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el cuntadin
01-02-11, 17:52
La Lega attacca il sindaco sulla Ardo

“L’arrivo dei cinesi? E’ solo un po’ di fumo”




Fabriano Il coordinatore della Lega Nord di Fabriano Gian Pietro Simonetti attacca a posizione dell’Amministrazione sulla Ardo.

“Per la felicità di Sor Ci Min, il sindaco con gli occhi a mandorla - si legge in una nota - strenuo sostenitore della soluzione cinese per la Ardo, arrivano in città gli emissari del Dragone. Nelle ipotesi di acquisizione che circolano pare ci sia molta più fuffa che ciccia. Ma per sport fingiamo di credere nella prevalenza dell'arrosto. Ai cinesi, di Fabriano non frega una mazza visto che l’ipotetico piano, dal punto di vista della produzione, è tutto concentrato su Gaifana. Per Fabriano resterebbe un gigantesco bazar di prodotti elettronici – ironicamente ribattezzato outlet - e un fantomatico centro ricerche. Una soluzione che permetterebbe di riassorbire solo una piccolissima parte dei cassintegrati Ardo lasciando tutti gli altri al loro destino. In definitiva un sorce spacciato per mammuth ma capace di produrre sul territorio effetti collaterali devastanti: contratti e condizioni di lavoro al cui cospetto quelli di Marchionne sembreranno stilati da un bolscevico, colonizzazione del centro storico, replica del modello Prato con i suoi rinomati effetti di alterazione del tessuto sociale e identitario della comunità.

“La Lega non ha pregiudizi verso nessun acquirente ma crediamo che, nel caso, si debba trattare su tutto senza far credere alla gente che per salvare la Ardo e i posti di lavoro sia sufficiente trovare qualcuno che mette i soldi, chiunque esso sia e qualsiasi cosa abbia in mente di fare”.

Il Corriere Adriatico - Home Page (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1096986)

Giacomo79
01-02-11, 22:04
La Lega attacca il sindaco sulla Ardo

“L’arrivo dei cinesi? E’ solo un po’ di fumo”




Fabriano Il coordinatore della Lega Nord di Fabriano Gian Pietro Simonetti attacca a posizione dell’Amministrazione sulla Ardo.

“Per la felicità di Sor Ci Min, il sindaco con gli occhi a mandorla - si legge in una nota - strenuo sostenitore della soluzione cinese per la Ardo, arrivano in città gli emissari del Dragone. Nelle ipotesi di acquisizione che circolano pare ci sia molta più fuffa che ciccia. Ma per sport fingiamo di credere nella prevalenza dell'arrosto. Ai cinesi, di Fabriano non frega una mazza visto che l’ipotetico piano, dal punto di vista della produzione, è tutto concentrato su Gaifana. Per Fabriano resterebbe un gigantesco bazar di prodotti elettronici – ironicamente ribattezzato outlet - e un fantomatico centro ricerche. Una soluzione che permetterebbe di riassorbire solo una piccolissima parte dei cassintegrati Ardo lasciando tutti gli altri al loro destino. In definitiva un sorce spacciato per mammuth ma capace di produrre sul territorio effetti collaterali devastanti: contratti e condizioni di lavoro al cui cospetto quelli di Marchionne sembreranno stilati da un bolscevico, colonizzazione del centro storico, replica del modello Prato con i suoi rinomati effetti di alterazione del tessuto sociale e identitario della comunità.

“La Lega non ha pregiudizi verso nessun acquirente ma crediamo che, nel caso, si debba trattare su tutto senza far credere alla gente che per salvare la Ardo e i posti di lavoro sia sufficiente trovare qualcuno che mette i soldi, chiunque esso sia e qualsiasi cosa abbia in mente di fare”.

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Certo meglio lasciarla fallire...

Manfr
03-02-11, 00:08
La Lega magari aspetta un'altra cordata di imprenditori del territorio come i cialtroni bancarottieri che volevano salvare la favvrianesità della Carifac (all'epoca Simonetti a favore dell'acquisizione perchè Veneto Banca avrebbe portato efficienza padana, che posizioni ponderate ) ... Se Simonetti trova qualcuno che ci mette i soldi, lo tiri fuori e cacci la minaccia cinese. A parte che poi il piano non è come lo mette lui, ma tant'è ... Poi, di fronte alla minaccia della chiusura totale, credo sia meglio fare i pendolari da Fabriano a Gualdo Tadino che restare a casa.

el cuntadin
05-02-11, 15:34
l sindaco Sorci replica alla Lega Nord sulla vicenda Ardo e l’arrivo dei cinesi

“A me interessa solo salvare i posti di lavoro”


Fabriano Dopo le critiche della Lega Nord sulla vicenda della Ardo e l’arrivo della delegazione cinese, il sindaco Sorci replica a Giampiero Simonetti.

