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Maestrale

Confessioni di un invidioso

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Mi vergogno un pò ad ammetterlo, ma devo confessare che da quando mia sorella si è sposata con mio cognato mi capita di sperimentare nei confronti di lui questo sentimento negativo.

Mio cognato è un bel ragazzo portoghese, carnagione olivastra, fisico atletico, 9 anni in meno di me, laureato in scienze naturali. Lui e mia sorella vivono insieme nelle Azzorre, isole portoghesi sperdute nell'Atlantico. Una specie di paradiso in terra con mare incontaminato, falesie, vulcani spenti e attivi, crateri, laghi, vaste foreste e grotte tra le montagne. In gennaio o febbraio, quando proprio fa freddissimo al massimo ci sono 10 gradi e accendono la stufetta per qualche settimana. Per il resto, non c'è neanche il riscaldamento in casa.

Io invece vivo all'estrema periferia della metropoli milanese. La padrona di casa, una vecchia calabrese coi baffi, se per caso sgarro anche di un solo giorno con l'affitto, la sera stessa viene subito ad abbaiare alla mia porta come un rotweiler, col suo italiano improbabile.
Però ad essere onesti, la Furia della Locride ha le sue ragioni: da quando vivo da solo nel monoloculo, il mio disordine, represso durante la mia esperienza di vita a 2 per urtare il meno possibile la suscettibilità altrui, ora è riesploso e regna sovrano, è già tanto se mi faccio il letto al mattino. Quindi a volte di pagare l'affitto proprio me lo dimentico, come tante altre cose, è più forte di me. Chissà, probabilmente è perchè da giovane sono stato viziato da mammà come un imperatore giapponese. Mah. Comunque anche Clarabella, la mia vecchia ma ancora elegante British Shorthair, che sicuramente avrebbe meritato ben altra residenza rispetto al mio caotico e angusto monolocale, ogni tanto mi studia dubbiosa con i suoi occhi felini. "Non lo capirò mai. Com'è strano questo umano", sembra pensare.

Ah, poi nelle relazioni col gentil sesso sono una frana. La mia ex convivente mi ha scaricato qualche anno fa. Non che questa io la consideri più una iattura, anzi, visti i pessimi rapporti con cui ci siamo lasciati meno male che non abbiamo avuto figli. Da allora ho avuto poche relazioni, e niente che sia mai diventato impegnativo. D'altra parte, come mi fanno notare i miei amici, le donne mica vengono a citofonarti al campanello da sole. Bisognerebbe che ti dai una mossa e esci di casa Maestrale, mi dicono sempre. Eh si, bravi. E con chi esco? Dove vado da solo, che voi ormai siete già conviventi o sposati, magari con prole?
E così, le poche donne che ho frequentato in questi anni erano le uniche pazienti trentenni che ho avuto... una single e una che conviveva, per la precisione. Sì, lo so, non si fa, non è professionale in un rapporto tra paziente e terapeuta. Però voglio essere chiaro su un punto: ho iniziato con le avances sempre quando il ciclo di terapie si era concluso, e SOLO quando la cliente si era già rivestita. Prima o durante MAI, solo professionalità al 100%. Non sono mica una massaggiatrice cinese io, per chi mi avete preso? S
ono un fisioterapista skillatissimo, very professional.

Comunque, come al solito sto divagando. Ah giusto... l'argomento era l'invidia che provo verso mio cognato. Dunque, ora che sapete la mia professione probabilmente penserete: però sicuramente almeno guadagni di più tu, fisioterapista a Milano, piuttosto che un naturalista, o un geologo (non ho mai capito qual'è l'esatta equipollenza italiana della sua laurea portoghese, boh) sperduto su qualche isola in mezzo all'Atlantico. Vedi Maestrale, c'è sempre l'altra faccia della medaglia. Non l'hai considerata, sei troppo pessimista, sei uno di quelli che si lamenta guardando solo il bicchiere mezzo vuoto.

Col cazzo, mi tocca rispondervi.
Io sono la tipica finta partita IVA. Tradotto per i non esperti, significa essere un sottopagato senza diritti, che lavora solo se c'è lavoro da fare, altrimenti sta a casa e non viene pagato. E quindi lavoro poco, perdinci. Solo 25 ore la settimana in un ambulatorio, per la precisione. Per il resto, ho qualche cliente in un solarium convenzionato ogni tanto, e qualche massaggio o riabilitazione a domicilio, quando sono fortunato.


Mio cognato invece nel suo paradiso terrestre guadagna quasi il doppio di me. Lavora sia d'estate con i turisti che d'inverno con gli speleologi, e il suo lavoro, siccome è considerato pericoloso, è molto ben pagato. Passa la vita a camminare tra i sentieri delle foreste, tra le grotte e sulle cime dei vulcani. Sempre all'aria aperta, poveretto con l'estate che laggiù dura 6 mesi, le mezze stagioni 2 o 3 mesi a testa, e l'inverno qualche settimana.
Mia sorella invece lavora come assistente alberghiera durante i 6 mesi della stagione estiva, e per la restante parte dell'anno prende il sussidio di disoccupazione, quindi sta a casa bella tranquilla, insieme ai miei 2 bellissimi nipotini. Con il costo della vita alle Azzorre, piuttosto basso, se la cavano bene e sono felici.

Dulcis in fundo, tirando le somme mio cognato e mia sorella hanno tutto quello che vorrei avere io. Una decina d'anni in meno, un bel lavoro, stanno bene economicamente, hanno una bella famiglia e vivono su un'isola incontaminata in mezzo alla natura, lontano dallo stress cittadino. Ma come faccio a non invidiarli?

Aggiornato il 28-03-14 alle 19:37 da Maestrale

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Commenti

  1. L'avatar di Maestrale
    Citazione Originariamente Scritto da v!olet
    l'hai postato alle 2 e 54 di notte.

    oltre all'invidia ci dev'essere della tristezza. sbaglio?
    Mah, direi un misto di motivi probabilmente. Un'innata insonnia di carattere, che rende difficile da sempre lo spegnimento del mio cervello. Un pò di malinconia che mi viene quando mi soffermo su alcuni aspetti della mia vita che vorrei cambiare, fra mille difficoltà che il mio carattere impaziente è poco incline a sopportare. E la birra che mi ha portato ieri il mio amico dello Sri Lanka, superalcolica (tipo 13% credo) e altamente euforizzante, quindi nemica del mio sonno, che stanotte è stato sconfitto.
  2. L'avatar di Maestrale
    Più che altro, come Dell'Utri, sono colto sul fatto !

    Comunque grazie dei consigli genuini Nordista, si vede che sei un buon diavolo . L'ipotesi che mi suggerisci avrebbe degli aspetti negativi, le Azzorre non sono il Canada, sono delle isole completamente fuori dal resto del mondo, è un cambiamento bello grosso. Ma indubbiamente ci sono anche degli aspetti positivi, come quelli che invidio, e come i miei nipotini. Infatti il pensiero mi ha già sfiorato più volte e ci sto riflettendo, e nel frattempo da gennaio prendo anche lezioni di portoghese. Sono già in grado di esprimere concetti fondamentali come "ciao" e "posso avere una birra", quindi direi che sono a buon punto . Già l'estate scorsa, quando sono andato a trovarli, avevo sondato un pò il terreno, senza grandi risultati. Quest'anno quando tornerò là in agosto, dopo aver discusso la tesi, e farò altre ricerche. Vedremo.
  3. L'avatar di Maestrale
    Il consiglio che mi ha dato pubblicamente di trasferirmi alle Azzorre, è scritto nel suo intervento.

    Comunque non essere gelosa V!, non ce n'è alcun motivo. Se vuoi a te posso mandare una foto di me nudo, a lui non la manderei mai
  4. L'avatar di Maestrale
    Magari una volta ti ha fatto una proposta indecente, tipo invitarti a far parte del suo harem, e tu l'hai messo in ignore

    C'è un commento del Nordista qui fra i commenti, è prima del mio intervento in cui gli rispondo.
    A parte gli scherzi, non capisco neanch'io perchè tu non lo veda. Qui nei blog comunque ho notato che ci sono spesso dei malfunzionamenti purtroppo.
  5. L'avatar di Maestrale
    Pensa che a me invece impedisce di schiacciare mi piace sui commenti del blog. Volevo farlo con questo tuo ultimo commento ma mi dice "access denied". Mah, sul blog accadono sempre cose misteriose, commenti invisibili ad alcuni, commenti non conteggiati nei commenti dell'inserzione, a volte si può modificare a volte no... boh....
  6. L'avatar di Maestrale
    Invece Sao Miguel, che è la più grande e la più popolosa delle 9 isole che compongono l'arcipelago delle Azzorre (ed è quella dove vivono mia sorella e mio cognato), pur non essendo molto conosciuta è paragonabile a Madeira, anche se bisogna fare le rispettive proporzioni.

    L'isola di Sao Miguel e quella di Madera sono più o meno grandi uguali (entrambe poco più estese di Minorca, per intenderci). La popolazione di Sao Miguel è di circa 140.000 abitanti, quella di Madera è di 245.000. Ponta Delgada (capitale di Sao Miguel) ha circa 65.000 abitanti, Funchal (capitale di Madera) ne ha circa 110.000.
    Pertanto, pur essendo indubbiamente più popolosa Madera, Sao Miguel ha più di metà dei suoi abitanti, non è proprio uno scoglio sperduto in mezzo al mare, a differenza delle altre Azzorre.
    Anche il clima è paragonabile: pur essendo più a nord (le Azzorre sono all'incirca all'altezza della Sicilia come latitudine) sono immerse nella Corrente del golfo quindi riescono a conservare un clima misto semi-tropicale come le Canarie o Madeira: anche là ci sono coltivazioni di bananeti, ananas eccetera, di fianco a foreste pluviali temperate simili a quelle della Spagna settentrionale. Nelle notti di gennaio o febbraio in cui la temperatura minima scende eccezionalmente sotto i 10 gradi si chiudono bene le finestre, ma non esiste una rete centralizzata di riscaldamento a gas perchè non occorre.

    Quindi il fattore F almeno a Sao Miguel non manca neanche fuori stagione anche se ovviamente è vero che non c'è la stessa scelta che ti puoi aspettare in un capoluogo regionale. Poi secondo me ci sarebbero anche opportunità imprenditoriali, proprio perchè il turismo non è ancora decollato nonostante alcune isole siano davvero incantevoli.
    Per quanto riguarda il fatto che non è vero che mi va tutto male, hai ragione tu. Però esistono momenti, come quello in cui ho scritto questo post, in cui tendo a vedere più gli aspetti negativi che quelli positivi della mia vita. Per fortuna però non è sempre così.
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