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Visualizza Versione Completa : La ricchezza compromessa e l'attacco al risparmio



carlomartello
07-02-11, 18:07
Da "Il Corriere della Sera" di giovedì 3 febbraio 2011

LA RICCHEZZA COMPROMESSA

di GIULIO SAPELLI


Esistono dei sommovimenti sociali che non s`intravedono, che non sono apparenti. Anzi, a prima vista i comportamenti collettivi e le forze strutturali e nascoste della macchina della circolazione delle merci e dei capitali ci fanno balenare dinanzi immagini che non corrispondono alla realtà.
Come i miraggi nel deserto:città fantastiche s`innalzano tra scintillii e poi ci accorgiamo che erano solo dune sulla linea di fuga dell`orizzonte. Così è stato in Italia negli ultimi quindici anni.Intendiamoci: non è vero che non siamo cresciuti, anzi siamo più ricchi anche se più diseguali.Sarebbe impossibile la stessa riproduzione sociale se ciò non avvenisse.
Essa continua sebbene, come scopriamo dalle statistiche, sempre più lentamente e con fatica, seguendo le disuguaglianze territoriali storiche del nostro paese. Vengono in tal modo costruendosi equilibri sociali sempre più precari che possono spezzarsi all`improvviso, come l` argine che si disfa per la pressione continua e invisibile dell` onda (Tunisia ed Egitto docent...). Sono, quindi, equilibri sempre più precari e a bassa intensità di capacità riproduttiva di quelle risorse prima evocate.
La crisi ha contribuito enormemente alla costruzione di questi equilibri sociali sempre più instabili. Gli effetti dispiegati della crisi, del resto, non si sono immediatamente manifestati per quel movimento d`inerzia che chiamiamo complessità sociale oppure modernità oppure fluidità delle reti, a seconda del nostro grado di fascinazione rispetto ai maghi della creazione di quei miraggi prima evocati. E questo perché più le società sono differenziate e complesse e più sono stratificate, le società stesse più mettono in moto dispositivi naturali, sociali appunto, di resistenza alla crisi. Per esempio: la famiglia come condivisione di redditi e di proprietà abitative, il prolungamento del periodo scolastico superiore come tempo di attesa di non si sa che cosa, la conservazione di una società di pari tra amici che condividono dei beni altrimenti non raggiungibili individualisticamente.Del resto, attorno a noi tutti parlano con i telefonini, tutti i fine settimana i treni per executive ad alta velocità si riempiono di giovani e di popolo. La crescita, quindi, pensiamo, continua: basta con ì profeti di sventura, diciamolo! Ma ecco che un forte vento si leva nel deserto e il miraggio sparisce e scopriamo, dati Istat alla mano, che se la crisi aveva fatto crescere di poco, il reddito nazionale degli italiani, oggi, ossia, statisticamente, nel 2009, lo scenario muta. Per la prima volta rispetto al 1995, infatti, il reddito delle famiglie smette di aumentare.Prima, infatti, cresceva, anche se con quella lentezza or ora descritta: oggi si passa, invece, dalla «lentezza in avanti» a un bel passo indietro.Addirittura, il reddito, diminuisce rispetto a quel fatidico 1995 e diminuisce di ben il 2,7%, mentre ancora nel 2006, pensate un po`, lo stesso reddito cresceva del 3,5%. Che cosa è successo? E semplice e drammatico insieme.
La crisi presenta i suoi conti:la cassa integrazione inizia a rarefarsi nonostante l`impegno profuso in tal senso dal governo e dai sindacati «partecipativi- non antagonisti», la disoccupazione giovanile inizia a intaccare lo stesso reddito delle famiglie che si fanno carico dei giovani che vivono a casa senza contribuire al bilancio famigliare. Sono appunto questi ultimi, i bilanci famigliari, a essere intaccati e lo sono senza pietà.Si stanno consumando risparmi di una o due generazioni sull`altare sacrificale di una disoccupazione strutturale di massa che accomuna ormai i giovani di tutto il mondo, dal Maghreb agli Usa passando per l` Europa.
Le macchine divorano gli uomini della globalizzazione così come le pecore degli appezzamenti privati divoravano gli uomini che trovavano nutrimento e riproduzione sociale grazie alle terre comuni: una sofferenza enorme che aprì, però, tra settecento e ottocento, la via alla formazione del proletariato della prima rivoluzione industriale inglese. Oggi solo in Asia le sofferenze aprono un mondo nuovo: quello del moderno capitalismo dell`indebitamento che, in ogni caso, se in quelle terre continua a divorare i contadini, però inizia a formare proletari. E l` inizio di un futuro.
La domanda è se, a partire da questo modesto ma importantissimo indicatore italico, si possa dire che questo arretramento sociale sia soltanto temporaneo e che ci sarà, in ogni caso, un futuro per tutti noi occidentali anche in questa nuova forma di capitalismo fondato sull`indebitamento e sulla disuguaglianza crescente.
E` difficile rispondere positivamente.
E questo perché è lo stesso popolo a far ora parte di questo nuovo capitalismo della de-crescita. Pensate al dato (che sorprende solo i super ideologizzati) che ci svela che una buon parte del reddito famigliare di molti è arretrato perché in questi anni son discese di molto le rendite finanziarie, ossia i dividendi e gli utili distribuiti dalle società quotate in borsa.
Questo porta alla luce che anche nella periferica Italia, che sta a metà del mondo - ultima dei primi e prima degli ultimi - il popolo investe nel capitale finanziario e rischia in forme anni or sono assolutamente imprevedibili
Fare una patrimoniale in un mondo siffatto, con famiglie di tutte le classi e ceti sociali indebitate con i muti, invischiate, lo ripeto, con il rischio finanziario che come sappiamo è impazzito a vantaggio di un pugno di manager strapagati, vuol dire ancor più impoverire le famiglie italiane, non colpire i ricchi. C`è di che chinare il capo a terra, allora, porre l`orecchio ben fermo al suolo e umilmente. Porsi all`ascolto dei sommovimenti di una società che rischia un arretramento sociale, prima che economico, che può porre tutti noi in una situazione di sofferenza prima mai immaginata.

