora oggi ci serviamo, ma alla fine conta quello che il Vangelo dice a te, magari con l'aiuto di un buon padre spirituale.

Beh, questo certo. Però è chiaro che l'interpretazione della Scrittura è infallibilmente quella che ci viene proposta dalla Chiesa. Non puoi leggere nel Vangelo ciò che non c'è scritto...
Sono due piani diversi, insomma.

Haxel
05-01-11, 13:47
La tua interpretazione, se permetti, vale meno di zero. Esiste il Magistero della Chiesa, così come esistono la Tradizione Cattolica e quanto tramandatoci per iscritto e oralmente dai Santi Padri e Dottori della Chiesa, che detengono sicuramente una maggiora autorità del sottoscritto e di te nell'interpretare i testi sacri.
La pace di Cristo non è una pace accomodante, non è la pace "del mondo". Infatti, Cristo nei Vangeli dice ai soldati di accettare le loro paghe, non di non fare il loro dovere di soldati (fra cui rientra anche la guerra).
Nella Bibbia si legge chiaramente "vita est militia super terram".
Cristo porta una "spada" (o la "discordia", a seconda delle versioni) perchè la Parola di Cristo è destinata a dividere l'umanità, è una pietra di scandalo per tutti. Questo chiama noi cristiani a difendere la Fede con tutti i mezzi leciti possibili. Fra questi mezzi leciti vi sono anche la guerra ex justa causa e la legittima difesa personale, oltre che il contrasto delle eresie e dell'apostasia.
Ripeto, basta leggersi le fonti dei Padri della Chiesa per trovare conferma di ciò che dico.
Cristo non si è contraddetto, ma l'amore per il proprio nemico non significa accettarlo così com'è o calare le braghe di fronte ad esso, ma convertirlo e fargli accettare la legge di Dio: questo è amore per il nemico. Del resto, nei Vangeli si parla di nemico privato, 'inimicus', non di "nemico pubblico" (hostis).

sarà ma a me a catechismo mi hanno dato questa interpretazione, e lo stesso me lo ha dato mio padre che ha sua volta lo ha preso da due miei zii che si sono fatti preti
e comunque leggendo quello che ha messo Quinto, mi viene da pensare che la mia interpretazione non è poi così lontana da quello della Chiesa
infatti qui si ammette la legittima difesa, non la violenza per vendetta che sono due cose diverse

Giò
05-01-11, 13:49
sarà ma a me a catechismo mi hanno dato questa interpretazione, e lo stesso me lo ha dato mio padre che ha sua volta lo ha preso da due miei zii che si sono fatti preti
e comunque leggendo quello che ha messo Quinto, mi viene da pensare che la mia interpretazione non è poi così lontana da quello della Chiesa
infatti qui si ammette la legittima difesa, non la violenza per vendetta che sono due cose diverse

Chi ha ammesso la violenza per vendetta qui dentro? Nessuno.
Come ti ho già detto, a me interessa poco dello zio o del cugino.
Interessa solo ed esclusivamente ciò che ci ha trasmesso la Chiesa nei secoli. E fra ciò che ci ha trasmesso non vi sono le interpretazioni personali, libere e soggettive.

Ada De Santis
05-01-11, 14:07
Chi ha ammesso la violenza per vendetta qui dentro? Nessuno.
Come ti ho già detto, a me interessa poco dello zio o del cugino.
Interessa solo ed esclusivamente ciò che ci ha trasmesso la Chiesa nei secoli. E fra ciò che ci ha trasmesso non vi sono le interpretazioni personali, libere e soggettive.

Quoto, nessuna vendetta ma andranno sostenuti poveretti , la legittima difesa è contemplata dal nostro catechesmo, o bisogna sempre porgere l'altra guancia?:incav:

Giò
05-01-11, 14:18
Quoto, nessuna vendetta ma andranno sostenuti poveretti , la legittima difesa è contemplata dal nostro catechesmo, o bisogna sempre porgere l'altra guancia?:incav:

Cara ada, porgere l'altra guancia è dovere di ogni cattolico. Il problema è che molti scambiano il porgere l'altra guancia con l'arrendevolezza di fronte al nemico dell'uomo - cioè Satana-, non rendendosi conto dell'evidente e notevole differenza.

