PROFUGO VIOLENTA 13ENNE DURANTE LEZIONE DI ACCOGLIENZA
Un richiedente asilo di 27 anni ha violentato una ragazzina di 13 anni a Bückeburg, in Germania.
La ragazzina era entrata in contatto con il migrante in un centro di accoglienza dove partecipava ad un progetto della scuola locale per aiutare i rifugiati ad imparare la lingua tedesca.
Ma proprio durante una di queste lezioni, il richiedente asilo ha violentato la ragazzina nella sua stanza. Dove l’ha costretta, a forza, ad un rapporto sessuale completo.
Il richiedente asilo ha affermato di non sapere che la sua vittima avesse solo 13 anni: “Pensavo che avesse 18 o 19 anni. Sembrava adulta”. Quindi, se avesse avuto 18 anni, poteva essere stuprata.
Si, mandate le vostre figlie a scuola, quando arrivano i profughi in classe.
https://voxnews.info/2018/10/10/prof...i-accoglienza/
MAROCCHINO SI SCHIANTA CONTRO SUO LOCALE: A PROCESSO VA ITALIANO CHE LO OFFENDE
Questa è grossa. L’immigrato gli sfascia l’auto piombando ubriaco contro l’ingresso, ma a processo ma l’italiano perché lo ha definito “marocchino di merda”.
«Ha rischiato di uccidere qualcuno». Giacomo Ferro si è ritrovato a processo perché, dopo quello schianto, avvenuto sulla porta del suo locale il Ferro’s Burger, avrebbe osato dire al conducente: «Ti ammazzo, marocchino di merda».
«Tornava da una cena – racconta Ferro – e era completamente ubriaco. Sentii un botto tremendo e vidi l’auto sulla porta. Lui era accasciato, addormentato e ubriaco, sul sedile passeggero. Uscii a spegnere il motore della vettura, per la paura che bruciasse tutto. Poi rientrai per chiamare i carabinieri».
Il barista telefona al 112, ma quando il marocchino si risveglia e vede che sta per chiamare le forze dell’ordine sarebbe uscito come una furia rompendogli anche il cellulare.
«A quel punto – prosegue Ferro – per la paura che si rimettesse in auto e facesse altri danni gli ho preso le chiavi. Ma solo per questo».
L’aggressione e la frase. A processo l’italiano. Intanto il marocchino non è ancora stato processato.
https://voxnews.info/2018/10/10/maro...he-lo-offende/
PIZZERIA ASSUME ITALIANO INVECE CHE AFRICANO, ATTIVISTI PROTESTANO
In Sardegna la disoccupazione è a livelli greci, i giovani fuggono in cerca di lavoro, ma per alcuni fanatici dell’accoglienza, i locali dovrebbero assumere pizzaiolo africani – magari finti profughi – al posto di giovani locali:
Sta facendo il giro del web la denuncia di un gruppo di abitanti (attivisti impegnati nel business dell’accoglienza ndr..) di Tempio Pausania, in Gallura, secondo cui una pizzeria della cittadina avrebbe negato il lavoro a un giovane africano per non urtare la sensibilità di alcuni clienti, che non avrebbero sicuramente gradito la sua presenza. La lettera – come riporta oggi il quotidiano La Nuova Sardegna – è stata diffusa attraverso i social network. “Tempio è una tranquilla cittadina di provincia, dove si promuove a più livelli la mobilità internazionale di giovani studenti, dove le persone viaggiano e conoscono altre realtà, dove associazioni di volontariato si mobilitano per la solidarietà – scrivono – e dove, comunque, la presenza di un ragazzo straniero, africano, non è gradita al banco di una pizzeria al taglio”.
I cittadini spiegano che i titolari della pizzeria “difendono la stabilità del loro lavoro per paura di perdere clienti affezionati, che a seconda di chi vedono al bancone storcono il naso e pensano di cambiare pizzeria”.
E poi, qualcuno ci deve spiegare cosa c’entrano gli africani con la pizza. Una pizza è italiana non solo se fatta con prodotti italiani, ma anche se chi la fa è italiano.
Si dovrebbe istituire una sorta di marchio DOC ‘italiano’ anche per gli operatori, non solo per gli ingredienti.
https://voxnews.info/2018/10/10/pizz...ti-protestano/
ROMA, DONNA TRASCINATA IN CENTRO IMMIGRATI E STUPRATA
Picchiata, stuprata e sequestrata. E’ quanto accaduto a una giovane donna di 38 anni nei pressi della stazione Tiburtina di Roma, precisamente nell’area del presidio di accoglienza degli immigrati gestito dalla famigerata ong Baobab Experience.
La bestia è un tunisino di 20 anni, fermato dalle forze dell’ordine e accusato di “violenza sessuale”, “lesioni” e “sequestro di persona”. I fatti sarebbero accaduti nei giorni 8 e 9 ottobre. In seguito alla denuncia della vittima, i carabinieri della stazione Roma Nomentana sono intervenuti nella giornata di ieri per identificare e arrestare l’immigrato stupratore.