Governo Italiano - Rassegna stampa (http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=55748713)


carlomartello

attila621
08-02-11, 15:55
azzzzzCarlo Martello non la facevo così saggio...altro inchino dai monologhisti Attila il suo Destriero e l' Arco...

la triste realtà del sano lavoro come sostentamento, la necessità...
Oggi il lavoro trasformato, deprezzato solo una forma nuova di ricatto...
Attila una specie di preveggente che dopo i fatti accaduti in Argentina nel lontano, si fa per dire 1998, seduto nel suo immenso ufficio, aspetta, vede,
la propria azienda decadere, spopolarsi dei lavoratori che la abitavano, che producevano al giusto sostentamento famigliare, al giusto procedere secondo ragione...ma poi tutto scompare, in me nessuna delocalizzazione per lasciare buchi che irrimediabilmente oggi sotto gli occhi di tutti, e nessuna coscenza al manifesto collasso, ad una crisi sistemica senza precedenti, senza barlume di riferimento...quella del 1928 solo una passeggiata a confronto eppure scaturì nel secondo immane conflitto mondiale...le posto dati reali, di economie mondiali con cui interagivo ed oggi non più, in me un unico rammarico, la dimostrazione tangibile ed esasperata di una realtà che temo irrecuperabile, e alla nessuna pietà per nostri concittadini che chiamiamo erroneamente FIGLI...:piango::piango:
Ora attendo le future bolle bombe della Cina, dell' India, e del sud\est Asiatico tutto, passeranno anni ma mi creda
accadrà...nei nosti futuri solo desolazione solo DEFAULT...Perchè, l' ingordigia di pochi mai paga..

La crisi parte da lontano..non è solo un fattore economico
mar nov 2, 2010 4:28 pm

..hei voi...sarà finita la crisi...
o i soliti saltimbanchi maghi e fatucchiere a girare pagina,
a fischiare al vento magari facendo finta...la magia del mondo,
politici ad esaltare altro, a giocare a carte e far sparire....
Tutto sempre appare, ma poi all' improvviso più nulla,
ma poi si sa, tutto ci ritorna...La Grecia, nei miei sconfusionati
monologhi mi ritorna...non riesco a ricordare, chissà forse sono
passati decenni...che mai sarà successo in Grecia...non sento
parlare delle tigri celtiche con il giusto spessore...certe mie,
ora al pettine, questo non riesce a scorrere nei capelli, troppi nodi;
altre cose a cui guardare, ma quel pettine non scorre ed uno dopo l' altro
tutto si presenterà ai nostri occhi...forse è giunta l' ora dell' Irlanda,
e considerando vecchi adagi:" mal comune mezzo gaudio" verrà aiutata,
nella ricorrente maniera aggiungendo ulteriore debito a debito, perchè
noi da sempre bravissimi ad incatenare noi stessi e le generazioni future.

La crisi non fa più notizia, ma non si tratta di GOSSIP, questa anche se noi
volgeremo lo sguardo altrove ci sovrasterà, con prepotenza ed uno dopo l' altro interi paesi allo scoquasso, come una specie di domino, ma non sarà epidemia, questo continuano a ripeterci, ha! ora ricordo: la Grecia rimarrà un caso isolato, nessun decennio, ma solo alcuni mesi...ma in fondo che ci frega, "tutti sanno" che stiamo parlando di denaro che non esiste, stiamo semplicemente da decenni giocando a MONOPOLI peccato che molti di noi non se ne rendano conto che i loro tanto agognati denari vengono usati per giocare, moltiplicandoli alla decima potenza, quindi indebitando i figli e i figli dei figli e ancora i figli dei figli, ma che ci frega, noi saremo morti, loro saranno morti...ma poi forse alla fine qualc'uno salderà il conto...

dicevo scrivevo poco tempo fa: ...come avevo promesso torniamo a ballare,
per antichi fasti che in assoluto silenzio,
a scaturire in rilevante bolla bomba e default...
Il mio ricordo indissolubilmente legato all' Argentina...
e a quanto molti anni or sono in me si manifestò in domande.
Bolle bolle bombe bombe,
le molte nazioni che danzano con il partner Default
dal dopoguerra ad oggi l' intero occidente e le troppo poche
mosche bianche, dicevo, ed a ragione, le bolle americane,
travolgeranno tutto e tutti, il debito privato travasato
nel pubblico, giganteschi debiti pubblici ci affogheranno,
con una economia reale asfittica e scheccherata alla fantafinanza,
l' oro che non c'è, i soldi che non esistono in un sistema impossibile
che crollerà, l' opinione della matematica che non c'è...
Scrivevo pochi giorni or sono, si mostra la Grecia come eclatante...
come mostrare un albero con dietro un' intera foresta, che sarà mai ?!!!

La Grecia, no!! non salterà, nessun default, salviamo le apparenze,
non rompiamo specchi, porta male, sette anni di sfiga, e probabilmente,
i sette anni saranno quelli di attesa per me, e per noi tutti,
per ballare con i default, che non mi sorprenderebbe come per le bollicine,
trainati proprio dagli Americani, i reali del capitalismo smodato,
che trascineranno nella loro caduta verticale, tutti, e non sono pochi,
quelli stati fantasmagoricamente indebitati, che fingendo sino all' ultimo
di non aver fiutato pericolo, non si saranno messi al riparo, cosa per altro
gia da ora quasi impossibile, la matematica...nessuna opinione, non sarà
possibile alcun numero artefatto, l' economia reale, ripeto, asfittica...
ripeto, poca domanda e materie prime ai massimi storici...mai si era visto
La Germania, è l' unico paese in Europa e forse nell' intero occidente "opulento"
con i propri conti veramente in ordine, l' unico in grado di tappare falle,
sembra e non si sa a che costo, interverrà per l ' albero, ma quando poi,
la "rigogliosa" foresta avanzerà, nei prossimi anni..
scusatemi ma saranno veri e propri c...i.!!!

l’Italia con il debito enorme che porta sulle spalle,
non può salvarsi in nessun caso,
prima o poi, capitolerà schiacciata da tal ingestibile peso.
E, nulla potrà qualsiasi sia la sua politica....