Ada De Santis
05-01-11, 14:51
Cara ada, porgere l'altra guancia è dovere di ogni cattolico. Il problema è che molti scambiano il porgere l'altra guancia con l'arrendevolezza di fronte al nemico dell'uomo - cioè Satana-, non rendendosi conto dell'evidente e notevole differenza.

Sono d'accordissimo, porgere l'altra guancia sarà cattolico, non lo metto in dubbio, ma difendersi dal nemico è giusto.Certamente che c'è differenza.
Ciao Giò :ciaociao:

Haxel
05-01-11, 14:59
il porgere l'altra guancia è quando io come cristiano rifiuto la vendetta, ma provo con altri mezzi ad avere le mie ragioni, o che comunque cerco di tendere ancora con il dialogo verso di te
esempio ricorsi al tribunale, diplomazie ecc
solo la leggitima difese è ammessa, questo si lo ammetto
anche se mi impressionò i racconti che mi fecero tempo fa dei martiri cristiani che rifiutarono di combattere contro i gladiatori e i legionari, durante il periodo romano appunto
il martirio cristiano non può essere equiparato secondo me con il vigliacco martirio musulmano

QUINTO
05-01-11, 15:05
invece vale e molto. Il Vangelo non è il Corano e a differenza di quest'ultimo, meditandolo, ha una valenza soggettiva, ci pone delle domande, delle riflessioni, alle quali rispondiamo secondo la nostra esperienza chiedendo a Dio qual'è la sua volontà attraverso codesta lettura. Una lettura che tra l'altro ha avuto luogo nella mia vita attraverso un fatto che ha portato divisioni, ma consapevole tuttavia che sia stata realizzata la sua volontà. Il Vangelo non và letto alla lettera, ma và interpretato e l'interpretazione è soggettiva.
per un cattolico però, - questo va precisato con forza -, tale interpretazione soggettiva può esserci solo nell'ambito della dottrina della Chiesa Cattolica. Ovvero, nell'ambito di quello che dice la Chiesa, un cattolico può farsi determinate idee piuttosto che altre ma tutte non possono vìolare quanto stabilisce la Chiesa Cattolica.
sennò, se una persona non si riconosce in questo, allora fa un atto di coerenza, di sincerità, soprattutto davanti a se stesso, e ammette di non essere cattolico ma qualcos'altro: cristiano prostestante, cristiano largodipalazziano, eccetera. Tanto dirsi cattolici e poi fare come ci pare ci rende solo ridicolmente contraddittori: non ha senso.

tra l'altro ricordo che non esiste solo il Vangelo ma anche l'Antico Testamento, gli atti degli apostoli, le lettere ai romani, ai galati, ai corinzi, eccetera, insomma un cattolico segue la Scrittura, non solo il Vangelo.

sarà ma a me a catechismo mi hanno dato questa interpretazione, e lo stesso me lo ha dato mio padre che ha sua volta lo ha preso da due miei zii che si sono fatti preti
quello che senti dire da qualche prete o vescovo non vuol dire niente, lo devi prendere sempre con le molle: considera che tra i preti ci sono anche i pedofili quindi figurati se tutti sono allineati alla dottrina della Chiesa. Dovrebbe essere cosi ma cosi non avviene. Se uno vuole sapere se è in linea col cattolicesimo si legge i documenti con valore di magistero della Chiesa e del Papa: il catechismo in primis, poi le dichiarazioni papali; altri documenti dottrinali della Chiesa.


e comunque leggendo quello che ha messo Quinto, mi viene da pensare che la mia interpretazione non è poi così lontana da quello della Chiesa
infatti qui si ammette la legittima difesa, non la violenza per vendetta che sono due cose diverse
ok, da quello che avevi scritto pareva che tu rifiuti l'uso della forza e della guerra in ogni caso.

