Un'ecatombe (poveri rospi)
Di
, 05-03-12 alle 00:47 (1105 Visite)
Torno da un giretto in macchina senza meta, solo per ascoltare un po' di musica in tranquillità (ogni tanto mi piace contribuire alle casse statali pagando un po' di accise) e il cuore mi sanguina. Tutti quei poveri rospi spiacciccati sull'asfalto.
Non appena scendono due gocce di pioggia i rospi zompano fuori dai fossati e attraversano la strada, accecati dall'ormone, in cerca dell'anima gemella. E' praticamente impossibile evitarli e l'asfalto si ricopre presto di cadaveri marroni. L'empatia è immediata: ci si immedesima e ci si immagina mentre si cammina lieti verso la casa di una trombamica, l'occhio vitreo per il testosterone e la mutanda impazzita, e improvvisamente Godzilla ci schiaccia con un pestone.
Il rospo è una pedina fondamentale dell'ecosistema. Uno studio del prof. Dickinson dell'Università di Viterbury dimostra inequivocabilmente che se i rospi si estinguessero, si estinguerebbe anche l'essere umano.
Che fare, quindi, per evitare questa ecatombe? Ci vorrebbe una bella legge che vieti la circolazione dei veicoli a motore nelle serate piovose da marzo a ottobre.