Il problema, dal mio punto di vista non è il deficit annuale che,
con qualche taglio, qualche trucco contabile e con i soliti condoni,
si può sempre sistemare, il problema per gli stati è il debito,
quello accumulato dal dopoguerra, che è spesso il puro indice di sviluppo:
ovvero, considerando il debito italiano e quantificando quanto realizzato
in questi ultimi 40 anni in termini di servizi, infrastrutture, supporto sociale,
probabilmente i valori non si discosterebbero,
ovvero si mostrerebbe tutto il suo nonsenso,
non v’è creazione alcuna di valore
se non a spese delle generazioni successive.
Ricordate...debito su debito su debito...
Dove è finito dunque il famoso PIL
ed il suo accumulo negli anni?

Il tutto risulta essere estemporaneo,
a godimento di alcune generazioni,
ed in carico alle successive.
Prendiamo il caso USA:
hanno impiegato 200 anni per accumulare 1 trilione di debito,
e nel solo 2009 il debito è cresciuto di 1,9 trilioni,
raggiungendo quota 12,5 trilioni;
nel 2020 è previsto che raggiunga quota 25 trilioni
non considerando che i tassi sino ad allora potrebbero esplodere
e quindi il debito da pagare sarebbe ben più alto,
ovvero interessi annui sul debito pari al PIL attuale.

Dov’è, anche per gli USA, dunque,
il benessere creato se non nel debito accumulato?
Non è questa l’ennesima conferma dell’inefficacia
della combinata capitalismo/consumismo,
che molti credono essere il sistema perfetto,
e che invece genera e genererà solo bancarotte a livelli crescenti...

Oggi come oggi Italia, Irlanda, Spagna, Grecia, Giappone,
Portogallo, paesi baltici, USA e UK sono, in ottica rischio defau..
cosa ha dunque prodotto il ventesimo secolo per questi stati
e per le sue generazioni future se non un ventunesimo secolo da bancarotta,
con le conseguenze sociali che possiamo immaginare?
I conti pubblici di molti stati proggrediti sono fuori controllo o al limite,
con tassi vicino allo zero, immaginatevi se salissero,
non sarà possibile rinnovare i debiti in scadenza...

Per fare un esempio, il Giappone dal marzo 2011
avrà ammassato un debito in scadenza, da rinnovare,
di 11 trillioni di dollari,
che equivale al PIL di Italia, Francia e UK messi assieme.

La Grecia, solo un' albero a fronte di un' intera foresta,
questo è solo un passaggio di un processo più ampio
e che mostra la fragilità e il non senso del sistema finanziario,
politico e sociale costruito nel dopoguerra.

La domanda ultima è: quando le masse ne prenderanno coscienza?
La mia idea, da tempo, è che come sempre,
lo faranno troppo tardi,
quando i buoi sono già scappati dal recinto
e da preservare non ci sarà più nulla.

Reflex...un saluto a voi uomini e donne liberi del mondo...IO..l' idiota..
..Attila il suo Destriero e l' arco..

P.S.l' idiota adora fare immensi monologhi, vi consiglio, se non avete ragioni impellenti non discutetene, non esiste ragione per cui fidarsi di quanto dico...ma saranno i fatti...buona sera.

Boba Fett
08-02-11, 17:17
Ma chi se ne frega se gli stati falliranno, anzi molto probabilmente è l' unica soluzipne possibile per affrancarci dal fisco rapinatorio che sono riusciti gradualmente a imporci.
Saranno cazzi di chi li ha finanziati, dei buffi della repubblica italiana non me ne può fregar di meno, e così dovrebbe pensarla qualsiasi persona con un minimo di sale in zucca. Siamo liberi individui responsabili solo delle nostre azioni, mica sudditi da spolpare per ripianare i disastri dei regnanti di turno.

ciddo
08-02-11, 18:40
Ma chi se ne frega se gli stati falliranno, anzi molto probabilmente è l' unica soluzipne possibile per affrancarci dal fisco rapinatorio che sono riusciti gradualmente a imporci.
Saranno cazzi di chi li ha finanziati, dei buffi della repubblica italiana non me ne può fregar di meno, e così dovrebbe pensarla qualsiasi persona con un minimo di sale in zucca. Siamo liberi individui responsabili solo delle nostre azioni, mica sudditi da spolpare per ripianare i disastri dei regnanti di turno.

Mi associo !!:giagia:

carlomartello
09-02-11, 13:09
Ma chi se ne frega se gli stati falliranno, anzi molto probabilmente è l' unica soluzipne possibile per affrancarci dal fisco rapinatorio che sono riusciti gradualmente a imporci.
Saranno cazzi di chi li ha finanziati, dei buffi della repubblica italiana non me ne può fregar di meno, e così dovrebbe pensarla qualsiasi persona con un minimo di sale in zucca. Siamo liberi individui responsabili solo delle nostre azioni, mica sudditi da spolpare per ripianare i disastri dei regnanti di turno.

Veramente uno Stato non fallisce, o almeno non dovrebbe fallire, il problema è che la maggior parte degli Stati ha progressivamente rinunciato alla propria sovranità economica e monetaria. Affidandosi a chi? Evidentemente a "privati".

carlomartello

Boba Fett
09-02-11, 13:58
Veramente uno Stato non fallisce, o almeno non dovrebbe fallire, il problema è che la maggior parte degli Stati ha progressivamente rinunciato alla propria sovranità economica e monetaria. Affidandosi a chi? Evidentemente a "privati".

carlomartello

Rinunciato alla sovranità economica??? Ma se la pressione fiscale non ha fatto altro che aumentare in tutti questi decenni! :see:
Lo stato puo fallire eccome, basta che un'asta di titoli di stato vada deserta e si ritrova a secco di liquidità subito.

carlomartello
09-02-11, 14:25
Rinunciato alla sovranità economica??? Ma se la pressione fiscale non ha fatto altro che aumentare in tutti questi decenni! :see:
Lo stato puo fallire eccome, basta che un'asta di titoli di stato vada deserta e si ritrova a secco di liquidità subito.