“Simonetti - si legge nella nota - lo ho già detto altre volte, mi è simpatico e capisco anche il suo desiderio di vedere il più frequentemente possibile la sua foto stampata su qualche giornale.

“Cominciamo dai potenziali acquirenti della Antonio Merloni Spa, azienda che – lo sa anche Simonetti – non ha chanche di sopravvivenza senza i potenziali acquirenti cinesi o iraniani. Purtroppo la verità è questa: ci sono solo queste offerte senza le quali il futuro dell’azienda è segnato. E’ inutile nascondersi: in caso contrario vorrà dire che andremo da lui a farci spiegare come poter fare per cercare di salvaguardare una occupazione vasta quale è quella della Antonio Merloni Spa. Purtroppo sto notando che non sono pochi coloro che, di fatto, si augurano che l’azienda vada a fondo. Alcuni lo desiderano per motivi politici, altri lo desiderano per stupidità umana. Chissà perché, infatti, quando i commissari hanno imboccato la strada della vendita a “spezzatino”, rendendo tutta l’azienda meno appetibile, non ci sono state obiezioni. Io, cinesi o iraniani, non so quale sia la soluzione migliore ma so bene come sindaco e come cittadino che l’interesse prioritario è il salvataggio di così numerosi posti di lavoro. E per raggiungere questo risultato sono ampiamente disponibile a mettermi anche gli occhi a mandorla. Simonetti, poi, esplode in demagogia quando si mette a parlare di case popolari e di regolamenti che, falsamente, dice sono fatti apposta per favorire gli stranieri. Non è vero e lui sa benissimo che stiamo applicando leggi e norme esistenti. La Lega è abituata, da sempre, ad usare la tecnica di “governo e opposizione” attraverso annunci per raggiungere quella parte di popolazione più suscettibile e più sensibile ai proclami demagogici e populistici”.
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el cuntadin
08-02-11, 15:47
Simonetti: “Deve lasciare l’incarico”

La Lega attacca il sindaco


Fabriano Sorci finisce nel mirino della Lega Nord. Il coordinatore locale del partito guidato a livello nazionale da Umberto Bossi, Gian Pietro Simonetti, commenta una recente dichiarazione del primo cittadino di Fabriano.

“Un sindaco che liquida una posizione politica, dicendo che chi la sostiene ha solo bisogno di avere foto sui giornali – spiega Simonetti – dovrebbe lasciare il suo incarico”. Simonetti aggiunge: “Il sindaco un giorno è un “Sor Ci Min” innamorato del Dragone, un altro un ulema, tutto preso a difendere i diritti degli stranieri, specie quando minacciano i nostri valori. Non a caso il suo vocabolario è ridotto a due parole: demagogia e populismo. Tra l’altro, si tratta di parole difficili. Ma forse gli piace ascoltarne il suono e la nenia”.

Il coordinatore della Lega Nord Simonetti torna dunque ad attaccare Sorci, criticandone l’operato. Il dibattito politico, a Fabriano, si conferma particolarmente infuocato.

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Manfr
09-02-11, 01:29
che buffone.

el cuntadin
24-02-11, 15:14
E’ polemica sugli stranieri alle urne

Crocifisso in Consiglio Lo propone la Lega

Fabriano La Lega Nord di Fabriano chiede, in una mozione, che venga apposto il Crocifisso nell’aula consiliare del Comune. Il documento sarà inviato ai capigruppo dell’opposizione, del Pd e dell’Idv che “auspichiamo - afferma il coordinatore del Carroccio Gian Pietro Simonetti - possano far propria, visto che la Lega non ha rappresentanti in consiglio, con un voto del consiglio comunale”

