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  1. L'avatar di PhyroSphera
    # Si nota assai chiaramente alla fine di questo messaggio che esso non è una azione contro esistenza di Stati e non è una accusa contro le Istituzioni, perché chi in Stato e Stato stesso non sono i medesimi; inoltre in tal stesso messaggio non sono contenuti solamente interrogativi, bensì si riferiscono fatti che risultano ancora in essere.

    *

    Perché richieste di documenti che lo Stato stesso fornisce e detiene, quali i libretti di circolazione?
    Perché richiesta di esibire patente come se fosse sempre necessario? Difatti non c'è dovere a sottoporsi ad un esame per dimostrare proprie capacità già ottenute (o possedute).

    E perché non smettono di confondere infermità e malattia, medicina con esami di capacità, dimenticando o ignorando che esistono le autocertificazioni e che nessuna scienza né tecnica può verificare capacità?

    Come mai agenti dell'ordine non vogliono avvalersi di certificato di patente, che stesso Stato fornisce? E come mai non si avvedono che lo Stato producendo tali certificati allora non ha bisogno che si obblighi ad esibire documenti di patente?
    Come mai autorità competenti non hanno mai provveduto decisivamente a denunciare e far arrestare i medici che obbligano a pratiche mediche nella illusione di poterne trarre informazioni sulle capacità?

    E perché gli agenti della polizia stradale vengono continuamente sostituiti da altri senza competenze specifiche e lo Stato non ha provveduto a denunciare e processare i sostituti abusivi?

    E perché in tanti errori e torti, ed anche maggiori di questi descritti, quali:
    la confusione tra automobilismo e motociclismo; tra pilotaggio di ciclomotori e motociclismo; tra necessità concernenti utilizzi di bus a pieno carico autocarri autotreni, sia autarticolati che non autoarticolati, e necessità concernenti utilizzi di altri autoveicoli finanche motoveicoli; tra attività di motociclismo ed usi ed utilizzi di altri motoveicoli...
    insomma perché in tanti errori e torti contro utenti delle strade e contro stessi pedoni che subiscono le confusioni di chi intromesso in Stato e Stati, si continua da chi in Stato e Stati senza provvedimenti del tutto sufficienti ed appropriati contro chi confusionario o confusivo e non si considera tanto e quanto tempo Stato e Stati hanno trascorso in tale confusione?

    Ed ovviamente c'è anche questa domanda:
    come mai i colpevoli ed i loro complici non voglion avvedersi né percepire i guai e i disastri, le sciagure e le morti generate e che si possono generare da tanta prepotenza oltre che confusione contro utenti delle strade, tra cui vanno annoverati anche quelli, quegli altri cioè, che in Stato e Stati a tali confusione e prepotenza non volevano partecipare né concorrere?

    (MAURO PASTORE)
  2. L'avatar di PhyroSphera
    Citazione Originariamente Scritto da PhyroSphera
    A chi automobilista lamentava provvedimenti attuati con infondatezza — difatti non basta inottemperanza al Codice Stradale perché vi sia violazione, infatti di un eccesso di velocità bisogna considerare condizioni situazioni e motivazioni e ugualmente per tutto il resto — si rispondeva con sorta di ordine di non esporre lamentele solo a polizia ma anche a gestori di autostrade. Questa risposta avrebbe senso se tali gestori fossero stati svantaggiati dalla presunta violazione, per esempio eccesso di velocità, eppure la gestione delle autostrade è incondizionata; le autostrade non statali non sono luoghi di proprietà privata, per i quali si possa richiedere risarcimenti a titolo di possesso ed i còmpiti di gestione sono finalizzati al libero utilizzo e per la economia di gestione esiste il pedaggio; oppure i risarcimenti sarebbero da richiedere per danni volontari, azioni deliberate con scopo anche solo annesso o connesso di danneggiamento; il resto è del tutto inammissibile... Purtroppo però la tattica difensiva, a fronte delle lamentele di molti automobilisti, era basata sul presupposto del risarcimento, che era dunque supportato da accuse formulate senza esser esplicitate ed illecite. Si cercava quindi di mantener lamentele fuor di evidenza pubblica: perché se a molti automobilisti si accusava di consumar troppo asfalto con eccesso di prestazioni, non era tale questione quella per cui essi si lamentavano ma se fosse stata essa la vera questione, sarebbe dovuta esser posta direttamente ed esplicitamente!
    Di tutto questo, se ne usava per non dar conto di violazioni delle discrezioni: eppure viaggiar e dover esibire targhe ad apparecchi registratori di immagini, evidentemente a disposizione di privati oltre che di Stato — ma in ogni caso fosse stato anche solo Stato non sarebbe nolto diversa la questione — non è sempre tollerabile ed ancor meno se la assenza di targa di fatto suscita reazioni eccessive.
    Dietro tutta questa situazione, la quale non risulta venuta meno purtroppo, altre illecite esigenze: sono infatti le imprese di trasporti pesanti che hanno diretto dovere di organizzarsi evitando che i viaggi siano di danno, perché l'utilizzo di autotreni ed autocarri potrebbe, può causare, senza alcuna decisione o scelta dell'autista, consumi non ordinari ed eccessivi del manto stradale... ed anche i casi annessi e connessi non sono diversi anzi più gravi posson, potrebbero essere.

    Intanto cosa è successo a molti motociclisti? Troppi ignari di motociclismo non hanno voluto capire che le prestazioni di motociclette e motocicli avvengono in condizioni intrinseche del tutto neutrali per strade: se un asfalto è fatto per consumarsi, esso al passaggio di motocicli o motociclette si consumerà tanto quanto fatto esso per consumarsi; se è autoconservativo, il passaggio di motocicli e motociclette non lo pone in crisi... e se le stesse pedane, per inclinazione, toccano superficie stradale, strisciano non sottraendo cioè spingendo, non creano dunque eccessi di consumi o sfruttano elasticità di asfalto se esso è autoconservativo; e ciò accade perché motocicli e motociclette procedono con dinamica autoadattiva, non per ritrovati aggiunti ma per intrinseca costituzione di stessi mezzi, diversamente da tutti gli altri motoveicoli e diversamente da tutti gli autoveicoli. Allora vedendo motociclette o motocicli in pieghe radenti asfalto, alcuni disonesti ed ignari di motociclismo pensavano di aver trovato giustificazioni per proprie scelte inaccettabili o decisioni irresponsabili, quindi con modi da censori trattavano i motociclisti da imprudenti e danneggiatori e cercavano di impedirne messaggi, fino a violenze estreme e tormenti e finanche ad omicidio, per esempio tentando di ficcarci in bocca panni unti oppure cercando di sfruttarne litigiosità e di farli pure sbagliare gli uni con gli altri... E stessi disonesti ed ignari di motociclismo cercavano di sfruttare il motociclismo per chieder permessi di trasporti pesanti non solo di danno per asfalti ma anche ostili, per le occasioni che volevano creare con l'impresa di trasporti, a vita e tranquillità dei luoghi.
    Tutte queste situazioni negative, tra il resto menzionate, non risultano venute meno purtroppo.

    Nei fatti le limitazioni dei trasporti pesanti a volte hanno altra funzione anche, o talvolta soltanto, di preservare cioè i luoghi da accadimenti e stanziamenti non rispettosi od ostili; ma anche di questo troppi disonesti ed ignari di motociclismo volevano fingere ai danni dei motociclisti, senza intendere che presenza di motocicli e di motociclette è in tutto neutra, perché per costituzione e funzionamento tali oggetti, che sono del motociclismo, non possono dare ad altri brighe o porre ad altri dilemmi e per ovviare a condizioni non è necessario chiamare chi del motociclismo: i calori delle parti del motore non sono invasivi e gli oli od altri liquidi non hanno effetti eccezionali e le dimensioni non potrebbero mai essere esorbitanti ed in caso di necessità si spostano senza modi particolari... Ma anche di questo hanno voluto profittare, perché aver modi sbagliati e per persuasioni sbagliate è altro conto... Per questo non è accettabile che carrattrezzi specifici per automobili siano stati usati per caricarci motocicli e motociclette, da parte di chi non aveva — e non ha — nessuna distinzione sufficiente (solita scusa, le vetturette aggiunte dette sidecar, che non trasformano il motociclo o la motocicletta ma ne limitano — scusa usata anche senza alcuna vetturetta aggiunta o da aggiungere... ed anche così altri torti: violazioni di discrezione e di proprietà dai soliti sciocchi e disonesti che vorrebber (a loro detta) capire se motocicletta o motociclo è fatta per vetturetta aggiunta e che poi ne concludono erroneamente che qualunque ne potrebbe essere...); né è accettabile che si confonda tecnica di ciclomotori, che fondamentalmente tecnologia non è mai e che non sempre trova utilizzabilità favorevole via terra, con tecnica e tecnologia di motociclismo.
    Anche tutte queste altre situazioni negative tra il resto menzionate non risultano venute meno purtroppo.