Vuoi ridurre le tasse radicalmente? Giustissimo. Allora bisogna che lo Stato si riappropri della banca centrale (in mano alle zecche che lucrano dal nostro debito pubblico) e con essa della massa monetaria.
In un sol colpo estinto il debito pubblico si potrà portare ai minimi storici la pressione fiscale che diviene contenibile al massimo nel 10% del reddito.
ItalianiLiberi (http://www.italianiliberi.it/Edito11/propostaeconomica.html)

carlomartello

Boba Fett
09-02-11, 15:03
Vuoi ridurre le tasse radicalmente? Giustissimo. Allora bisogna che lo Stato si riappropri della banca centrale (in mano alle zecche che lucrano dal nostro debito pubblico) e con essa della massa monetaria.
In un sol colpo estinto il debito pubblico si potrà portare ai minimi storici la pressione fiscale che diviene contenibile al massimo nel 10% del reddito.
ItalianiLiberi (http://www.italianiliberi.it/Edito11/propostaeconomica.html)

carlomartello
mano alle rotative insomma. :sofico:

Phileas
09-02-11, 15:31
Vuoi ridurre le tasse radicalmente? Giustissimo. Allora bisogna che lo Stato si riappropri della banca centrale (in mano alle zecche che lucrano dal nostro debito pubblico) e con essa della massa monetaria.
In un sol colpo estinto il debito pubblico si potrà portare ai minimi storici la pressione fiscale che diviene contenibile al massimo nel 10% del reddito.
ItalianiLiberi (http://www.italianiliberi.it/Edito11/propostaeconomica.html)

carlomartello

Mai sentito parlare di inflazione?

carlomartello
09-02-11, 15:41
Mai sentito parlare di inflazione?

Mai sentito parlare di valore indotto della moneta? Se il valore lo da il portatore che accetta per convenzione i soldi, perché mai la banca (dei "privati") che stampa la moneta e che non ha più copertura aurea (da quando ne fu svincolata negli anni '70), la presta a debito allo Stato con guadagni a dir poco spropositati in rapporto al "valore fisico" del pezzo di carta?
Guarda che non a caso prima ci scrivevano "pagabile a vista dal portatore" e adesso non ce lo scrivono più.
Qualsiasi tipo di spesa, indi per cui anche un bel taglio delle tasse, non supportata da una politica monetaria sovrana è impossibile.

carlomartello

carlomartello
09-02-11, 15:55
Uno Stato sovrano non fallisce perché sovrano sulla sua moneta si autofinanzia da solo e regola l'emissione e la circolazione monetaria (senza per questo sottometterla all'instabilità della politica, come non lo sono le funzioni del Presidente della Repubblica o della Corte costituzionale).
Uno Stato che cede questo mestiere a istituti di proprietà privata invece diventa schiavo del proprio debito.
L'Italia oggi non è sovrana (ma non lo era neanche in passato, più o meno dai tempi della banca piemontese) avendo ceduto la sovranità monetaria alla BCE che è un istituto in mano ai privati azionisti delle varie banche centrali.
Per queso uno Stato può "fallire" come fosse una azienda indebitata.

carlomartello

Phileas
09-02-11, 16:02
Mai sentito parlare di valore indotto della moneta? Se il valore lo da il portatore che accetta per convenzione i soldi, perché mai la banca (dei "privati") che stampa la moneta e che non ha più copertura aurea (da quando ne fu svincolata negli anni '70), la presta a debito allo Stato con guadagni a dir poco spropositati in rapporto al "valore fisico" del pezzo di carta?
Guarda che non a caso prima ci scrivevano "pagabile a vista dal portatore" e adesso non ce lo scrivono più.
Qualsiasi tipo di spesa, indi per cui anche un bel taglio delle tasse, non supportata da una politica monetaria sovrana è impossibile.

carlomartello

Ma che significa in italiano?:gratgrat:

Phileas
09-02-11, 16:04
..L'Italia oggi non è sovrana (ma non lo era neanche in passato, più o meno dai tempi della banca piemontese) avendo ceduto la sovranità monetaria alla BCE che è un istituto in mano ai privati azionisti delle varie banche centrali.

Una STRONZATA ciclopica :D


..Per queso uno Stato può "fallire" come fosse una azienda indebitata...

Ahhh...ma questa è un'ideona!!! Cioè lo stato fa debiti senza limiti e spende allegramente tutto quello che vuole. Poi si stampa il denaro e si acquista il suo debito
Geniale!!!

carlomartello
09-02-11, 16:06
Ma che significa in italiano?:gratgrat:

Significa che la moneta nominale - quella cartacea che ha sostutito quella in metalli preziosi di proprietà del portatore - ha un forte deficit giuridico che permette ai banchieri centrali di indebitarci.
Per quanto il Paese possa ammazzarsi di lavoro, espropriato della moneta non estinguerà mai il debito.

carlomartello

carlomartello
09-02-11, 16:11
Una STRONZATA ciclopica :D
Non è una stronzata. Gli azionisti delle banche centrali europee (TUTTE) sono in maggioranza privati. Bank Italia è privata al 90%, come documenta il suo stesso sito.
La BCE è costituita dall'unione delle banche centrali europee.


Ahhh...ma questa è un'ideona!!! Cioè lo stato fa debiti senza limiti e spende allegramente tutto quello che vuole. Poi si stampa il denaro e si acquista il suo debito
Geniale!!!

Ti sei perso per strada: il debito non c'è più.


carlomartello

Phileas
09-02-11, 16:12
Significa che la moneta nominale - quella cartacea che ha sostutito quella in metalli preziosi di proprietà del portatore - ha un forte deficit giuridico che permette ai banchieri centrali di indebitarci.

ma come si fa a "indebitare" qualcuno?

Phileas
09-02-11, 16:15
Non è una stronzata. Gli azionisti delle banche centrali europee (TUTTE) sono in maggioranza privati. Bank Italia è privata al 90%, come documenta il suo stesso sito.
La BCE è costituita dall'unione delle banche centrali europee.

Se è davvero privata allora prova ad aprire una banca centrale :D



Ti sei perso per strada: il debito non c'è più.

carlomartello

Ahhh...ho capito!! Non fai nemmeno debito stampi moneta e basta. Behhh...così è meglio! Si avanza un passaggio:D
Ma capisci anche solo vagamente cosa è l'inlflazione? Mai sentito parlare di Repubblica di Weimar o Zimbabwe?

carlomartello
09-02-11, 16:18
ma come si fa a "indebitare" qualcuno?

