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el cuntadin
31-01-11, 15:35
Litiga con la moglie, dà fuoco alla casa Sfiorata la strage a Moie di Maiolati -  Corriere Adriatico (http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=136810)
Litiga con la moglie, dà fuoco alla casa
Sfiorata la strage a Moie di Maiolati


MOIE DI MAIOLATI SPONTINI (31 gennaio) - Litiga con la moglie e per vendetta dà fuoco alla palazzina in cui vive con la compagna e i loro due gemelli di 7 anni, rischiando di uccidere anche il padrone di casa e due vicini che abitano al piano superiore.
E’ successo ieri notte a Moie di Maiolati Spontini, in uno stabile di due piani in via Cesare Battisti 30. L’incendiario, un operaio albanese di 51 anni, è stato poi arrestato. A salvare gli occupanti dei due appartamenti, una donna albanese con i suoi due bambini, il proprietario dello stabile, tunisino, e una coppia di immigrati del Bangladesh, sono stati i vigili del fuoco e i carabinieri: mamma e figli, intossicati dal fumo, sono stati portati in ospedale.
Per il capofamiglia, B.S., originario di Durazzo, operaio in un’azienda della Vallesina, la notte si è conclusa in carcere. Sembra che l’operaio avesse avuto una lite molto accesa con la moglie, che ad un certo punto lo avrebbe spinto fuori di casa.
Accecato dall’ira, l’uomo è rientrato nello stabile passando dallo scantinato sul retro, e poi ha appiccato le fiamme all’alloggio del primo piano, incurante della presenza di moglie e figli.
Presto le fiamme e il fumo hanno invaso la tromba delle scale e si sono propagate all’appartamento sovrastante, dove convivono gli altri tre stranieri. Per trarre in salvo i bambini e la loro madre, storditi dal fumo e terrorizzati, i carabinieri hanno dovuto abbattere la porta, mentre il tunisino e i suoi coinquilini sono stati fatti uscire dalle finestre, con un’autoscala dei vigili del fuoco. Sul posto sono accorse ambulanze del 118, che hanno prestato le prime cure agli intossicati. Gravi i danni subiti dalla palazzina, tanto che le due famiglie dovranno essere sistemate altrove.

S.M., 41 anni, è tutt'ora ricoverata nell’ospedale di Jesi per una forte intossicazione, ma non corre pericolo di vita. I suoi due bimbi, un maschietto e una femminuccia, sono stati trattenuti nel reparto di Pediatria, e sono in buone condizioni. Solo un controllo al pronto soccorso per gli altri tre immigrati, H.A., 35 anni, proprietario degli appartamenti, M.B., 34 anni, e Z.P., 32, che inizialmente non volevano neppure andare in ospedale. La famiglia di B.S., attualmente disoccupato (la moglie lavora part-time), era seguita dai Servizi sociali del Comune fin dal 2004, dalla nascita dei due gemelli. E l’escalation di violenza di ieri per certi versi era annunciata. Un paio d’ore prima del rogo, alle 21, i carabinieri erano dovuti intervenire in casa dell’albanese, probabilmente chiamati dalla moglie, perchè l’operaio, completamente ubriaco, stava dando in escandescenze e minacciando la compagna. Lo faceva spesso, ma lei non lo aveva mai denunciato. I militari avevano convinto l'uomo a trascorrere la notte fuori casa, anche per lasciare tranquilli i bambini, spaventati e in lacrime, e lui si era sistemato nella cantina-garage. Ad un certo punto però, non si sa ancora con quale tipo di innesco, si è messo a dar fuoco al materiale accatastato nel locale: vecchi abiti, suppellettili dismesse e forse cartone. Un mix altamente infiammabile, e pericoloso. A notare le prime fiamme, verso le 23.30, è stata una pattuglia dell’Arma, che dopo l’intervento precedente sorvegliava la via: i pompieri sono arrivati subito, e il peggio è stato scongiurato. Ora sarà l’amministrazione comunale a provvedere alla sistemazione delle due famiglie, vista l’inagibilità temporanea della palazzina. Il sindaco Giancarlo Carbini sta già studiando le possibili soluzioni.

Giacomo79
31-01-11, 16:50
Litiga con la moglie, dà fuoco alla casa Sfiorata la strage a Moie di Maiolati*-* Corriere Adriatico (http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=136810)
Litiga con la moglie, dà fuoco alla casa
Sfiorata la strage a Moie di Maiolati


