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Discussione: Il male

  1. #1
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    Predefinito Il male

    Post assai sottile, da leggere con attenzione :sofico:

    Il male.
    Scritto da Uriel Fanelli

    E' diversi giorni che un pensiero mi gira per la testa. Ci sono andato vicino nella sua descrizione quando ho sfiorato, casualmente, la vicenda del rave party di Torino. Ma credo di essere riuscito a identificarlo bene solo oggi, cosi' ne scrivo oggi. Ovviamente e' un punto di vista personale e non so quanto io possa generalizzare, ma e' una sensazione che mi gira per la testa da molto tempo.

    Non sono un complottista e non intendo diventarlo. Nel senso che so quanto sia difficile far vivere insieme una squadra, anche piccola, di persone che hanno solo un'agenda pubblica, come capita a volte sul lavoro. Non oso immaginare quanto potrebbe essere complesso far vivere insieme centinaia o migliaia di persone tutte accomunate dal fatto di ritenere lecite le agende nascoste.

    Quindi, no, non credo nei complotti che dominano il mondo.

    Credo pero' nelle ideologie, nel senso che quando una classe dominante e' istruita tutta allo stesso modo, con una certa coerenza logica, tendera' ad applicare sempre e solo i concetti che ha appreso. Se tutta la classe dirigente e' educata ad odiare qualcuno, quel qualcuno se la vedra' brutta, perche' ogni decisione portera' i segni di quell'odio feroce.

    Andiamo al punto. Come ho scritto qualche giorno fa, sono stato al congresso mondiale di qualcosa che interessa molto a societa' molto ricche. Ovviamente c'erano i CEO di queste societa', e questo e' ovvio.

    Cosa ci facevo io che non sono certo un CEO? La decisione di creare una nuova tecnologia aperta e' stata ispirata dalla volonta' di fare entrare le aziende del mondo IT (sia produttori si software che consulenti) in un mondo chiuso tra vendor e grandi carrier. Senza questa decisione il congresso mondiale con 300 delegati invitati sarebbe stato un barbecue con una trentina di persone un tutto.

    Questa cosa e' vista bene dai grandi carrier, che sperano di avere prodotti piu' moderni (1), e di avere specialmente concetti piu' moderni implementati a livello di gestione tecnica, di provisioning, eccetera. Le societa' di consulenza sono state invitate perche' sinora i carrier si sono fatti consigliare dai vendor, e oggi si trovano un pochino "legati" ad alcune marche, che fanno cartello.

    Questa cosa e' vista meno bene dai vendor, ovviamente, ma essi sperano di portare dalla loro parte delle societa' di consulenza, convincendole della bonta' del loro prodotto, in modo che il consulente, cioe' io, sia portato a decidere di usare i loro prodotti. Quindi, in definitiva neanche i CEO delle societa' di dispositivi per backbones erano ostili. Si rendevano conto che conquistando un consulente che ha 10 clienti, hai preso 10 clienti. Insomma, per loro il rischio e' opportunita'.

    Ho potuto chiacchierare con molte persone, e devo dire che normalmente i CEO sono persone amabili. Nel senso che dovendo portare risultati utili, ci pensano due volte ad essere scortesi con qualcuno. In un certo senso , anche se guadagnano enormemente piu' di me, si tratta di persone che "lavorano", se per "lavorano" si intende che alla fine devono portare risultati agli azionisti.

    E come ho notato con sorpresa, sono MOLTO piu' tecnici nel loro settore di quanto mi aspettassi. Non e' comune poter discutere di frequenza centrale in un frame di trasmissione in fibra con un CEO. Eppure a me e' successo.

    C'era anche gente dal mondo della finanza. Come mi diceva il giuovine inviato da Goldman Sachs (2) , una simile apertura presenta la possibilita' che una startup cresca molto, e loro sono a caccia di aziende con buone idee. Un modo educato per dirmi che non gli interessano i consulenti e spiegarmi come mai sono li'. Ma anche loro sono persone abbastanza interessanti, anche se vengono dal mondo della finanza. Anche l'inviato di Bloomberg era simpatico.

    Ovviamente c'erano anche dei giornalisti, ma loro devono essere simpatici con tutti per parlare con tutti.

    C'era invece un gruppo di persone di cui vorrei parlarvi. Lo dico perche' erano quelli che mi hanno lasciato questa sensazione, che poi e' confermata dalle loro parole quindi e' anche qualcosa di razionale, sensazione che mi gira dentro da giorni.