Lo Stato (cioè noi: il pubblico) acquista la moneta dalla banca centrale (le monete vengono emesse dalla banca non dallo Stato: c'è scritto sopra) che segna i costi in passivo come debito da pagare (titoli di debito che lo Stato gli cede).

carlomartello

Phileas
09-02-11, 16:24
Lo Stato (cioè noi: il pubblico) acquista la moneta dalla banca centrale (le monete vengono emesse dalla banca non dallo Stato: c'è scritto sopra) che segna i costi in passivo come debito da pagare (titoli di debito che lo Stato gli cede).

carlomartello

Non funziona così
Anche se non lo capisci è comunque lo stato che fa debiti che quindi fa comprare alla banca centrale quei titoli

carlomartello
09-02-11, 16:28
Se è davvero privata allora prova ad aprire una banca centrale :D

Le banche centrali sono istituti a cui partecipano azionisti privati (cioè banche private, tipo Unicredit) che hanno la quota maggioritaria.


Ahhh...ho capito!! Non fai nemmeno debito stampi moneta e basta. Behhh...così è meglio! Si avanza un paddaggio:D
Ma capisci anche solo vagamente cosa è l'inlflazione? Mai sentito parlare di Repubblica di Weimar o Zimbabwe?

Lo Zimbabwe si è indebitato con l'FMI, allora ha stampato effettivamente una propria moneta per acquistare dollari americani sul mercato dei cambi per pagarci il debito, la super inflazione è stata causata da speculatori che hanno manipolato il mercato dei cambi, imponendo per il dollaro un tasso di cambio esorbitante, il che ha svalutato la valuta dello Zimbabwe.

Lo Zimbabwe (come qualsiasi altro Stato) invece di stare al gioco dell'FMI e utilizzare la valuta al mercato dei cambi, poteva usarla per pagare la produzione di beni e servizi del proprio popolo. E allora si sarebbe realmente trattato di una caso di sovranità monetaria.


carlomartello

carlomartello
09-02-11, 16:30
Non funziona così
Anche se non lo capisci è comunque lo stato che fa debiti che quindi fa comprare alla banca centrale quei titoli

Fa debiti perché non è sovrano, è inutile che ci giri attorno.

carlomartello

Phileas
09-02-11, 16:35
Le banche centrali sono istituti a cui partecipano azionisti privati (cioè banche private, tipo Unicredit) che hanno la quota maggioritaria.

Ma questo non vuol dire proprio nulla sulla nomina delle cariche nè quindi sulle decisioni che queste assumono


Lo Zimbabwe si è indebitato con l'FMI, allora ha stampato effettivamente una propria moneta per acquistare dollari americani sul mercato dei cambi per pagarci il debito, la super inflazione è stata causata da speculatori che hanno manipolato il mercato dei cambi, imponendo per il dollaro un tasso di cambio esorbitante, il che ha svalutato la valuta dello Zimbabwe.

L'inflazione è stata causata solo ed esclusivamente dal fatto che lo Zimbabwe ha stampato tutta quella moneta. Tra l'altro se è vero quello che dici (dubito che lo Zimbabwe sia indebitato con l'FMI) questa è stata la stessa meccanica che ha causa l'iperinflazione tedesca degli anni '20: stampavano marchi per comprare dollari e sterline per ripagare le riparazioni


Lo Zimbabwe (come qualsiasi altro Stato) invece di stare al gioco dell'FMI e utilizzare la valuta al mercato dei cambi, poteva usarla per pagare la produzione di beni e servizi del proprio popolo. E allora si sarebbe realmente trattato di sovranità monetaria.


carlomartello

Se è come dici, i politici dello Zimbabwe hanno fatto un mare di debiti e non potendoli ripagare con tasse si sono messi a stampare denaro per farlo. Tutto qui!
In realtà è molto piu' semplice

Phileas
09-02-11, 16:36
Fa debiti perché non è sovrano, è inutile che ci giri attorno.

carlomartello

E' inutili che racconti fesserie: lo stato cioè la politica fa debiti perchè ha la sovranità. Cioè impone legalmente debiti ai cittadini che saranno poi chiamati a pagarli con le tasse o l'inflazione

carlomartello
09-02-11, 16:40
E' inutili che racconti fesserie: lo stato cioè la politica fa debiti perchè ha la sovranità. Cioè impone legalmente debiti ai cittadini che saranno poi chiamati a pagarli con le tasse o l'inflazione

Non in ambito monetario. Ti tassa per bene perché gli è imposto.

carlomartello

Phileas
09-02-11, 16:43
Non in ambito monetario.

carlomartello

Affermi che la banca centrale "indebirebbe" lo stato
E' una fesseria ciclopica: è lo stato che grazie al potere sovrano indebita i cittadini

carlomartello
09-02-11, 16:47
Ma questo non vuol dire proprio nulla sulla nomina delle cariche nè quindi sulle decisioni che queste assumono



L'inflazione è stata causata solo ed esclusivamente dal fatto che lo Zimbabwe ha stampato tutta quella moneta. Tra l'altro se è vero quello che dici (dubito che lo Zimbabwe sia indebitato con l'FMI) questa è stata la stessa meccanica che ha causa l'iperinflazione tedesca degli anni '20: stampavano marchi per comprare dollari e sterline per ripagare le riparazioni



Se è come dici, i politici dello Zimbabwe hanno fatto un mare di debiti e non potendoli ripagare con tasse si sono messi a stampare denaro per farlo. Tutto qui!
In realtà è molto piu' semplice

E secondo te la Germania come si è ripresa "miracolosamente" dalla crisi di Weimar (considerato che la ripresa ci fu ben prima della guerra: non dire "facendo la guerra").

Con una politica di credito sovrano attuata dai nazisti (su una cosa ci avevano azzeccato purtroppo). Usarono titoli di stato per finanziare la ripresa.

Le banche centrali sono a quota maggioritaria privata, sì o no? Sì, perché è un dato pubblicato dalle stesse banche.
Ed esse segnano i costi (ingiusti per il discorso riserva aurea-valore indotto dal portatore) d'emissione monetaria in passivo come debito da ricevere.


carlomartello

Phileas
09-02-11, 16:53
E secondo te la Germania come si è ripresa "miracolosamente" dalla crisi di Weimar (considerato che la ripresa ci fu ben prima della guerra: non dire "facendo la guerra").

Con una politica di credito sovrano attuata dai nazisti (su una cosa ci avevano azzeccato purtroppo).