Haxel
05-01-11, 15:09
per un cattolico però, - questo va precisato con forza -, tale interpretazione soggettiva può esserci solo nell'ambito della dottrina della Chiesa Cattolica.
ovvero nell'ambito di quello che dice la Chiesa un cattolico può farsi determinate idee piuttosto che altre ma tutte non possono vìolare quanto stabilisce la Chiesa Cattolica.
sennò, se una persona non si riconosce in questo, allora fa un atto di coerenza, di sincerità, soprattutto davanti a se stesso, e ammette di non essere cattolico ma qualcos'altro: cristiano prostestante, cristiano largodipalazziano, eccetera.

tra l'altro ricordo che non esiste solo il Vangelo ma anche l'Antico Testamento, gli atti degli apostoli, le lettere ai romani, ai galati, ai corinzi, eccetera, insomma un cattolico segue la Scrittura, non solo il Vangelo.

sono d'accordissimo che non esiste solo il Vangelo, ma penso che la priorità vada sopratutto a quello che dice Cristo, poi ovviamente vengono gli Apostoli

Ada De Santis
05-01-11, 15:09
per un cattolico però, - questo va precisato con forza -, tale interpretazione soggettiva può esserci solo nell'ambito della dottrina della Chiesa Cattolica. Ovvero, nell'ambito di quello che dice la Chiesa, un cattolico può farsi determinate idee piuttosto che altre ma tutte non possono vìolare quanto stabilisce la Chiesa Cattolica.
sennò, se una persona non si riconosce in questo, allora fa un atto di coerenza, di sincerità, soprattutto davanti a se stesso, e ammette di non essere cattolico ma qualcos'altro: cristiano prostestante, cristiano largodipalazziano, eccetera. Tanto dirsi cattolici e poi fare come ci pare ci rende solo ridicoli.

tra l'altro ricordo che non esiste solo il Vangelo ma anche l'Antico Testamento, gli atti degli apostoli, le lettere ai romani, ai galati, ai corinzi, eccetera, insomma un cattolico segue la Scrittura, non solo il Vangelo.

Pienamente d'accordo QUINTO!!!!

Giò
05-01-11, 15:57
il porgere l'altra guancia è quando io come cristiano rifiuto la vendetta, ma provo con altri mezzi ad avere le mie ragioni, o che comunque cerco di tendere ancora con il dialogo verso di te
esempio ricorsi al tribunale, diplomazie ecc
solo la leggitima difese è ammessa, questo si lo ammetto
anche se mi impressionò i racconti che mi fecero tempo fa dei martiri cristiani che rifiutarono di combattere contro i gladiatori e i legionari, durante il periodo romano appunto
il martirio cristiano non può essere equiparato secondo me con il vigliacco martirio musulmano

Rifiutare la vendetta privata non significa rinunciare all'uso della forza.
Sul significato dell'amore e dell'odio cristianamente intesi, mi sembra doveroso riportare le parole di una grande Santo Padre e Dottore della Chiesa: Sant'Agostino d'Ippona.

Il comandamento dell'amore scambievole.

Uno può amare il prossimo come se stesso, soltanto se ama Dio; poiché se non ama Dio, non ama se stesso.

[E' buono soltanto chi lo diventa amando.]

