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Visualizza Versione Completa : Una battaglia che la Lega non può non sostenere



novis
04-06-09, 00:02
Rivolta fiscale di un imprenditore: stipendio lordo in busta paga
di Felice Manti


Un gruppo di imprenditori ha assunto un’iniziativa senza precedenti. Mettere in busta paga il compenso lordo anziché il netto. Cioè dare al lavoratore anche i soldi che normalmente l’azienda dovrebbe versare a Erario e Inps. Si tratta, in soldoni, di circa 2/3 dell’importo netto. L’esperienza è contenuta nel libro Elogio dell’evasore fiscale (Aliberti editore) in libreria da qualche giorno. Il promotore dell’iniziativa si chiama Giorgio Fidenato, presidente di un’associazione di agricoltori di Pordenone. Lo scorso gennaio ha preso carta e penna e ha scritto ai suoi sei dipendenti: «Vi comunico che il vostro datore di lavoro non provvederà più a trattenere e a versare a Inps e Agenzia delle Entrate le trattenute erariali e contributive». La motivazione è semplice: «A causa dell’incedere della crisi economica-finanziaria si rende necessario il taglio di talune spese, come quelle del nostro consulente che ci predispone le buste paga».

Ovviamente il datore di lavoro si è cautelato dicendo ai dipendenti come, quando e quanto pagare per non incorrere (e non far incorrere il proprio lavoratore) nel reato di evasione fiscale. Inps e Agenzie delle Entrate sono state avvisate della «novità» con un’altra lettera. Il ministero ha già risposto picche, ovviamente. È stato lo stesso direttore dell’ufficio di Gabinetto del ministero dell’Economia ad invitare i datori di lavoro a ritornare sui propri passi perché secondo la legge «il sostituto d’imposta è chi in forza di disposizioni di legge (il Dpr 600 del ’73) è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri».

Ma il problema, dicono gli imprenditori, è che questo lavoro di separazione del lordo dal netto è fatto gratis, ma ha dei costi di gestione notevoli (consulenti fiscali, burocrazia, moduli 770, personale dedicato ecc...) che le aziende sostengono gratuitamente. La Costituzione, dicono, impedisce a chiunque di lavorare gratis per lo Stato. Il significato dell’iniziativa è dunque aspettare l’inevitabile sanzione ministeriale e impugnarla per incostituzionalità davanti alla Corte. Aprendo a un contenzioso con lo Stato dagli esiti imprevisti.
I promotori dell’iniziativa fanno appello alla Lega Nord. In un articolo intitolato «Abolire il sostituto d’imposta», pubblicato sulla Padania del 23 settembre 2007, racconta Leonardo Facco, autore del libro, «l’allora segretario del sindacato padano Rosi Mauro disse esattamente questo: “È ingiusto che i lavoratori dipendenti siano tassati a monte”». Non basta. L’eliminazione dell’obbligo venne anche inserita al punto 6 della «famosa protesta fiscale agitata dal Carroccio ma mai esplosa». E questa battaglia ha anche un altro illustre precedente: il referendum radicale, bocciato nel 2000 dalla Corte costituzionale perché secondo l’articolo 75, comma 2, della Carta «è vietata ai cittadini la possibilità di decidere in materia fiscale». Ma l’idea del lordo in busta paga, secondo l’ex consigliere di Banca mondiale e Fondo monetario internazionale Rudi Dornbusch “è letteralmente rivoluzionaria”». La battaglia, promettono i promotori, è appena all’inizio...

Rivolta fiscale di un imprenditore: stipendio lordo in busta paga - Interni - ilGiornale.it del 03-06-2009 (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=355876)


La Lega Nord è stata votata per questo: non può non sostenere la battaglia coraggiosa di questi imprenditori , questa è davvero LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE, ben altro che la battaglia per Malpensa...è una battaglia di libertà, se la Lega la sostiene davvero e non per finta, avrà i voti di tutto il Nord , quello moderato e produttivo, il monopolio elettorale del Nord garantito (mentre adesso lo deve contendere a un partito statalista e assistenzialista come il PDL), attenzione, ci sono dei momenti in cui un movimento politico grande e rivoluzionario, se vuole essere tale e ottenere molto, non può avere paura e tirarsi indietro.
Smascherereste in un colpo solo tutta la retorica statalista che ammanta il PD/PDL, e che attualmente contribuisce ad intorpidire tanta parte dell'elettorato del nord...e di certo liberereste la Padania senza dover passare per un federalismo annacquato o i tentativi di secessione.
Non deludete questo elettorato!

Bèrghem
04-06-09, 12:34
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Juv
04-06-09, 12:59
Come diceva Ronnie: "un contribuente è un cittaidno che la vora per lo stato senza aver fatto un concorso pubblico".

Speriamo che qualcuno si muova, specialmente adesso che si vuole regionalizzare la busta paga ed il fisco. Cmq sono pessimista, Tremonti non molla sugli studi di settore, figuriamoci se molla su una cosa del genere.

Gianky
04-06-09, 13:05
Ok, però stiamo attenti alla parte burocratica della faccenda. Non è che poi i lavoratori dipendenti debbano ogni mese andare dal commercialista per versare i contributi?