La Germania stabilizzo' il marco inventandone uno nuovo, con una nuova parità. Cioè cesso' di stampare moneta a valanga


Le banche centrali sono a quota maggioritaria privata, sì o no? Sì, perché è pubblicato dalle stesse banche.

La proprietà non ha alcun rilievo rispetto alle nomine e alle decisioni che assumono. Basta leggersi uno statuto. Se poi le BC sono private aprine una
Sono private o no???


Ed esse segnano i costi (ingiusti per il discorso riserva aurea-valore indotto dal portatore) d'emissione monetaria in passivo come debito da ricevere.
carlomartello

Non si capisce cosa vuoi dire: a una passività corrisponde un attivo. E' partita doppia

carlomartello
09-02-11, 17:08
La Germania stabilizzo' il marco inventandone uno nuovo, con una nuova parità. Cioè cesso' di stampare moneta a valanga

E autofinanziò la ripresa con titoli di stato...


La proprietà non ha alcun rilievo rispetto alle nomine e alle decisioni che assumono. Basta leggersi uno statuto. Se poi le BC sono private aprine una
Sono private o no???

Sono istituti centrali che come tali dovrebbero essere pubblici ma che de facto hanno in maggioranza azionisti privati, che sono banche private.

Ma cosa vuoi negare la realtà? :gratgrat:


Non si capisce cosa vuoi dire: a una passività corrisponde un attivo. E' partita doppia

Ma come non si capisce? Che la moneta di carta filigranata di poco valore viene addebitata a prezzi esorbitanti senza riserva-copertura aurea e benché siano i portatori che la usano a indurgli il valore che hanno!

Ma scusate, solo su PIR può esserci gente così ottusa (utili idioti dei banchieri) da uspicare il fallimento dello Stato (cioè rovinare milioni di famiglie e ridurci peggio di Grecia e Argentina) per non pagare le tasse quando basterebbe riappropriarsi della massa-moneta e togliere il debito per effettuare un - doveroso - taglio netto della pressione fiscale!

Buonanotte va!:ciaociao:


carlomartello

Phileas
09-02-11, 17:19
E autofinanziò la ripresa con titoli di stato...

Non autofinanzi un tubo.
Ci vuole qualcuno che acquisti quei titoli con del risparmio


Sono istituti centrali che come tali dovrebbero essere pubblici ma che de facto hanno in maggioranza azionisti privati, che sono banche private.

Ma cosa vuoi negare la realtà? :gratgrat:

La propietà non ha alcun rilievo. Impara almeno come funziona e chi nomina la dirigenza di una banca centrale. Chi decide al suo interno e al di fuori. I privati non hanno alcun potete di alcun genere


Ma come non si capisce? Che la moneta di carta filigranata di poco valore viene addebitata a prezzi esorbitanti senza riserva aurea e benché siano i portatori che la usano a indurgli il valore che hanno!

Ma scusate, solo su PIR può esserci gente così ottusa (utili idioti dei banchieri) da uspicare il fallimento dello Stato (cioè rovinare milioni di famiglie e ridurci peggio di Grecia e Argentina) per non pagare le tasse quando basterebbe riappropriarsi della massa-moneta e togliere il debito per effettuare un - doveroso - taglio netto della pressione fiscale!

Buonanotte va!:ciaociao:


carlomartello

Lo stato fallisce non a causa delle banche ma a causa dei politici che fanno debito a carico dei loro sudditi fino al punto in cui non sono piu' sostenibili.

Quello che tu proponi è semplicemente iperinflazione e solo un signoraggista è così confuso da noncapire quello che egli stesso propone che è poi di finanziare il debito pubblico anzichè con il risprmio con la stampa di moneta

carlomartello
09-02-11, 17:30
Non autofinanzi un tubo.
Ci vuole qualcuno che acquisti quei titoli con del risparmio


Post Weimar la Germania impiegò quei titoli per produrre beni e servizi per i tedeschi senza indebitarsi. Ma era un'idea già di Hamilton.


La propietà non ha alcun rilievo. Impara almeno come funziona e chi nomina la dirigenza di una banca centrale. Chi decide al suo interno e al di fuori. I privati non hanno alcun potete di alcun genere

Infatti. E allora perché ne hanno comprato le azioni di maggioranza? Per spartirsi ciò che ottengono come creditori di moneta che le banche centrali stampano senza neppure vincolarla ad una copertura in oro (anni '70: fine del vincolo imposto a Bretton Woods).


Lo stato fallisce non a causa delle banche ma a causa dei politici che fanno debito a carico dei loro sudditi fino al punto in cui non sono piu' sostenibili.

Quello che tu proponi è semplicemente iperinflazione e solo un signoraggista è così confuso da noncapire quello che egli stesso propone

Qui l'unico confuso sei te e lo dimostri nell'intera discussione. Continua a bere le cazzate dei banchieri centrali che così vai bene.


carlomartello

Manfr
09-02-11, 17:42
carlomartello è un signoraggista ibridato con Lyndon La Rouche, si ferma solo un passo prima dei rettiliani, è inutile che gli rispondiate.

Sarebbe un pò come spiegare Lady Gaga a Osama Bin Laden.

Phileas
09-02-11, 17:46
Post Weimar la Germania impiegò quei titoli per produrre beni e servizi per i tedeschi senza indebitarsi.

Infatti. E allora perché ne hanno comprato le azioni di maggioranza? Per spartirsi ciò che ottengono come creditori di moneta che le banche centrali stampano senza neppure vincolarla ad una copertura in oro (anni '70: fine del vincolo imposto a Bretton Woods

Qui l'unico confuso sei te e lo dimostri nell'intera discussione. Continua a bere le cazzate dei banchieri centrali che così vai bene.
carlomartello

Ti consiglio di capire che differenza passa tra finanziare debito pubblico con risparmio e con la stampa di denaro dal nulla. E magari le conseguenze che implica.

Sarebbe poi bene che leggessi lo statuto della BCE o della Banca d'Italia e capire che i privati non contano assolutamente nulla, se leggessi qualcosa della storia della Banca d'Italia capiresti perchè banche (oggi private) sono diventate sue azioniste

carlomartello
09-02-11, 18:34
carlomartello è un signoraggista ibridato con Lyndon La Rouche, si ferma solo un passo prima dei rettiliani, è inutile che gli rispondiate.