La povera vittima è stata picchiata, colpita al volto con un bastone e trascinata, per poi essere appunto sequestrata per tutta la notte nella tenda del campo di accoglienza: e lì stuprata.
Soltanto la mattina del 9 ottobre la vittima è riuscita a fuggire, denunciando l’accaduto ai carabinieri.
Il tunisino identificato era già noto alle forze dell’ordine e gravato dal divieto di dimora nel comune di Roma.
I volontari della ong Baobab Experience, che spargono il degrado per tutta Roma e oltre, sono complici. La loro associazione va messa fuorilegge: ci sei, Salvini?
https://voxnews.info/2018/10/12/roma...ti-e-stuprata/
BRUCIATA AUTO PRESIDENTE ARCI CHE FA AFFARI COI PROFUGHI
A suon di tirare la corda, si spezza. L’Arci sta facendo affari d’oro con l’accoglienza dei finti profughi (oltre che con le slot machine nei locali esentasse spacciati per circoli privati), talmente lucrosi, gli affari, che ora ha anche investito parte degli incassi creando l’Ong ‘Mediterranea’ che sta andando a caccia di clandestini in Libia.
Non sorprende, che i cittadini siano esasperati. E diano sfogo al proprio disagio e alla propria rabbia con gesti inconsulti.
L’auto di un avvocato, Vincenzo Catamo, presidente della sezione Arci di Brindisi e responsabile dei famigerati progetti Sprar sulla lucrosa accoglienza dei finti profughi, è stata incendiata la scorsa notte a San Pietro Vernotico (Brindisi).
I fatti si sono verificati attorno alle 2: sul posto vigili del fuoco e carabinieri. Oltre a essere presidente Arci, Catamo è anche responsabile di diversi progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo).
E’ tempo di chiudere.
https://voxnews.info/2018/10/11/bruc...-coi-profughi/
NIGERIANO CARITAS MASSACRA UOMO CHE GLI NEGA SIGARETTA
Ha aggredito un uomo perché aveva rifiutato di dargli una sigaretta, colpendolo con calci e pugni e con un manico di ombrello. Un vero e proprio massacro.
L’aggressore, un 36enne nigeriano già noto alle forze dell’ordine (quante volte dobbiamo scriverlo!), è stato arrestato ieri dai carabinieri per lesioni aggravate.
Il pestaggio intorno alle 10 davanti al centro Caritas di via Baracca, alla periferia nord di Firenze.
La vittima, 34enne, ha subito la frattura del setto nasale e varie lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.
I ‘punti Caritas’ sono covi di degrado. Vanno chiusi. La Caritas, come altre Ong e associazioni che favoriscono la clandestinità, va messa fuorilegge.
https://voxnews.info/2018/10/11/nige...ega-sigaretta/
MILANO: MURO ALTO 4 METRI PER PROTEGGERE CITTADINI DA IMMIGRATI
Arrivano i muri per proteggere i cittadini dagli immigrati. Sarà infatti terminato in settimana il muro, di oltre 200 metri e alto quattro, la cui realizzazione è stata discussa e approvata in un Comitato per l’ordine pubblico dello scorso maggio per fronteggiare il fenomeno dello spaccio nel ‘boschetto di Rogoredo’, da anni al centro di proteste da parte dei residenti e spesso interessato da operazioni di polizia.
Il muro, che si trova immediatamente fuori dalla stazione ferroviaria, come ha spiegato Luca Cavacchioli, direttore produzione di Rfi Lombardia, è una delle opere decise in un tavolo di coordinamento presieduto dalla Prefettura e al quale hanno partecipato tutti gli enti preposti alla sicurezza, tra cui la struttura di protezione aziendale di Rfi. Il muro è solo una parte delle opere eseguite: a poche centinaia di metri è stata realizzata la chiusura varchi dello scavalco ferroviario e messe delle recinzioni cosiddette ‘antiscavalco’ per evitare gli attraversamenti dei binari. I lavori sono partiti a luglio e hanno avuto un costo di 700mila euro.
Se non metti muri alle frontiere, poi li devi mettere ovunque. Perché solo i muri proteggono la civiltà dall’entropia. E l’immigrazione è entropia allo stato puro.
https://voxnews.info/2018/10/10/mila...-da-immigrati/
E’ BOOM DI PENSIONI AGLI IMMIGRATI, SALASSO
https://www.ilgiunco.net/2018/10/10/...oL0ss.facebook
Ma la vera emergenza sono quelli che la riscuotono ‘legalmente’. Ogni anno aumenta l’assegno che l’Italia versa come sostegno sociale agli immigrati. La legge, voluta dall’allora governo Prodi, prevede che chiunque risieda in Italia (anche in modo fittizio) possa godere della pensione sociale: basta avere più di 65 anni.