MOIE DI MAIOLATI SPONTINI (31 gennaio) - Litiga con la moglie e per vendetta dà fuoco alla palazzina in cui vive con la compagna e i loro due gemelli di 7 anni, rischiando di uccidere anche il padrone di casa e due vicini che abitano al piano superiore.
E’ successo ieri notte a Moie di Maiolati Spontini, in uno stabile di due piani in via Cesare Battisti 30. L’incendiario, un operaio albanese di 51 anni, è stato poi arrestato. A salvare gli occupanti dei due appartamenti, una donna albanese con i suoi due bambini, il proprietario dello stabile, tunisino, e una coppia di immigrati del Bangladesh, sono stati i vigili del fuoco e i carabinieri: mamma e figli, intossicati dal fumo, sono stati portati in ospedale.
Per il capofamiglia, B.S., originario di Durazzo, operaio in un’azienda della Vallesina, la notte si è conclusa in carcere. Sembra che l’operaio avesse avuto una lite molto accesa con la moglie, che ad un certo punto lo avrebbe spinto fuori di casa.
Accecato dall’ira, l’uomo è rientrato nello stabile passando dallo scantinato sul retro, e poi ha appiccato le fiamme all’alloggio del primo piano, incurante della presenza di moglie e figli.
Presto le fiamme e il fumo hanno invaso la tromba delle scale e si sono propagate all’appartamento sovrastante, dove convivono gli altri tre stranieri. Per trarre in salvo i bambini e la loro madre, storditi dal fumo e terrorizzati, i carabinieri hanno dovuto abbattere la porta, mentre il tunisino e i suoi coinquilini sono stati fatti uscire dalle finestre, con un’autoscala dei vigili del fuoco. Sul posto sono accorse ambulanze del 118, che hanno prestato le prime cure agli intossicati. Gravi i danni subiti dalla palazzina, tanto che le due famiglie dovranno essere sistemate altrove.

S.M., 41 anni, è tutt'ora ricoverata nell’ospedale di Jesi per una forte intossicazione, ma non corre pericolo di vita. I suoi due bimbi, un maschietto e una femminuccia, sono stati trattenuti nel reparto di Pediatria, e sono in buone condizioni. Solo un controllo al pronto soccorso per gli altri tre immigrati, H.A., 35 anni, proprietario degli appartamenti, M.B., 34 anni, e Z.P., 32, che inizialmente non volevano neppure andare in ospedale. La famiglia di B.S., attualmente disoccupato (la moglie lavora part-time), era seguita dai Servizi sociali del Comune fin dal 2004, dalla nascita dei due gemelli. E l’escalation di violenza di ieri per certi versi era annunciata. Un paio d’ore prima del rogo, alle 21, i carabinieri erano dovuti intervenire in casa dell’albanese, probabilmente chiamati dalla moglie, perchè l’operaio, completamente ubriaco, stava dando in escandescenze e minacciando la compagna. Lo faceva spesso, ma lei non lo aveva mai denunciato. I militari avevano convinto l'uomo a trascorrere la notte fuori casa, anche per lasciare tranquilli i bambini, spaventati e in lacrime, e lui si era sistemato nella cantina-garage. Ad un certo punto però, non si sa ancora con quale tipo di innesco, si è messo a dar fuoco al materiale accatastato nel locale: vecchi abiti, suppellettili dismesse e forse cartone. Un mix altamente infiammabile, e pericoloso. A notare le prime fiamme, verso le 23.30, è stata una pattuglia dell’Arma, che dopo l’intervento precedente sorvegliava la via: i pompieri sono arrivati subito, e il peggio è stato scongiurato. Ora sarà l’amministrazione comunale a provvedere alla sistemazione delle due famiglie, vista l’inagibilità temporanea della palazzina. Il sindaco Giancarlo Carbini sta già studiando le possibili soluzioni.

Si tratta purtroppo di drammatiche condizioni familiari secondo te tra italiani nn capita queste cose basta ricordare cose è successo poco temo fa a Loreto.

el cuntadin
04-02-11, 16:59
A Loreto

Spaccio, arrestato giovane nigeriano


Loreto

I carabinieri di Osimo hanno arrestato un ventenne nigeriano domiciliato a Porto Recanati. Controllato nell'abitato di Loreto, il giovane (I.N. le sue iniziali) è risultato ricercato per detenzione e spaccio di stupefacenti risalenti al settembre 2009.

Il Corriere Adriatico - Home Page (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1098505)

Manfr
05-02-11, 12:23
Sai quanti italiani di pura razza ariana hanno arrestato per spaccio a Fabriano negli ultimi mesi ?

el cuntadin
05-02-11, 20:33
Sai quanti italiani di pura razza ariana hanno arrestato per spaccio a Fabriano negli ultimi mesi ?
Manfr, la nostra era una Terra civile e solidale, qualche ladro di polli c'è sempre stato ma, appunto, parliamo di ladri di pollastri. con l'arrivo dei forestieri, meridionali e stranieri, ne stiamo vedendo di tutti i colori (Portorecanati docet). ciò che mi meraviglia è che, nonostante i gravi episodi che dovrebbero destare preoccupazione e generare risposte adeguate dalla politica e dai cittadini, continuiamo con il melenso volemoce bene.

el cuntadin
07-02-11, 15:27
una domada: perchè la Caritas ha dato l'abitazione ad uno straniero pregiudicato? ma non sarebbe meglio che alla Caritas si occupassero dei senigalliesi in difficoltà, che sono tanti?


Un arresto

Rissa tra vicini Grave un giovane



Senigallia Un albanese colpito alla testa da un falegname con una mazza da baseball. Un violento litigio che si è concluso con un ricovero in ospedale per il primo ed un soggiorno forzato, nelle celle di sicurezza del commissariato, per il secondo. E’ stato infatti arrestato F. A. G., cileno di 30 anni, che ieri mattina alle 9.30 ha ferito il suo coinquilino di 35 anni. Entrambi abitavano in un casolare, in due distinti appartamenti, concesso dalla Caritas. Da qualche tempo i due, entrambi con cittadinanza italiana, erano diventati vicini di casa.

Il sudamericano, viveva con la famiglia. La convivenza è sempre risultata difficile, finché ieri mattina la situazione è degenerata. Per motivi futili sarebbe scoppiata l’ennesima lite, terminata con il colpo di mazza che ha messo ko l’albanese. Il sudamericano, interrogato ieri dalla polizia, ha ammesso di aver colpito il vicino ma solo per difendersi. L’uomo è stato trattenuto nelle celle di sicurezza in attesa di essere trasferito oggi nel carcere di Montacuto. Lo straniero arrestato è accusato di lesioni aggravate ma la sua posizione potrebbe peggiorare se l’albanese dovesse morire. A quel punto potrebbe configurarsi l’accusa di omicidio. Il ferito, pluripregiudicato, versa infatti in gravi condizioni. Trasportato al pronto soccorso è stato poi trasferito nel reparto di Neurochirurgia di Torrette, dove è ricoverato in prognosi riservata. Già nelle scorse settimane una volante del commissariato si era recata nel casolare di via del Moroso per ristabilire la calma tra i due che, in più circostanze, sono arrivati alle mani.

Due situazioni difficili, di persone aiutate dalla Caritas ed arrivate in città in cerca di un lavoro. Il sudamericano sembrava si fosse integrato lavorando come falegname. Tutto andava per il meglio fino alla convivenza forzata, culminata ieri in una tragedia, forse solo sfiorata.
Il Corriere Adriatico - Home Page (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1099533)

Giacomo79
08-02-11, 18:40
Sai quanti italiani di pura razza ariana hanno arrestato per spaccio a Fabriano negli ultimi mesi ?

lui si preoccupa solo quando si tratta di extracomunitari....

Giacomo79
08-02-11, 18:41
una domada: perchè la Caritas ha dato l'abitazione ad uno straniero pregiudicato? ma non sarebbe meglio che alla Caritas si occupassero dei senigalliesi in difficoltà, che sono tanti?


Un arresto

Rissa tra vicini Grave un giovane



Senigallia Un albanese colpito alla testa da un falegname con una mazza da baseball. Un violento litigio che si è concluso con un ricovero in ospedale per il primo ed un soggiorno forzato, nelle celle di sicurezza del commissariato, per il secondo. E’ stato infatti arrestato F. A. G., cileno di 30 anni, che ieri mattina alle 9.30 ha ferito il suo coinquilino di 35 anni. Entrambi abitavano in un casolare, in due distinti appartamenti, concesso dalla Caritas. Da qualche tempo i due, entrambi con cittadinanza italiana, erano diventati vicini di casa.

Il sudamericano, viveva con la famiglia. La convivenza è sempre risultata difficile, finché ieri mattina la situazione è degenerata. Per motivi futili sarebbe scoppiata l’ennesima lite, terminata con il colpo di mazza che ha messo ko l’albanese. Il sudamericano, interrogato ieri dalla polizia, ha ammesso di aver colpito il vicino ma solo per difendersi. L’uomo è stato trattenuto nelle celle di sicurezza in attesa di essere trasferito oggi nel carcere di Montacuto. Lo straniero arrestato è accusato di lesioni aggravate ma la sua posizione potrebbe peggiorare se l’albanese dovesse morire. A quel punto potrebbe configurarsi l’accusa di omicidio. Il ferito, pluripregiudicato, versa infatti in gravi condizioni. Trasportato al pronto soccorso è stato poi trasferito nel reparto di Neurochirurgia di Torrette, dove è ricoverato in prognosi riservata. Già nelle scorse settimane una volante del commissariato si era recata nel casolare di via del Moroso per ristabilire la calma tra i due che, in più circostanze, sono arrivati alle mani.

Due situazioni difficili, di persone aiutate dalla Caritas ed arrivate in città in cerca di un lavoro. Il sudamericano sembrava si fosse integrato lavorando come falegname. Tutto andava per il meglio fino alla convivenza forzata, culminata ieri in una tragedia, forse solo sfiorata.
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Ma gli italiani nn fanno risse...

el cuntadin
10-02-11, 15:48
Cinque arresti per traffico di droga
tra Jesi e Porto Recanati


JESI (9 febbraio) - Un vasto traffico di eroina, che faceva capo a un nucleo familiare di nigeriani - marito, moglie e il fratello di lei - con base all’Hotel House di Porto Recanati, è stato stroncato dai carabinieri di Jesi al termine di indagini iniziate dal settembre 2009.
L’operazione nel suo complesso, condotta in collaborazione con i carabinieri di Porto Recanati, ha portato all’arresto di cinque persone in fragranza di reato e a sei provvedimenti restrittivi eseguiti in provincia di Ancona e Macerata, oltre che al sequestro di 150 grammi di eroina purissima. L’arresto di due tunisini che spacciavano in un casolare abbandonato nelle campagne di Monsano, nel settembre 2009, ha dato il via alle indagini, che hanno evidenziato come il traffico di eroina fosse gestito da spacciatori tunisini senza fissa dimora; i pusher incontravano i clienti in luoghi defilati; in alcuni casi sfruttavano assuntori abituali di droga per farsi accompagnare nei luoghi di spaccio o all’Hotel House, dove gli spacciatori si rifornivano di eroina. Nel novembre 2009, nel corso di due operazioni, sono stati così arrestati in fragranza di reato altri due tunisini; nel giugno del 2010 il cerchio si è chiuso su una famiglia di nigeriani che si riforniva di droga attraverso un corriere, loro connazionale. Gli ultimi due nigeriani sono stati individuati ed arrestati questo mese.
Cinque arresti per traffico di droga tra Jesi e Porto Recanati - Corriere Adriatico (http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=137998)

