Originariamente Scritto da
Max72
L'attuale relazione maggiormente studiata, riguarda l'esposizione all'EBV (che è di difficilissima, se non nulla, eradicazione) che sembra (o anche sembrava, in base a quale studio si reputa maggiormente esaustivo) essere uno dei principali imputati nelle sindromi da stanchezza cronica.
Un quadro clinico con presenza di astenia, calo ponderale (non solo "grasso", ma atrofia muscolare), inappetenza, nevro-mialgia, febbricola persistente (serotina in preponderanza ma a random ed in base allom stato di affaticamento) NND, riacutizzazione di altre patologie già presenti in comorbilità, affaticamento costante, dispnea con riscontro di alterazioni negli scambi di CO2 (spesso accompagnata da diminuzione della CV) SENZA presenza franca di interstiziopatia conclamata e diffusa, ma accompagnata da enfisema parasettale (e microenfisemi soprattutto centrolobulari, come esisti di situazioni acino/alveolari per broncopolmonite risolta, SENZA franco addensamento, nemmeno micronodulare calcifico).
Altro segno piuttosto distintivo, è la presenza di alterazioni leucocitarie (in maggioranza neutrofile, con possibili linfopenie - linfociti T soprattutto se eseguito lo striscio periferico per immunotipizzazione- ) con conta dal border line (prendiamo un parametro elastico stile 10.500 per µL) al "segnale infettivo" che arriva tra i 13/14 fino a punte di 20 (dove per tale alterazione, potremmo parlare tranquillamente di stato settico e quindi disporre il soggetto ad ospedalizzazione o day hospital, per eseguire almeno delle emocolture seriali).
Spesso VES e PCR (in F.up polmonare utile una procalcitonina - anche se a pagamento -) sono negative ; in una EF sieroproteica, si possono riscontrare alterazioni da iperglobulinemia, o al contrario da ipoGAMMAglobulinemia (border line) - naturalmente si esegue immunofissazione urine e siero + calcio e cupremia, per evitare che sia in atto qualche cosa molto antipatica a carico del midollo (il riscontro di componente proteica monoclonale, spingerebbe d'urgenza una valutazione ematologica che si concluderebbe quasi sicuramente con biopsia).
Tale sindrome, non è quindi "una cazzata per scazzati fancazzisti", ma sta assumendo una certa importanza ; in se può non essere "primaria", ma divenire una "complicanza" per patologie già nota.
Riguardo gli studi su EBV, la campionatura ha evidenziato forte correlazione tra pazienti risultati positivi agli anticorpi (superiori tra minimo 6 e 10 volte la norma) EBNA/VCA-IgG e negativi alla fase acuta.
Questo perchè, una volta accertata la mononucleosi (e la presenza di EBV), NON si eseguiva un monitoraggio degli anticorpi in follow up, anche se il paziente non mostrava segni di ripresa dopo 6 mesi (può risolversi dopo qualche settimana, come protrarsi per 10 mesi) ; una volta arrivati a studiare meglio "la malattia del bacio", semplicemente ci si è accorti che può essere un episodio casuale che non lascia segni, come può essere una "porta" che si apre e chiude nel corso degli anni portando questa "sindrome" (e occhio perchè l'EBV può portare mutazioni abbastanza spiacevoli da agire geneticamente e causare neoplasie - ematiche ed anche solide -) da "fastidiosa" a " degenerativa" con una componente che si "cronicizza" ed indebolisce l'organismo al punto da lasciarlo disposto ad infezioni e neoplasie.
Tali studi, ora sono parzialmente "rivalutati", però studiando altri virus che vanno dagli entero ad HHV-6, Cox, MLV etcetc....per quanto non si sa, dato che tempo 2 mesi poi ci ritroviamo a riparlare di EBV.
Come semplicemente, si potrebbe trattare di un'infezione (batterica, virale, micotica) cronicizzata.
Ovviamente mi sono limitato all' EBV e virus, ma in se la "encefalomielite mialgica" può essere riscontrate anche per epatopatie (B e soprattutto C) ed altro con parentesi sul "serpente che si mangia la coda", derivante dall'assunzione di farmaci per la cura di neuromialgopatie, cardiopatie, tremori essenziali etcm etc, etc.
Chiudo che la definizione encefalomielite mialgica, tende ad essere in parte "fuorviante", anche se la presenza di biomarcatori (proteici IL6-9 ; UP/SUB ^ Inter-Gamma ed altro) per la diagnosi ; difatti i medici italiani, difficilmente diagnosticano una M.E, ma si limitano alla CFS - stranamente perchè da questo disaccordo (comprensibile però dal lato scientifico), diviene IMPOSSIBILE assegnare un tabellare per il riconoscimento di patologia, che sarebbe inseribile nei tabellari INPS (ed altre MERDE succhiafave, con dirigenti da decapitare o espellere ed esiliare nel Congo Belga o ex Guaiana Francese al fine di addestrare meglio la Legione Straniera sull'utiilizzo di tecniche di interrogatorio che prevedano l'asportazione della pelle, l'utilizzo del sale e l'esposizione del dirigente scuoiato e salato al sole fino alla morte) che in questo caso, potrebbe si dare punteggio percentuale (o meglio contribuire allo stato di comorbidità) al fine di maturare maggiori diritti, da esenzioni, aumento coefficiente contributivo, assegno di inidoneità e pensione.
Comunque "bell'argomento" (anche se distruttivo e macabro), si può andare avanti a parlarne per anni.
PS : Ovviamente, per non farmi mancare nulla, sto sperimentando su di me, dato che ho da 6 mesi un quadro clinico, dove ancora si deve capire cosa stracazzo è successo, se l'EBV è ancora la causa, se è secondaria, se c'è una neoplasia, un'infezione che non si capisce, perchè è presente una componente piretica che è ipermetabolica (o il contrario - cosa non esattamente indifferente) e blablabla ; questo in un soggetto con M.Ledderhose, Gastropatia con esofagite ex erosiva cronica in ernia iatale di 9cm, BPCO cronica , asbestosi peurica enfisematosa, ernie da collo a dorsale (con angiomi multipli e di tutte e tre le tipologie) neurodegenerative -radiculopatie importanti di conflitto- e mi fermo qui altrimenti mi viene voglia di buttarmi sotto un fottutissimo treno (tanto non avendo eredi, col cazzo che faranno pagare i danni a qualcuno).