Stiamo molto attenti.

Ciao

Bèrghem
05-06-09, 21:46
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Bèrghem
06-06-09, 13:18
OIQqAANr4W8

Juv
06-06-09, 13:24
Ok, però stiamo attenti alla parte burocratica della faccenda. Non è che poi i lavoratori dipendenti debbano ogni mese andare dal commercialista per versare i contributi?

Stiamo molto attenti.

Ciao

basterebbe rendere opzionale la cosa.

Watson
06-06-09, 18:31
Anni fa il Partito Radicale aveva raccolto le firme per l'abrogazione del sostituto di imposta.
Non ricordo come è andata a finire , se cioè la norma vene bocciata dalla Corte Costituzionale o il referendum non raggiunse il quorum.
Propendo per la prima ipotesi , dato che come è noto non si possono indire referendum su temi di natura fiscale.
L'abolizione del SdI sarebbe effettivamente un fatto epocale.
Non è la stessa cosa pagare 5000 o 10000 euro all'anno versandoli di persona dopo averli messi da parte , oppure come succede adesso facendoli trattenere mese per mese dal datore di lavoro.
Nel secondo caso , la persona i soldi non li vede , se non conteggiati sulla busta paga , e non è la stessa cosa che riscuoterli fisicamente e pagare.
Così com'è , quei soldi è come se non esistessero , ma esistono eccome.
Con il SdI l'approccio con il fisco è nettamente più soft : vedi il diverso atteggiamento che hanno le categorie dei lavoratori autonomi , non soggette al sostituto.
E' una forma per far pagare alle persone in silenzio.

Watson
06-06-09, 18:36
Il sostituto d'imposta nasce con la riforma fiscale del 1973 , relatore il ministro di allora Bruno Visentini (pensate che era di Treviso : quando vanno e vivono a Roma diventano più centralisti di tutti , vedi adesso Sacconi e Brunetta).
Questa riforma accentrava la riscossione praticamente di tutte le imposte dirette e indirette a Roma.
Con i decreti Stammati degli anni successivi , venivano codificati criteri di redistribuzione di quelle risorse accentrate che privilegiavano certe regioni , e questo senza una scadenza o degli obiettivi.
Per legge , questo significa che sarà così per sempre.

Bèrghem
06-06-09, 20:20
Non ricordo come è andata a finire , se cioè la norma vene bocciata dalla Corte Costituzionale o il referendum non raggiunse il quorum. Propendo per la prima ipotesi , dato che come è noto non si possono indire referendum su temi di natura fiscale.
Esatto, bocciato dalla Consulta. Correva l'anno 2000.

Bèrghem
25-06-09, 19:06
Sosteniamo GIORGIO FIDENATO

Di Amministratore del 2009-06-25 12:07:36

http://www.movimentolibertario.it/home.php?fn_mode=fullnews&fn_id=270&fn_cid=4

Dopo aver atteso alcuni mesi la risposta dello Stato, poiché questa non arriva se non nella forma di lettere che citano il tal articolo o il talaltro comma, Giorgio ha deciso di alzare il livello della sua battaglia. Nei prossimi giorni Giorgio ed i suoi dipendenti, che hanno mostrato una unità di intenti sin dall'inizio, attiveranno la MESSA IN MORA dello Stato. Cioè... i legali di Giorgio scriveranno allo Stato che risulta a tutti gli effetti un creditore esortandolo a rivendicare il proprio credito e costringendo quindi i vari enti coinvolti (Agenzia delle Entrate ed INPS in primis) a scoprire le proprie carte.

A questo punto però è necessario che l'impegno che avete preso sostenendoci con le vostre lettere e i vostri commenti sui vari gruppi online, si trasformi in un aiuto concreto che vada a coprire le spese legali per questa iniziativa. Il Movimento Libertario si è proposto di coordinare la raccolta dei fondi per sostenere l'iniziativa di Giorgio e pertanto oltre a mettere a disposizione il proprio conto corrente per la raccolta e ad istituire un fondo apposito, finanzia a titolo di invito lo stesso fondo per la cifra di euro 2.000.

Vi preghiamo di fare le vostre donazioni al conto corrente intestato a MOVIMENTO LIBERTARIO, coordinate IBAN IT47N0200864951000041181330 specificando nella causale "Sostegno a Fidenato".

Questa battaglia sta dando molta visibilità alle nostre iniziative. Non solo Giorgio ma anche il libro di Leonardo ed il Movimento Libertario stanno riscuotendo sempre più la simpatia del pubblico. Come dice un vecchio adagio "il ferro va battuto finché è caldo". Non lasciamo che gli sforzi di Giorgio si traducano in una lunga quanto inutile battaglia di carte bollate, ma trasformiamola in una bandiera contro quello Stato che, anche attraverso il sotituto di imposta, secondo il principio del "divide et impera", cerca di mettere dipendenti e datori di lavoro gli uni contro gli altri, per vessarli più agevolmente entrambi.

Ovviamente non mancheremo di riportare su queste stesse pagine la raccolta e le singole voci di spesa documentate.

Grazie a tutti coloro che ci vorranno aiutare.

Marcello Mazzilli

Bèrghem
25-07-09, 18:52
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