1. Nella precedente lettura del Vangelo il Signore aveva detto: Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti affinché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia durevole; affinché il Padre vi dia ciò che chiederete nel mio nome (Gv 15, 16). Su queste parole ricordate che noi, con l'aiuto del Signore, ci siamo soffermati sufficientemente. Ora, in questa pagina che adesso avete sentito leggere, il Signore prosegue: Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri (Gv 15, 17). E' precisamente questo il frutto che egli intendeva quando diceva: Io vi ho scelti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia durevole. E quanto a ciò che ha aggiunto: affinché il Padre vi dia ciò che chiederete nel mio nome, vuol dire che egli manterrà la sua promessa, se noi ci ameremo a vicenda. Poiché egli stesso ci ha dato questo amore vicendevole, lui che ci ha scelti quando eravamo infruttuosi non avendo ancora scelto lui. Egli ci ha scelto e ci ha costituiti affinché portiamo frutto, cioè affinché ci amiamo a vicenda: senza di lui non potremmo portare questo frutto, così come i tralci non possono produrre alcunché senza la vite. Il nostro frutto è dunque la carità che, secondo l'Apostolo, nasce da un cuore puro e da una coscienza buona e da una fede sincera (1 Tim 1, 5). E' questa carità che ci consente di amarci a vicenda e di amare Dio: l'amore vicendevole non sarebbe autentico senza l'amore di Dio. Uno infatti ama il prossimo suo come se stesso, se ama Dio; perché se non ama Dio, non ama neppure se stesso. In questi due precetti della carità si riassumono infatti tutta la legge e i profeti (cf. Mt 22, 40): questo il nostro frutto. E a proposito di tale frutto ecco il suo comando: Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. Per cui l'apostolo Paolo, volendo contrapporre alle opere della carne il frutto dello spirito, pone come base la carità: Frutto dello spirito è la carità; e ci presenta tutti gli altri frutti come derivanti dalla carità e ad essa strettamente legati, e cioè: la gioia, la pace, la longanimità, la benignità, la bontà, la fedeltà, la mitezza, la temperanza (Gal 5, 22). E in verità come ci può essere gioia ben ordinata se ciò di cui si gode non è bene? Come si può essere veramente in pace se non con chi sinceramente si ama? Chi può essere longanime, rimanendo perseverante nel bene, se non chi ama fervidamente? Come può dirsi benigno uno che non ama colui che soccorre? Chi è buono se non chi lo diventa amando? Chi può essere credente in modo salutare, se non per quella fede che opera mediante la carità? Che utilità essere mansueto, se la mansuetudine non è ispirata dall'amore? E come potrà uno essere continente in ciò che lo contamina, se non ama ciò che lo nobilita? Con ragione, dunque, il Maestro buono insiste tanto sull'amore ritenendo sufficiente questo solo precetto. Senza l'amore tutto il resto non serve a niente, mentre l'amore non è concepibile senza le altre buone qualità grazie alle quali l'uomo diventa buono.

[Tutto il mondo è Chiesa.]

2. In nome di questo amore, però, dobbiamo sopportare pazientemente l'odio del mondo. E' inevitabile che il mondo ci odi, se vede che noi non amiamo ciò che esso ama. Ma il Signore ci offre, nella sua stessa persona, un grande motivo di consolazione. Dopo aver detto: Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri, soggiunge: Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi (Gv 15, 18). Perché un membro pretende di essere al di sopra del capo? Rinunci a far parte del corpo, se non vuoi sopportare insieme al capo l'odio del mondo. Se voi foste del mondo - continua il Signore - il mondo amerebbe ciò che è suo (Gv 15, 19). Queste parole sono rivolte alla Chiesa universale, la quale anch'essa talvolta è chiamata mondo, come fa l'Apostolo che dice: Dio era in Cristo, per riconciliare il mondo a sé (2 Cor 5, 19). Anche l'evangelista dice: Non è venuto il Figlio dell'uomo per giudicare il mondo, ma affinché il mondo sia salvo per mezzo di lui (Gv 3, 16). E nella sua lettera Giovanni dice: Abbiamo, come avvocato presso il Padre, Gesù Cristo giusto. Egli è il propiziatore per i nostri peccati e non per i nostri soltanto, ma anche per quelli di tutto il mondo (1 Io 2, 1-2). La Chiesa è, dunque, tutto il mondo, e tutto il mondo odia la Chiesa. Il mondo odia il mondo, il mondo ostile odia il mondo riconciliato, il mondo condannato odia il mondo che è stato salvato, il mondo contaminato odia il mondo che è stato purificato.

3. Ma questo mondo che Dio riconcilia a sé nella persona di Cristo, che per mezzo di Cristo viene salvato e al quale per mezzo di Cristo viene rimesso ogni peccato, è stato scelto dal mondo ostile, condannato, contaminato. Dalla medesima massa che tutta si è perduta in Adamo, vengono formati i vasi di misericordia di cui è composto il mondo destinato alla riconciliazione. Questo mondo è odiato dal mondo che pur nella stessa massa, è però composto dai vasi dell'ira, destinati alla perdizione (cf. Rm 9, 21-23). Così, dopo aver detto: Se voi foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo, immediatamente aggiunge: invece, siccome non siete del mondo ma io vi ho scelti dal mondo, perciò il mondo vi odia (Gv 15, 19). Anch'essi dunque erano del mondo, e dal mondo furono scelti perché non ne facessero più parte. Furono scelti non per meriti derivanti da opere buone precedenti, perché non ne avevano; non per la loro natura, perché essa, a causa del libero arbitrio, era stata tutta viziata nella sua stessa radice; ma furono scelti gratuitamente, cioè per una vera grazia. Colui infatti che scelse il mondo dal mondo, non trovò ma formò ciò che voleva scegliere, perché un resto è stato salvato mediante l'elezione della grazia. E se è stato eletto per grazia, non lo è dunque per le opere, altrimenti la grazia non sarebbe più grazia (Rm 11, 5-6).

4. Se ci si domanda, poi, come il mondo della perdizione che odia il mondo della redenzione, riesca ad amare se stesso, possiamo rispondere che è vero, sì, che esso ama se stesso, ma di un amore falso, non vero. Il suo amore falso è un vero odio. Infatti chi ama l'iniquità, odia la propria vita (Sal 10, 6). Tuttavia si usa dire che ama se stesso, perché ama l'iniquità che lo rende iniquo; e, insieme, si dice che odia se stesso perché ama ciò che lo rovina. Odia quindi in sé la sua natura, e ama ciò che vizia la natura; odia ciò che è stato creato per bontà di Dio, ama ciò che è diventato per sua propria volontà. Ecco perché, se ce ne rendiamo conto, ci vien comandato e insieme proibito di amare il mondo; ci è proibito di amarlo quando ci vien detto: Non amate il mondo (1 Io 2, 15); ci è comandato invece di amarlo quando ci vien detto: Amate i vostri nemici (Lc 6, 27). I nostri nemici sono appunto il mondo che ci odia. Ci vien proibito quindi di amare nel mondo ciò che in se stesso il mondo ama, e ci viene comandato di amare nel mondo ciò che in se stesso il mondo odia, cioè l'opera di Dio e le innumerevoli consolazioni della sua bontà. Sebbene il mondo ami ciò che in sé vizia la natura e odi la natura, noi non dobbiamo amare in esso il vizio e dobbiamo amare, invece, la natura. Così facendo noi lo ameremo e lo odieremo nel modo giusto, mentre esso si ama e si odia in modo sbagliato.

OMELIA 87 (http://www.sant-agostino.it/italiano/commento_vsg/omelia_087.htm)

Haxel
05-01-11, 20:02
Rifiutare la vendetta privata non significa rinunciare all'uso della forza.
Sul significato dell'amore e dell'odio cristianamente intesi, mi sembra doveroso riportare le parole di una grande Santo Padre e Dottore della Chiesa: Sant'Agostino d'Ippona.

Il comandamento dell'amore scambievole.

Uno può amare il prossimo come se stesso, soltanto se ama Dio; poiché se non ama Dio, non ama se stesso.

[E' buono soltanto chi lo diventa amando.]