    La tecnica e la tecnologia servono per vivere e necessitano di distinzioni però il motociclismo è attività che si inizia e continua con intuizioni e capacità già adeguate, dunque è attività 'iniziatica' e non genera problemi di errori per incapacità (le capacità più piccole o men grandi non sono incapacità) e per gli esseri umani tecnica e tecnologia sono cose ispirate da stessa natura umana anche ed il motociclismo è sempre anche una seria e dura disciplina: chi ne pratica ne ha minimo rispetto che se non è sufficiente allora non basta per continuare a praticarne oppure è minimamente sufficiente o di più... Dunque il non motociclista può mancarne e chi non ha avuto rispetto sufficiente in alcunché del motociclismo non ne ha praticato neppure; chi veramente non ha rispettato il motociclismo — non i motociclisti che non potrebbero odiar veramente proprie capacità ottenute anche per autodisciplina, infatti bisogna capir da se stessi tutto quanto necessario per proceder su veicoli a due ruote — chi veramente ha avversato il motociclismo, ha dovere di autodenunciarsi ed autoconsegnarsi alle Giustizie, senza far ennesimo trucco e suggestione di indistinzioni, anzi ha dover di provar se riesce a fare elenco di suoi crimini e senza scuse di non saperne o saperne di viaggi su due ruote (con biciclette non si può capir motociclismo, viceversa con motociclismo si può capirne un poco di ciclismo).

    MAURO PASTORE
    Si consideri il contenuto di questi due link riportati qui piú sotto, il secondo di Agenzia di informazione; si noti che le vicende giudiziarie sono complicate ma rendono meno sommersa la verità perché attivano poteri burocratici che contrastano la omertà di chi non intende diritti e libertà di spostamenti; la vicenda giudiziaria è più privata che pubblica eppure di grande interesse pubblico, perché? Perché c'è violenza privata ma anche intromessa in Stato, violenza contro libertà di spostamenti.


    https://forum.termometropolitico.it/758483-2018-05-29-nuovo-tutor-ma-ora-solo-via-sperimentale-224736-a.html

    http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2019/08/16/i-tutor-sulle-autostrade-saranno-riattivati-per-il-controesodo_61d4322f-5434-47f6-b63f-caad75d8d1a4.html
  3. L'avatar di PhyroSphera
    A chi automobilista lamentava provvedimenti attuati con infondatezza — difatti non basta inottemperanza al Codice Stradale perché vi sia violazione, infatti di un eccesso di velocità bisogna considerare condizioni situazioni e motivazioni e ugualmente per tutto il resto — si rispondeva con sorta di ordine di non esporre lamentele solo a polizia ma anche a gestori di autostrade. Questa risposta avrebbe senso se tali gestori fossero stati svantaggiati dalla presunta violazione, per esempio eccesso di velocità, eppure la gestione delle autostrade è incondizionata; le autostrade non statali non sono luoghi di proprietà privata, per i quali si possa richiedere risarcimenti a titolo di possesso ed i còmpiti di gestione sono finalizzati al libero utilizzo e per la economia di gestione esiste il pedaggio; oppure i risarcimenti sarebbero da richiedere per danni volontari, azioni deliberate con scopo anche solo annesso o connesso di danneggiamento; il resto è del tutto inammissibile... Purtroppo però la tattica difensiva, a fronte delle lamentele di molti automobilisti, era basata sul presupposto del risarcimento, che era dunque supportato da accuse formulate senza esser esplicitate ed illecite. Si cercava quindi di mantener lamentele fuor di evidenza pubblica: perché se a molti automobilisti si accusava di consumar troppo asfalto con eccesso di prestazioni, non era tale questione quella per cui essi si lamentavano ma se fosse stata essa la vera questione, sarebbe dovuta esser posta direttamente ed esplicitamente!
    Di tutto questo, se ne usava per non dar conto di violazioni delle discrezioni: eppure viaggiar e dover esibire targhe ad apparecchi registratori di immagini, evidentemente a disposizione di privati oltre che di Stato — ma in ogni caso fosse stato anche solo Stato non sarebbe nolto diversa la questione — non è sempre tollerabile ed ancor meno se la assenza di targa di fatto suscita reazioni eccessive.
    Dietro tutta questa situazione, la quale non risulta venuta meno purtroppo, altre illecite esigenze: sono infatti le imprese di trasporti pesanti che hanno diretto dovere di organizzarsi evitando che i viaggi siano di danno, perché l'utilizzo di autotreni ed autocarri potrebbe, può causare, senza alcuna decisione o scelta dell'autista, consumi non ordinari ed eccessivi del manto stradale... ed anche i casi annessi e connessi non sono diversi anzi più gravi posson, potrebbero essere.

    Intanto cosa è successo a molti motociclisti? Troppi ignari di motociclismo non hanno voluto capire che le prestazioni di motociclette e motocicli avvengono in condizioni intrinseche del tutto neutrali per strade: se un asfalto è fatto per consumarsi, esso al passaggio di motocicli o motociclette si consumerà tanto quanto fatto esso per consumarsi; se è autoconservativo, il passaggio di motocicli e motociclette non lo pone in crisi... e se le stesse pedane, per inclinazione, toccano superficie stradale, strisciano non sottraendo cioè spingendo, non creano dunque eccessi di consumi o sfruttano elasticità di asfalto se esso è autoconservativo; e ciò accade perché motocicli e motociclette procedono con dinamica autoadattiva, non per ritrovati aggiunti ma per intrinseca costituzione di stessi mezzi, diversamente da tutti gli altri motoveicoli e diversamente da tutti gli autoveicoli. Allora vedendo motociclette o motocicli in pieghe radenti asfalto, alcuni disonesti ed ignari di motociclismo pensavano di aver trovato giustificazioni per proprie scelte inaccettabili o decisioni irresponsabili, quindi con modi da censori trattavano i motociclisti da imprudenti e danneggiatori e cercavano di impedirne messaggi, fino a violenze estreme e tormenti e finanche ad omicidio, per esempio tentando di ficcarci in bocca panni unti oppure cercando di sfruttarne litigiosità e di farli pure sbagliare gli uni con gli altri... E stessi disonesti ed ignari di motociclismo cercavano di sfruttare il motociclismo per chieder permessi di trasporti pesanti non solo di danno per asfalti ma anche ostili, per le occasioni che volevano creare con l'impresa di trasporti, a vita e tranquillità dei luoghi.
    Tutte queste situazioni negative, tra il resto menzionate, non risultano venute meno purtroppo.