Nella lista ci sono anche residenti rifugiati, titolari di protezione sussidiaria e coloro che soggiornano per un lungo periodo.
I soggetti, che ne possono beneficiare, devono avere un reddito basso, al di sotto dei 5.824,91 €.
L’Inps, smentendo il suo presidente di nomina piddina Boeri, spiegò alcuni mesi fa che il costo per sostenere la spesa aumenta ogni anno, e le casse ne risentono in modo abnorme: perché sono individui che non hanno mai pagato i contributi. L’assegno erogato è di circa di 450 € per 13 mensilità: prendono anche la tredicesima.
Se sei un immigrato chiedi il ricongiungimento con i tuoi genitori/nonni/bisnonni e hai risolto. Poi li rimandi in patria e non lo dici.
Nel 2017, grazie ai controlli elettronici, si è scoperto che molti immigrati, che percepiscono la pensione, non sono più residenti in Italia. Il primo metodo è molto semplice. Inoltrare la richiesta all’Inps. Venire in Italia con ricongiungimento familiare richiesto dal figlio, rimanere con residenza e permesso di soggiorno per un anno in modo da verificare che l’assegno giunga all’effettivo nominativo. In seguito tornare a casa e far riscuotere l’assegno dal figlio.
Il secondo metodo è quello di far arrivare un parente vicino ai 65 anni di età. Farlo restare il tempo per maturare la domanda e una volta accettata ecco che giunge l’assegno mensile. Ma basta anche avere un amico in Italia.
Solo grazie agli ultimi controlli elettronici di banche, agenzie dell’Entrate e dell’Inps, si sono scoperti migliaia di questi furbetti. Dato il flusso di immigrati, che ogni anno ne fa richiesta, l’Ente ammette che la spesa non è più sostenibile e chiede al Governo dei Fondi economici. Inoltre, sempre l’Inps, dichiara che siamo il primo Paese al mondo ad avere un indebitamento pubblico altissimo a causa della spesa previdenziale. Il costo reale è superiore ai 197 miliardi di euro all’anno.
https://voxnews.info/2018/10/11/e-bo...grati-salasso/
40 FURTI IN 16 ANNI: NON PUÒ ESSERE ESPULSO, TUNISIA NON LO RIVUOLE
La vicenda di Lazhar Amor Ben Torch, lo spaccavetrine tunisino di Padova, è la cartina di tornasole di un disastro che dura ormai da decenni. Oltre ad avere abitato a spese dei contribuenti.
Ha vissuto per 16 anni in Italia da clandestino, senza alcun documento d’identità.
Non è mai stato espulso, nonostante sia responsabile di 40 furti a Padova. E chissà quanti altri in altre zone d’Italia.
Il primo arresto nel 2002, per reati contro patrimonio, resistenza a pubblico ufficiale e spaccio. Nel 2005, mentre era a bordo della sua automobile in provincia di Venezia, ha sfondato un posto di blocco, rischiando di investire un carabiniere. Dopo quell’episodio, per lui c’è il divieto di rientrare in Veneto dal 2008 al 2011. Ma può delinquere in altre zone d’Italia: come se fossimo al tempo degli staterelli rinascimentali.
Lui ha continuato a rubare e spacciare. Nel 2016 l’ennesima denuncia che gli vale un anno di carcere. L’allora questore Gianfranco Bernabei firma l’allontanamento da Padova per 10 anni e arriva anche l’espulsione dall’Italia. Mai avvenuta.
Accompagnato infatti al Cie di Torino, viene liberato il 24 agosto 2017, dopo un mese per decorrenza dei termini: la Tunisia non lo rivuole, non lo riconosce, qui in Italia non ha documenti e, in un mese di tempo, le autorità non possono ottenerli. E lui torna a piede libero.
Il 22 settembre del 2017 viene rintracciato a Venezia dopo una rissa. Il 28 ottobre del 2017, un’altra denuncia da Padova perché inottemperante all’obbligo di rimpatrio. Ma la Tunisia non lo rivuole.
Torch è di nuovo in carcere: ma questa volta, le autorità italiane hanno un vantaggio. Il nuovo decreto sicurezza firmato da Matteo Salvini ha esteso fino a sei mesi il tempo massimo di permanenza. In questo arco di tempo, si spera che i documenti saranno finalmente ottenuti.
Ma non è abbastanza. La Tunisia va minacciata. I suoi clandestini se li deve riprendere con voli aerei quotidiani. Non li vuole? Chiusura totale alle importazione e al turismo.
https://voxnews.info/2018/10/12/40-f...on-lo-rivuole/
LA PREFETTURA ISTRUISCE I CLANDESTINI SU COME EVITARE I CONTROLLI
Sulla notizia della corsia preferenziale per i clandestini nelle cure sanitarie:
https://voxnews.info/2018/10/13/dent...rantito-leggi/
Oltre la vergogna dell’ennesima marchetta ereditata dai governi passati, quello che indigna è questo:
https://voxnews.info/wp-content/file...landestini.jpg
Le prefetture che istruiscono i clandestini a come evitare di essere beccati. Questo potrebbe anche essere reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e visto che viene da un’autorità pubblica, anche qualcosa di peggio.
Ma soprattutto è moralmente disgustoso. Tu italiano paghi le tasse, magari anche il ticket, e poi scopri che ai clandestini fanno tutto gratis: a spese tue!
https://voxnews.info/2018/10/13/la-p...e-i-controlli/
PROFUGO MINORENNE PALPEGGIA MAMMA CON BIMBA: LE RIDE IN FACCIA
Era mezzogiorno quando una giovane mamma, con la sua piccola bimba per mano, stava osservando la vetrina di un negozio a Ventimiglia. Città di frontiera dove Baobab scarica i clandestini e la Croce Rossa li coccola.
In quel momento un immigrato, passeggiandole vicino, l’ha presa da dietro. La mamma è fuggita con la sua bimba e si è rifugiata in macchina.
L’immigrato, sprezzante, le sorrideva tranquillo salutandola con un gesto della mano quando ormai era salita in auto.
La donna, molto turbata, ha raggiunto una pattuglia poco distante per denunciare l’aggressione. In pochi minuti il personale ha ndividuato a breve distanza il responsabile del reato che, per nulla preoccupato, camminava spensierato in direzione del centro città. Il soggetto, immediatamente riconosciuto dalla vittima, è stato poi accompagnato presso gli uffici del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia ove, dagli accertamenti esperiti, è risultato essere un minorenne nordafricano affidato ai servizi sociali del Comune di Ventimiglia e ospitato.
Questo significa che è arrivato con il barcone e lo manteniamo al costo di 70 euro al giorno più paghetta. E lui va a palpeggiare le mamme in strada.
Nella segnalazione di reato indirizzata alla Procura della Repubblica del Tribunale dei Minorenni di Genova lo straniero è stato indagato, in stato di libertà, per violenza sessuale.
Ha ragione a ridere. In un Paese serio, lo castravano sul posto. In Italia lo denunciano a piede libero: ovvero rimane in hotel a spese nostre.
https://voxnews.info/2018/10/14/prof...ide-in-faccia/
BONINO: “I MIGRANTI DEVONO GIRARE LIBERAMENTE, COME LA DROGA”
Bonino non ci sta al crollo degli sbarchi: “Io penso che la situazione sia la stessa dei narcotrafficanti con la droga. Quando un sistema di vigilanza cambia le sue regole, si assiste a un periodo di flessione dei traffici, perché i narcotrafficanti si stanno riorganizzando. Ma poi il traffico riesplode. A parte che gli immigrati continuano ad arrivare, anche se altrove, io credo che alla fine con questo decreto ci troveremo in Italia più clandestini che in precedenza, proprio perché questa legge ostacola in ogni modo l’integrazione”.
Insomma, aprire le frontiere all’immigrazione come legalizzare il commercio di droga. Un progetto criminale.
Una persona confusa. Prima paragona, giustamente, i clandestini alla droga, quindi condividendo che si tratta di due fenomeni negativi, poi però ci dice che il secondo è positivo.
Che con il decreto Salvini ci ritroveremo con molti più clandestini, è evidente: la metà di quelli che oggi sono in hotel come ‘profughi’, perderanno il permesso perché profughi non lo sono mai stati. E quindi sì, ci saranno ufficialmente più clandestini: ma ci sono sempre stati, solo che li chiamavate ‘profughi’.
Non è vero che liberalizzando si diminuisce il traffico di droga o di qualsiasi altra cosa. Legalizzare apre il mercato: prima del gioco d’azzardo legale, il fenomeno era ristretto ad una minima parte della popolazione. Certo, essendo illegale era gestito e finanziava la malavita, ma ora è entrato nelle case, rovinando persone che fosse stato illegale mai ci sarebbero entrate in contatto.
Lo stesso vale per la droga. Per non parlare di immigrati.
Bonino è la stessa che praticava gli aborti con la pompa delle biciclette. Ha creato un vuoto, ora vuole riempirlo di immigrati. La finanzia Soros.
https://voxnews.info/2018/10/13/boni...come-la-droga/
SCANDALO PD: CASA POPOLARE GRATIS AL LADRO SERIALE
Novità su Amor Ben Lazhar Torch, il 39 enne tunisino autore delle 37 spaccate che hanno terrorizzato i commercianti di Padova negli ultimi due mesi.
https://voxnews.info/2018/10/12/il-t...casa-popolare/
Dopo quanto emerso, ecco le dichiarazioni dell’assessora al Sociale Marta Nalin: «il Comune agisce su segnalazioni che riceviamo ed in questo caso nessuno ci ha chiesto di intervenire».