    Si trattava di 6 o 7 persone, di una certa eta' ( > 65, per intenderci) che sono quelli che voi definireste "squali di Wall Street". Uno di essi, mi raccontava il giornalista, aveva appena investito una decina di milioni di dollari nelle azioni di un'azienda, sapendo che l'azienda avrebbe approfittato per annunciare il nuovo prodotto al congresso, e quindi le azioni avrebbero fatto un balzetto in alto. Era li' per verificare di persona, diciamo qualche ora prima, per fare una telefonata a casa e ordinare di comprare o vendere a seconda di quello che il chief scientist avrebbe detto. BAsta una domanda "casuale" a pranzo per avere la notizia.

    Queste persone erano diverse. Davvero. Oh, non sono diventato scemo. Non credo siano rettili venuti da Oberon. Semplicemente sembravano educati tutti alla stessa scuola -e probabilmente e' cosi', anche se forse sono mezza dozzina di scuole- e specialmente... ci odiavano e ci disprezzavano. Ma di un odio tombale e oscuro , malefico e tossico, che non avevo mai visto negli occhi di una persona.

    Non c'entra il fatto di indossare o meno un orologio da 50.000 dollari. Il CEO di Colt e' arrivato con la sua bella camicia fuori , uno dei Chief Scientist di Brocade aveva pantaloncini e birkenstock, e anche il giovine virgulto di Goldman Sachs ha fatto la sua presentazione in jeans e camicia.(3)

    No, non c'entra. Il loro odio er dovuto al fatto di dover riscontrare che noi (intendo le aziende non Tier1) eravamo li'. Cioe', che noi potessimo comunque avere una bella mezz'ora parlando ad un tavolo, o che potessimo girare in aereo per andare ad una conferenza, insomma, che qualcuno oltre a loro non vivesse in una caverna , in preda a poverta', malattie e sofferenza.

    Nel loro parlare, nel loro parlare comune, diciamo di fronte ad un buffet, nel loro modo di rispondere, c'era quello che definirei un mostruoso ODIO verso chiunque non sia del loro club ma OSI vivere in maniera decente.

    E' come se nella loro visione il mondo fosse davvero fatto di un 1% che ha tutto, e vive circondato di hostess da urlo e da piacevolezze di ogni genere, cui e' riservata la felicita', o almeno la gioia. Al contrario, e' come se fossero educati a pensare che chiunque altro NON MERITI nemmeno un momento di sollievo da qualche miserabile condizione di miseria e disperazione.

    Immaginate gente che vi odia. E desidera , gode, e' felice non solo quando arricchisce, ma quando gli altri impoveriscono. Immaginate una classe dirigente che si ritiene soddisfatta non solo quando e' ricca e felice, ma ha bisogno ANCHE di sapere che chiunque altro e' povero ed infelice.

    Immaginate una classe di persone che hanno come obiettivo distruggere la sanita' pubblica perche' provano PIACERE nel pensare che i poveri muoiano di cancro mentre loro hanno le cure migliori. Non basta che loro abbiano le cure migliori: essi trovano la totale felicita' solo se succede ANCHE che a tutti gli altri le cure siano negate.

    Mentre si parla di ricostruire il ceto medio, immaginate di avere una classe di finanzieri che ODIA il ceto medio, perche' considera BLASFEMO, INAUDITO, OLTRAGGIOSO che qualcuno oltre a loro possa mangiare tre volte al giorno. Immaginate che esista una classe dirigente che non tollera che voi abbiate un vestito diverso da quelli da 3 dollari, perche' ritiene che se non siete ricchissimi non abbiate il diritto di apparire esteticamente decenti.

    E' ovvio che per queste persone un paese con un welfare cosi' forte come la Germania appariva piu' o meno come un insulto agli Dei, e il fatto che in una prestigiosa universita' tecnica come quella di Darmstadt ci possano andare anche persone di reddito modesto - e non solo i figli dei ricchissimi- per loro era una abominazione da spazzare via.

    E' come se fossero dei fanatici di Al Qaeda, soltanto che anziche' essere intolleranti verso chiunque non sia un fanatico dell'islam, essi ODIANO chiunque osi vivere decentemente senza essere ricchissimo. Cosi' come per i fanatici di Al Qaeda esiste solo il perfetto islamico e chi deve bruciare all'inferno, per queste persone esiste solo il perfetto miliardario e quelli che devono vivere dentro un mare di infelicita', malattie, sofferenze e poverta'.

    Era molto difficile liberarsi di loro perche' anziche' rimanersene schifati nel loro tavolo a disprezzare noi plebaglia, si sentivano nel dovere di intervenire nella discussione ogni volta che noi plebaglia (oddio, definire Plebaglia il CEO di una multinazionale e' rischioso, ma suppongo loro non volessero che i CEO parlassero con noi , cosa che invece erano abbastanza interessati a fare) osavamo fare un capannello di persone con dentro qualche VIP.

    I VIP peraltro erano amabilissimi, e ho avuto del tempo piacevole col Chief Scientist di Huawei, per dire, che oltre a spaccare il bit in quattro era molto interessato alla mia descrizione della transazione da SS7 a SIGTRAN che sta riguardando molte telco.(4) Ma occorreva proprio che uno stronzo intervenisse col suo sarcasmo, facendo notare che questa transizione mi tiene occupato. Si, stronzo, mi tiene occupato: pensa un pochino, ci sono anche schiavi che lavorano per tenere su la baracca, vedi tu.

    Quando nei film uno stronzo del genere si comporta cosi', probabilmente sarete tentati dal pensare che se vi trovaste li' sapreste voi come rispondere. Il problema di questi personaggi e' che sono addestrati.

    Per addestrato significa che tutto in loro, dal linguaggio del corpo ai tempi verbali, e' fatto apposta per manifestare disprezzo e odio nella maniera piu' fastidiosa possibile. L'unico modo di reagire -e per fortuna qualche tempo fa feci un corso apposito a riguardo- e' di rifugiarsi nel proprio intervallo di confidenza e far notare gentilmente che LUI e' fuori posto, con qualcosa come "si, nel mondo dei tecnici e' l'argomento di moda. A proposito: come mai lei e' ad un meeting cosi' tecnico? E' un suo hobby? (messaggio: sei TU nel MIO territorio)".

    Vincere lo scontro verbale tuttavia non basta, se come me siete un minimo empatici. Perche' se siete un minimo empatici -dio, quando ho ammirato la caratteristica dei cinesi e dei giappi di interiorizzare le emozioni all'estremo!- percepite con chiarezza l'odio mostruoso che queste persone hanno per voi.

    Non so se io abbia incontrato un campione poco rappresentativo di Wall Street. In fondo, i delegati di Goldman Sachs , Bloomberg ed altri erano persone amabili. (E circa 50 anni piu' giovani, in media: diventeranno cosi' da vecchi?)

    Posso fare due ipotesi: ho incontrato un campione eignificativo ai fini del trend generale, oppure no.

    Se ho incontrato un campione poco rappresentativo, quello che dico si riferisce ad un piccolo gruppo di speculatori professionisti.
    Se ho incontrato un campione molto rappresentativo, quello che dico si riferisce ad una tendenza generale.

    Insomma, io sospetto che esista una classe dirigente di tipo puramente finanziaria , che e' stata educata all'idea che SOLO l' 1% dei piu' ricchi del mondo meriti piu' di una vita di sporcizia, miseria, malattie ed infelicita'. Per loro il mondo e' una citta' che ha solo due quartieri. Quello dei ricchissimi e la baraccopoli.

    Tuttavia, questo non significa che loro trovino sbagliato che nei bassifondi si viva male. Anzi, per un qualche motivo credono sia buono e giusto. E trovano quasi blasfemo che non accada ovunque.

    Essi combatteranno con tutte le forze per far sparire il ceto medio, per far sparire gli ospedali pubblici, per far sparire le scuole pubbliche, per una semplice ragione: ODIANO la sola idea che un bambino non-ricco possa venire curato, ODIANO la sola idea che un ragazzo non-ricco vada a scuola, o che un non-ricco abbia di che sorridere o essere soddisfatto.

    Per loro, o appartieni alla loro cricca, oppure devi soffrire tutta la vita. Per loro i paesi europei con la sanita' pubblica o la scuola pubblica sono delle bestemmie, per loro il welfare e' una bestemmia.

    Lo so, e' un post strano.

    Ma essenzialmente, e' quello che mi hanno lasciato queste persone, e dovevo sputarlo fuori in qualche modo.

    KEIN PFUSCH®: Il male.
    Vuoi una soluzione VERA alla Crisi Finanziaria ed al Debito Pubblico?

    NUOVA VERSIONE COMPLETATA :
    http://lukell.altervista.org/Unasolu...risiEsiste.pdf




  2. #2
    Vedo la mano invisibile
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    Predefinito Re: Il male

    si è scordato di nominare la stella di david..:gluglu:
    La verità produce effetti anche quando non può essere pronunciata.

    L. von Mises

    SILENDO LIBERTATEM SERVO

  3. #3
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    Predefinito Re: Il male

    Assurdo. Probabilmente quei personaggi sono di cui parla sono i padroni di qualche multinazionale tipo aspirina che paga milioni di dollari di tangenti ad Obama per avere la sanità pubblica.
    Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.


