ARTHUR SCHOPENAHUER
La giovinezza senza la bellezza ha pur sempre del fascino; la bellezza senza la giovinezza non ne ha alcuno.
"La morte venne nel mondo per il peccato", dice il cristianesimo. Ma la morte è puramente l'espressione cruda, stridente e portata al suo eccesso, di ciò che il mondo è nell'essenza sua. Onde è più conforme al vero dire: il mondo è per il peccato.
A parte poche eccezioni, al mondo tutti, uomini e animali, lavorano con tutte le forze, con ogni sforzo, dal mattino alla sera solo per continuare ad esistere: e non vale assolutamente la pena di continuare ad esistere; inoltre dopo un certo tempo tutti finiscono. È un affare che non copre le spese.
Ad eccezione dell'uomo, nessun essere si meraviglia della propria esistenza; anzi, per tutti gli altri esseri l'esistenza è una cosa talmente ovvia, che essi non la notano. [..] Da questa coscienza di sé e da questa meraviglia nasce allora quel bisogno di una metafisica che è proprio dell'uomo soltanto: questi è quindi un animal metaphysicum.
All'uomo intellettualmente dotato la solitudine offre due vantaggi: prima di tutto quello di essere con se stesso e, in secondo luogo, quello di non essere con altri
Alla fine tutti quanti siamo e restiamo soli.
Alle donne come ai preti non va fatta nessuna concessione.
Altri tempi dovrebbero sorgere invero, prima che la mia filosofia possa giungere a una cattedra: sarebbe davvero bella che questa mia filosofia, dalla quale non si può trarre guadagno, raggiungesse l'aria e la luce, e persino una universale considerazione!
Anch'io son giunto alla fine, e ho la soddisfazione di vedere, al termine delle mie fatiche, che la mia opera comincia ad esercitare la sua azione, fiducioso altresì che questa, come afferma un antico detto, sia tanto più a lungo durevole quanto più tardi è cominciata.
Anche per i più longevi, la vita è troppo breve in relazione ai progetti fatti.