Léon Bloy (Périgueux, 11 luglio 1846 – Bourg-la-Reine, 3 novembre 1917) è stato uno scrittore, saggista e poeta francese.
Nato in una famiglia borghese, a 18 anni si trasferisce a Parigi, dove svolge umili lavori. Inizialmente appartenente alla scuola simbolista, sotto l'influsso dell'amicizia con lo scrittore Barbey d'Aurevilly si trasforma da violento anticlericale in fervente religioso, convertendosi al cattolicesimo.
Lavora nella redazione di Univers, insieme a Louis Veuillot. In seguito, si ritira nel monastero di Soligny con l'intenzione di farsi monaco benedettino, ma nel 1889 si sposa con Jeanne Molbeck, cui rimarrà legato fino alla morte.
Durante una visita al santuario di La Salette conosce l'abate Tardif, il quale lo introduce allo studio della simbologia biblica e lo invita a scrivere un'opera sull'apparizione della Vergine. In questo periodo maturano gli elementi essenziali del suo pensiero e conosce personaggi importanti della vita letteraria parigina, come il poeta Paul Verlaine.
Muore il 3 novembre 1917 dopo una lunga e dolorosa malattia.
Profilo letterario [modifica]
I suoi lavori riflettono una profonda devozione alla Chiesa cattolica e, più in generale, un ardente desiderio dell'Assoluto. Tuttavia i toni violenti di molte sue opere gli valsero la nomea di integralista religioso. Il suo primo romanzo (Le Désespéré) rappresentò un attacco furioso nei confronti del razionalismo e contribuì alla sua esclusione dalla comunità letteraria del tempo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Léon_Bloy
Avete mai letto qualcosa di suo?
Io per curiosità prenderei "La tristezza di non essere santi" o "Costantinopoli e Bisanzio".