Andrés Manuel López Obrador, un socialista alla guida del Messico

[Lord Attilio]

Buon per loro!

Ahahah sei veramente una sagoma, lasciatelo dire

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[Kavalerists]

Non è quello il punto. È che già abbiamo avuto dei Lula e dei Correa che erano pure forse meno moderati di sto qua e guarda dove siamo finiti con Moreno e Bolsonaro. I comunisti saranno massimalisti, ma almeno ragionano sul consolidare le conquiste.

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Su una gestione più forte e radicale, per intenderci, da parte dei partiti socialisti, bolivariani, ecc sono d'accordo con te, per non lasciare spazio e terreno ai reazionari di ritorno. Non è che io sia di quelli che versano lacrime se certi partiti, che mantengono certi legami e certi interessi, vengono sciolti e messi fuori legge...
Ma qui mi sembra si stesse parlando del programma sotto l'aspetto prettamente socio-economico.

[Kavalerists]

Ahahah sei veramente una sagoma, lasciatelo dire

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A proposito di utopismi... sterili, quando non anche controproducenti.

[Gian_Maria]

Ahahah sei veramente una sagoma, lasciatelo dire

Sai com'è, io sono per l'emancipazione dei lavoratori, non per un cambio di padroni.

[Proletario]

Che male ci sarebbe in un "nuovo Lula"?

A me andrebbe più che bene. Certo preferirei un nuovo Maduro ma mi accontento di ciò che è possibile fare in condizioni di strapotere dell'imperialismo.
Già il fatto che sia al governo con un programma che mette i diritti delle masse al primo posto è una dichiarazione di guerra a chi questi li ha sempre ignorati e le masse le ha sfruttate e represse.
Dimostrare che si può andare al governo avendo come programma il miglioramento delle condizioni del popolo significa che questo d'ora in poi sarà possibile e non più pura astrazione. I diritti sociali diventano uno dei temi principali della politica nazionale.

C'è possibilità di avere dei novelli Bolsonaro in seguito al governo socialista? Sticà... c'erano già da prima i Bolsonaro al potere.
Bisogna capire che noi sappiamo che determinate politiche determinerebbero la fine della sottomissione agli USA, politiche più radicali, ma queste non puoi attuarle se le masse ancora non ti seguono. Le masse non sono coscenti di questo e certe politiche puoi attuarle solo col loro appoggio.
Non puoi nazionalizzare certi rami di industria se poi i capitalisti messicani fanno in fretta a tirare su' una rivolta del popolo, raggirato da essi, contro questa misura sfruttando il controllo dei media, ricatti economici, l'appoggio USA, crisi economiche create ad hoc dalla comunità internazionale etc...

Per ora mi stà bene così.

Mi stà bene che si creino delle nazioni più restie ad essere controllate dagli USA. Ben vengano i nuovi AMLO, i nuovi Maduro, i nuovi Assad, Gheddafi, etc...
Se così facendo si crea una posizione di equilibrio tra i due poli imperialistici a quel punto ci sono più possibilità di rivoluzioni comuniste.
Ed allora saranno nuovi Lenin, Mao, Fidel, etc...

La rivoluzione sovietica è avvenuta in un momento in cui i due poli imperialisti si erano indeboliti facendosi la prima guerra mondiale.
Quella cinese e coreana quando erano indeboliti dalla seconda guerra mondiale.
Quella vietnamita quando la Nato era impegnata a fronteggiare il socialismo su un terzo delle terre emerse.

Ad oggi delle tre contraddizioni citate da Mao
_Tra borghesia e proletariato dei paesi capitalisti
_Tra diversi poli imperialisti
_Tra nazioni sviluppate e non sviluppate

quella dove si hanno maggiori margini di manovra sono le ultime due.
Per lavorare sulla prima bisogna in precedenza occuparsi della seconda e della terza.

[Lord Attilio]

Che male ci sarebbe in un "nuovo Lula"?

A me andrebbe più che bene. Certo preferirei un nuovo Maduro ma mi accontento di ciò che è possibile fare in condizioni di strapotere dell'imperialismo.
Già il fatto che sia al governo con un programma che mette i diritti delle masse al primo posto è una dichiarazione di guerra a chi questi li ha sempre ignorati e le masse le ha sfruttate e represse.
Dimostrare che si può andare al governo avendo come programma il miglioramento delle condizioni del popolo significa che questo d'ora in poi sarà possibile e non più pura astrazione. I diritti sociali diventano uno dei temi principali della politica nazionale.

C'è possibilità di avere dei novelli Bolsonaro in seguito al governo socialista? Sticà... c'erano già da prima i Bolsonaro al potere.
Bisogna capire che noi sappiamo che determinate politiche determinerebbero la fine della sottomissione agli USA, politiche più radicali, ma queste non puoi attuarle se le masse ancora non ti seguono. Le masse non sono coscenti di questo e certe politiche puoi attuarle solo col loro appoggio.
Non puoi nazionalizzare certi rami di industria se poi i capitalisti messicani fanno in fretta a tirare su' una rivolta del popolo, raggirato da essi, contro questa misura sfruttando il controllo dei media, ricatti economici, l'appoggio USA, crisi economiche create ad hoc dalla comunità internazionale etc...