Peccato che proprio l’ufficio di edilizia popolare avesse fatto le opportune segnalazioni per morosità dell’affitto mai pagato.
Avete letto bene: il clandestino e rapinatore, non solo abitava in una casa popolare, nemmeno pagava l’affitto. E il PD ignorava le segnalazioni!
https://voxnews.info/2018/10/13/scan...ladro-seriale/
BRESCIA, EPIDEMIA DI POLMONITE: 24 CASI AL GIORNO
750 casi di polmonite: 16 al giorno tra
il 25 agosto e il 10 ottobre scorsi.
L’epidemia nel Bresciano è un “fenomeno inedito a livello nazionale e forse continentale”. Non tanto il numero di contagi rende anomala l’onda infettiva, ma il rapporto tra la media di casi attesi e registrati,le dimensioni del focolaio e l’aggressività del batterio sovrapposto a quello della legionella.
Così l’Istituto superiore della Sanità.
Nella “zona rossa” le polmoniti sono state del 200% superiori a quelle attese. Nel picco: 24 contagi al giorno.
Ovviamente è un caso che sia la città più ‘multietnica’ di tutta Italia. Scuole comprese.
Perché come ha detto quel buontempone di Ricciardi, dopo essersi lasciato scappare che ci dobbiamo vaccinare a causa degli immigrati, la colpa è degli italiani. E’ sempre degli italiani.
https://voxnews.info/2018/10/13/bres...asi-al-giorno/
PERCHÉ MANTENERE IN HOTEL I 200 FANCAZZISTI NIGERIANI DI RIACE?
I mantenuti di Riace protestano, non vogliono essere trasferiti in altri centri. Il sindaco, sospeso perché faceva la cresta sull’accoglienza, prepara ricorso al Tar contro quella che lui e la sinistra impazzita definiscono ‘deportazione’.
Sì, la deportazione in altri centri di accoglienza. Dove, incredibilmente, continueranno a gozzovigliare a spese nostre.
Parliamo di sedicenti profughi africani, praticamente tutti con la ‘protezione umanitaria’ abolita con l’ultimo decreto di Salvini, ma che avremo sul groppone fino a che non scadranno i permessini umanitari: dovevano essere eliminati retroattivamente, per quale motivo dobbiamo mantenere dei nigeriani (a Riace e in Italia sono praticamente tutti nigeriani) in case e hotel perché c’era la guerra in Siria?
Gli ospiti di Riace, non dovrebbero essere spostati a spassarsela in altri centri. Dovrebbero tornare in Africa. Invece, loro come altri 171mila, continueranno a gozzovigliare a spese dei contribuenti fino alla scadenza dei loro permessi: almeno 1 anno. Intanto ci sono pensionati che muoiono di fame e giovani senza lavoro.
Ma il PD protesta per i fancazzisti di Riace.
Il reddito di cittadinanza esiste da anni, solo che era riservato a chi sbarcava. E costa 5 miliardi l’anno.
https://voxnews.info/2018/10/14/perc...iani-di-riace/
FRANCIA, MINISTRO INTERNO: “INTERI QUARTIERI IN MANO ISLAMICA”
Gerard Collomb, il ministro dell’Interno francese, ha lasciato il governo sbattendo la porta. Lo ha fatto lanciando un drammatico j’accuse sulla situazione di quelli che ha definito ‘territori perduti’, le cosiddette ‘no-go-zone’. I
Aveva chiesto a Macron mano libera per riportare nella legalità intere aree del Paese che, ormai, sono territori stranieri in mano a capi locali dell’immigrazione afroislamica.
La situazione delle enormi aree degradate ed abbandonate alla giurisdizione islamica è in Francia oggi, quello che potrebbe essere in Italia domani.
«Signor Primo Ministro, ho un messaggio da trasmettere – sono andato in tutti questi quartieri, da quelli settentrionali di Marsiglia, da Mirail a Tolosa, fino Corbeil, Aulnay, Sevran – la situazione è eccessivamente degradata e l’espressione “riconquista repubblicana” è particolarmente riduttiva, perché oggi, in queste aree, è la legge del più forte che si è imposta: quella dei narcotrafficanti e degli islamici che ha preso il posto di quella della Repubblica.
Dobbiamo ancora dare sicurezza a questi quartieri, ma credo che sia essenziale cambiarli radicalmente. Sono dei ghetti».
E invoca un radicale rovesciamento del diritto d’asilo, dice che l’immigrazione “va fermata”, perché “la situazione è già ingestibile”.
Collomb ha così definito riduttiva l’idea della semplice “riconquista repubblicana”: non è una questione ‘militare’, ma demografica. Il problema non sono i territori, ma chi ci abita: che ormai è straniero.
Sentire il ministro dell’Interno francese, di sinistra, ammettere che ormai, intere aeree del suo Paese sono state colonizzate dall’islam, dovrebbe svegliare anche i più addormentati tra noi.
