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Giustizia&Libertà
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Traiano un liberista per definizione è contrario all'intervento dello stato nell'economia, quindi se uno è favorevole a un qualsiasi tipo di intervento dello stato nell'economia non è liberista, punto.
Uno che vuole che lo stato regali soldi pubblici alle aziende non è liberista, perché il liberismo su questo punto è chiarissimo: la concorrenza deve essere libera, senza interferenze da parte dello stato. Le aziende che non si reggono in piedi con i propri soldi devono fallire per lasciare spazio ad aziende più efficienti.
È ovvio che i liberisti sono contrari alle tasse di successione, perché queste sono un intervento dello stato nell'economia. Redistribuire denaro è un intervento dello stato nell'economia: i liberisti sono contrari alla redistribuzione.
L'Italia non è una nazione liberista, perché lo stato interviene molto nell'economia: lo stato italiano possiede il 50% del PIL del paese e lo stato e nel 75% dell'economia italiana c'è dentro lo stato.
Favorire i ricchi con interventi attivi puoi chiamarlo come vuoi, qualcuno lo chiama "ricchismo", ma non è liberismo, perché il liberismo è contrario a interventi dello stato nell'economia, sia a favore dei ricchi che a favore dei poveri (in realtà alcuni liberisti sono favorevoli a qualche aiuto per i poveri, di sicuro non a dare soldi pubblici ai ricchi).