el cuntadin
10-02-11, 16:06
Come un missile alla fermata del bus


Ancona Martedì verso le 16:30, una Clio impazzita è arrivata come un missile contro la fermata dell’autobus su via Flaminia, vicino all’incrocio con via Conca, a Torrette. Alla guida Bayrem H’Zami, 28 anni tunisino e regolarmente residente ad Ancona. L’uomo ubriaco ha investito Stefano Senatore, anconetano di 37 anni, gli è letteralmente passato sopra con l’auto e poi ha proseguito la sua corsa, nonostante le urla dei passanti che gli intimavano di fermarsi. Ma è stato subito bloccato da un camionista che ha piazzato il Tir in mezzo alla strada, impedendo ogni via d’uscita. Il tunisino, evidentemente ubriaco, a quel punto ha fatto retromarcia ed è finito contro un’altra auto ferma all’incrocio. Sul posto sono arrivati subito gli agenti della polizia, che stavano transitando su una Volante. Il tunisino si è scagliato anche contro i poliziotti che sono stati costretti ad ammanettarlo a terra. Un agente è rimasto ferito durante la colluttazione e se la caverà con cinque giorni di prognosi. Il pirata della strada è stato poi condotto al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette per accertamenti. Da lì tratto in arresto per omissione di soccorso, resistenza e lesioni personali a pubblico ufficiale.
Il Corriere Adriatico - Home Page (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1100856)

el cuntadin
13-02-11, 15:29
carabinieri fermano un nigeriano

Giornalista taglieggiato Un arresto da Auchan

Ancona La pelle è sempre scura. Ma gli occhi riflettono il lampo della furbizia e non l’ombra dello sguardo supplice, le mani non s’allungano per accogliere qualche spicciolo di beneficenza, ma s’infilano insidiose nelle tasche dei passanti. Cercavano extracomunitari poveracci o venditori ambulanti di oggetti inutili i carabinieri, hanno trovato un furfante senza scrupoli. Ha rubato il telefonino a un giornalista originario di Camerino, poi lo ha taglieggiato: paga se rivuoi indietro il cellulare. Ugiagbe Brodricks Amagbagui, nigeriano di 37 anni, senza fissa dimora e in regola col permesso di soggiorno, è stato ripreso e incastrato dalle telecamere della videosorveglianza: nei fotogrammi scorre la sequenza dell’africano che mette alle strette la sua vittima e la costringe a consegnare il denaro.

Amagbagui, che era con un complice non identificato, ha preso nel mirino il giornalista al parcheggio del centro commerciale Auchan. Gli ha sfilato il cellulare, dopo qualche minuto all’interno della galleria di negozi lo ha avvicinato e si è fatto pagare 50 euro per restituirgli il maltolto. Ha provato ad allontanarsi in silenzio, i carabinieri lo hanno bloccato. E’ stato arrestato con l’accusa di estorsione, e portato a Montacuto.
emanuele coppari,
Il Corriere Adriatico - Home Page (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1102429)

el cuntadin
14-02-11, 15:39
Mafia, estorsioni e traffico di droga
Diciotto arresti, due a Pesaro


PESARO (14 febbraio) - Vivevano a Pesaro due dei 18 presunti affiliati ad un clan mafioso di Bronte organico alla cosca Santapaola-Ercolano arrestati dai carabinieri su ordine del gip di Catania nell’ambito di un’inchiesta per associazione mafiosa, estorsioni e traffico di stupefacenti.
Si tratta di I.L., 49 anni, da tre mesi agli arresti domiciliari a Pesaro per reati commessi in Sicilia, e della sua convivente, G.B., 45 anni. Originari di Bronte, entrambi sono accusati di spaccio di stupefacenti. Nelle Marche la coppia era arriva alla fine di novembre, probabilmente sulla scorta di conoscenze locali.

L'indagine
Militari dell’Arma hanno eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 3 agli arresti domiciliari emesse dal Gip del Tribunale Etneo ipotizzando, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti. I provvedimenti sono stati eseguiti in due paesi del Catanese, a Bronte e Paternò, e nell’hinterland Milanese e nelle Marche, con la collaborazione dei carabinieri del luogo. L’operazione, denominata Gatto selvaggio, è frutto di indagini della compagnia dei carabinieri di Randazzo coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catania. Particolari sull'inchiesta saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 11 nella sala stampa della Procura etnea.
Lunedì 14 Febbraio 2011 - 10:52http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=138509

el cuntadin
16-02-11, 18:54
Maxi rissa condominiale
Due famiglie in manette


COLBORDOLO - Maxi rissa condominiale in un paese della provincia di Pesaro Urbino, Colbordolo, dove i carabinieri sono dovuti intervenire per separare due famiglie di origine campana che si stavano azzuffando per motivi banali. Sette gli arrestati, quattro dei quali hanno anche dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per ferite guaribili fra i 30 e i sette giorni. Protagonisti della rissa una famiglia composta da padre, madre e due figli, e un secondo nucleo familiare di genitori e figlio. All’origine di tutto, l’accusa di uno dei due ragazzi rivolta all’altro di aver tentato di vendergli dei profumi contraffatti. I sette, di età compresa fra i 48 e i 23 anni, originari di Torre Annunziata e Torre del Greco, si sono affrontati a mani nude ma anche con un tirapugni di ferro e due grossi coltelli da cucina. Ad avere la peggio, A. L., uno dei due capofamiglia, colpito alla testa con il tirapugni. Pare che i contrasti fossero frequenti, ma ieri notte sono degenerati, tanto da spingere gli altri condomini, spaventati dalle grida, a chiamare il 112.

Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 11:15
Maxi rissa condominiale Due famiglie in manette - Corriere Adriatico (http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=138769)

el cuntadin
03-03-11, 19:30
Marocchini in azione nella bella provincia Metaurense.


Arrestati dopo il maxifurto in un cantiere


Orciano Sul furgone di proprietà di uno di loro avevano materiale di ogni genere: dai cavi elettrici ai tubi di rame, dalle centraline termiche ad attrezzi di vario genere. Tutto materiale rubato poco prima in un cantiere edile di Serrungarina, per un valore calcolato in 5.000 euro. E.H.M., 44 anni e C.D., 25 anni, entrambi di nazionalità marocchina, sono stati arrestati l’altra notte dai carabinieri di Mondavio, che li hanno intercettati alle porte di Orciano. I due, già conosciuti dalle forze dell’ordine perchè responsabili di reati contro il patrimonio, sono stati immediatamente arrestati con l’accusa di furto aggravato e danneggiamento.

INel corso di un normale servizio di perlustrazione notturno, i militari dell’Arma hanno individuato un furgone bianco e le sagome di due persone che cercavano di nascondersi. I carabinieri li hanno bloccati immediatamente e hanno subito verificato cosa ci fosse a bordo del furgone di proprietà di E.H.M.. In questa maniera hanno scoperto ben 300 metri di cavi elettrici per l’alta tensione, tubi di rame, centraline termiche, ma anche tronchesi, grossi cacciavite, grimaldelli, tranciatubi. Secondo gli investigatori i due marocchini avevano rubato il materiale poco prima in un cantiere edile, con l’intenzione di rivendere cavi elettrici e tubi dopo averli spezzettati in maniera tale da poterli far passare per rottami inutilizzati, così da rivendere tutto alle aziende che commercializzano materiale ferroso.

I due arrestati sono stati giudicati con rito direttissimo dal Tribunale di Pesaro, che li ha riconosciuti colpevoli condannando C.D. alla pena di quattro mesi di reclusione, mentre per E.H.M. la condanna è stata di sei mesi.


Il Corriere Adriatico - Home Page (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1112083)

el cuntadin
17-03-11, 15:32
comunque ben gli sta anche alla donna. ma come fa una ragazza ad accettare un passaggio da un marocchino?


//www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=142203

Cagli, offre un passaggio a una donna
poi la picchia per farsi dare la borsa


PESARO - Offre un passaggio in auto a una trentenne straniera, poi la schiaffeggia, le prende la borsa, contenente solo 50 euro, e la fa scendere. Con questa accusa i carabinieri di Cagli hanno denunciato un marocchino di 29 anni, già noto alla giustizia.
Il giovane dovrà rispondere di rapina, violenza privata e lesioni personali. A denunciare l’accaduto era stata la stessa donna; i militari, sulla base della descrizione dell’extracomunitario e della sua auto, sono poi riusciti a individuarlo. Per il ventinovenne marocchino, ritenuto socialmente pericoloso, hanno chiesto all’autorità giudiziaria l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere.

el cuntadin
03-04-11, 14:28
Alla faccia che sono qua per lavorare!!! L'africano se ne stava a litigare fuori da una discoteca ALLE QUATTRO DELLA MATTINA! a quell'ora là, chi lavora dorme, non se ne sta in giro a rompere i c.oglioni. Ottimo, al solito, il lavoro dei Carabinieri, ed ora VIA, a casa sua, IN AFRICA! di questa gente non ne abbiamo bisogno e non la vogliamo da noi.


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Giovane nei guai

Prende a pugni carabiniere Arrestato


Falconara Volano pugni davanti al Jamba Disco Club di Falconara. E a farne le spese è un 21enne angolano, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

Erano le 4 dell’altra notte, quando davanti al locale di via Flaminia, una pattuglia dei carabinieri della Tenenza di Falconara si è ritrovata di fronte a una lite. Due ragazzi, evidentemente ubriachi, si stavano prendendo a male parole e spintoni. I militari hanno fermato l’auto e sono scesi. Alla vista dei carabinieri, un ragazzo è fuggito a gambe levate, riuscendo a farla franca. Mentre il giovane angolano, F. H. Harvey, regolarmente residente sul territorio e con piccoli precedenti penali per immigrazione clandestina e furto, ha cercato di fuggire, ma non ce l’ha fatta. Vistosi alle strette, ha anche provato a sferrare un pugno a un militare, che però è riuscito a parare il colpo. Il ragazzo è stato immediatamente ammanettato sul posto e portato in caserma. Di qui l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Nessuna conseguenza per il carabiniere, riuscito a evitare il pugno.

I militari, in questi giorni, hanno intensificato i controlli sul territorio, per gestire al meglio l’emergenza clandestini. Il presidio, perciò, è molto alto.