Sarebbe un pò come spiegare Lady Gaga a Osama Bin Laden.
1. Rettiliani? :gratgrat: Così si liquida ogni proposta alternativa alla perdita di sovranità dello Stato sulla moneta adesso?
Come alternativa al circuito opaco attuale ci fu un Premio Nobel per l'economia che propose un sistema iper-trasparente: Maurice Allais.
Ricordando Maurice Allais e le sue fondamentali intuizioni | Moneta - ilCambiamento.it (http://www.ilcambiamento.it/moneta/ricordando_maurice_allais.html)

"Con questo sistema non sarebbe creata altra moneta eccettuata quella della Banca Centrale, e il reddito da signoraggio proveniente dalla creazione di moneta da parte della Banca Centrale sarebbe restituito allo Stato, ed esso stesso permetterebbe nelle condizioni attuali di abolire la quasi totalità delle imposte progressive sul reddito. Vedere il mio saggio “Pour la réforme de la fiscalité”. Una riforma tale avrebbe il vantaggio della chiarezza e della trasparenza. Oggi i redditi da signoraggio provenienti dalla creazione di moneta sono spartiti tra mani ignote, senza che nessuno possa realmente identificare chi è che ne trae profitto. Questi redditi non fanno che causare ingiustizia e instabilità e, favorendo investimenti non realmente redditizi per la collettività, non fanno che causare uno sperpero di capitale. Fondamentalmente la creazione di denaro dal nulla (ex nihilo) effettuata dal sistema bancario è identica, non esito mai a dirlo per fare ben comprendere con cosa si ha a che fare, alla creazione di denaro da parte dei falsari, per questo motivo giustamente condannati dalla legge. Nel concreto essa provoca gli stessi risultati. La differenza è chi ne trae il profitto" (cfr. Maurice Allais, "La crisi mondiale dei giorni nostri (http://www.mediafire.com/?o5r9tmn1a03pi9c)").

2. Lyndon LaRouche non propone altro che le stesse proposte di Hamilton e della Scuola americana.
Risanare l'economia reale senza fare ricorso ai tagli della spesa pubblica attraverso l'istituzione di un sistema bancario pubblico.
Vedasi anche la profezia di Thomas Jefferson sulle banche private e l'emissione di denaro.

3. Manfr invece è un baronetto universitario prodiano. :gluglu:


carlomartello

Illuminatus
09-02-11, 18:39
Lyndon LaRouche - Children of Satan (http://www.freedrive.com/file/445122,children-of-satan--by--lyndon-larouche.p)

Strauss, Schmitt, Kojève - c'è tutto il meglio

carlomartello
09-02-11, 18:48
Lyndon LaRouche - Children of Satan (http://www.freedrive.com/file/445122,children-of-satan--by--lyndon-larouche.p)

Strauss, Schmitt, Kojève - c'è tutto il meglio

Beh LaRouche è pur sempre un "americaneggiante" con le proprie idee politiche, per tanto sa vedere solo due sistemi, quello "repubblicano" americano e quello "imperiale" inglese.
Noi ovviamente non la vediamo come lui, dato che in Europa ben prima della Rivoluzione americana nei vari regni ed Imperi la moneta era aurea e di proprietà del portatore, mentre la moneta nominale è stata introdotta dopo la Rivoluzione francese (e in Italia dal Regno piemontese...).
Ciò non toglie il valore delle sue analisi e dell'intuizione hamiltoniana.
Ma i signori del denaro, a differenza dei signori che per secoli hanno regnato l'Europa, hanno costruito un castello di sabbia che non durerà altrettanto a lungo.

carlomartello

Illuminatus
09-02-11, 18:53
Beh LaRouche è pur sempre un "americaneggiante" con le proprie idee politiche, per tanto sa vedere solo due sistemi, quello "repubblicano" americano e quello "imperiale" inglese.
Noi ovviamente non la vediamo come lui, dato che in Europa ben prima della Rivoluzione americana nei vari regni ed Imperi la moneta era aurea e di proprietà del portatore, mentre la moneta nominale è stata introdotta dopo la Rivoluzione francese (e in Italia dal Regno piemontese...).
Ciò non toglie il valore delle sue analisi e dell'intuizione hamiltoniana.
Ma i signori del denaro, a differenza dei signori che per secoli hanno regnato l'Europa, hanno costruito un castello di sabbia che non durerà altrettanto a lungo.

carlomartello
Basta che non sia come la modernità e il capitalismo che sono in crisi e sull'orlo del collasso da più d'un centinaio d'anni...

-Duca-
09-02-11, 19:32
sposto sull'x forum

carlomartello
09-02-11, 19:38
sposto sull'x forum

E perché di grazia? Su Economia e Finanza sono accetti solo liberisti e socialisti?

Cosa c'entra l'articolo di Sapelli con l'X-Forum. :conf:

O il Forum sposa una linea ufficiale, come Politica Europea?

Allora è vero che certe cose non si possono dire.
Saluti.


carlomartello

-Duca-
09-02-11, 19:43
se l'articolo di sapelli è solo una scusa per parlare di signoraggio io sposto tutta la discussione.

il forum "economia e finanza" vuole mantenere una certa autorevolezza, quindi cose come il signoraggio, la teoria delle terra cava e l'esoterismo non vengono trattati.

attila621
09-02-11, 20:12
...sig. Manfr..LEI UN PARADOSSO..ci rifletta...sempre ne sia ancora capace..
:crepapelle:I rettiliani non esistono garantito...:giagia::crepapelle:
esistono altre cose, per esempio lei un rettile, parla con lingua biforcuta..