Per ora mi stà bene così.

Mi stà bene che si creino delle nazioni più restie ad essere controllate dagli USA. Ben vengano i nuovi AMLO, i nuovi Maduro, i nuovi Assad, Gheddafi, etc...
Se così facendo si crea una posizione di equilibrio tra i due poli imperialistici a quel punto ci sono più possibilità di rivoluzioni comuniste.
Ed allora saranno nuovi Lenin, Mao, Fidel, etc...

La rivoluzione sovietica è avvenuta in un momento in cui i due poli imperialisti si erano indeboliti facendosi la prima guerra mondiale.
Quella cinese e coreana quando erano indeboliti dalla seconda guerra mondiale.
Quella vietnamita quando la Nato era impegnata a fronteggiare il socialismo su un terzo delle terre emerse.

Ad oggi delle tre contraddizioni citate da Mao
_Tra borghesia e proletariato dei paesi capitalisti
_Tra diversi poli imperialisti
_Tra nazioni sviluppate e non sviluppate

quella dove si hanno maggiori margini di manovra sono le ultime due.
Per lavorare sulla prima bisogna in precedenza occuparsi della seconda e della terza.

Compagno, io ho espresso le mie perplessità sulle intenzioni di AMLO oltre che sulle sue reali possibilità di azione, ciò non toglie che sostengo in pieno il suo tentativo di autonomia nel caso voglia portarlo avanti, esattamente come muovo le mie critiche ai limiti di Morales e Maduro che nel secondo caso già si sono fatti sentire, nel primo pure penso non tarderanno a manifestarsi ma non per questo non sostengo pienamente il bolivarismo e il MAS.

I limiti di Lula e del suo governo si sono già rivelati in passato. Nessuna volontà di costruire un percorso che preveda un reale cambio di sistema, a differenza dei regimi socialisti bolivariani che almeno si sono garantiti il controllo dell'esercito e hanno redistribuito le risorse dello Stato e costruito un sistema di welfare anche se molto fragile, in Brasile i militari non sono stati toccati (infatti adesso hanno messo al potere il loro fantoccio Bolsonaro) e la redistribuzione è stato puro assistenzialismo che ha coinciso però con vaste riforme neoliberiste e con la concessione a ladroni del FMI o a vere e proprie canaglie come Temer di posti importanti nel governo del paese, gli stessi che poi hanno estromesso Dilma con il golpe.

Se AMLO, il cui moderatismo si è già manifestato ed è molto simile a quello di Lula sopraccitato, porterà avanti una politica similare di timidezza, verrà schiacciato in poco tempo, perché il Messico è molto più vicino agli USA del Brasile oltre che maggiormente infiltrato nelle sue strutture statali da criminali e servi della CIA. Inoltre spero che abbia ben in testa che tipo di politica economica adottare, perché i problemi che ha citato Gian_Maria riguardo alla competizione economica dentro il capitalismo non sono da poco e richiederanno ad AMLO di fare delle scelte che potrebbero non piacere al suo elettorato sul breve periodo.

[Proletario]

Il problema è che ad oggi una radicalizzazione delle politiche con riforme dell'esercito e/o nazionalizzazioni, dai governi AMLO come dai vecchi governi Correa Lula ed altri moderati, non è realistico aspettarsela.
Bisogna capire che per fare certe riforme non basta essere a capo di un governo formale. Perché dietro c'è il potere reale della borghesia e degli USA.
Ad oggi i rapporti di forza non permettono scelte più radicali perché comporterebbero la caduta ulteriormente precoce di questi governi.

Biosogna, come diceva Mao, congiungere le masse con l'avanguardia del proletariato. A quel punto la forza per certe riforme ce l'hai. Perché se le masse sono guidate da una forza che riesce ad organizzarle e guidarle verso quelli che sono i suoi bisogni e aspirazioni allora diventa difficile anche per la reazione.
Ma questa è condizione preliminare che ad oggi non esiste.

Se invece tenti riforme che sappiamo benissimo sarebbero utili al popolo, ma il popolo non è ancora pronto a seguirti semplicemente non vai avanti a lungo al governo.

Secondo la mia opinione i comunisti messicani dovrebbero appoggiare le misure popolari del governo AMLO, ma allo stesso tempo lavorare per rafforzare il partito fino a crearlo quel legame con le masse che gli permetterebbe riforme più avanzate.
Quale migliore occasione hanno di un governo che vuole mettere in pratica misure che sono il patrimonio classico dei comunisti? Quale migliore occasione per lavorare tra le masse che si mobilitano perché hanno un supporto maggiore dall'alto?