GLI AVVOCATI - Alberto Bagnoli, presidente della Cassa forense, annuncia in una nota l'adesione alle iniziative di protesta contro il decreto liberalizzazioni lanciate dall`Assemblea nazionale dell'Avvocatura. A suo giudizio è «importante anche la manifestazione nazionale del primo marzo assieme a tutti i professionisti. Oltre alle proteste, stiamo lavorando anche alle proposte. Presenteremo al Parlamento - dice - norme per modificare gli interventi impropri sulle casse previdenziali private e sulle liberalizzazioni selvagge». Grazie a un emendamento del dl Milleproroghe, il termine per la presentazione delle proposte in tema di regolamento delle Casse previdenziali dei professionisti slitta da fine giugno a fine settembre. «Apprezziamo la modifica, ma noi - precisa Bagnoli - non chiediamo concessioni bensì il rispetto dei diritti dei professionisti. E per questo continueremo a batterci».
LE IMPRESE- Stop a tutti i lacci e vincoli che limitano l'avvio di una nuova impresa. Sono abrogate «le norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti d'assenso della Pa per l'avvio di un'attività economica», ecco l'ultima novità presente nella bozza presentata dal consiglio dei ministri. Nasce inoltre il Tribunale per le imprese. Il testo prevede che «le sezioni specializzate in materia di proprietà industriale e intellettuale» sono sostituite da «sezioni specializzate in materia di impresa». Il nuovo tribunale sarà competente, tra l'altro, in materia di diritto d'autore, azione di classe, partecipazioni sociali, tra soci e società«. E i crediti vantati dalla imprese potranno essere rimborsati «anche con l'assegnazione di titoli di Stato» ma «nel limite massimo» di 2 miliardi.
RC AUTO - Stop ai contrassegni fasulli Rc auto. La bozza del decreto liberalizzazioni allo studio del Cdm prevede infatti la sostituzione (nel giro di 6 mesi) degli attuali contrassegni cartacei con sistemi elettronici o telematici. Arriva anche la vigilanza fotografica (caselli, telecamere per l'accesso limitato, ecc).
LE RENDITE FINANZIARIE - Novità in arrivo anche sull'unificazione delle rendite finanziarie. L'ultima bozza del decreto liberalizzazioni all'esame del consiglio dei ministri prevede infatti nuove misure che modificano le norme della manovra di Ferragosto - convertita in legge il 14 settembre - che unificava al 20% l'aliquota sulle rendite (tranne per i titoli di Stato).
LE FARMACIE - Medicinali di fascia C con ricetta non più in vendita fuori dalla farmacia se le Regioni non si metteranno in regola con l'apertura di nuovi esercizi, uno ogni 3 mila abitanti. La norma, prevista dalla versione del decreto sulle liberalizzazioni circolata nei giorni precedenti, è scomparsa dalla nuova bozza all'esame del Consiglio dei ministri ancora in corso. Per le Regioni che non approveranno, entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del Dl, la pianta organica necessaria all'apertura di nuove farmacie e non bandiranno i concorsi straordinari per la copertura delle nuove sedi nei successivi 30 giorni, è prevista la nomina, da parte del Consiglio dei ministri, di un commissario. Confermato, anche l'obbligo per il medico di indicare il farmaco generico «se di minor prezzo» rispetto al medicinale griffato.
TAXI - Non è ancora chiaro cosa succederà alle licenze dei taxi. La norma è cambiata ancora. Se in un primo momento sarebbe rimasto tutto in mano ai comuni, ora la competenza (a quanto si apprende) torna in capo all'Autorità per le reti (che si occuperà anche di trasporti). Restano invece, anche in questa versione, le licenze plurime e l'extraterritorialità.Intanto l'Ugl ha confermato lo sciopero del 23.
TARIFFE PROFESSIONALI- La bozza sulle liberalizzazioni in discussione prevede che siano «abrogate tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime». Si legge inoltre che «tutti i professionisti» concordino «in forma scritta con il cliente il preventivo per la prestazione richiesta. La redazione del preventivo è un obbligo deontologico e l'inottemperanza costituisce illecito disciplinare». L'articolo «non si applica all'esercizio delle professioni reso nell'ambito del servizio sanitario nazionale o in rapporto di convenzione con lo stesso».
NOTAI- Il governo prevede che la tabella con la quale si determina il numero e la residenza dei notai sia aumentata da subito di 500 posti. Inoltre, il 30 giugno di ogni anno tra 2012 e 2014 sarà bandito "un concorso pubblico per la nomina" di 500 notai. "Per gli anni successivi entro il 30 giugno è comunque bandito un concorso per la copertura di tutti i posti che si rendono disponibili", aggiunge il decreto.
INFRASTRUTTURE - Project bond, invece, per lo sviluppo delle infrastrutture. Le societá costituite al fine di realizzare e gestire una singola infrastruttura o un nuovo servizio di pubblica utilità «possono emettere obbligazioni purché destinate alla sottoscrizione da parte di investitori qualificati».
FERROVIE - L'unbundling (ovvero lo scorporo) della rete ferroviaria (Rfi) sparisce dall'ultima bozza del decreto. Il titolo dell'art.41, che nella precedente versione era appunto «unbundling nel trasporto ferroviario» diventa «misure per il trasporto ferroviario». Più in dettaglio, nel testo viene eliminata la parte che assegnava al Governo il compito di emanare un decreto sullo scorporo dopo l'analisi in materia da parte dell'Autorità dei trasporti (esame che invece rimane anche in questa versione).
LE CRITICHE DEI CONSUMATORI - Critiche neanche troppo velate da parte delle associazioni di consumatori a questa ultimissima bozza presentata dal governo e rilanciata dalle agenzie: «Sulla base delle indiscrezioni emerse in queste ore e relative al decreto liberalizzazioni del governo il Codacons critica fortemente le modifiche apportate»: è il commento del presidente Carlo Rienzi, secondo il quale «queste liberalizzazioni porteranno vantaggi minimi ai cittadini. Ancora una volta hanno vinto le lobby e il governo non ha saputo tenere testa alle varie categorie; in particolare l'associazione ritiene scandalosa la retromarcia dell'esecutivo per quanto riguarda i farmaci ed il commercio, settori nei quali i provvedimenti emersi nella bozza non porteranno alcun beneficio concreto nelle tasche dei cittadini».
Liberalizzazioni, bozza approvata dal cdm Avvocati e tassisti in sciopero - Corriere della Sera
Tra smentite, retromarce e nuovi obblighi imposti dall'alto le "liberalizzazioni" rimanenti consistono in aumentare la base dei monopolisti. Non so se ci fanno o ci sono, gli italiani ci sono di sicuro, questo è poco ma sicuro.