1. Nella precedente lettura del Vangelo il Signore aveva detto: Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti affinché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia durevole; affinché il Padre vi dia ciò che chiederete nel mio nome (Gv 15, 16). Su queste parole ricordate che noi, con l'aiuto del Signore, ci siamo soffermati sufficientemente. Ora, in questa pagina che adesso avete sentito leggere, il Signore prosegue: Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri (Gv 15, 17). E' precisamente questo il frutto che egli intendeva quando diceva: Io vi ho scelti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia durevole. E quanto a ciò che ha aggiunto: affinché il Padre vi dia ciò che chiederete nel mio nome, vuol dire che egli manterrà la sua promessa, se noi ci ameremo a vicenda. Poiché egli stesso ci ha dato questo amore vicendevole, lui che ci ha scelti quando eravamo infruttuosi non avendo ancora scelto lui. Egli ci ha scelto e ci ha costituiti affinché portiamo frutto, cioè affinché ci amiamo a vicenda: senza di lui non potremmo portare questo frutto, così come i tralci non possono produrre alcunché senza la vite. Il nostro frutto è dunque la carità che, secondo l'Apostolo, nasce da un cuore puro e da una coscienza buona e da una fede sincera (1 Tim 1, 5). E' questa carità che ci consente di amarci a vicenda e di amare Dio: l'amore vicendevole non sarebbe autentico senza l'amore di Dio. Uno infatti ama il prossimo suo come se stesso, se ama Dio; perché se non ama Dio, non ama neppure se stesso. In questi due precetti della carità si riassumono infatti tutta la legge e i profeti (cf. Mt 22, 40): questo il nostro frutto. E a proposito di tale frutto ecco il suo comando: Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. Per cui l'apostolo Paolo, volendo contrapporre alle opere della carne il frutto dello spirito, pone come base la carità: Frutto dello spirito è la carità; e ci presenta tutti gli altri frutti come derivanti dalla carità e ad essa strettamente legati, e cioè: la gioia, la pace, la longanimità, la benignità, la bontà, la fedeltà, la mitezza, la temperanza (Gal 5, 22). E in verità come ci può essere gioia ben ordinata se ciò di cui si gode non è bene? Come si può essere veramente in pace se non con chi sinceramente si ama? Chi può essere longanime, rimanendo perseverante nel bene, se non chi ama fervidamente? Come può dirsi benigno uno che non ama colui che soccorre? Chi è buono se non chi lo diventa amando? Chi può essere credente in modo salutare, se non per quella fede che opera mediante la carità? Che utilità essere mansueto, se la mansuetudine non è ispirata dall'amore? E come potrà uno essere continente in ciò che lo contamina, se non ama ciò che lo nobilita? Con ragione, dunque, il Maestro buono insiste tanto sull'amore ritenendo sufficiente questo solo precetto. Senza l'amore tutto il resto non serve a niente, mentre l'amore non è concepibile senza le altre buone qualità grazie alle quali l'uomo diventa buono.

[Tutto il mondo è Chiesa.]

2. In nome di questo amore, però, dobbiamo sopportare pazientemente l'odio del mondo. E' inevitabile che il mondo ci odi, se vede che noi non amiamo ciò che esso ama. Ma il Signore ci offre, nella sua stessa persona, un grande motivo di consolazione. Dopo aver detto: Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri, soggiunge: Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi (Gv 15, 18). Perché un membro pretende di essere al di sopra del capo? Rinunci a far parte del corpo, se non vuoi sopportare insieme al capo l'odio del mondo. Se voi foste del mondo - continua il Signore - il mondo amerebbe ciò che è suo (Gv 15, 19). Queste parole sono rivolte alla Chiesa universale, la quale anch'essa talvolta è chiamata mondo, come fa l'Apostolo che dice: Dio era in Cristo, per riconciliare il mondo a sé (2 Cor 5, 19). Anche l'evangelista dice: Non è venuto il Figlio dell'uomo per giudicare il mondo, ma affinché il mondo sia salvo per mezzo di lui (Gv 3, 16). E nella sua lettera Giovanni dice: Abbiamo, come avvocato presso il Padre, Gesù Cristo giusto. Egli è il propiziatore per i nostri peccati e non per i nostri soltanto, ma anche per quelli di tutto il mondo (1 Io 2, 1-2). La Chiesa è, dunque, tutto il mondo, e tutto il mondo odia la Chiesa. Il mondo odia il mondo, il mondo ostile odia il mondo riconciliato, il mondo condannato odia il mondo che è stato salvato, il mondo contaminato odia il mondo che è stato purificato.