Malandrina
03-04-11, 14:36
Oddio sono una forestiera... :paura:

Fra un po' mi metteranno sul Bugiardò.

Ottobre Nero
03-04-11, 21:32
Oddio sono una forestiera... :paura:

Fra un po' mi metteranno sul Bugiardò.

Malandrì ma sei ovunque...anche sul forum dei marchigiani mò?....:D :D

In realtà ...non esisti ma ancora non lo sai...:crepapelle:

el cuntadin
03-04-11, 23:01
Oddio sono una forestiera... :paura:

Fra un po' mi metteranno sul Bugiardò.

tiri tardi anche tu? :)

Malandrina
04-04-11, 07:50
tiri tardi anche tu? :)

No. Ci ho un certa, ormai... :piango:

Vabbé che manco da sgarzellina tiravo tardi, a pensarci bene.

Malandrina
04-04-11, 07:55
Malandrì ma sei ovunque...anche sul forum dei marchigiani mò?....:D :D

In realtà ...non esisti ma ancora non lo sai...:crepapelle:

Io nelle Marche ci vivo. Tu che ci fai invece?

el cuntadin
17-04-11, 22:42
nella rissa coinvolti in 50, tra africani e rumeni. la situazione è sul serio preoccupante. che almeno si proceda con la cacciata dal suolo italiano di questi che sono stati catturati.

Il Corriere Adriatico - Home Page (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1145317)
Congolesi aggrediscono i carabinieri intervenuti dopo una rissa all’esterno del locale

Zuffa al Jamba club, tre arresti

Falconara Avevano appena finito di prendersi a pugni con una banda di giovani romeni, all’uscita di un music club lungo la Flaminia. Ma all’arrivo dei carabinieri, anziché placarsi, hanno aggredito anche loro. Una mischia furibonda al termine dalla quale tre giovani congolesi - Kazimbo Falanga Lola, 22 anni, Kidumu Falanga, 26, e Luzinda Mugalu Badru, 20 - sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. E’ successo l’altra notte nei pressi del Jamba Club, un circolo privato affollato di giovani che ballavano al ritmo di musiche metal e rock, dove già in passato c’erano state serate pittosto tese. Pare che un romeno abbia allungato le mani sul fondoschiena di una ragazza africana, scatenando la reazione del fidanzato e dei suoi amici. L’allarme era scattato alle 4, quando una telefonata al 112 chiedeva di accorrere perché davanti al locale, vicino al sottopasso di Villanova, una cinquantina di giovani si stavano fronteggiando. “Hanno anche i coltelli”, era la segnalazione allarmata. Mentre il gruppo di romeni era già scappato, circa 15 immigrati africani stazionavano ancora lì quando sono arrivati i carabinieri della Tenenza di Falconara. Eccitati dalla rissa, con il volto ancora sanguinante, gli stranieri hanno provato a fuggire reagendo ai militari. Un maresciallo ne è uscito con una brutta frattura alla mano, incastrata da una sportellata, e ne avrà per tre settimane. Altri due carabinieri sono stati medicati con prognosi di 5 e 7 giorni.

Il primo a reagire sarebbe stato Kazimbo Falanga Lola, residente a Jesi, calciatore dilettante in una squadra della Vallesina, che ha ferito alla mano il maresciallo. Poi sono accorsi Kidumu Falanga, suo cugino, anche lui di Jesi, e Luzinda Mugalu Badru, il più giovane, residente a Serra San Quirico. Ne è nata una mischia in cui davvero i carabinieri hanno faticato per placare quei ragazzoni scatenati e nel corpo a corpo qualcuno avrebbe cercato di sottrarre ai militari le pistole. Di rinforzo sono accorse pattuglie di carabinieri da Ancona, Jesi e Senigallia, una di finanzieri e persino quattro di metronotte.

I tre congolesi arrestati hanno continuato a mostrarsi aggressivi anche nella Tenenza di Falconara, dove hanno trascorso la notte, e persino ieri mattina in Tribunale, durante l’udienza di convalida dell’arresto. Il processo si terrà il 5 maggio e i cugini Falanga, almeno fino all’udienza, resteranno agli arresti domiciliari (per loro il pm Centini aveva chiesto il carcere), mentre Luzinda Mugalu Badru, il meno aggressivo, è tornato libero.
Lorenzo Sconocchini,

el cuntadin
19-04-11, 14:37
di questi delinquenti non ne abbiamo bisogno. subito a casa loro, senza SE E SENZA MA!

Urbino, festeggia i 18 anni assaltando un supermercato - Corriere Adriatico (http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=146280)

Urbino, festeggia i 18 anni
assaltando un supermercato


URBINO - Diciotto anni compiuti oggi, li festeggia assaltando armato di un coltello, insieme ad un complice diciassettenne, il supermercato Crai di via Polidori Virgili a Urbino. Ma incappa in due carabinieri e finisce in carcere, mentre l’altro ragazzino è stato affidato ad un centro di accoglienza per minori.
E’ la mattinata brava di un macedone e un marocchino, entrambi studenti: con il volto coperto il primo da un passamontagna l’altro da una sciarpa viola, un coltello da cucina in mano, volevano rapinare la cassa del punto vendita, in pieno centro storico. Proposito fallito, nonostante il tentativo di fuga del minore alla vista dei militari, che passavano di lì per un servizio da svolgere in Tribunale. Ora i baby rapinatori, residenti nella zona con le loro famiglie, regolarmente immigrate in Italia, dovranno rispondere di concorso in tentata rapina aggravata. Recuperati l’arma e il passamontagna.
Martedì 19 Aprile 2011 - 11:53 Ultimo aggiornamento: 12:04

el cuntadin
12-05-11, 15:33
farabutto!!! una buona razione di bastone così come è abitudine dalle loro parti, poi fuori, da dove è venuto. e magari anche qualche bel controllo di Legge anche a chi gli ha dato da distribuire volantini.

