
Originariamente Scritto da
Miles
Sentinelle in piedi: 11 veglie in 15 giorni. Da Nord a Sud per la libertà d’espressione
Alcune delle veglie previste si svolgeranno in concomitanza con la Giornata internazionale contro l’omofobia. Luoghi e oriari

Di fronte ai crescenti, subdoli e inaccettabili diretti attacchi alla libertà di educazione ed espressione, di nuovo si alza pronta la risposta delle
Sentinelle in Piedi che scendono in piazza per la prima volta anche in Toscana e in Puglia e si preparano ad una maratona di 11 veglie in 15 giorni.
In silenzio, in piedi, ad un metro di distanza l’uno dall’altro, leggendo un libro come segno di formazione continua, le Sentinelle in Piedi chiedono la tutela della libertà d’espressione messa discussione dal Ddl Scalfarotto sull’omofobia, già approvato dalla Camera e ora in discussione al Senato.
Il provvedimento in questione è menzognero e incostituzionale: presentato come necessario per fermare atti di violenza nei confronti di persone con tendenze omosessuali, il testo non specifica cosa si intenda per omofobia e dunque potrebbe essere denunciato, e rischiare fino a un anno e mezzo di carcere, chiunque si dica contrario alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso o sostenga che la famiglia sia fondata sull’unione tra un uomo e una donna.
Alcune delle veglie previste si svolgeranno in concomitanza con la Giornata internazionale contro l’omofobia. Per le
Sentinelle in Piedi questa è l’occasione di ribadire una ferma opposizione a qualunque tipo di violenza e di ingiusta discriminazione, e proprio in funzione di questa opposizione diciamo no a chi vuole imporre il proprio pensiero limitando o impedendo la libertà d’espressione.
Più volte nel corso degli ultimi mesi il silenzio delle Sentinelle in Piedi è stato pesantemente contestato: non è che la conferma di quanto andiamo denunciando. Se oggi si viene accusati di omofobia soltanto stando in silenzio nelle piazze, cosa accadrà domani se questo testo diventerà legge?
Questi episodi non sono che il risultato del grande inganno che questa legge, insieme a tutte le politiche Lgbt, alimenta: la presunta contrapposizione tra omosessuali ed eterosessuali. Una contrapposizione che non esiste. Le
Sentinelle in Piedi si rifiutano di incasellare le persone in base all’orientamento sessuale, poiché non è questo aspetto a costituire l’integrità della persona. Dietro la rivendicazione di presunti diritti negati, le lobby Lgbt si arrogano il diritto di parlare a nome di tutte le persone omosessuali o transessuali, senza considerare che tra queste c’è chi è del tutto contrario alla pretesa di diritti declinati in base all’inclinazione sessuale. Molte di queste persone vegliano con noi nelle piazze perché la libertà d’espressione non conosce colore politico, appartenenza associativa, inclinazione sessuale:
17 maggio, Trieste, alle 15
0 in Piazza S. Antonio
17 maggio, Bergamo, alle 17:00 sul Sentierone
17 maggio, Cuneo, alle 17:00 al Parco della Resistenza
17 maggio, Ivrea, alle 17:0 in Piazza Ottinetti
17 maggio, Milano, alle 18:00 in Piazza XXV aprile
17 maggio, La Spezia, alle 18:00 in Piazza del Bastione
17 maggio, Salerno, alle 20:00 in Corso Vittorio Emanuele
20 maggio, Siena, alle 17:00 in Piazza del Campo
31 maggio, Reggio Emilia, alle 17.30 in Piazza Prampolini
31 maggio, Arezzo, alle 18:00 in Piazza S. Jacopo
31 maggio, a Lecce in via Umberto I alle 18:45
Vegliamo in silenzio oggi perché ci sia garantita la libertà d’espressione domani.
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