    Nei fatti le limitazioni dei trasporti pesanti a volte hanno altra funzione anche, o talvolta soltanto, di preservare cioè i luoghi da accadimenti e stanziamenti non rispettosi od ostili; ma anche di questo troppi disonesti ed ignari di motociclismo volevano fingere ai danni dei motociclisti, senza intendere che presenza di motocicli e di motociclette è in tutto neutra, perché per costituzione e funzionamento tali oggetti, che sono del motociclismo, non possono dare ad altri brighe o porre ad altri dilemmi e per ovviare a condizioni non è necessario chiamare chi del motociclismo: i calori delle parti del motore non sono invasivi e gli oli od altri liquidi non hanno effetti eccezionali e le dimensioni non potrebbero mai essere esorbitanti ed in caso di necessità si spostano senza modi particolari... Ma anche di questo hanno voluto profittare, perché aver modi sbagliati e per persuasioni sbagliate è altro conto... Per questo non è accettabile che carrattrezzi specifici per automobili siano stati usati per caricarci motocicli e motociclette, da parte di chi non aveva — e non ha — nessuna distinzione sufficiente (solita scusa, le vetturette aggiunte dette sidecar, che non trasformano il motociclo o la motocicletta ma ne limitano — scusa usata anche senza alcuna vetturetta aggiunta o da aggiungere... ed anche così altri torti: violazioni di discrezione e di proprietà dai soliti sciocchi e disonesti che vorrebber (a loro detta) capire se motocicletta o motociclo è fatta per vetturetta aggiunta e che poi ne concludono erroneamente che qualunque ne potrebbe essere...); né è accettabile che si confonda tecnica di ciclomotori, che fondamentalmente tecnologia non è mai e che non sempre trova utilizzabilità favorevole via terra, con tecnica e tecnologia di motociclismo.
    Anche tutte queste altre situazioni negative tra il resto menzionate non risultano venute meno purtroppo.

    La tecnica e la tecnologia servono per vivere e necessitano di distinzioni però il motociclismo è attività che si inizia e continua con intuizioni e capacità già adeguate, dunque è attività 'iniziatica' e non genera problemi di errori per incapacità (le capacità più piccole o men grandi non sono incapacità) e per gli esseri umani tecnica e tecnologia sono cose ispirate da stessa natura umana anche ed il motociclismo è sempre anche una seria e dura disciplina: chi ne pratica ne ha minimo rispetto che se non è sufficiente allora non basta per continuare a praticarne oppure è minimamente sufficiente o di più... Dunque il non motociclista può mancarne e chi non ha avuto rispetto sufficiente in alcunché del motociclismo non ne ha praticato neppure; chi veramente non ha rispettato il motociclismo — non i motociclisti che non potrebbero odiar veramente proprie capacità ottenute anche per autodisciplina, infatti bisogna capir da se stessi tutto quanto necessario per proceder su veicoli a due ruote — chi veramente ha avversato il motociclismo, ha dovere di autodenunciarsi ed autoconsegnarsi alle Giustizie, senza far ennesimo trucco e suggestione di indistinzioni, anzi ha dover di provar se riesce a fare elenco di suoi crimini e senza scuse di non saperne o saperne di viaggi su due ruote (con biciclette non si può capir motociclismo, viceversa con motociclismo si può capirne un poco di ciclismo).

    MAURO PASTORE
    Aggiornato il 17-08-19 alle 11:04 da PhyroSphera
  4. L'avatar di PhyroSphera
    ... Secondo le parziali ed erronee sia pur non errate ma inopportunamente espresse informazioni fornite dall'azienda che ne aveva commissionato fabbricazione si trattava semplicemente di calzature da usarsi solo con tute, invece propriamente si trattava anche di calzari da potersi usare variamente, che adesso risultano fuori catalogo del sito aziendale; utilizzandoli a mio modo e vantaggio dovetti ed ho dovuto affrontare le insidie di chi agisce distratto dai propri sensi e sotto comando sbagliato, in pratica alcuni leggono indicazioni che assolutizzano e che non intendono del tutto e vanno dicendo di errori incapacità e rischi inesistenti ordinando di avversare chi ne sarebbe sottoposto e c'è chi finge di avere altrui sensazioni, di sapere tutto anche di non propria condizione personale ed invece che attestare una percezione di un tragitto finge l'inesistente con logica aliena e contraria a quella del motociclismo; così i miei calzari sono stati vessati finanche dai trucchi di asfaltisti, che ricevuti ordini di aprire carreggiata rifatta prestissimo, da parte di chi scordava effetti dell'asfalto nuovissimo ai danni delle suole, erano assai criminisamente interessati ad insinuar dubbi su possessori di scarpe e stivali per cercare meno polemiche; ma ovviamente aggiungendo danni a danni, torti a torti, non se ne trova neppure furbizia per disonesti vantaggi personali ma solo altrui reazioni spontanee e naturali di rifiuto e contrarietà maggiori che prima; e gli insinuatori sono stati supportati da sedicenti agenti dell'ordine, interessati evidentemente ad aggiungere ai danni delle suole anche minacce di tormenti e finanche di esecuzioni contro la vita innocente solo perché ignota per essi; tutto ciò mentre per strada circolavano i carrattrezzi "ACI" che portando via autovetture impedivano considerazioni di danni e responsabilità; e non risultano questi delitti terminati.

    I calzari si indossano e vanno tenuti indosso non solo indossati; molti esponenti di malasanità non sopportavano e non sopportano di veder ciò soprattutto se si tratta di abbigliamento tecnico; di fatto questi esponenti mostrano di capire altre possibilità di vita soltanto, fatte di strapoteri civili che attualmente non sono disponibili o sono poco e raramente disponibili e altrove, non in Europa né in Occidente; e mostrano di portar scarpe solamente ad uso, scorretto, di ciabbatte; obbedienti a tali sciagurati anche chi in ruolo di Stato e non solo agenti!

    Sarebbe ed era semplice capire la ovvietà di non prevaricare su altrui situazioni e destini; ma ci sono moltitudini che vivono in condizioni di etnofobia e di deliberate e volontariamente dimentiche alterazioni psicofisiche e le due cose son collegate: moltitudini di individui, maschi e femmine (spesso anche minori di età), che fraintendono luoghi e persone, anche leggi e statuti, e non intendono d'essersi alienati luoghi destini e persone ed inoltre nell'esser ostinatamente prepotenti sopravvivono per non saper morire né sapersi uccidere ma danno idee sbagliate su vite ed età umane fino ad assommare delitti su delitti per negative coincidenze che non voglion capire; scambiano anagrafe per 'omografe' e voglion tendere a morire coi numeri degli anni perché si son distrutti loro futuri e senza capire che gli orologi son regolati sul moto del Sole, ovvero non segnano durate solo coincidenze, e senza capire che la scienza conosce solo cronometrie non misure di tempi e scordandosi costoro che i tempi del sole non sono uguali ai tempi della vita intelligente.

    La prepotenza di queste moltitudini e l'incontro con esse è una sciagura per gli altri la quale mai umano destino aveva dovuto affrontare e la loro presenza negli Stati non è soltanto insostenibile, è da terminare; si tratta di questione e necessità che riguarda anche bisogno di uso ed utilizzo di scarpe e stivali ma anche molto altro; e concernente anche attività di motociclismo.

    MAURO PASTORE
  5. L'avatar di PhyroSphera
    Citazione Originariamente Scritto da PhyroSphera
    ~
    Non sarebbe possibile per una lepre superare una tartaruga se, nello spazio fatto di infiniti punti da un punto ad altro punto, lo spostamento fosse soltanto movimento e non anche moto.

    ~ ~
    Non è possibile al legislatore valutare un codice di norme per l'uso semplice delle ruote, quale è quello dei pattini, a motore o non a motore che fossero, essendo questi mezzi per minima parte del corpo e della mente ma avendo per referenti diretti utenti ed utilizzatori, né dare obblighi di norme all'uso libero e per l'utilizzo pieno delle ruote, quale è possibile soltanto con motocicli e motociclette, essendo questi mezzi intrinsecamente per intero corpo e completamente per la mente e direttamente dipendendo da utenti ed utilizzatori.

    ~ ~ ~
    Quanto più il legislatore tarda a dismettere reali propositi per tali casi, tanto più ne è offeso il diritto individuale ed anche collettivo di ciascuna persona ad agire in libertà e ad attuare capacità, di spostarsi liberamente e di avvalersi direttamente di tecniche e tecnologie.

    MAURO PASTORE
    Al link fornito qui di sèguito v'è una pregevole recensione filosofica cui quest'oggi, appreso di particolare discussione in Senato in atto, io ho voluto aggiunger due preziosissimi commenti, di cui io autore; nel mio secondo commento si trova anche mio testo che ho voluto estrapolare ed inserire qui. Il testo estrapolato era stato già da prima da me scritto senza il restante, ciò proprio affinché fosse qui pubblicato.

    http://www.recensionifilosofiche.info/2011/04/tuzet-giovanni-dover-decidere-diritto.html
  6. L'avatar di PhyroSphera
    ~
    Non sarebbe possibile per una lepre superare una tartaruga se, nello spazio fatto di infiniti punti da un punto ad altro punto, lo spostamento fosse soltanto movimento e non anche moto.

