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attila621

Provai per caso a parlare con il DESTINO, ma egli beffardo mi denigrò...

Valutazione: 3 voti, 1.67 media.
Ora a raccontarvi un'esperienza personale, che inconsciamente ha segnato il mio vissuto,
specialmente nel modo di pensare e nel mio rapporto con la morte.
Dopo di ciò che andrò a raccontarvi, la mia vita subì un'improvvisa accelerazione, nel fare e nel vedere le cose, ma attenti, accelerare, è sì un cambio di velocità per eccesso, ma ciò non toglie niente alla riflessione, il mio andare più veloce nulla a tolto al pensiero, ne ha semplicemente cambiato l’asse facendo sì di spingermi più in profondità sulle cose e le circostanze che le determinano, forse il mio continuo accavallarsi di pensieri è proprio dovuto a questi fatti,
e alla volontà di arrivare a capo delle cose e situazioni in breve tempo, vuoi per la coscienza personale ma specialmente per il rapporto acquisito con lo spazio ed il tempo, per questo, ritengo che, le proprie esperienze mutano il rapporto con ciò che ci circonda e di conseguenza l’approccio che ognuno di noi ha con il proprio destino. Gli eventi, le fatalità, l’imponderabile di cui è intessuto il nostro destino a modificare improvvisamente le nostre deboli o forti convinzioni, a farci cambiare direzione e visione o ad avvalorare e proseguire dritti per una certa strada, possiamo asserire con una certa precisione che, nel destino tutto e il contrario di tutto.
Era il 10\10\ 1973, avevo quattordici anni, una giornata come tante nel finire dell’autunno, la bicicletta che ogni giorno usavo per muovermi, per incontrarmi con i miei amici del tempo, nessuna allusione ne pensiero, vista l’età, mi portava all’appuntamento che io avrei avuto in quel giorno con il mio destino, forse con il senno del poi, la mia esuberanza del tempo mi ha portato a capire che forse in me c’era una certa predisposizione accentuata dal carattere per ciò a cui andavo ad incontrare,
ma anche no, a volte si afferma che il destino è beffardo, e molto spesso si prende gioco di noi, e noi a volte anche a sfidarlo, nella convinzione di determinazione, e guai se così non fosse.
Ero in prossimità di casa, in compagnia di un’amico anche lui in bicicletta, in una strada statale che per il tempo, era molto trafficata, dovevamo attraversarla, cosa che facevamo molte volte al giorno nel nostro girovagare, nulla di strano, io seguivo lui, improvvisamente il mio amico, dopo un rapido sguardo attraversò, ed io fidandomi dietro, a pochissimi secondi, quei secondi, quella inezia a esaltare il destino, l’imponderabilità di questo, venni investito da un’auto, e in quel momento, il cortocircuito, che, vuoi per meccanismi cerebrali, per la botta io smisi di esistere temporaneamente, il mio ricordo arriva al momento dell’attraversamento poi nulla.
La mia continuazione di quei concitati momenti si trasferisce a ciò che mi è stato riportato da mio padre il quale fu il primo a soccorrermi con sua tremenda sorpresa, si afferma che il destino è beffardo.
Lo posso confermare, il destino sul destino, mi spiego, ebbi l’incidente, ma ciò non bastò, fui sbalzato nell’urto ed andai a finire in un fossato al ciglio della strada, che solitamente era in secca,
ma fatalità in quei giorni abbondava d’acqua, ci finii dentro a testa in giù, con il rischio di annegare, forse lui il beffardo aveva deciso, quello doveva essere il mio inconsapevole momento,
e forse io “inconsapevolmente”, nella mia voglia esuberante di vivere ho sfidato il destino…
Ed oggi qui a raccontare, fui adagiato sopra ad una coperta, la disperazione raccontata di mio padre e mia madre, l’arrivo del mio dottore che abitava nei paraggi, i primi soccorsi nell’attesa
dell’ambulanza, avevo una copiosa uscita di sangue dal timpano destro, nulla di buono, a presagire una forte emorragia interna conseguente al trauma cranico e un coma profondo, il dottore poi mi confessò che di primo acchito, secondo lui pochissime possibilità date il sangue dal timpano.
Restai in coma, in terapia intensiva per circa una settimana, nel corso di questa, la mia non convinta
Incoscienza, io combattevo per ciò che mi voleva essere tolto, ricordo benissimo la mia altalenante fase di risveglio, la non comprensione del come mai mi trovassi all’ospedale, con un piede gigantesco per le fasciature che si presentò alla mia graduale ripresa e apertura degl’occhi, ricordo benissimo dopo le spiegazioni datami su quanto avvenuto, un mio aneddoto del cui ancora oggi porto perplessità per il fatto che non riesco a distinguere se sia realmente accaduto o io l’abbia semplicemente costruito mentalmente, io in quello stato di coma, ricordo un tragitto sublimato forse dalla mente, mi trovai improvvisamente in un luogo di pace, direi asettico, luminosissimo, ma non una luce fastidiosa all’occhio, ma bensì appagante, rilassante, di li a poco, mi si presentò una figura ben marcata per presenza e prestanza,
io pensai, dopo, che altri non fosse che San Pietro, il possessore delle chiavi del paradiso che però, io non vidi, “le chiavi”, forse parlammo, ma ricordo benissimo, una sua frase, o forse un suo gesto,
nel quale interpretai la sua domanda:” tu, che ci fai tu qui?” la mia espressione di sorpresa, aggiunsi e cercai di formulare una risposta:”io, non so, ma a quattordici anni sarebbe presto, molte le cose che mi rimarrebbero da fare….”, non feci in tempo a concludere la frase, mi ritrovai improvvisamente al mio posto anche se in realtà forse mai mi ero mosso, poi il resto la vita.
Altre circostanze strane che pensandoci, mi fanno riflettere, sono date dal periodo, io sono nato il 07\10\1959, quindi ad ottobre, tutte le cose peggiori della mia vita, mi sono sempre successe in quel mese, tanto che ancora oggi mia madre mi mette in guardia con la sua lista di ricordi nefasti, che, guarda caso sempre in quel mese…forse io sfidato più volte il destino, e più volte vinto, anche se sono certo alla fine lui avrà il sopravvento.
Stimata\mente….l' Attila, il Barbaro….improvvisamente accelerato….:gratgrat:
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Commenti

  1. L'avatar di attila621
    ...ed è altrettanto strano che l' Attila, il suo Destriero e l' Arco...
    oggi sian qui, a mistificare, a parlare di concausa di un nostro
    attuale vissuto proprio la velocità dei tempi "imposti".....
    azzzz...noi non apparteniamo alla velocità, essa, dovrebbe
    racchiudersi nella sfera del "piacere, del rischio, della paura stessa"
    quindi da usare occasionalmente e con Coscienza: quindi con Consapevolezza..
    L'uomo, la donna, i banbini, i nonni stessi, il sociale tutto, hanno bisogno di capire,
    di metabolizzare, ed ong'uno con un suo tempo...nel proprio spazio..Cartesio e gl' assi.:mmm:
    Ed invece............................azzz...vostro nostro loro, l' Attila il Barbaro improvvisamente accelerato:gratgrat:
    "per poi magari tornare ad andare piano, a metabolizzare..chissà."

    P.s. non abbiate paura, non abbaiate stupore, scrivete, rispondete, sarà un piacere
    poterci "analizzare":giagia::gratgrat:
    Aggiornato il 29-02-12 alle 14:10 da attila621
  2. L'avatar di Edmond Dantés
    Mah! San Pietro!
    Sarà mica che hai visto Aganto?

    Scherzi a parte, ciò che hai raccontato è una storia straordinaria.
    E' tutto vero.
  3. L'avatar di attila621
    certo che si, per quanto riguarda San Pietro,
    l' idealizzazione di un quattordicenne che faceva catechesmo...
    so che la cosa ti interessa caro amico mio:
    nel tuo passato esistono con certezza cose affini al mio racconto,
    nessun presagio, ma l' assoluta certezza...
    noi umani vorremmo essere unici, ma la nostra unicità
    è data da ciò in cui crediamo....proseguirò, devo scappare. l' Attila 1606 anni...
  4. L'avatar di donerdarko
    Commentario di Chogyam Trungpa al Libro Tibetano dei Morti:

    "Nel libro si dice che, essendosi risvegliati nella luminosità, dopo quatto giorni di assenza di coscienza, si comprende improvvisamente che quello è lo stato di bardo e, proprio in quel momento, si compie un'esperienza che è l'opposto di quella samsarica. E' la percezione di luce e immagini, l'opposto di corpo e forma; non è una tangibile situazione di forma, è un intangibile stato di qualità.
    Emerge poi una luce abbagliante, che è il legame di comunicazione tra corpo e intelligenza. Per quanto si sia assorti nello stato di luminosità c'è ancora una certa intelligenza che opera, acuta e precisa, con una qualità abbagliante. Così il corpo psico-fisico e l'intelligenza, la mente intellettuale, si trasformano in spazio..."
  5. L'avatar di attila621
    ..non è San Pietro, e neppure aganto (chi è?!!)
    Aggiornato il 04-03-12 alle 12:47 da attila621
  6. L'avatar di attila621
    azzz...non esalto la morte, ma scruto la vita...
    si guarda ad essa, come all' estrema risoluzione,
    oggi si dice siamo in troppi a scalpitare a terra;
    ed allora il "destino di stati, dei loro abitanti",
    ma nessun destino se non c'è autodeterminazione...
    L'indole di un popolo, l' indole dell' uomo in LEX.
    Ma poi l' abuso: fosse solo per lasciare una traccia, la traccia.

    ..c' è sempre qualcosa che mi sfugge
    in tutto ciò che l' uomo propone
    a panacea presunta di problemi,
    e la cosa mi risulta ancora più sfuggente
    quando uno stato, un governo, o istituzioni,
    tendono a massificare argomenti o situazioni
    che mi risultano estremi "rari" e incompresi.
    Credo umilmente che ormai abbiamo perso la via,
    presi da una presunzione in eccesso che a poco a poco
    si è trasformata in realtà, in molto di ciò che ci proponiamo,
    discutiamo, e approfondiamo è sparita l' umiltà, non più
    il problema ma la prevaricazione allo stesso
    in una presunzione che sfiora il Divino...
    Oggi la vergogna scomparsa, l' imponderabile
    divenuto assolutismo per legge, la massificazione
    di qualsiasi eventualità, nella spasmodica ricerca
    non di soluzioni, ma in un bisogno forzato ad assolverci
    apparentemente in problematiche che non ci appartengono,
    non più un sano e giusto equilibrio in un libero arbitrio
    ma la perdita totale dell' equilibrio posto a legge...
    Dobbiamo assolutamente spiegarci tutto, e noi tutti
    a sforzarci a esplicare cose ben più grandi di noi,
    perdendo a poco a poco il vero contatto con la realtà
    che ogni giorno ci appare più complessa a svuotamento
    del buon senso comune, senza nemmeno renderci conto
    che a poco a poco tralasciamo persino il nostro rispetto,
    rinnegando etica e principi che sino a ieri ci regolavano.
    Non un mondo complesso, ma l' uomo a renderlo sempre
    più complessato, noi non più agganciati a nulla,
    vaghiamo nel vuoto più assoluto, nessun riferimento
    oggi ci guida ma solo un autolesionismo esasperato,
    nella convinzione di onnipotenza falsata dall' egoismo
    di un sociale artefatto e illusorio ove tutti ci dibattiamo
    nella ricerca di una verità che ci condurrà inesorabilmente
    all' annullamento della verità stessa per l' utopia di vincere
    ciò che più ci spaventa, nell' imponderabile assoluto che
    non riusciamo a toglierci dalla testa...la nostra indiscutibile MORTE...
    Che cerchiamo inutilmente di eludere da millenni
    ma inesorabilmente questa ci domina...e per fortuna...
    (ma poi restiamo i più imponenti esecutori, uomimi su uomini e tutto il circostante..)
    Riflettete, due le nostre dominanti,
    la nascita implicita al vissuto
    che a sua volta si svolge in vita, in esperienze, in scelte e quant'altro,
    ma solo in funzione all'altra dominante che da sempre temiamo, la morte,
    ove noi tutti concludiamo un ciclo "reale"...forse saremo ricordati, ma sempre
    più labile il ricordo con il passare del tempo...(azz..la procreazione:azz.."l' evolvere" cambiando faccia..)
    Ma la morte ci domina, anche se mai la guardiamo negl' occhi...
    La morte ci guida a dominante inviolabile e assoluta...
    Tutto il resto solo ed esclusivamente vociare
    a illusione a riempimento di un vuoto assoluto
    chiuso come in un barattolo il cui coperchio
    è la nostra presunzione....

    Un saluto a voi uomini e donne liberi del mondo.
    azz...gli Highlander i Barbari attila destriero e arco.

    p.s....l' Attila dimentica i nomi ma ricorda gli uomini le donne.606anni sono trascorsi..
    Aggiornato il 04-03-12 alle 11:23 da attila621
  7. L'avatar di attila621
    ...mi disse un Corsaro,
    ma io non ne ricordo il tempo...

    Che si cavalchi il vento, il mare, le steppe o la luce stellare, sempre bruci il segreto fuoco dell'antica lealtà.
    Ti giunga il mio fraterno saluto dalle Porte di Tamerlano. E ti sia propizio il vento, Attila avo di Álmos, padre del principe Árpád.


    http://www.youtube.com/watch?v=_HiB3...layer_embedded

    ..eppure il sangue scoreva a fiumi, nessuno ne ebbe sentore..
    si fecero i villaggi, poi arrivarono gli imperi...l'Attila un sogno.
    Un tempo perseguito.
    Aggiornato il 04-03-12 alle 13:09 da attila621
  8. L'avatar di attila621
    piccola implementazione....
    di soggetto non alla vostra portata...
    certo si posso apparire presuntuoso,
    ma l'Attila "scherza" sempre con se stesso...
    e il comprenderlo risulta per molti di voi,
    quasi la scalata dell'everes...o a discesa
    nea fossa dea marianna...Unna solo...
    e triagolo...in berbuda...
    a sagacia dell'ipotenusa...buana lettura..azz...riavvolgimento

    Re: La Piazzetta di Pol

    Citazione Originariamente Scritto da Dario Visualizza Messaggio
    Io non sono scienziato, ma tendo a pensarlo così anch'io. Insieme al fatto che hanno scoperto si e no al 30%
    le potenzialità del cervello umano.

    riavvolgiamo il nasto Unno po'...

    azz...mi fate Unna certa tenerezza...
    e questo non significa sminuirvi...
    e non serve essere scienziati,
    fra l'altro se hai letto il mio racconto ti accorgeresti
    che ne ho fatto l'ipotesi, e ancor oggi non trovo comunque l'ipotenusa...

    e visto che parlate di scienza, e approfondimenti,
    vi ricordo...che nei centri di rianimazione sei strettamente monitorato...
    e l'encefalo piatto....nessuna attività, spesso si parla di vegetativo..
    e ad oggi nulla che riesca a spiegare...

    come staccare Unno interruttore, nessun passaggio nessuna micro attività..
    nessuna vera stima...temporale, coma profondo...

    funsia più o meno tutto, il cuore batte spesso più lentamente,
    tutte le attività corporali vengono espletate...solo più lentamente
    e non sempre con l'ausilio delle macchine a cui sei attaccato...

    è recente, è stato scoperto..e senza alcun dubbio...
    che il cuore ha al suo interno un suo specifico cervello..
    e agisce autonomamente svincolato dal principale
    e gli permette di continuare a battere per proprio conto..
    e probabilmente altro verrà scoperto...
    e la cosa è di per se...straordinaria..

    l'Attila ipotizza...al di la di quel 30% di cui tu fai menzione
    tutto si sviluppi...in Unno percorso strettamente personale..
    dove gli stessi accadimenti, il "destino", e l'accavallamento di circostanze,
    di situazioni, non sempre consce, permettono all'individuo,
    alla sua stessa percezione personale di aprire nuove porte...
    chissà possibile a tutti...ma non per tutti..

    nel senso...che tu con te stesso...
    e a quel punto sei tu nel mio caso io...
    grazie credo a quel dare più spazio più continuità
    ai tuoi stessi sensi...e questo si traduce
    in Unno sprofondare o elevare conscio...
    as Unna percezione più sentita del circostante...

    quella che io chiamo, "la simbiosi del corpo"
    e il tutt'Unno con il naturale e sopra
    acquisendo...maggior rispetto per te stesso
    e appunto il circostante..ecco l'accellerato di cui parlo...

    e molto altro particolare...di cui fatico io stesso a spiegarmi...
    ed è anche per tutto ciò...che vivo piuttosto intensamente
    ma anche autoironicamente...il mio rapporto con gli altri..
    che spesso non conoscono la parte metafissica dell'Attila..

    e no è solo Unna questione de marcia in più,
    e nemmeno l'auto compiacimento...
    perchè a volte è più Unna complicazione,
    na sfasatura rispetto alla presunta "normalità"
    la stessa accettazione...del propinato..

    rinnovo auguri...perchè domani chissà...l'Attila...
    azz...domani vedo se inserirlo nel blog...azz...dare vita..
    muovere respiri...e o sbadiglio...augh... @Dario di giallo vestito..

    azzz...Unno&Trinno
N. Post: