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Marximiliano

A proposito di quello che vuole la Lega

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Citazione Originariamente Scritto da Marximiliano Visualizza Messaggio
Al netto di secessioni e vario folklore.
Ma un cittadino del sud, o di una qualsiasi zona in cui una prestazione al pubblico (una prestazione sanitaria per esempio) costa il triplo che in Lombardia ed è più scadente, cosa ci guadagna?
Che una siringa in Calabria costi di più di una siringa in Lombardia un cittadino calabrese cosa ci guadagna?
Che un ospedale in Puglia non faccia rendiconto economico scritto e che prestazioni vengano pagate più volte, un cittadino pugliese cosa ci guadagna?
Ora, se il governo Monti farà tagli alla sanità e verranno tagliati posti letto, ai tagli corrisponderà una diminuzione del livello del servizio sanitario, mentre se fossero stati introdotti i costi standard voluti dalla lega, la sfida sarebbe stata il diminuire i costi mantenendo il livello del servizio.
Chi ci avrebbe smenato? Non certo un cittadino del sud, ma di sicuro solo chi si avvantaggia a rifilare beni e servizi al servizio pubblico a più volte il loro valore

Commenti

  1. L'avatar di Qassim
    Quindi i costi standard sono stati eliminati? Sei sicuro? Io comunque sono daccordo, non è possibile che una siringa costi 1 da una parte e 10 da un'altra. Ed è chiaro che ad opporsi erano le lobbies dei ladroni.
  2. L'avatar di Aganto
    se con ciò passano a pochi centri d'acquisto che comprano, quindi, tutti allo stesso prezzo allora è una buona cosa
  3. L'avatar di Qassim
    Ma sì infatti anche con la riforma attuale viene centralizzata la spesa: se non ricordo male ora è a 1/3 gestita dal "cervellone" centrale e il resto lasciata allo stato brado in balia d ladri e truffatori, ma con la spending rewiew a regime sarà centralizzato tutto il sistema degli acquisti o quasi.
  4. L'avatar di Marximiliano
    Se succederà davvero questo sarà una buona cosa. Certo che bisogna poi testare quanto un singolo centro in Italia che gestisca l'acquisto di TUTTO sia poi effettivamente fattibile ed efficiente...
    Se come penso non potrà essere fattibile al 100% ma neanche al 60%, allora l'unico mezzo fin'ora proposto per limitare efficacemente la spesa degli enti pubblici rimarranno i costi standard.
    Ora, un meccanismo che punti veramente a limitare i costi, dovrebbe tenere conto anche delle consulenze, ad esempio ponendo un tetto di spesa, che sono le più difficili da verificare, nel senso che è difficile verificare se una consulenza sia realmente utile/necessaria e il suo rapporto lavoro/spesa
  5. L'avatar di giacomo
    Il mio timore è che con la centralizzazione poi il prezzo di riferimento non sia "il migliore". Io farei un sistema competitivo, ovvero "questo è il prezzo d'acquisto "di riferimento" se tu regione passi dal sistema nazionale, puoi comprare locale solo se dimostri che il prezzo è minore di quello di riferimento".
  6. L'avatar di Marximiliano
    Esatto. L'idea potrebbe essere che il rimborso all'ente riguardi costi standard per gli acquisti dei vari articoli. Un ente potrebbe anche acquistare un articolo ad un prezzo leggermente superiore al costo standard purchè questo sia bilanciato da altri acquisti di articoli a costi almeno leggermente inferiori
    Aggiornato il 06-07-12 alle 14:11 da Marximiliano (ortografia ^^)
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