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Tenta di violentarla nell’androne di casa

Sedicenne aggredita in centro all’ora di pranzo da un uomo che distribuiva depliant pubblicitari

Jesi Esperienze che lasciano il segno, sebbene per fortuna non ci siano state conseguenze di natura fisica. Minuti che non finiscono mai, che durano una vita, di fronte a un’aggressione subita proprio sotto casa.

Momenti terribili quelli che ha vissuto martedì scorso, all’ora di pranzo, una studentessa jesina di 16 anni. Stava rientrando a casa dopo la scuola - frequenta un istituto superiore cittadino - quando nell’androne del palazzo, dove risiede in pieno centro storico, è stata aggredita da un pachistano che ha tentato prima un approccio verbale per poi passare dopo il diniego alle vie di fatto. L’uomo l’ha afferrata e quindi l’ha stretta a sè.

Attimi di terrore fugati, però, grazie a una pronta reazione. Che probabilmente ha evitato conseguenze più gravi. La ragazzina con grande caparbietà e destrezza è riuscita ad eludere l’aggressore ed è scappata di corsa verso l’ingresso della sua abitazione. Il pachistano ha lasciato velocemente l’edificio per darsi alla fuga.

Senza perdere neanche un istante i familiari della studentessa si sono messi in contatto con il commissariato di Jesi, sul luogo dell’aggressione si è immediatamente portata una Volante e la squadra investigativa giudiziaria per raccogliere i primi elementi in modo da avviare subito le ricerche proprio per non dar modo all’autore del disdicevole gesto di allontanarsi troppo.

Con grande lucidità, anche se ancora comprensibilmente molto spaventata, la sedicenne di Jesi è riuscita a delineare un identikit dell’aggressore che si è rivelato molto prezioso per il riconoscimento e il conseguente arresto dell’uomo.

Precisa la descrizione dei tratti somatici, dettagliato l’elenco degli abiti che l’extracomunitario indossava al momento dell’aggressione, le ricerche degli investigatori del commissariato guidate dal dirigente Antonio Massara sono partite immediatamente e nel giro di pochi minuti (quindici circa) nelle zone limitrofe a piazza Nova l’aggressore è stato identificato e quindi fermato.

Per cercare di dribblare le ricerche, il pachistano ha preso posto in un vicino ristorante come se nulla fosse successo tentando di dileguarsi alla vista dei poliziotti prima e provando a nascondersi poi con risultati nulli.

Addirittura si è finto stupito quando si è visto circondato dagli agenti del commissariato. Poi non ha potuto far altro che arrendersi.

L’uomo, G. F., 44 anni, residente a Brescia e in possesso del regolare permesso di soggiorno, era a Jesi da una settimana. Ufficialmente per distribuire depliant pubblicitari e vendere libri porta a porta. È stato arrestato per molestie sessuali aggravate ai danni di una minorenne e adesso è rinchiuso nel carcere di Montacuto in attesa di essere interrogato dal magistrato. La vicenda ha già fatto il giro della città suscitando rabbia e preoccupazione di tante famiglie per le insidie e i pericoli che quotidianamente corrono i figli. In questa occasione, tra l’altro, teatro della violenza è stato addirittura l’ingresso di casa.

Dai primi accertamenti effettuati dalla polizia, il pachistano non è nuovo a queste situazioni: a suo carico infatti ci sono anche altre segnalazioni specifiche per il reato di violenza sessuale. La studentessa di Jesi è riuscita ad eluderlo ma lo spavento è stato ugualmente notevole e conferma ancora una volta quanti seri siano i rischi che si corrono anche nelle situazioni apparentemente più normali.
STEFANO TORREGGIANI,

el cuntadin
28-05-11, 14:32
Madre, nigeriana e spacciatrice, di questa gentaglia non ne abbiamo bisogno e non la vogliamo. Ora espulsione sensa se e sensa ma. fuori dalle balle!!!!!!!!!!!!

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Mama Tina spacciava ai ragazzini

Il Lagos Center punto di riferimento per la droga, nascosta nella carrozzina


Ancona Dal benzinaio alla negoziante. Passa per un filo conduttore che attraversa Falconara arrivando fino al Piano di Ancona il traffico di sostanze stupefacenti sgominato dai carabinieri della Tenenza di Falconara coordinati dal comandante Matteo Demartis.