Sentirlo dire che sì, urge riconquistarlo, ma che non basterà, perché è una questione demografica, dovrebbe farci bloccare tutta l’immigrazione: oggi.
Del resto, sono ormai decine le aree dove la legge francese è stata soppiantata dalla Shariah, la legge islamica, in un processo iniziato con la politica dei ricongiungimenti familiari.
Sono 750 queste ‘zone proibite’ dove i cittadini francesi (quelli originali) non possono entrare. Luoghi dove la sharia è la legge e dove si reclutano nuovi adepti apertamente. Vengono definite in neolingua, dal regime ‘democratico’ francese, ‘zone di sicurezza prioritaria’.
Come molti nuovi immigrati fanno, gli immigrati musulmani hanno formato comunità in Francia, da decenni. E non si stanno integrando nella società francese.
Interessante il reportage dell’ex militare e giornalista americano Nolan Peterson.
Peterson ha descritto il tempo vissuto in una di queste aree, che anche lui ha definite ‘no-go zone’:
“E ‘stato piuttosto spaventoso. Sono stato in Afghanistan, Iraq, Kashmir, India, e a volte sembrava di essere proprio in uno di questi Paesi”.
“Ci sono giovani che indossano Osama bin Laden T-shirts. In un negozio di narghilè, ho visto un discorso di Abu Musab al-Zarqawi, che stava conducendo una rivolta contro le truppe americane in Iraq al momento. E la gente condivideva quello che diceva.”
Secondo Peterson, i 5 milioni di musulmani che vivono in Francia, che rappresentano dal 10 al 12 per cento della popolazione, sono un corpo estraneo. Non esiste più ‘la Francia’, esistono due società distinte con enclaves totalmente estranee, dove si applicano altre leggi.
Chi vive in quelle aree è molto suscettibile di essere reclutato in gruppi islamisti.
E in queste zone, “gli sforzi degli islamisti come i Fratelli musulmani o al-Qaeda per reclutare non è qualcosa che si nasconde nell’ombra. In realtà è molto aperto. E’ accettato.”
E’ sbalorditivo che una nazione sovrana consenta la formazione di enclave etniche sul proprio territorio.
Ora in Francia, come in Belgio, come in Inghilterra. E come già si inizia a vedere in Italia, esistono pezzi di territorio che sono piccole Gaza.
Urge riconquistarli. Ma come farlo, quando i ‘nuovi’ si sono infiltrati nella Polizia e nell’Esercito, perché hanno la Cittadinanza?
E’ un processo che noi possiamo ancora fermare.
https://voxnews.info/2018/10/10/fran...mano-islamica/
L’EX PRESIDENTE FRANCESE GISCARD: “CHE ERRORE I RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI”
L’ex presidente francese Giscard d’Estaing, all’Eliseo dal ’74 fino al 1981, si è confessato in una biografia di prossima pubblicazione.
“Il suo grande rammarico, ha detto, è il ricongiungimento familiare, deciso da un semplice decreto dell’allora primo ministro Jacques Chirac nel 1976. L’idea di portare famiglie di immigrati sembrava, al momento, naturale. Con il massiccio aumento dell’immigrazione dai paesi musulmani, è dimostrato essere un errore. Raymond Barre, del resto, lo sospese per tre anni, prima che il Consiglio di Stato annullasse questa decisione sostenendo che il ricongiungimento familiare era ormai parte dei principi generali del diritto.”
Con il senno di poi, Valéry Giscard d’Estaing deplora questa iniziativa: “L’idea in sé era giusta e generosa (…) Ma è stata applicata male, e ho sbagliato a non monitorare l’applicazione; quindi ho la responsabilità (…) Abbiamo preso di mira il nucleo familiare come lo conosciamo e abbiamo visto arrivare nuclei familiari completamente diversi”.
Inizia dalla moglie e i figli, poi arrivano i genitori della moglie, gli altri figli dei genitori della moglie, e i loro figli. E così via, all’infinito. In una catena di immigrazione che diventa ripopolamento. Sostituzione etnica.
Il ricongiungimento familiare è un tipo di immigrazione che non ha scuse economiche, visto che non arrivano lavoratori, ma ‘pesi morti’ che gravano sul welfare e danno vita alle banlieus.
Nel suo saggio The Meaning of the Republic, lo storico Patrick Weil ha anche rivelato che il presidente aveva il progetto di di rimpatriare circa 500.000 algerini in cinque anni.
Ricorda qualcosa? Salvini, per non avere rimpianti tra qualche decennio, abroga i ricongiungimenti familiari e inizia con le espulsioni di massa. Prima che sia troppo tardi.
https://voxnews.info/2018/10/09/lex-...nti-familiari/
BOSNIA, ELEZIONI MOSTRANO CHE LA SOCIETÀ MULTIETNICA È SEMPRE TEMPORANEA
In Bosnia convivono tre etnie – serbi, croati e bosniacchi musulmani – e due Stati, quello serbo e quello croato/bosniacco. Una macedonia destinata ad implodere.