“La città - spiega Simonetti - è piena di manifesti dei candidati extracomunitari per l’elezione del consigliere aggiunto prevista per il 6 marzo. Filo conduttore degli slogan: diritti, diritti, diritti. I doveri se li tengano gli italiani che sopportano e pagano per tutti. Ma l’elemento più preoccupante è il rischio che venga eletto un consigliere ostile alla nostra cultura e alla nostra religione. Occorre una risposta forte della politica e delle istituzioni”. “E' ora che, anche a Fabriano, sia chiaro chi vota contro il Crocifisso e la cultura occidentale e cristiana e chi - conclude Simonetti - se ne lava le mani come Ponzio Pilato evitando di farsi promotore e sostenitore della nostra proposta. Per quanto ci riguarda l’abolizione del consigliere extracomunitario aggiunto, così come la revisione del regolamento di assegnazione delle case popolari, sarà un punto irrinunciabile nel programma della Lega Nord per le comunali del 2012”.

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el cuntadin
01-04-11, 14:24
L'iniziativa promossa da da Gian Pietro Simonetti, segretario della Lega Nord di Fabriano, ha raccolto grande consenso tra i fabrianesi. La numerosissima partecipazione suona a conferma che la presenza della Lega a Fabriano e più in generale nell'area appenninica, è una realtà ben consolidata e con la quale chiunque dovrà confronatrsi.


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I furti fanno paura, si corre ai ripari

Pdl e Lega a convegno sulle misure da adottare. Il sottosegretario Davico garantisce il suo impegno


Fabriano C’è un problema sicurezza a Fabriano. Sicurezza che inevitabilmente investe diversi ambiti e varie situazioni, come dimostrato anche da recenti episodi di criminalità e micro criminalità verificatisi nel nostro territorio. E la questione è stata sviscerata ieri sera nel corso di una tavola rotonda dal titolo quanto mai calzante “Fabriano: è ancora un’isola felice?”, organizzata dal Pdl e dalla Lega Nord, coordinata e moderata dal caposervizio del Corriere Adriatico di Jesi, Maria Teresa Bianciardi, svoltasi nel salone dell’Oratorio della Carità, particolarmente affollato nell’occasione.

Fronte compatto

Ad aprire i lavori il senatore Francesco Casoli, il quale, dopo aver portato i saluti del vescovo Giancarlo Vecerrica (il messaggio del presule era incentrato su tre parole molto importanti: tradizione, innovazione e unità), dell’ex ministro Francesco Merloni e del governatore Gian Mario Spacca, ha tenuto a sottolineare che “il tema della sicurezza merita una riflessione. Fino a poco tempo fa, tanto per fare degli esempi, in questa città si potevano lasciare le auto aperte e le chiavi sulle porte di casa. Nessuno può più permettersi comportamenti del genere. Per questo ci chiediamo se la città è ancora un’isola felice e vogliamo capire come affrontare la problematica”.

Pesa la crisi del lavoro

Il coordinatore locale del Pdl Giampaolo Ballelli si è soffermato sul “lento, ma costante degrado del tessuto sociale. Dobbiamo tornare a parlare di doveri, di una libertà regolata dalle leggi”, mentre per il segretario della Lega Nord, Gian Pietro Simonetti, “la chiave di lettura è il disorientamento. Ad un certo punto, in sostanza, ci siamo trovati a che fare con episodi gravi, ai quali non eravamo abituati. La reazione della politica è stata di minimizzare. Noi della Lega abbiamo avuto il torto terribile di avere ragione in anticipo. Oggi, a Fabriano, una battaglia per la sicurezza è una battaglia per la libertà”. Il prefetto Michele Capomacchia ha auspicato la ripresa dell’economia, perché laddove c’è sviluppo, c’è occupazione. E l’occupazione elimina tante situazioni di precarietà che minano la sicurezza”. Un appello è giunto dal presidente della Confcommercio Mauro Bartolozzi: “Chiediamo un maggiore impiego dei vigili urbani in centro, per destinare ad altri compiti la polizia. Un momento di difficoltà e di paura come questo non lo abbiamo mai vissuto”. Importante la presenza del sottosegretario al ministero degli Interni Michelino Davico: “Ci siamo concentrati sul tema della sicurezza per difendere i territori e la gente che in essi opera. Grazie al ministro Maroni abbiamo dato il via a una stagione importante, ottenendo un rapido calo complessivo dei reati”.
aminto camilli,

el cuntadin
02-07-11, 14:27
A Fabriano Il fuoco amico è una costante, pur di danneggiare la Lega e l'attivo leader fabrianese Simonetti, quelli che dovrebbero essere gli alleati, si sono inventati una "leghetta". Ma l'ottimo Simonetti non molla.