3. Ma questo mondo che Dio riconcilia a sé nella persona di Cristo, che per mezzo di Cristo viene salvato e al quale per mezzo di Cristo viene rimesso ogni peccato, è stato scelto dal mondo ostile, condannato, contaminato. Dalla medesima massa che tutta si è perduta in Adamo, vengono formati i vasi di misericordia di cui è composto il mondo destinato alla riconciliazione. Questo mondo è odiato dal mondo che pur nella stessa massa, è però composto dai vasi dell'ira, destinati alla perdizione (cf. Rm 9, 21-23). Così, dopo aver detto: Se voi foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo, immediatamente aggiunge: invece, siccome non siete del mondo ma io vi ho scelti dal mondo, perciò il mondo vi odia (Gv 15, 19). Anch'essi dunque erano del mondo, e dal mondo furono scelti perché non ne facessero più parte. Furono scelti non per meriti derivanti da opere buone precedenti, perché non ne avevano; non per la loro natura, perché essa, a causa del libero arbitrio, era stata tutta viziata nella sua stessa radice; ma furono scelti gratuitamente, cioè per una vera grazia. Colui infatti che scelse il mondo dal mondo, non trovò ma formò ciò che voleva scegliere, perché un resto è stato salvato mediante l'elezione della grazia. E se è stato eletto per grazia, non lo è dunque per le opere, altrimenti la grazia non sarebbe più grazia (Rm 11, 5-6).

4. Se ci si domanda, poi, come il mondo della perdizione che odia il mondo della redenzione, riesca ad amare se stesso, possiamo rispondere che è vero, sì, che esso ama se stesso, ma di un amore falso, non vero. Il suo amore falso è un vero odio. Infatti chi ama l'iniquità, odia la propria vita (Sal 10, 6). Tuttavia si usa dire che ama se stesso, perché ama l'iniquità che lo rende iniquo; e, insieme, si dice che odia se stesso perché ama ciò che lo rovina. Odia quindi in sé la sua natura, e ama ciò che vizia la natura; odia ciò che è stato creato per bontà di Dio, ama ciò che è diventato per sua propria volontà. Ecco perché, se ce ne rendiamo conto, ci vien comandato e insieme proibito di amare il mondo; ci è proibito di amarlo quando ci vien detto: Non amate il mondo (1 Io 2, 15); ci è comandato invece di amarlo quando ci vien detto: Amate i vostri nemici (Lc 6, 27). I nostri nemici sono appunto il mondo che ci odia. Ci vien proibito quindi di amare nel mondo ciò che in se stesso il mondo ama, e ci viene comandato di amare nel mondo ciò che in se stesso il mondo odia, cioè l'opera di Dio e le innumerevoli consolazioni della sua bontà. Sebbene il mondo ami ciò che in sé vizia la natura e odi la natura, noi non dobbiamo amare in esso il vizio e dobbiamo amare, invece, la natura. Così facendo noi lo ameremo e lo odieremo nel modo giusto, mentre esso si ama e si odia in modo sbagliato.

OMELIA 87 (http://www.sant-agostino.it/italiano/commento_vsg/omelia_087.htm)

non posso che quotare il testo, ma non capisco cosa vuoi intendere sull'uso della forza

Giò
05-01-11, 20:06
non posso che quotare il testo, ma non capisco cosa vuoi intendere sull'uso della forza

Che esso è perfettamente legittimo se dettato da una giusta causa.
Motivo per cui la dottrina della Chiesa non si oppone alla legittima difesa, alla guerra giusta e alla pena di morte.

Ada De Santis
05-01-11, 20:25
Che esso è perfettamente legittimo se dettato da una giusta causa.
Motivo per cui la dottrina della Chiesa non si oppone alla legittima difesa, alla guerra giusta e alla pena di morte.

Come si dice, BUONI SI MA SCIOCCHI NO.