Come mostrano le ultime elezioni.
Il nazionalista serbo filo-russo Milorad Dodik alla presidenza, zizzania tra croati e bosniacchi: dopo il voto di ieri la Bosnia si ritrova più divisa che mai e minacciata da una nuova, l’ennesima crisi politica. Da più parti si sottolinea oggi, ancora prima dei risultati definitivi, che l’esito delle elezioni per la presidenza centrale mettono a rischio la stabilità del sistema politico creato dopo la guerra degli anni Novanta. Ieri gli elettori bosniaci hanno votato per l’elezione dei tre membri della presidenza, che rappresentano i serbi di Bosnia (ortodossi), i croati bosniaci (cattolici) e i bosniacchi, che sono i musulmani bosniaci.
Secondo i risultati, non definitivi, Milorad Dodik ha vinto nell’entità serba, mentre per il seggio croato della presidenza tripartita il nazionalista di destra Dragan Kovic è stato battuto dal contendente moderato Zeljko Komsic.
Il seggio dei musulmani di Bosnia va a Sefik Dzaferovic del partito conservatore SDA, che ha lanciato un appello “a tutti, affinchè sia rispettata” la Costituzione.
Gli Accordi di Dayton con cui nel 1995 si è conclusa ufficialmente la guerra hanno lasciato la Bosnia divisa lungo linee etniche in due entità semi-indipendenti – la Republika Serpska a guida serba e la Federazione croato-musulmana – affiancate da un governo centrale piuttosto debole. In questo quadro Dodik, che si oppone al sistema centralizzato, ha minacciato di indire un referendum per la secessione dell’entità serba. Un voto che sfascerebbe definitivamente la delicata costruzione istituzionale bosniaca, tutt’altro che perfetta, ma ad oggi garante della pace. La presidenza centrale formata da 3 membri viene eletta per due anni in rappresentanza delle tre etnie e presiede per primo quello che ha ottenuto la maggioranza dei voti. Seguono, a rotazione, ogni 8 mesi, gli altri due. Dodik ha promesso di lavorare “meramente negli interessi e per il bene della Republika Serpska” e di assicurare “sostegno, attraverso i miei contatti diplomatici” alla sua linea. Parole riferite chiaramente alla Russia: durante la campagna elettorale è stato ricevuto dal presidente Vladimir Putin. Gli analisti fanno tuttavia notare che Dodik “sarà un fattore di ostruzione, può bloccare ma non imporre decisioni”, come sottolinea Florian Bieber dell’Università di Graz in Austria.
Tra le altre idee a potenziale esplosivo, il nuovo presidente per l’entità serba ha proposto l’eliminazione della carica di Alto rappresentante della comunità internazionale per la Bosnia ed Erzegovina, che è la più alta autorità civile e controlla e garantisce il processo di stabilizzazione e, in particolare, può imporre misure legislative e rimuovere funzionari pubblici che intralcino la pacificazione. Anche il nazionalista croato Covic (del partito HDZ) chiede la secessione dei croati dall’unione con i bosniacchi. E la sua sconfitta, invece di rasserenare l’orizzonte, rischia di alimentare nuove tensioni, perchè sia Covic che i media croati locali hanno puntato il dito contro gli elettori musulmani, accusati di essersi coalizzati proprio contro di lui. “I musulmani non posso scegliere i legittimi rappresentanti dei croati”, ha detto. Komsic da parte sua ha promesso di lavorare per una “Bosnia civica”, al di là delle divisioni etniche, proposito tradotto dal contendente sconfitto nell’imminenza di “una crisi senza precedenza in Bosnia”.
La Bosnia è una piccola Jugoslavia. L’ennesimo tentativo di tenere insieme ciò che insieme non può essere tenuto.
Ancora una volta si evidenzia come gli stati multietnici siano ‘a tempo’. Nonostante questo, i folli tra i nostri politici, hanno lavorato decenni per ridurre le nostre nazioni omogenee (emerse dalle guerre dopo secoli di scontri etnici) in cloache multietniche destinate all’implosione. Un crimine.
E’ sempre il tentativo di instaurare entità multietniche che poi, ineluttabilmente, porta alle guerre. Il segreto della pace è la separazione: se ognuno vive liberamente nel proprio spazio, non si creano conflitti.
La pace non è figlia dei ponti, ma dei muri.
https://voxnews.info/2018/10/08/bosn...re-temporenea/
CROCE DISTRUTTA IN NOME DEI PROFUGHI: PERCHÉ IL PAPA TACE?
Vox è stato il primo in Italia a parlare dell’abbattimento della grande croce di Lesbo:
https://voxnews.info/2018/10/11/croc...ono-foto-choc/
Carlo Franza, sul giornale, si chiede perché Bergoglio, noto frequentatore dell’isola e dei suoi invasori, non abbia proferito parola:
Veniamo al dunque, è di questi giorni la notizia che sull’isola di Lesbo in Grecia, sotto il castello di Mitilene, è stata distrutta, nella notte del 7 ottobre, una grande Croce che era stata eretta su una roccia a picco sul mare a settembre. Poche settimane fa una Ong aveva inviato una lettera di protesta al sindaco in cui si diceva: “Si sbarazzi di questo simbolo religioso: è razzista”. Proprio le Ong quelle che hanno messo in piedi questo scandaloso commercio di vite umane, e faziose come sono, al soldo di chi sa chi, hanno pure il coraggio di dire che la Croce “offende i migranti”. Ma gli abitanti di Lesbo che non si sono dati per vinti e non proprio sottomessi a culture diverse, hanno ben replicato che la ricostruiranno. E se da domani in tutto il Mediterraneo si mettessero in atto le costruzioni di migliaia di Croci, questi migranti cosa farebbero, ci porterebbero alla guerra di religione. E’ certo che se la vogliono, sia così. Il simbolo cristiano per eccellenza, il simbolo che ci accompagna tutti i giorni dell’anno e della nostra e altrui vita, è inviso alle organizzazioni locali e Ong che accolgono i migranti. Pensate che sono ben oltre 6.500 i migranti che vivono ancora sull’isola di Lesbo.
Secondo i dispacci dell’ agenzia di stampa Lesvos new, poche settimane fa la Ong “Coesistenza e comunicazione nell’Egeo”ha inviato una lettera al sindaco del Comune per chiedere la rimozione della croce, che avrebbe infastidito i musulmani accolti sull’isola. Si legge nella lettera: “Il crocifisso è stato eretto per impedire ai migranti e rifugiati di venire qui a nuotare. Questo atto è illegale e offensivo soprattutto verso il simbolo della cristianità”. Non è chiaro perché una croce dovrebbe impedire a chiunque di nuotare, ma la lettera al Sindaco dell’isola di Lesbo conclude così: “Si sbarazzi di questo simbolo religioso inappropriato in un luogo dove la gente nuota”.
Ora i residenti sono sul piede di guerra. Le autorità greche non hanno preso posizione, forse per paura. Ma i residenti paura non ne hanno, se uno dei principali quotidiani greci TA NEA, scrive che la ricostruiranno. Il simbolo della Croce è il simbolo dell’Europa, e se a Bruxelles sono distratti da conti e banchieri, e dunque il Parlamento europeo alza le spalle dinanzi a simili offese sacrileghe, allora è il caso di mandare l’Europa all’aria e riaprire i confini nazionali, con tanto di soldati in armi.
https://voxnews.info/2018/10/14/croc...-il-papa-tace/
ANCHE VATICANO SUPPORTA NAVE NUOVA ONG ITALIANA
Situazione delirante quella dei vescovi. Invece di occuparsi di fare pulizia tra gli stupratori in tonaca che stanno insozzando la Chiesa, hanno inviato un giornalista del loro giornale a caccia di clandestini da reclutare per i centri della Caritas.
A dimostrazione che, ormai, interi settori della Chiesa sono componenti di una pessima ong.
Il fatto che un giornalista di Avvenire, quello che si era inventato di sana pianta foto e video di torture mai avvenute in Libia, e invece di essere sospeso dall’Ordine ne viene proprio per questo esaltato, si trovi a bordo di una imbarcazione appoggio di quella dell’ong Mediterranea, insieme ai centri sociali e attivisti di estrema sinistra, descrive meglio di ogni cosa la deriva sudamericana della Chiesa italiana.
E dalla nave appoggio dei centri sociali, il giornalista dei vescovi, rilancia ‘scoop’:
Francesca Totolo
@francescaTotolo
Veramente le anime belle credono che i gommoni che, fino a poco tempo iniziavano a imbarcare acqua a 12 miglia nautiche dalla #Libia(motivazione per la quale le #ONG si erano avvicinate),ora riescano a raggiungere da soli le 78 miglia nautiche?@nelloscavo di @Avvenire_Nei
11:03 - 7 ott 2018
Questi credono di dare notizie che prima venivano nascoste. In realtà è stata la stessa guardia costiera libica a dare notizia del respingimento ore prima. Come del resto fa ogni volta che riporta indietro barconi diretti in Italia per gli accordi con il governo italiano.
Non c’è nulla da nascondere. In Libia non ci sono guerre. E chi parte è in genere uno spacciatore nigeriano messo sui barconi dalla mafia nigeriana.
Ma la domanda qui è: perché Avvenire, che negli anni ha incassato più di ogni altro giornale di soldi pubblici, ha un giornalista su una nave delle ong?
Forse perché è finanziato anche da coop bianche che fanno enormi affari con l’accoglienza?
https://voxnews.info/2018/10/07/anch...-ong-italiana/