Infatti, è proprio dalle indagini che hanno condotto all’arresto del benzinaio pusher all’inizio di maggio, che i militari sono riusciti a ricostruire lo spaccio di droga al Piano. A tenere le redini di questa attività illecita era Mama Tina, nigeriana di 36 anni che nel suo negozio Lagos Center nella parte bassa di via Ascoli Piceno nascondeva ra bigiotteria, borsette e altri articoli in vendita anche qualche bustina di marijuana. I ragazzini, molti dei quali sembra siano minorenni, mettevano le mani tra orecchini e collanine per tirarne fuori l’ “erba”. E qualcuno passava in rassegna anche la carrozzina della bambina di Mama Tina, una piccolina di appena un mese che se ne stava tranquilla a dormire tra le lenzuola sopra la droga. È proprio nella carrozzina, infatti, che Mama Tina nascondeva le sostanze stupefacenti. Una carezza alla bimba e una dose di droga intascata, lasciando lì i soldi, che poi la mamma riprendeva. Un traffico che sarebbe passato inosservato a chiunque, ma non agli uomini della Tenenza di Falconara, che da un po’ erano alle calcagna della donna, pronti ad agire al momento giusto.

Più di una persona ha riferito ai carabinieri che quello era il negozio dello spaccio, molto conosciuto nel mondo degli assuntori di droga. E soprattutto conosciuto fra i ragazzini.

Le indagini dei carabinieri sono state effettuate tutte senza intercettazioni, ma attraverso riscontri sul campo e notizie informative provenienti dai frequentatori del giro.

Mama Tina ora è agli arresti domiciliari, concessi per poter occuparsi della piccolina di appena un mese.

el cuntadin
11-06-11, 14:06
chi conosce Pesaro e le sue frazioni, sa che a Borgo S. Maria gran parte della popolazione, sopratutto quella anziana, è di sinistra; saranno quindi contenti i compagni vedere uno di loro truffato dal forestiero.

Pesaro, truffe agli anziani Arrestato un giovane siciliano -  Corriere Adriatico (http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=152360)

Pesaro, truffe agli anziani
Arrestato un giovane siciliano


PESARO - Umberto S., 23 anni, originario della provincia di Siracusa, è stato arrestato dai carabinieri di Borgo Santa Maria per tentata truffa. I militari hanno notato il giovane parlare animatamente con un anziano lungo la strada che attraversa l’abitato del piccolo centro, e hanno capito che c'era qualcosa che non andava.
E in effetti, con la scusa di aver subito un danno allo specchietto dell’auto in un inesistente urto, il truffatore aveva convinto la vittima a consegnargli 60 euro, che l’anziano stava andando a ritirare in banca. I carabinieri sono subito intervenuti e il ventitreenne ha cercato di tagliare la corda, ma è stato subito bloccato. Poco prima era riuscito a truffare un altro anziano, con lo stesso metodo, nella vicina frazione di Montecchio. Il siciliano, che con la sua attività era aveva già raggranellato 300 euro, è finito in manette ed è ora in attesa di essere processato con rito direttissimo.

el cuntadin
08-07-11, 15:38
la Compagnia Carabinieri di Fano ha effettuato CINQUE arresti relativi a CINQUE diversi episodi criminosi. si tratta di due aldanesi, di un siciliano, di un campano e di un pugliese. si tratterà sicuramente di una circostanza fortuita, ma "enn tutti d' fora, n' c' n'è un d' i nostri". comunque questi "nuovi marchigiani" è bene che stiano in galera.


Il Corriere Adriatico (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1178513)
Operazione dei carabinieri in tutto l’hinterland. Recuperata una Jeep Cherokee rubata nei giorni scorsi

Bloccato dopo il furto di un portafoglio

Fano I carabinieri della Compagnia di Fano, negli ultimi giorni, nel corso dei servizi di controllo del territorio svolti anche con il supporto di un elicottero, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, in particolare furti e rapine, hanno tratto in arresto il 30enne pregiudicato albanese G.K., residente a Fano, in quanto colpito da ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Ancona, dovendo scontare la condanna di anni sei e mesi quattro di reclusione per induzione alla prostituzione di minori, violenza sessuale, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e sequestro di persona. Sempre a Fano, i militari di Marotta hanno tratto in arresto il 43enne pregiudicato di origini siciliane S.C., che doveva scontare la pena di anni due e mesi due di reclusione per rapina. Un 22enne pregiudicato albanese residente a Fano è stato denunciato a piede libero per il reato di evasione, in quanto, sottoposto agli arresti domiciliari perché responsabile di reati contro il patrimonio, si allontanava senza alcuna autorizzazione dall’abitazione di residenza. I carabinieri di Monte Porzio hanno tratto in arresto M.L., 27enne pregiudicato campano, che risultava colpito da ordine di carcerazione dovendo scontare la pena di anni 4 di reclusione per rapina.

Gli uomini della stazione di Saltara hanno provveduto a sequestrare un potente fuoristrada Jeep Cherokee, dopo averlo rinvenuto parcheggiato nella periferia cittadina e risultato rubato nei giorni scorsi a Fano. L’autovettura è stata poi restituita al legittimo proprietario. Sempre a Saltara è stato tratto in arresto un 43enne pregiudicato di origini pugliesi, con le accuse di furto aggravato. L’uomo, nel parcheggio di un supermercato, dopo aver aperto un furgone, si era impossessato di un portafogli contente la somma di euro 400 e di un telefono cellulare. Subito dopo il furto, però, il 43enne è stato però fermato dai carabinieri che trovandolo in possesso di quanto sopra asportato lo hanno dichiarato in arresto recuperando la refurtiva.