Riflettiamo, lei assertore delle non cospirazioni,
mi sta benissimo, na ora le spiego percgè lei un paradosso
Leo esorta a non rispondere, allora lei cospira ancor prima
di presunti cospiratori nella sua encomiabile lotta al non conoscere a priori..
le persone hanno la propria testa, sono in grado "si spera"
di comprendere da sole, non abbisognano della sua presunzione...
lei un comunista del c....o che ancora pretende che gli altri stiano alle
sue prevaricanti regole assolute del c...o....
Lei come altri della sua specie rettiliane per lingua e per modi
è innanzi tutto un buffone ed anche l' avatar con tutto il rispetto..
le se confà...la sommergerò di sue falsità caro melogramo...
Attila il suo nobilissime e intelligentissimo Destriero e l' Arco..:gratgrat:

p. s. rimane liberissimo di non leggere se le sue risposte solo cantilena
per stolti........:incav::gratgrat::giagia::ciaociao:

attila621
10-02-11, 00:45
se l'articolo di sapelli è solo una scusa per parlare di signoraggio io sposto tutta la discussione.

il forum "economia e finanza" vuole mantenere una certa autorevolezza, quindi cose come il signoraggio, la teoria delle terra cava e l'esoterismo non vengono trattati.

egregio, come consuetudine naturalmente,
lei deve essere veramente un aristocratico:gratgrat:
di sicuro presuntuoso e sciocco lo è, ma non se la prenda..

lei mi fa tremendamente ridere:crepapelle::crepapelle::crepapelle:
e la ringrazio fosse solo per il buon sangue che fa:crepapelle:
"il forum "economia e finanza" vuole mantenere una certa autorevolezza"
mi scusi ancora imminenza(devo ancora stabilire di cosa.)
ma è forse sempre lei che ne stabilisce l' autorevolezza...
non mi dilungo, per voi e altri vale lo stesso che ho riportato
per "l' amico" manfr con la differenza che mano a mano
che la vostra fobia aumenta altro non fate che dimostrare
quanto voi siete complottisti...ma per il libero pensare e vedere:gratgrat:

Sicuro che non capirete aspetti innondazione,
poi vi ripeto, signoraggio bancario, passato in giudicato
e la sentenza diceva: TRATTASI DI CONSUETUDINE appunto
come se consuetudine fosse sempre stato..è come, se domani e dopodomani venissero fatti che so 100\200 stupri, visto che il numero di questi diventa "considerevole" trattasi di consuetudine...
un paradosso vero!!! esatto signor, proprio come voi paradossali..

p.s. ripeto per gli stolti, il signoraggo solo la puntina dell' ICEBERG...
DIREI, QUASI UNA PASSEGGIATA:crepapelle::gratgrat:

I nostri complimenti:prego:Attila il suo Destriero e l'Arco:testone:

attila621
10-02-11, 10:20
...caro l' aristocritico una storielle che le chiarirà
e anche per esimi colleghi...suoi...coalizzati, direi comolottisti del menga.
la sua preconcetta e arrogante posizione di DEUX EX MACHINA:crepapelle:

La crisi parte da lontano..non è solo un fattore economico
ven ott 23, 2009 8:12 am

L’uomo a mille dimensioni

Un pastore fa la guardia al suo gregge, quando appare un SUV lussuoso, alla cui guida c’è un giovane con abiti griffati. L’uomo va dal pastore, dicendogli “Buon uomo, se indovino quante pecore ha, me ne regala una?” Il pastore guarda l’uomo, poi guarda le pecore e risponde: “Va bene”. Il giovane estrae un notebook di ultima generazione e lo collega via Internet a una versione NASA di una rete di satelliti, imposta dei dati che riempiono 60 fogli Excel e ricava un rapporto di 15 pagine. Si gira verso il pastore e gli dice: “Lei ha 586 pecore.” Il pastore stupito gli dà il permesso di prendere una pecora, che l’uomo carica nel portabagagli.

A questo punto, il pastore chiede all’uomo: “Se io indovino che mestiere fa lei, mi rende la pecora?” il giovane acconsente e il pastore d’un fiato dice “Lei fa il consulente”. “Come ha fatto a indovinare?” chiede il giovane griffato. “Facile: primo, lei è venuto da me senza che io l’avessi invitato; secondo, mi chiede una pecora per dirmi ciò che già sapevo; terzo, lei non sa un ca…volo del mio mestiere, infatti ha preso il mio cane.”
Il tema che voglio approfondire è la qualità e responsabilità nelle “forniture” di consulenze, servizio prezioso in un contesto industriale in cui il nucleo vitale è formato dai seguenti ingredienti: responsabilità, informazione, innovazione, certificazione, normativa, durata, ristrutturazione, prove, controlli, globalizzazione e quant’altro, tutto a ritmo di stress. Ogni ingrediente richiede una specializzazione, e siccome non si può essere specialisti in tutto, occorre avvalersi di consulenti.

Già, ma come faccio a sapere se il consulente sa distinguere una pecora da un cane…scusate…un Cad/Cam da un CNC? Oggi,abbiamo bisogno di un punto di riferimento in materia di tante cose.
Ecco, come appare la figura del consulente, un po’ invadente, orientato a scoprire nelle aziende ciò che la direzione non sa; se invece scopre ciò che già sa, tanto peggio. In un universo di fluttuazioni e biforcazioni, la consulenza si inserisce in modo naturale; viviamo in un mondo di scelte, di evoluzioni, di rivoluzioni; la tecnologia è qualcosa che si svolge davanti ai nostri occhi, alla quale non possiamo rinunciare. Forse nessuno aveva desiderato l’automazione spinta, ma il dialogo con il progresso ci impone una nuova visione del progresso stesso. Siamo sorpresi, perché il mondo è complesso, direi sempre inatteso, e per affrontare gli imprevisti spesso abbiamo bisogno del consulente.

La dichiarazione dei redditi insegna. Alcune decine d’anni fa i nostri genitori dicevano che non avremmo dovuto più meravigliarci di nulla, eppure c’è chi si domanda se è il caso di spingere le frontiere sempre più oltre; la risposta è: come è possibile non farlo? Ed è una risposta prudente. La logica induce a pensare che si tratti di una cultura che durerà a lungo e che ci saranno sempre consulenti pronti a intromettersi nei nostri affari. Perché l’uomo è un animale capace di tante sorprese e vive in un periodo pieno di sorprese, di professioni specialistiche, quindi ha competenze limitate. Purtroppo, l’unica innovazione oscena da noi è quella della politica: grandi chiacchiere, ma nessuno vuole davvero mettere mano a progetti di riforma. Come mettere d’accordo l’uomo a mille dimensioni con schemi sociali, politici e scolastici fermi al passato remoto? Questa risposta, per esempio, si può cercare nella consulenza?


Voi che cosa ne pensate? Attila il suo Destriero e l'Arco:ciaociao::gratgrat: