Confessioni di un invidioso
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, 28-03-14 alle 03:54 (703 Visite)
Mi vergogno un pò ad ammetterlo, ma devo confessare che da quando mia sorella si è sposata con mio cognato mi capita di sperimentare nei confronti di lui questo sentimento negativo.
Mio cognato è un bel ragazzo portoghese, carnagione olivastra, fisico atletico, 9 anni in meno di me, laureato in scienze naturali. Lui e mia sorella vivono insieme nelle Azzorre, isole portoghesi sperdute nell'Atlantico. Una specie di paradiso in terra con mare incontaminato, falesie, vulcani spenti e attivi, crateri, laghi, vaste foreste e grotte tra le montagne. In gennaio o febbraio, quando proprio fa freddissimo al massimo ci sono 10 gradi e accendono la stufetta per qualche settimana. Per il resto, non c'è neanche il riscaldamento in casa.
Io invece vivo all'estrema periferia della metropoli milanese. La padrona di casa, una vecchia calabrese coi baffi, se per caso sgarro anche di un solo giorno con l'affitto, la sera stessa viene subito ad abbaiare alla mia porta come un rotweiler, col suo italiano improbabile.
Però ad essere onesti, la Furia della Locride ha le sue ragioni: da quando vivo da solo nel monoloculo, il mio disordine, represso durante la mia esperienza di vita a 2 per urtare il meno possibile la suscettibilità altrui, ora è riesploso e regna sovrano, è già tanto se mi faccio il letto al mattino. Quindi a volte di pagare l'affitto proprio me lo dimentico, come tante altre cose, è più forte di me. Chissà, probabilmente è perchè da giovane sono stato viziato da mammà come un imperatore giapponese. Mah. Comunque anche Clarabella, la mia vecchia ma ancora elegante British Shorthair, che sicuramente avrebbe meritato ben altra residenza rispetto al mio caotico e angusto monolocale, ogni tanto mi studia dubbiosa con i suoi occhi felini. "Non lo capirò mai. Com'è strano questo umano", sembra pensare.
Ah, poi nelle relazioni col gentil sesso sono una frana. La mia ex convivente mi ha scaricato qualche anno fa. Non che questa io la consideri più una iattura, anzi, visti i pessimi rapporti con cui ci siamo lasciati meno male che non abbiamo avuto figli. Da allora ho avuto poche relazioni, e niente che sia mai diventato impegnativo. D'altra parte, come mi fanno notare i miei amici, le donne mica vengono a citofonarti al campanello da sole. Bisognerebbe che ti dai una mossa e esci di casa Maestrale, mi dicono sempre. Eh si, bravi. E con chi esco? Dove vado da solo, che voi ormai siete già conviventi o sposati, magari con prole?
E così, le poche donne che ho frequentato in questi anni erano le uniche pazienti trentenni che ho avuto... una single e una che conviveva, per la precisione. Sì, lo so, non si fa, non è professionale in un rapporto tra paziente e terapeuta. Però voglio essere chiaro su un punto: ho iniziato con le avances sempre quando il ciclo di terapie si era concluso, e SOLO quando la cliente si era già rivestita. Prima o durante MAI, solo professionalità al 100%. Non sono mica una massaggiatrice cinese io, per chi mi avete preso? Sono un fisioterapista skillatissimo, very professional.
Comunque, come al solito sto divagando. Ah giusto... l'argomento era l'invidia che provo verso mio cognato. Dunque, ora che sapete la mia professione probabilmente penserete: però sicuramente almeno guadagni di più tu, fisioterapista a Milano, piuttosto che un naturalista, o un geologo (non ho mai capito qual'è l'esatta equipollenza italiana della sua laurea portoghese, boh) sperduto su qualche isola in mezzo all'Atlantico. Vedi Maestrale, c'è sempre l'altra faccia della medaglia. Non l'hai considerata, sei troppo pessimista, sei uno di quelli che si lamenta guardando solo il bicchiere mezzo vuoto.
Col cazzo, mi tocca rispondervi.
Io sono la tipica finta partita IVA. Tradotto per i non esperti, significa essere un sottopagato senza diritti, che lavora solo se c'è lavoro da fare, altrimenti sta a casa e non viene pagato. E quindi lavoro poco, perdinci. Solo 25 ore la settimana in un ambulatorio, per la precisione. Per il resto, ho qualche cliente in un solarium convenzionato ogni tanto, e qualche massaggio o riabilitazione a domicilio, quando sono fortunato.
Mio cognato invece nel suo paradiso terrestre guadagna quasi il doppio di me. Lavora sia d'estate con i turisti che d'inverno con gli speleologi, e il suo lavoro, siccome è considerato pericoloso, è molto ben pagato. Passa la vita a camminare tra i sentieri delle foreste, tra le grotte e sulle cime dei vulcani. Sempre all'aria aperta, poverettocon l'estate che laggiù dura 6 mesi, le mezze stagioni 2 o 3 mesi a testa, e l'inverno qualche settimana.
Mia sorella invece lavora come assistente alberghiera durante i 6 mesi della stagione estiva, e per la restante parte dell'anno prende il sussidio di disoccupazione, quindi sta a casa bella tranquilla, insieme ai miei 2 bellissimi nipotini. Con il costo della vita alle Azzorre, piuttosto basso, se la cavano bene e sono felici.
Dulcis in fundo, tirando le somme mio cognato e mia sorella hanno tutto quello che vorrei avere io. Una decina d'anni in meno, un bel lavoro, stanno bene economicamente, hanno una bella famiglia e vivono su un'isola incontaminata in mezzo alla natura, lontano dallo stress cittadino. Ma come faccio a non invidiarli?![]()