    ~ ~
    Non è possibile al legislatore valutare un codice di norme per l'uso semplice delle ruote, quale è quello dei pattini, a motore o non a motore che fossero, essendo questi mezzi per minima parte del corpo e della mente ma avendo per referenti diretti utenti ed utilizzatori, né dare obblighi di norme all'uso libero e per l'utilizzo pieno delle ruote, quale è possibile soltanto con motocicli e motociclette, essendo questi mezzi intrinsecamente per intero corpo e completamente per la mente e direttamente dipendendo da utenti ed utilizzatori.

    ~ ~ ~
    Quanto più il legislatore tarda a dismettere reali propositi per tali casi, tanto più ne è offeso il diritto individuale ed anche collettivo di ciascuna persona ad agire in libertà e ad attuare capacità, di spostarsi liberamente e di avvalersi direttamente di tecniche e tecnologie.

    MAURO PASTORE
  7. L'avatar di PhyroSphera
    Il motociclismo si fa con mezzi, motocicli e varianti di essi motociclette ovvero entrambi particolari motoveicoli con funzione limitata anche di soli veicoli e tali mezzi, del solo motociclismo, sono anche strumenti stessi del motociclista mentre egli, su di essi stessi e con essi stessi, ci si sposta.

    Per tale caratteristica fondamentale del motociclismo si dice comunemente ed anche correttamente dunque 'portare', che non significa trasportare né far trasportare; ovvero per fare motociclismo non si può esser solo guidatori e neanche soltanto conducenti: cioè fare motociclismo è uso di un mezzo, motociclo o variante di esso motocicletta, che è strumento per intero corpo del motociclista, passivamente oppure attivamente.
    Il motociclista dunque è mosso da suo mezzo quando lo movimenta, con almeno una parte del corpo attivamente anche non continuativamente, con interezza del corpo passivamente od attivamente e ciò sempre durante tragitto o tragitti proprio perché suo strumento è anche suo mezzo di spostamento.

    *
    Le eventuali od ipotetiche aggiunte per strada stessa, cioè piccole vetture o supporti a rotelle o a sci, a motocicli od a motociclette, ne limitano non mutano l'uso per consentirne utilizzo in condizioni particolari: incapacità di merce a trasporto diretto od incapacità o non volontà di esser passeggeri, strade assai innevate con disagevolezza ad usarsi arti inferiori per stabilizzazione.
    Le eventuali od ipotetiche aggiunte non solo per strada stessa ma per materialità oberante strade o per invadenza del tutto abnorme di acque, non sci dunque ma oggetti radenti diversi per detriti o galleggianti per protezione da guadi o alluvioni, non mutano uso ma mutano condizioni di uso a scopo di adeguamento a condizioni ambientali diverse.
    Dunque motocicli e motociclette sono entrambi mezzi, entrambi di per sé consistenti anche in strumenti, a due ruote.

    #
    Del resto necessario del motociclismo per il motociclista qui non se ne dice perché questo "blog" ha scopo determinato e non ha scopo di essere una descrizione di attività del motociclismo ma ha scopo di essere una notifica di peculiarità munita di notazioni di specifici diritti.

    (MAURO PASTORE)
    Aggiornato il 01-06-19 alle 14:02 da PhyroSphera
  8. L'avatar di PhyroSphera
    Versione seguente del precedente testo è maggiormente comprensibile ma resta comprensibile anche la precedente non così modificata:
    Citazione Originariamente Scritto da PhyroSphera

    Invece "motocicli" e "motociclette" sono mezzi detti così, senza usare dizione "motore" ma solo dizione "moto" nel duplice senso di potere di movimento dato dal motore che c'è e in quanto fatto per usarsi specificamente e di facoltà del muoversi dovuta alla sottoposizione della potenza motrice al potere del ciclo dell'intero mezzo di spostamento. Per tale costituzione i motori di motocicli e di loro varianti dette motociclette sono radicalmente diversi dagli altri e per correttezza non bisogna fare raffronti tecnici particolari tra motoristica del motociclismo ed altre motoristiche.

    (MAURO PASTORE)
    MAURO PASTORE
  9. L'avatar di PhyroSphera
    Citazione Originariamente Scritto da PhyroSphera
    Si sa che per necessità e pure per necessità di riservatezza è concesso agli automobilisti di circolare con le automobili senza targa o con targa coperta. I motociclisti non hanno abitacolo, si vede il corpo e il casco per fare tante cose va tolto, inoltre sciarpe, veli, copricapi, passamontagna non sono esclusive dei motociclisti. Questa è una delle ragioni per cui andare in moto senza targa in realtà non è proibito e non è una concessione ma una prerogativa ed in realtà è consentito andarci anche con solo motoveicolo omologato e non immatricolato. Un'altra ragione, fondamentale, riguarda la dinamica di marcia: le moto si portano con tutto il corpo, non come semplici ciclomotori, questi si guidano e si conducono ma non si portano ugualmente alle moto; perciò motocicli e motociclette sono strumenti personali e i motociclisti hanno diritto a tutta la riservatezza maggiore in ragione di questo fatto. Ma ve ne è anche un'altra di ragione: la potenza diversa ed il modo di procedere tipico ed esclusivo di motocicli e motociclette non rende necessaria l'identificazione da parte degli agenti dello Stato tramite targa perché le ragioni della identificazione tramite targa da parte dello Stato sono legate a potenze e modi di procedere che i motociclisti non potrebbero praticare neppure volendo.
    Sono tempi ardui, abbondano gli energumeni dalla calunnia facile e dalle affermazioni prive di dovute conoscenze o riflessioni e di energumeni ve ne sono tanti, troppi anche con divise... Ma i codici discendono dai diritti, non dalle pretese di energumeni in grande quantità. Esiste il diritto allo spostamento libero.
    Qui sopra si usa il termine "moto" secondo maniera realmente significante, cioè riferendolo a movimento e spostamento. Tale epiteto "moto" si può così usare anche per mezzi di trasporto e spostamento marini o lacustri i quali funzionando quali ciclomotori non sono però soltanto ciclomotori e sono dicibili con questa espressione: "moto d'acqua". Dunque assolutamente non significa nulla usare epiteto "moto" per i ciclomotori che si usano in ambienti terrestri. Tanto che se nei parcheggi si trova menzionato tale epiteto, la sua menzione a rigor di logica è corretta se riferita soltanto a motocicli e motociclette. Inoltre va considerato che le cosiddette moto d'acqua pur funzionando quali ciclomotori sono effettivamente utilizzabili per tecnologia e con tecniche del tutto proprie. Nel termine "ciclomotore" assolutamente va posta attenzione ad intera parola, che contiene dizione intera "motore" per una necessità di significato immediato e di distinzione e con collocazione finale non iniziale per indicare non indipendenza del ciclo dalla funzione motore.

    Invece "motocicli" e "motociclette" sono mezzi detti così, senza usare dizione "motore" ma solo dizione "moto" nel duplice senso di potere di movimento dato dal motore che c'è e in quanto fatto per usarsi specificamente e di facoltà del muoversi dovuta alla sottoposizione della potenza motrice al potere del ciclo dell'intero mezzo di spostamento. Per tale costituzione i motori di motocicli e di loro varianti dette motociclette sono radicalmente diversi dagli altri e per correttezza non bisogna fare raffronti tecnici particolari tra motoristica del motociclismo ed altre motoristiche.

    (MAURO PASTORE)
  10. L'avatar di PhyroSphera
    Ho voluto e potuto solo ora rendere più intellegibile questo testo, che ho provveduto ad ampliare, lo si può leggere già da ora qui di sèguito:

    Citazione Originariamente Scritto da PhyroSphera
    Si sa che per necessità e pure per necessità di riservatezza è concesso agli automobilisti di circolare con le automobili senza targa o con targa coperta. I motociclisti non hanno abitacolo, si vede il corpo e il casco per fare tante cose va tolto, inoltre sciarpe, veli, copricapi, passamontagna non sono esclusive dei motociclisti. Questa è una delle ragioni per cui andare in moto senza targa in realtà non è proibito e non è una concessione ma una prerogativa ed in realtà è consentito andarci anche con solo motoveicolo omologato e non immatricolato. Un'altra ragione, fondamentale, riguarda la dinamica di marcia: le cosiddette moto ovvero intendo con tale epiteto motocicli e motociclette 'si portano' con tutto il corpo, non questo si fa coi ciclomotori, perché questi per strade si guidano e si conducono ma non si portano ugualmente alle moto cioè non ci si può spostare coi ciclomotori usando intero corpo per lo scopo stesso dello spostamento, cosa invece che si fa con motocicli e motociclette e che invece con le cosiddette 'moto d'acqua', quelle che si usano per mare o per laghi e che hanno funzionamento da ciclomotori, non si fa allo scopo dello spostamento stesso; perciò motocicli e motociclette sono strumenti personali e i motociclisti hanno diritto a tutta la riservatezza maggiore in ragione di questo fatto. Ma ve ne è anche un'altra di ragione: la potenza diversa ed il modo di procedere tipico ed esclusivo di motocicli e motociclette non rende necessaria l'identificazione da parte degli agenti dello Stato tramite targa perché le ragioni della identificazione tramite targa da parte dello Stato sono legate a potenze e modi di procedere che i motociclisti non potrebbero praticare neppure volendo.
    Sono tempi ardui, abbondano gli energumeni dalla calunnia facile e dalle affermazioni prive di dovute conoscenze o riflessioni e di energumeni ve ne sono tanti, troppi anche con divise... Ma i codici discendono dai diritti, non dalle pretese di energumeni in grande quantità. Esiste il diritto allo spostamento libero.
  11. L'avatar di PhyroSphera
    La reazione di alcuni pessimi ambienti alle strade difficoltose è quella di voler distruggere attorno imponendo allargamenti, di far circolare autoambulanze talché il servizio diventi minaccia di prepotenza, di negare capacità superiori e relativi mezzi speciali, quali di fatto sono motocicli e motociclette (non lo sono invece i ciclomotori) e di tacciare di insavia i veri abitanti del luogo. Questa reazione si fa complice di chi abusa ai danni dello Stato italiano e commette violenze contro il Paese italiano. I trasporti pesanti illeciti fanno uso di false simbologie che tentano di imitare quelle in possibile e realmente significante utilizzo solo da parte dei motociclisti. Queste falsificazioni hanno scopo di impedire racconti e testimonianze e gli impedimenti servono a chi non rispetta gli ambienti e si compiace delle incapacità scordandosi che senza capacità differenziate ed eccezionali, di collettivi e di singoli, gli umani non possono assicurarsi vita o sopravvivenza. Questa ragione i violenti ai danni delle strade ignorano perché vogliono ignorare lo scopo delle strade ed in particolare di quelle fatte per la circolazione dei moderni e contemporanei veicoli (*), che non è primariamente l'agio ma la necessità, tanto che tali strade non potrebbero esser mai luoghi accoglienti né privi di incognite. Tali incognite non costituiscono mai un problema soltanto per il motociclismo, il quale è fatto apposta anche per non subire dalle incognite; all'opposto i cosiddetti trasporti pesanti devono evitare tutte le principali incognite scegliendo tragitti idonei a tal scopo perché le incognite sono sempre un problema per tali trasporti appunto detti "pesanti" essendo quelli fatti con autobus a pieno carico, autocarri, autotreni. I violenti non vogliono accettare distinzioni necessarie e negano equità in nome di un principio di uguaglianza non solo antidemocratico ma anche antipolitico ed antiumanitario e sono disposti a fingersi stupidi per violare proprietà, oggetti, finanche corpo stesso di chi capace di comprensioni ed azioni che loro rifiutano o disdegnano e calunniano inoltre tali violenti non vogliono capire necessità di strade moderne perché non sono realmente appartenenti al mondo in cui sono, ovviamente essendoci essi per invadenza o direttamente prepotenza; ed anche per tale loro condizione non hanno vera considerazione del valore della vita perché hanno scelto un destino non autenticamente da essi stessi vivibile. Ciò lo si deduce dalle immani deficienze che usano nel fraintendere vera sanità e nell'obliare vera medicina, talvolta nonostante ruoli o a dispetto di ruoli, soprattutto lo si nota dalla loro abitudine a dimenticare gli scopi importanti, presumibili, ipotizzabili o constatabili altrui e anche dal loro stesso crimine purtroppo continuamente attuato ai danni del tempo e delle occasioni altrui.

    *Veicoli dotati di motore variamente impiegato secondo molteplicità ed alterità tecnologica: motoveicoli, tra cui si annoverano: motocicli e varianti di esse dette motociclette, che funzionano entrambi anche quali soli veicoli e sono a due ruote e con aggiungibili supporti o vetturette a sci o a rotelle che restano solo aggiunte limitanti per veicolo stesso restando il motoveicolo funzionante a sole due ruote // ciclomotori, questi non funzionano mai quali soli veicoli e possono avere più di due ruote ed attualmente i climi europei ne consentono utilizzo non oberante e vantaggioso solo con tre o più ruote; — autoveicoli quali: autovetture tra cui anche i furgoni / autobus detti anche solo "bus" tra i quali i cosiddetti "pullman" per trasporto ordinario di persone in piedi / autocarri tra cui i cosiddetti camion per impieghi non permanenti in tragitti con ripari per i pedoni / autotreni tra cui autoarticolati e non autoarticolati cioè compositi rigidi ma compositi che entrambi sono per tragitti autostradali o specificamente per autostrade. Le autostrade sono vie già da se stesse adatte per accogliere i veicoli e consentirne: utilizzo, è il caso dei ciclomotori e degli autotreni; utilizzo pieno, è il caso delle autovetture e degli autocarri; od utilizzo straordinario, quest'ultimo è il caso solamente del motociclismo. Tutte e quattro le tipologie di: autovetture, autobus, autocarri, autotreni, sono: automobili interamente o parzialmente.
    Tecnologicamente niente altro fatto per strade od anche per strade esiste all'infuori di motoveicoli ed autoveicoli e la funzione di automezzo non connota alcunché di determanante né di determinato perché indica movimenti di cose anche le più varie, disparate, nei modi anche più diversi, per esempio: di un tronco in un fiume; di una borsa o di altra cosa fissata sopra o su un motociclo; di un ciclomotore che scivola perché inadatto alla carreggiata; di un autotreno per eccezione climatica improvvisa diventato inetto a frenare proprio tragitto (questi esempi non sono stati scelti a caso ma fare di questi esempi non significa poterne inventare a iosa).

    MAURO PASTORE
  12. L'avatar di PhyroSphera
    Occupandosi di qualcosa bisogna preventivamente capire di cosa ci si sta occupando ed i torti commessi da chi in Stato contro il motociclismo non sono giustificabili e sono contro Stato stesso. Dunque chi vorrebbe inventarsi che i motociclisti sono fattorini o tassisti un poco falliti è quello che è, un inventore; e mancanze di chiarezza in menzioni su Codici non giustificano illazioni.

