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PhyroSphera

Più che mai ora di smetterla di equiparare automobili con motocicli e motociclette.

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Basta con la confusione tra mobilità e moto.
Basta col fraintendere la funzione tecnologicamente detta "auto" con l'altra funzione tecnologicamente detta "moto".
Basta pure con le violenze al sèguito degli errori!

Aggiornato il 02-03-18 alle 19:50 da PhyroSphera

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Commenti

Pagina 3 di 3 PrimaPrima ... 23
  1. L'avatar di PhyroSphera
    Citazione Originariamente Scritto da PhyroSphera
    A chi automobilista lamentava provvedimenti attuati con infondatezza — difatti non basta inottemperanza al Codice Stradale perché vi sia violazione, infatti di un eccesso di velocità bisogna considerare condizioni situazioni e motivazioni e ugualmente per tutto il resto — si rispondeva con sorta di ordine di non esporre lamentele solo a polizia ma anche a gestori di autostrade. Questa risposta avrebbe senso se tali gestori fossero stati svantaggiati dalla presunta violazione, per esempio eccesso di velocità, eppure la gestione delle autostrade è incondizionata; le autostrade non statali non sono luoghi di proprietà privata, per i quali si possa richiedere risarcimenti a titolo di possesso ed i còmpiti di gestione sono finalizzati al libero utilizzo e per la economia di gestione esiste il pedaggio; oppure i risarcimenti sarebbero da richiedere per danni volontari, azioni deliberate con scopo anche solo annesso o connesso di danneggiamento; il resto è del tutto inammissibile... Purtroppo però la tattica difensiva, a fronte delle lamentele di molti automobilisti, era basata sul presupposto del risarcimento, che era dunque supportato da accuse formulate senza esser esplicitate ed illecite. Si cercava quindi di mantener lamentele fuor di evidenza pubblica: perché se a molti automobilisti si accusava di consumar troppo asfalto con eccesso di prestazioni, non era tale questione quella per cui essi si lamentavano ma se fosse stata essa la vera questione, sarebbe dovuta esser posta direttamente ed esplicitamente!
    Di tutto questo, se ne usava per non dar conto di violazioni delle discrezioni: eppure viaggiar e dover esibire targhe ad apparecchi registratori di immagini, evidentemente a disposizione di privati oltre che di Stato — ma in ogni caso fosse stato anche solo Stato non sarebbe nolto diversa la questione — non è sempre tollerabile ed ancor meno se la assenza di targa di fatto suscita reazioni eccessive.
    Dietro tutta questa situazione, la quale non risulta venuta meno purtroppo, altre illecite esigenze: sono infatti le imprese di trasporti pesanti che hanno diretto dovere di organizzarsi evitando che i viaggi siano di danno, perché l'utilizzo di autotreni ed autocarri potrebbe, può causare, senza alcuna decisione o scelta dell'autista, consumi non ordinari ed eccessivi del manto stradale... ed anche i casi annessi e connessi non sono diversi anzi più gravi posson, potrebbero essere.

    Intanto cosa è successo a molti motociclisti? Troppi ignari di motociclismo non hanno voluto capire che le prestazioni di motociclette e motocicli avvengono in condizioni intrinseche del tutto neutrali per strade: se un asfalto è fatto per consumarsi, esso al passaggio di motocicli o motociclette si consumerà tanto quanto fatto esso per consumarsi; se è autoconservativo, il passaggio di motocicli e motociclette non lo pone in crisi... e se le stesse pedane, per inclinazione, toccano superficie stradale, strisciano non sottraendo cioè spingendo, non creano dunque eccessi di consumi o sfruttano elasticità di asfalto se esso è autoconservativo; e ciò accade perché motocicli e motociclette procedono con dinamica autoadattiva, non per ritrovati aggiunti ma per intrinseca costituzione di stessi mezzi, diversamente da tutti gli altri motoveicoli e diversamente da tutti gli autoveicoli. Allora vedendo motociclette o motocicli in pieghe radenti asfalto, alcuni disonesti ed ignari di motociclismo pensavano di aver trovato giustificazioni per proprie scelte inaccettabili o decisioni irresponsabili, quindi con modi da censori trattavano i motociclisti da imprudenti e danneggiatori e cercavano di impedirne messaggi, fino a violenze estreme e tormenti e finanche ad omicidio, per esempio tentando di ficcarci in bocca panni unti oppure cercando di sfruttarne litigiosità e di farli pure sbagliare gli uni con gli altri... E stessi disonesti ed ignari di motociclismo cercavano di sfruttare il motociclismo per chieder permessi di trasporti pesanti non solo di danno per asfalti ma anche ostili, per le occasioni che volevano creare con l'impresa di trasporti, a vita e tranquillità dei luoghi.
    Tutte queste situazioni negative, tra il resto menzionate, non risultano venute meno purtroppo.

    Nei fatti le limitazioni dei trasporti pesanti a volte hanno altra funzione anche, o talvolta soltanto, di preservare cioè i luoghi da accadimenti e stanziamenti non rispettosi od ostili; ma anche di questo troppi disonesti ed ignari di motociclismo volevano fingere ai danni dei motociclisti, senza intendere che presenza di motocicli e di motociclette è in tutto neutra, perché per costituzione e funzionamento tali oggetti, che sono del motociclismo, non possono dare ad altri brighe o porre ad altri dilemmi e per ovviare a condizioni non è necessario chiamare chi del motociclismo: i calori delle parti del motore non sono invasivi e gli oli od altri liquidi non hanno effetti eccezionali e le dimensioni non potrebbero mai essere esorbitanti ed in caso di necessità si spostano senza modi particolari... Ma anche di questo hanno voluto profittare, perché aver modi sbagliati e per persuasioni sbagliate è altro conto... Per questo non è accettabile che carrattrezzi specifici per automobili siano stati usati per caricarci motocicli e motociclette, da parte di chi non aveva — e non ha — nessuna distinzione sufficiente (solita scusa, le vetturette aggiunte dette sidecar, che non trasformano il motociclo o la motocicletta ma ne limitano — scusa usata anche senza alcuna vetturetta aggiunta o da aggiungere... ed anche così altri torti: violazioni di discrezione e di proprietà dai soliti sciocchi e disonesti che vorrebber (a loro detta) capire se motocicletta o motociclo è fatta per vetturetta aggiunta e che poi ne concludono erroneamente che qualunque ne potrebbe essere...); né è accettabile che si confonda tecnica di ciclomotori, che fondamentalmente tecnologia non è mai e che non sempre trova utilizzabilità favorevole via terra, con tecnica e tecnologia di motociclismo.
    Anche tutte queste altre situazioni negative tra il resto menzionate non risultano venute meno purtroppo.

    La tecnica e la tecnologia servono per vivere e necessitano di distinzioni però il motociclismo è attività che si inizia e continua con intuizioni e capacità già adeguate, dunque è attività 'iniziatica' e non genera problemi di errori per incapacità (le capacità più piccole o men grandi non sono incapacità) e per gli esseri umani tecnica e tecnologia sono cose ispirate da stessa natura umana anche ed il motociclismo è sempre anche una seria e dura disciplina: chi ne pratica ne ha minimo rispetto che se non è sufficiente allora non basta per continuare a praticarne oppure è minimamente sufficiente o di più... Dunque il non motociclista può mancarne e chi non ha avuto rispetto sufficiente in alcunché del motociclismo non ne ha praticato neppure; chi veramente non ha rispettato il motociclismo — non i motociclisti che non potrebbero odiar veramente proprie capacità ottenute anche per autodisciplina, infatti bisogna capir da se stessi tutto quanto necessario per proceder su veicoli a due ruote — chi veramente ha avversato il motociclismo, ha dovere di autodenunciarsi ed autoconsegnarsi alle Giustizie, senza far ennesimo trucco e suggestione di indistinzioni, anzi ha dover di provar se riesce a fare elenco di suoi crimini e senza scuse di non saperne o saperne di viaggi su due ruote (con biciclette non si può capir motociclismo, viceversa con motociclismo si può capirne un poco di ciclismo).

    MAURO PASTORE
    Si consideri il contenuto di questi due link riportati qui piú sotto, il secondo di Agenzia di informazione; si noti che le vicende giudiziarie sono complicate ma rendono meno sommersa la verità perché attivano poteri burocratici che contrastano la omertà di chi non intende diritti e libertà di spostamenti; la vicenda giudiziaria è più privata che pubblica eppure di grande interesse pubblico, perché? Perché c'è violenza privata ma anche intromessa in Stato, violenza contro libertà di spostamenti.


    https://forum.termometropolitico.it/758483-2018-05-29-nuovo-tutor-ma-ora-solo-via-sperimentale-224736-a.html

    http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2019/08/16/i-tutor-sulle-autostrade-saranno-riattivati-per-il-controesodo_61d4322f-5434-47f6-b63f-caad75d8d1a4.html
  2. L'avatar di PhyroSphera
    # Si nota assai chiaramente alla fine di questo messaggio che esso non è una azione contro esistenza di Stati e non è una accusa contro le Istituzioni, perché chi in Stato e Stato stesso non sono i medesimi; inoltre in tal stesso messaggio non sono contenuti solamente interrogativi, bensì si riferiscono fatti che risultano ancora in essere.

    *

    Perché richieste di documenti che lo Stato stesso fornisce e detiene, quali i libretti di circolazione?
    Perché richiesta di esibire patente come se fosse sempre necessario? Difatti non c'è dovere a sottoporsi ad un esame per dimostrare proprie capacità già ottenute (o possedute).

    E perché non smettono di confondere infermità e malattia, medicina con esami di capacità, dimenticando o ignorando che esistono le autocertificazioni e che nessuna scienza né tecnica può verificare capacità?

    Come mai agenti dell'ordine non vogliono avvalersi di certificato di patente, che stesso Stato fornisce? E come mai non si avvedono che lo Stato producendo tali certificati allora non ha bisogno che si obblighi ad esibire documenti di patente?
    Come mai autorità competenti non hanno mai provveduto decisivamente a denunciare e far arrestare i medici che obbligano a pratiche mediche nella illusione di poterne trarre informazioni sulle capacità?

    E perché gli agenti della polizia stradale vengono continuamente sostituiti da altri senza competenze specifiche e lo Stato non ha provveduto a denunciare e processare i sostituti abusivi?

    E perché in tanti errori e torti, ed anche maggiori di questi descritti, quali:
    la confusione tra automobilismo e motociclismo; tra pilotaggio di ciclomotori e motociclismo; tra necessità concernenti utilizzi di bus a pieno carico autocarri autotreni, sia autarticolati che non autoarticolati, e necessità concernenti utilizzi di altri autoveicoli finanche motoveicoli; tra attività di motociclismo ed usi ed utilizzi di altri motoveicoli...
    insomma perché in tanti errori e torti contro utenti delle strade e contro stessi pedoni che subiscono le confusioni di chi intromesso in Stato e Stati, si continua da chi in Stato e Stati senza provvedimenti del tutto sufficienti ed appropriati contro chi confusionario o confusivo e non si considera tanto e quanto tempo Stato e Stati hanno trascorso in tale confusione?

    Ed ovviamente c'è anche questa domanda:
    come mai i colpevoli ed i loro complici non voglion avvedersi né percepire i guai e i disastri, le sciagure e le morti generate e che si possono generare da tanta prepotenza oltre che confusione contro utenti delle strade, tra cui vanno annoverati anche quelli, quegli altri cioè, che in Stato e Stati a tali confusione e prepotenza non volevano partecipare né concorrere?

    (MAURO PASTORE)
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