Domande Riguardanti l’Esistenza del Regno e della Cultura di Zhang-zhung.
In questa Sezione presento dati derivati dai testi e dalla tradizione orale Bon delle Regioni Settentrionali del Tibet, correlati ai luminari religiosi, alle tradizioni reali e di clan di Zhang-zhung. Queste fonti mitiche e quasi-storiche forniscono un quadro intrigante, anche se incompleto, del carattere di Zhang-zhung. Nei resoconti tradizionali tibetani il termine Zhang-zhung compare principalmente in triplice guisa: come un linguaggio, una cultura e un’entità politica. Zhang-zhung, forse più comunemente, è dipinto come una cultura e una gestione politica che fiorì come espressione di un potente regno dell’Altopiano Tibetano pre-Buddhista. Molte domande, riguardo alla cronologia dei siti archeologici delle Regioni Settentrionali del Tibet e il grado di storicità esibito dalle fonti testuali Bon, devono trovare risposta prima che studi culturali arcaici possano proseguire ulteriormente. Finora Zhang-zhung, quale equivalente del mondo culturale preistorico del Tibet Settentrionale, è emerso come importante fondamento della civilizzazione tibetana.
Zhang-zhung, la tradizionale provincia culturale e linguistica delle Regioni Settentrionali del Tibet, è strettamente identificata con la religione Bon. Nella letteratura Bon, Zhang-zhung appare anche come un regno in cui le dottrine Bon si diffusero inizialmente dopo la loro rivelazione nella semi-mitica terra di Ol-mo lung-ring e sTag-gzig. Da Zhang-zhung le dottrine Bon sono ritenute essere state trasmesse alle regioni confinanti come Tibet e India. Secondo la tradizione Bon è da Zhang-zhung che il sistema di disciplina monastica, tantra e rDzogs-chen, oltre ad altri pilastri della religione, furono propagati. L’identità di Zhang-zhung è perciò primariamente proiettata in termini religiosi, per essere preservata in idiomi sia mitici che quasi storici. La maggior parte dei riferimenti Bon a Zhang-zhung sono di natura devozionale e difficili da corroborare in senso storico. Resoconti del suo linguaggio, re e luoghi sono anche conosciuti ma questi non sono particolarmente fertili, e principalmente secondari in un discorso religioso particolare. Non ci sono cronache di Zhang-zhung che forniscono dettagli riguardo le vite di re e ministri, e neppure vi è alcuna informazione centrata riguardo la sua gestione politica, cultura, ambiente, e sviluppi storici nella letteratura Bon. Quanto è sopravvissuto in forma scritta è largamente disperso ed è stato privato di contesti cronologici specifici.
L’estensiva testimonianza archeologica delle Regioni Settentrionali del Tibet venuta alla luce negli anni recenti, comunque, ha permesso una rivalutazione della tradizione Bon riguardo Zhang-zhung poiché ci sono rimarchevoli corrispondenze che non possono essere ignorate. Prima tra queste è l’assoluta ricchezza delle risorse archeologiche delle Regioni Settentrionali, le quali testimoniano che questa regione era certamente all’apice del suo potere in epoca preistorica. I molti centri residenziali che devono essere stati parzialmente o interamente dedicati alle pratiche religiose e le elaborate necropoli rinvenute ovunque nel Tibet Settentrionale, riflettono tradizioni spirituali di considerevole complessità. Queste sofisticate infrastrutture monumentali devono essere state corrispondenti a sostanziali raffinatezze nella sfera ideativa e cognitiva. Inoltre, è stato confermato che i principali centri di Zhang-zhung, come descritti nella letteratura Bon, erano certamente centri geografici di attività culturale sedentaria in tempi antichi.
Liberamente tratto da: Zhang Zhung
di John Vincent Bellezza