    Scopo principale del motociclismo non può esser mai il trasporto, sarebbe altrimenti spreco di cose ed energie e limitazione eccessiva. Quando si utilizza il motociclismo per trasportare qualcosa si ha anche scopo di particolare ma ulteriore attività del trasportatore, in tal caso si tratta di trasporto e relazioni tra destinatario e destinante di qualcosa, per cui il motociclista fa anche da informatore o diplomatico od interrogante o altro. A farsi trasportare solamente, su motociclo o motocicletta, una persona non avrebbe alcuna garanzia di arrivare a destinazione, datoché per viaggiare da passeggeri su motocicli o motociclette è necessaria minima partecipazione attiva, anche qualunque, da parte di solo passeggero che oltre a farsi trasportare dunque in viaggio si sposta pur non essendo motociclista, infatti accade di poter trasportare persone per tragitti ma non per viaggi.
    È del tutto ovvio e risaputo che i veicoli che hanno scopo principale di trasporto sono autotreni, autocarri, vetture automobili dette furgoni o furgoncini, vetture automobili ordinarie nel caso di trasporto di persone; i motoveicoli a tre ruote non sempre assicurano di compiere un tragitto per trasporto ed i ciclomotori potrebbero offrire tali assicurazioni raramente e mai con particolari garanzie.
    Ai fini burocratici lo scopo non principale di trasporto al motociclismo è riconosciuto dallo Stato ma da quanto si sa senza specificarne secondarietà e questa mancanza a molti che scambiano fini burocratici per altri fini risulta occasione per gravi ulteriori mancanze ai danni dei motociclisti. Purtroppo molti con ruolo in Stato vorrebbero intenderne regole, norme, leggi, assolutisticamente scambiando affermazioni per uniche affermazioni possibili e non intendendo né distinguendo dei Codici usi consentibili ed usi non consentibili. Il motociclismo è una attività in parte od in tutto estrema ed in quanto tale non è sottoponibile ai Codici ma ne è menzionabile ma tali menzioni non devono essere mai vincolanti e di fatto per le vere leggi non lo sono perché scopo di leggi è sempre quello dichiarato e non è mai tale scopo stesso un comando. Essendo motocicli e motociclette sulle strade mezzi speciali del tutto e più o meno adatti proprio per strade o proprio anche per strade, difatti fossero o siano intrinsecamente destinati a vie non strade o a fuori strada i limiti intrinseci di essi per le strade non essendo da codificare restando speciale e non alieno il procedere di tali mezzi stessi, dunque i Codici non sono strumenti di uso lecito per impartire necessità ai motociclisti in quanto tali, neppure se si tratta di agenti dell'ordine, neppure se si tratta soltanto di cittadini privati o di sconosciuti.
    Occupandosi di qualcosa bisogna preventivamente capire di cosa ci si sta occupando ed i torti commessi da chi in Stato contro il motociclismo non sono giustificabili e sono contro Stato stesso. Dunque chi vorrebbe inventarsi che i motociclisti sono fattorini o tassisti un poco falliti è quello che è, un inventore; e mancanze di chiarezza in menzioni su Codici non giustificano illazioni.

    IL MOTOCICLISMO PUÒ ESSERE MENZIONATO SUL CODICE STRADALE PER DISTINGUERLO DAL RESTO MA NON PER ALTRO SCOPO. DUNQUE LE AMBIGUITÀ DI MENZIONI ANDREBBERO CORRETTE MA ESSE NON GIUSTIFICANO CHI SENZA CAPIRNE ABBASTANZA IMPEDISCE UNA AZIONE OPPURE LIMITA UNA ATTIVITÀ.

    Certamente, in tempi nei quali esistono moltitudini abituate ad usare altrui pensieri e senza verificarne credito realmente possibile, negli Stati le ambiguità sul motociclismo sono state e restano disastrose anche e proprio perché i mezzi speciali servono spesso in situazioni particolarmente critiche o per esigenze particolari. Comunque il Codice Stradale non è strutturato sugli articoli stessi.

    Della riforma del Codice non si sa ancora bene perché in realtà il testo della riforma è in giacenza per motivi evidentemente non indifferenti; di fatto emendare articoli del Codice Stradale non implica necessità di riformarlo e riformare senza emendare quanto da emendare è atto precario, in tal senso inconsistente o peggio illecito nei confronti di stesse Leggi del Vero Stato, che evidentemente deve emergere dalle ambiguità in cui alcuni disonesti ed omicidi o peggio fautori di disastri lo hanno costretto, sia da Esteri che in Interni del Paese italiano, anche contro il motociclismo usando maltrattamenti, dando gravi tormenti e minacce gravissime anche ad altri per impedire dichiarazioni e conoscenze.

    MAURO PASTORE
  13. L'avatar di PhyroSphera
    La vita dello Stato e la vita dei Cittadini si basano anche sulla distinzione tra la vita dello Stato e la vita dei Cittadini. Per vivere bisogna essere liberi di muoversi e ciascuna vita deve essere libera e indipendente per sussistere. Chi, fosse costui anche un giudice od agente, pensa che la libertà dei movimenti dei cittadini possa essere di danno allo Stato, si sbaglia ai danni di cittadini e ai danni anche dello Stato.
    MAURO PASTORE
  14. L'avatar di PhyroSphera
    Citazione Originariamente Scritto da PhyroSphera
    ...Nel motociclismo sono dette visiere colorate non tinte ed indicate per uso ordinario solamente in tempo diurno, di notte utilizzabili ordinariamente solo se evitando coi modi o modalità opacità al filtro colorato, che non deve aver effetto di tintura: queste distinzioni ed indicazioni non sono per gli autoveicoli perché gli autoveicoli si spostano senza che se ne possa stabilire tattica di marcia e dinamica di movimento, questa ultima solo con motocicli e motociclette stabilita da chi li 'porta' per necessità di mezzi stessi conducendoli oltre che guidandoli (portare ho scritto non spostare né trasportare)...

    Il motociclista può usare perciò casco con visiere colorate di notte usandone filtro ottico premunendosi di tattica che eviti effetti opaci, oppure il suo mezzo, strumento di intero corpo, non potrà ricever dal corpo adeguate tensioni oppure sollecitazioni per un utilizzo pieno del mezzo stesso, poiché senza adeguata tattica di marcia non è possibile su motociclo o motocicletta ottenere prestazioni notevoli tantomeno eccezionali.

    Coloro che nel mondo dell'automobilismo versano in stato di ignoranza o presunzione e sono scioccamente competitori o finanche ostili, a volte guardano ai filtri colorati notturni dei motociclisti con mancanza di senso della distinzione oppure con mancanza di rispetto e senza prudenza per proprio tragitto e contro libertà del motociclismo...

    E per quanto automobilisti incoerenti invadenti e presuntuosi siano o fossero pure stessi agenti in divisa o peggio senza divisa (non ho detto che ce ne sono e neppure che non ce ne sono di tutti costoro) e per quanto si eserciti prepotenza immane contro il motociclismo soprattutto quando svolto con ritrovati e specialmente con usi particolarmente diversi e alieni per chi non motociclista, alla fine gli illusionisti oppure ingannatori non possono più continuare il torto con stesso successo o con successo; e se particolarmente violenti e sciocchi, sono gli stessi lumi naturali od artificiali a punirne mancanza di serietà e rispetto.

    Infatti chi scherza prepotentemente o chi agisce direttamente contro un evento della vita altrui è distratto o si distrae dagli accadimenti dell'evento stesso restandone soggiogato o danneggiato, da quelle cose delle quali aveva voluto non capire la serietà o negare la importanza.

    ... Gruppi di allucinati od abbacinati vagando per strada testimoniando la incolmabile differenza tra due mondi, del motociclismo e dell'automobilismo, dimostrano di se stessi anche nel fatale castigo ricevuto, non danno reali prove né vere impressioni di chi lasciava fossero le violenze stesse a ricadere sui violenti stessi.

    (MAURO PASTORE)
    Per quanto abile, un automobilista non sarebbe assecondato da sua vettura in sue abilità; e per quanto capace, con motoveicolo ordinario cioè non motociclo né motocicletta, un pilota (di ciclomotore o di altro analogo) non saprebbe mai far assecondare da suo mezzo il casco ovvero elmetto tanto da creare movimento ad effetto terso su visiera.

    E per quanto gli oppressori vogliano negarlo, costringere a rallentamenti a soste od abbandoni chi poteva e si stava spostando, potrebbe essere causa di sciagure e morti ed anche innumerevoli od innumerabili e non ci sarebbe da dichiarare l'ovvio sotto inganni e costrizioni ulteriori, anche perché toglier riservatezza su scopi ed eventi altrui, anche drammatici o tragici, è altro rischio! E potrebbe già essere stata tragedia immane e gli oppressori non devono fingere altrimenti, avessero pure divise e ruoli in Stato o non ne avessero.
  15. L'avatar di PhyroSphera
    ...Nel motociclismo sono dette visiere colorate non tinte ed indicate per uso ordinario solamente in tempo diurno, di notte utilizzabili ordinariamente solo se evitando coi modi o modalità opacità al filtro colorato, che non deve aver effetto di tintura: queste distinzioni ed indicazioni non sono per gli autoveicoli perché gli autoveicoli si spostano senza che se ne possa stabilire tattica di marcia e dinamica di movimento, questa ultima solo con motocicli e motociclette stabilita da chi li 'porta' per necessità di mezzi stessi conducendoli oltre che guidandoli (portare ho scritto non spostare né trasportare)...

    Il motociclista può usare perciò casco con visiere colorate di notte usandone filtro ottico premunendosi di tattica che eviti effetti opaci, oppure il suo mezzo, strumento di intero corpo, non potrà ricever dal corpo adeguate tensioni oppure sollecitazioni per un utilizzo pieno del mezzo stesso, poiché senza adeguata tattica di marcia non è possibile su motociclo o motocicletta ottenere prestazioni notevoli tantomeno eccezionali.

    Coloro che nel mondo dell'automobilismo versano in stato di ignoranza o presunzione e sono scioccamente competitori o finanche ostili, a volte guardano ai filtri colorati notturni dei motociclisti con mancanza di senso della distinzione oppure con mancanza di rispetto e senza prudenza per proprio tragitto e contro libertà del motociclismo...

    E per quanto automobilisti incoerenti invadenti e presuntuosi siano o fossero pure stessi agenti in divisa o peggio senza divisa (non ho detto che ce ne sono e neppure che non ce ne sono di tutti costoro) e per quanto si eserciti prepotenza immane contro il motociclismo soprattutto quando svolto con ritrovati e specialmente con usi particolarmente diversi e alieni per chi non motociclista, alla fine gli illusionisti oppure ingannatori non possono più continuare il torto con stesso successo o con successo; e se particolarmente violenti e sciocchi, sono gli stessi lumi naturali od artificiali a punirne mancanza di serietà e rispetto.

    Infatti chi scherza prepotentemente o chi agisce direttamente contro un evento della vita altrui è distratto o si distrae dagli accadimenti dell'evento stesso restandone soggiogato o danneggiato, da quelle cose delle quali aveva voluto non capire la serietà o negare la importanza.

    ... Gruppi di allucinati od abbacinati vagando per strada testimoniando la incolmabile differenza tra due mondi, del motociclismo e dell'automobilismo, dimostrano di se stessi anche nel fatale castigo ricevuto, non danno reali prove né vere impressioni di chi lasciava fossero le violenze stesse a ricadere sui violenti stessi.

    (MAURO PASTORE)
    Aggiornato il 09-11-18 alle 10:10 da PhyroSphera
  16. L'avatar di PhyroSphera
    Citazione Originariamente Scritto da PhyroSphera
    Informarono di sperimentazione di nuovi tutor autostradali... Con scopo di comparazioni non identificazioni, verranno utilizzati in futuro, o sarebbero da giudicare rischiosi perché in ogni caso raccolgono dati che ordinariamente è vietato prendere?
    E dato che nello Stato c'è chi disonestamente fa invadere Stato stesso da linguaggi assicurativi privati e da circolo automobilistico, la domanda non è oziosa né impertinente. Anzi, è necessaria ed assolutamente.
  17. L'avatar di PhyroSphera
    Informarono di sperimentazione di nuovi tutor autostradali... Con scopo di comparazioni non identificazioni, verranno utilizzati in futuro, o sarebbero da giudicare rischiosi perché in ogni caso raccolgono dati che ordinariamente è vietato prendere?
  18. L'avatar di PhyroSphera
    DESCRIZIONE DI PERSECUZIONI IN ATTO AI DANNI DEL MOTOCICLISMO:


    Pretendono dai motociclisti azioni spersonalizzate ed impersonali, cioè l'impossibile perché il motociclismo si fa con mezzi che sono strumenti dell'intero corpo del motociclista, attivamente o passivamente.

    Fingono che il busto piegato in basso sia osceno e che piegandosi il motociclista abbia voluto sempre mostrare il fondoschiena.

    Non accettano che si attui motociclismo per scopi sessuali.

    Le traiettorie sinuose sono per essi inequivocabile segno di inadeguatezza o ebbrezza del motociclista e non pensano a eventuali problemi e conseguenti necessità, quali strade sporche, sciami di insetti, onde elettromagnetiche, inoltre non si domandano mai se la sinuosità sia scelta deliberata e non solo innocua ma vantaggiosa per gli altri anche; inoltre non vogliono sapere o non vogliono capire che la attività di motociclismo coinvolge istinti profondi, quindi se droghe ed alcool limitandola anche drammaticamente comunque non la perturbano ed essa non può mai accadere né continuare in distrazioni gravi né mai queste potrebbero essere determinanti negativamente.

    Usano vedere targhe delle motociclette senza voler dubitare che possano esistere duplicati ai danni di stessi motociclisti e non vogliono mai supporre che le vittime degli inganni possano essere anche stessi motociclisti e in vari modi.

    Non accettano scarso rumore e diventano furiosi con nullo rumore, ma neanche molto rumore accettano tranne che non ci sia veleno o sporcizia attorno ed il rumore lo attesti con tono non normale, in ciò continuamente inclini a scambiare motocicli e motociclette per ciclomotori, solo questi ultimi causa di rumori anomali anche senza anomalie a bordo, inoltre assurdamente dediti a scambiare veleni e sporcizia per roba comune e ordinaria; il rumore di motocicli e motociclette assai potenti lo scambiano per minaccia di arma da fuoco ed in certi casi fanno questo anche senza tanta potenza del motore.

    Nello scorgere uso del corpo in curva da parte del motociclista, che si sporge certe volte radendo strada con ginocchia o avvicinando tantissimo a strada gomiti e polsi, fingono di dover porsi contro suo tragitto, lo fanno finanche al volante ovvero puntando contro traiettoria del motociclista, ugualmente ma non con stessa violenza fanno con forti inclinazioni di motocicli e motociclette stessi.

    Fingono odori cattivi come se passando motociclista passasse ciclista in sue esclusive condizioni, il quale non avendo abbigliamento mai tanto protettivo per insidie della strada né motore né peso del mezzo che distrugga tossine, ciclando sempre e soltanto, ne subisce sempre negatività durante il percorso, a volte inondandosi di sporcizia e veleni fino a risultare presenza ostica.

    Non accettano fasi di uso del motoveicolo del motociclista, ovvero motociclo o motocicletta, quale veicolo soltanto, cercando di pretendere dai motociclisti stesse limitazioni dei ciclomotori, ovvero mezzi che tal uso, parziale e non intero, soltanto veicolare, non consentono ai loro piloti.

    FINGONO CHE IL CASCO OVVERO ELMETTO SIA MINACCIA OD USO DI ARMA.

    SI INFURIANO NELL'INTUIRE ABBIGLIAMENTO UNISEX.

    FINGONO CHE A BORDO IL MOTOCICLISTA NON POSSA ESSERE UN POCO STANCO OD IN QUALSIASI PARZIALE DIFFICOLTÀ, TRATTANDO LA EVENTUALITÀ DI INCAPACITÀ A PROSEGUIRE DA PARTE DEL MOTOCICLISTA COME SE SUO VEICOLO FOSSE AUTOTRENO, AUTOCARRO, AUTOMOBILE SENZA GUIDA, DOVE IL MANCAMENTO DI CONDUTTORI O CONDUCENTI NON PROVOCA UGUALE MANCAMENTO DI MARCIA ED È PERICOLOSISSIMO PER ALTRUI SICUREZZA, OPPURE COME SE FOSSE CICLOMOTORE, DOVE LA MARCIA ACCADENDO SENZA NECESSARIO IMPEGNO PARTICOLARE, DUNQUE IL MANCAMENTO DI PILOTAGGIO NON PROVOCA MANCAMENTO DI PRESTAZIONI E DOVE L'EQUILIBRIO ESSENDO GARANTITO NON DA COSTANTE INTERVENTO DEL CORPO ATTIVO O PASSIVO SU STRUMENTO DEL CORPO MA DA SOLA DINAMICA DI MARCIA, QUESTA NON VIENE A MANCARE MANCANDO INTERVENTO DEL CORPO RENDENDO IN TALI CIRCOSTANZE IL CICLOMOTORE ASSAI PERICOLOSO PER CHI A BORDO E IN STRADA, COSA CHE NON ACCADE MAI CON MOTOCICLI E MOTOCICLETTE.

