Giannino sta per entrare in politica,
almeno a giudicare dai continui rinvii ad eventuali impegni diretti in politica sul suo blog chicago-blog.it, rinvii fatti sempre più spesso alla fine dei suoi pezzi su tasse e spesa pubblica, per saggiare la reazione dei lettori e verificare forse la reazione di simpatizzanti di alto profilo che abbiano voglia di sostenere/finanziare un eventuale progetto politico nuovo.
Ha una pazza voglia e si sta già sicuramente attrezzando, perché si è già portato allo scoperto.
si parlerebbe di un movimento politico nuovo che voglia raccogliere la sfida libertaria e federalista lanciata solo retoricamente da bossi e berlusconi 20 anni fa, una sfida che si è risolta in una enorme, fetida bolla di sapone con relativi affari loro ben sistemati (per il cav) o malamente scoperti (i leghisti).
la domanda è: ma veramente avrebbe successo in Italia una roba del genere? e soprattutto, servirebbe una pattuglia di duri e puri, a testimoniare una cultura diversa dai dirigismi di destra, sinistra e centro?
non sarebbe meglio per i libertari, conservatori e tradizionalisti, soprattutto per chi in questi anni non si è bevuto l'indigeribile progettino bossi/berlusca, continuare a moltiplicare gli sforzi sotto il profilo culturale, tenendosi fuori dalle dinamiche democratiche?
Giannino non rischia di finire come Martino, Nicola Rossi, Debenedetti and so on?