Il Corriere Adriatico (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1176220)
Simonetti

“Stanno cercando di sabotare la Lega”




Fabriano Acque agitate nel centrodestra. A spargere un po’ di peperoncino è la Lega Nord, in seguito a episodi molto recenti. “A Fabriano – spiega il segretario locale Gian Pietro Simonetti – è nato un gruppo di centro, Noi Centro, che doveva raccogliere adesioni per ancorare i cattolici moderati al centrodestra, ma invece di utilizzare parole d’ordine centriste, nel comunicato di presentazione hanno usato esclusivamente temi leghisti. Certe cose losche non sfuggono all’occhio attento della Lega, ma abbiamo fatto finta di niente, in modo tale da beccare il passo falso. Infatti, questo nuovo gruppo ha cominciato a reclutare ex leghisti fuoriusciti dal partito e, siccome l’ingenuità non ha mai fine, ha preso contatti anche con militanti della Lega. L’obiettivo è quello di sabotare la Lega, creando una ‘leghetta’ fittizia e pitturata di giallo, come certi sindacati padronali, per provare ingannare gli elettori”. Ed eccoci al cuore della questione.

“Abbiamo la certezza – osserva ancora Simonetti – che c’è una regia interna al centrodestra, che ha come scopo una Lega dissanguata e supina. Il Pdl ha qualcosa da dire? Era all’oscuro di tutto? Ce lo faccia sapere, perché il silenzio sarà una conferma dei nostri sospetti. Comunque, l’obiettivo è fallito e questo fatto inciderà pesantemente sulle scelte per le elezioni comunali dell’anno prossimo. Non daremo tregua a questi collaborazionisti”.

el cuntadin
05-07-11, 14:32
Gian Pietro Simonetti non molla e chiede lealtà politica..

Il Corriere Adriatico (http://sfoglia.corriereadriatico.it/Articolo?aId=1177192)

“Non ci metteremo mai al tavolo con gli esponenti di Noi Centro”


Fabriano “Non siederemo mai al tavolo con Noi Centro, perché non facciamo accordi con un socio che cerca di fregare, conto terzi, un altro socio. Anzi, per il momento a tavola ci sediamo da soli: c’è più serenità e migliore digestione”.

Nel centrodestra il clima resta caldo, con il segretario della Lega Gian Pietro Simonetti che chiarisce la posizione del proprio partito, dopo l’apertura del coordinatore del Pdl Giampaolo Ballelli. “Che Ballelli sia amico della Lega – dice Simonetti – è un fatto inoppugnabile. Le sue parole e i fatti della sua segreteria lo confermano e gli assicurano un ruolo centrale nel dialogo con la Lega. Ma siamo convinti che nel Pdl stia emergendo prepotentemente una linea che mira a ridimensionare il rapporto con la Lega per tirare la volata al candidato unico. Unico per tutti, naturalmente, tranne che per la Lega. Per questo è nata l’operazione Noi Centro: per eliminare ostacoli alla marcia trionfale del prescelto.

Peccato che gli artefici, oltre ad avere lingue troppo lunghe, siano pure dei neofiti senza finezza. Su questo, ovviamente, Ballelli glissa, spostando il focus sui contenuti. Ma i contenuti vengono dopo la lealtà politica”. Di qui, la dura presa di posizione. “Siccome siamo abituati alla chiarezza – aggiunge Simonetti – vogliamo essere chiari: non siederemo mai al tavolo con Noi Centro”.

Intanto, proprio da Noi Centro arrivano precisazioni rispetto a recenti affermazioni dello stesso Simonetti. “Il nostro è un movimento politico, non una leghetta – sottolineano i promotori di Noi Centro – e non intende schierarsi con nessun polo. Uno dei nostri obiettivi è far sì che i poli si parlino e non pensino ai loro orticelli. Vogliamo dare voce ai cittadini che assistono al fare di amministratori e politici che non hanno nessuna intenzione di attivare gli strumenti di partecipazione. Il nostro movimento di ispirazione cattolica non esclude nessuno di destra o di sinistra, laico o ateo, fabrianese o extracomunitario, che voglia diventare partecipe della vita amministrativa della città. Noi Centro vuole pensare a una politica diversa, dove non si pensi al voto, relegando l’elettore in naftalina per tutta la durata del periodo amministrativo”.
a.cam.,