    NON VOGLIONO DUBITARE DELLE PROPRIE OPINIONI SU DUREZZE DI IMPATTI CON MOTOCICLI E MOTOCICLETTE, SENZA PARAGONI I MOTOVEICOLI MENO DIFFICOLTOSI PER I PASSANTI, ANCHE RISPETTO AI CICLOMOTORI, MA LORO ACCUSANO SEMPRE DEL CONTRARIO, NON RENDENDOSI CONTO CHE IL MOTOCICLISTA PUÒ CORRERE SOLO SE RIDUCE MASSA EFFETTIVAMENTE COSTITUITA DAL MOVIMENTO DEL SUO VEICOLO, FATTO APPOSTA PER QUESTO; INOLTRE TALE PECULIARITÀ LA VORREBBERO, NEL COMINCIARE AD INTUIRLA, ATTRIBUIRE ANCHE AGLI ALTRI VEICOLI, PONENDOSI FINANCHE A RISCHI VARI E COMUNQUE REALI PER OSTINAZIONE E DISTRAZIONE.

    FINGONO CHE ABBIGLIAMENTO PER MOTOCICLISMO NON ABBIA MAI ANCHE ALTRI USI FONDAMENTALI O MAGGIORI E NON ACCETTANO CHE POSSA ESSERE COMODO MA NEPPURE ARDUO AD USARSI E PENSANDO POSSA ESSER TUTTE E DUE FINGONO CHE IL MOTOCICLISTA SIA UN FOLLE O UN ESALTATO.
    UGUALMENTE SE SENTONO ADEGUATE INFORMAZIONI SU DIRITTI DEL MOTOCICLISMO E DEI MOTOCICLISTI, CHE PRATICANO SPOSTAMENTO ESTREMO E IN RAGIONE DI CIÒ NON SONO SOGGETTI AL CODICE STRADALE.

    NELL'INCONTRO CON MOTOCICLISTI E MOTOCICLISMO ESTREMI NON SOLO QUANTO A MODALITÀ DI SPOSTAMENTO MA ANCHE QUANTO A TIPO DI MARCIA DURANTE SPOSTAMENTO, IL CHE NON È DI TUTTI I MOTOCICLISTI E MOTOCICLISMI, NE FINGONO VIVENTI NON UMANI ED OGGETTI NON DI PRODUZIONE UMANA E NE RIMPROVERANO AI MOTOCICLISTI NON ESTREMI, PREGANDOLI SUBDOLAMENTE DI MUOVER CONTRO I MOTOCICLISTI ESTREMI ED I LORO STRUMENTI, 'MOTO' STESSE ANCHE.

    SI INTROMETTONO OSSESSIVAMENTE IN USI LINGUISTICI ESCLUSIVI DEL MOTOCICLISMO O COMUNI NON SOLO A MOTOCICLISMO MA AD ALTRE DISCIPLINE NON ORDINARIE, AREONAUTICHE, NAUTICHE, AEROSPAZIALI, ANFIBIE OD ANCHE TERRESTRI, PRENDENDO A SCUSA LE TERMINOLOGIE COMUNI CON AUTOMOBILISMO E FINGENDONE TECNOLOGIE IDENTICHE O NON DIFFERENTI, PUNTUALMENTE CONFONDENDO IL MOTOCICLISMO PER IL PILOTAGGIO DI CICLOMOTORI, DI CUI NON COMPRENDONO ASSOLUTA PROVVISORIETÀ TECNICA E PRATICA, ESSENDO I CICLOMOTORI TECNOLOGICAMENTE MEZZI DI FORTUNA E PRATICAMENTE ESPEDIENTI PER SPOSTAMENTI PIÙ RAPIDI E NON POTENDO ESSERE ALTRO DI PIÙ.

    NEL NOTARE STABILITÀ DI MARCIA DI MOTOCICLISTI E LORO STRUMENTI, LI TRATTANO ALLA STREGUA DI MOTOVEICOLI A TRE RUOTE, VETTURE O NON VETTURE, QUESTE ULTIME CAPARBIAMENTE TENTANDO DI SPACCIARE PER MOTOCICLETTE, LE VETTURE PER MOTOCICLI, MA ANCHE CON CONFUSIONE DISARMANTE PER STUPIDAGGINE, NON SUPPONENDO I VANTAGGI DEL MEZZO DI SPOSTAMENTO CHE FA DA STRUMENTO ANCHE, COSA POSSIBILE NEGLI SPOSTAMENTI TERRESTRI SOLO CON MOTOCICLI E MOTOCICLETTE.

    NON ACCETTANO AUTENTICHE DISTINZIONI TECNICHE PRETENDENDO UGUALE ERRORE DALLO STATO NEL QUALE SONO ANCHE GRAVEMENTE INTROMESSI ANCHE IN RUOLI CHE RICHIEDONO DIVISE O ABITI RICONOSCIBILI.

    PRATICANO LUTTO PER GLI STATI POLITICI PIÙ ATTIVAMENTE IMPEGNATI PER IL MOTOCICLISMO.
    CERCANO DI FREQUENTARE CASE O DI ENTRARVI SOLTANTO ABITATE DA MOTOCICLISTI PER IMPEDIRNE ATTIVITÀ CON USO DI SPORCIZIE O PEGGIO, FURTI, SCIAGURE, CALUNNIE, APPROPRIAZIONI INDEBITE, CON COMPLICITÀ ANCHE DI CHI INTROMESSO NELLO STATO.

    VOGLIONO OFFENDERE CON OSTINATISSIMA AUTOPROVOCATA PROPRIA IMBECILLITÀ IL MONDO DEL MOTOCICLISMO E CHI ESTIMATORE O SIMPATIZZANTE DI ESSO, ANCHE INTROMETTENDOSI IN STATO E STATI, POI TENTANDO DI SFIDUCIARE L'INTERO MONDO DEL MOTOCICLISMO DIFFONDENDOVI INCOMPRENSIONI, FALSE LITI, SEPARANDO DESTINI, IMPEDENDO MESTIERI O PROFESSIONI, ATTACCANDO LA DISCIPLINA DEL MOTOCICLISMO TRAMITE VIOLENZE ASSAI VARIE ED ANCHE CON DIFFUSIONE DI IDEE SBAGLIATE, NON TUTTE DIPENDENTI DA INVADENZA E PRESUNZIONE INFATTI ALCUNE DELIBERATE INVENZIONI AI DANNI DEI SIMBOLI DEL MOTOCICLISMO, CHE FINGONO CONTINUAMENTE ESSERE, ANCHE O SOLAMENTE, SEGNI IN AUTENTICO USO DA AUTOTRASPORTATORI DI AUTRENI, AUTOCARRI, BUS, TASSISTI.
    Aggiornato il 24-10-18 alle 08:08 da PhyroSphera
  19. L'avatar di PhyroSphera
    Elezioni concluse, c'è una rappresentanza, non ancora attiva però, restando la possibilità che rimanga la passività l'unica cosa per nuove elezioni, ma a questo il tempo a disposizione è poco.

    In questa incertezza è già riposto il senso della unica nuova considerazione per questi rappresentanti, i cui eventi hanno raggio d'azione ridotto rispetto agli altri prima.

    Difatti, nel frattempo, altro ai rappresentati è accaduto, sta accadendo, con esigenza di certezza immediata, cui i nuovi eletti non hanno potuto e non possono provvedere.

    Tale esigenza di certezza è primaria, quale necessità di una politica minimamente stabilita su un potere assicurato, non precario, che per ora è rimasto rappresentato soltanto dalle istituzioni centrali non elettive ma che per Costituzione dello Stato deve comunque, però non ugualmente ché non sarebbe possibile rimediare al vuoto dei tempi, ricevere una adeguata rappresentanza allargata alle istituzioni centrali elettive.

    Ma, tant'è: se le difficoltà ci sono, non per questo non esiste più alcuna democrazia rappresentativa.
  20. L'avatar di PhyroSphera
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