  4. #4
    Crocutale
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    Predefinito Re: Il male

    Uriel Fanelli ha scoperto il Calvinismo, complimenti.
    Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.

  5. #5
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    Predefinito Re: Il male

    I nuovi pasticci di Uriel



    Nei giorni scorsi parecchie persone si sono letteralmente spaventate dai deliri (es. la moneta considerata come una "misura", la solita cazzata della mancanza d'oro, l'amnesia della Free Banking Era del 1827-1862, lìapologia della banca centrale, ecc.) che il soggetto che risponde al nome di Uriel ha sparso nel web. Mescolando fantasia a pseudo-economia ha dato via libera a deliri inenarrabili inanellando cazzate su cazzate da far rivoltare lo stomaco. Praticamente è come se Paul Samuelson si fosse alzato dalla tomba e ci avesse continuato a propinare cazzate su quanto fosse bella un'economia come quella dell'Unione Sovietica. Con estremo coraggio il buon Luca Fusari (un ringraziamento è dovuto per il suo lavoro) ha preso tastiera e mouse e destreggiandosi tra le varie puttanate ha creato una risposta chiara e precisa su ogni minchiata detta dal suddetto blogger.

    di Luca Fusari

    Ebbene sì, torno a parlare di Uriel Fanelli, nonostante sia ancora in corso di pubblicazione la mia risposta al suo primo delirante articolo Economia strudel ( KEIN PFUSCH®: Economia strudel. ) sul sito del Movimento Libertario, il tizio, un vero e proprio generatore automatico di idiozie, ha già scritto altri deliranti articoli sul suo blog a cui cerco qua di porre breve risposta.
    Anzitutto qualcuno potrebbe chiedersi chi diavolo sia questo Uriel Fanelli?
    Sono venuto a conoscenza tramite un mio amico di facebook del seguente link:
    ebookingdom.net
    dove il personaggio si presenta come sedicente scrittore di fantascienza.
    Uriel appare come il tipico fighetto radical chic con smanie pseudointellettuali, basti vedere come vuole giustificare nell'intervista la censura che lui attua sul suo blog.
    Il problema non sono i visitatori che lo scambiano per un Papa o per un Duce, quelli a lui gli fanno assai piacere ospitarli, il problema per lui sono gli altri, quelli che non lo fanno nei suoi confronti a priori o che pongono delle obiezioni alle sue idee; praticamente quelli che non ingrassano il suo smisurato ego e che lo pongono in difficoltà davanti al suo piccolo pubblico di bimbiminkia arrapati...
    Ecco quelli gli stanno proprio sui nervi....
    Tutto il resto presente in tale intervista è banale narcisismo continuamente enfatizzato da parte di questo pseudoAsimov (o dovrei chiamarlo piuttosto Asinov!) nel tentativo di sfondare il lunario....
    Non avendo letto i suoi libri di fantascienza non li commento ulteriorimente, però risulta evidente come il tizio non avendo i requisiti e le conoscenze minime per parlare di politica e di economia (specie insultando le tesi degli altri pregiudizialmente senza neppure averle lette) farebbe bene a dedicarsi a sviscerare le sue turbe psichiche e le sue fantasie spazial-erotomani nei suoi ebook evitando di inondare di scempiaggini anche altre discipline e contesti di discussione telematici.
    Invece questi continua a scrivere di cose economiche e politiche insultando i libertari.
    Prova di tutto ciò è l'ennesimo suo articolo: Il totem del tiranno ( KEIN PFUSCH®: Il totem del tiranno. ) dove ai suoi adulanti fans propina altre perle di clamorosa ignoranza confermandosi un generatore automatico di minchiate in grado di battere anche tizi come Vendola o Tremonti.
    Dalla lettura del suo nuovo articolo Uriel non capisce la differenza tra economia e politica e ovviamente tra economia e democrazia, tra libertà e legalità e tra modelli socio-culturali differenti per gradiente; in compenso si vede che ha letto Sartre ma non Hoppe.
    Credere che i beni nazionalizzati siano disponibili per qualità e quantità come in un regime di mercato significa non capire nulla di economia, di sistema dei prezzi e di calcolo economico.
    Uriel crede che la nazionalizzazione equivalga al bollino blu Chiquita posta sulla banana....
    Il problema è che la banana non l'ha fatta colui che gli dà il bollino blu (in questo caso lo Stato), è' facile attribuire patentini di Stato a posteriori alla realtà e ai beni presenti e prodotti da altri, più difficile che avvenga invece la loro realizzazione effettiva dove vi sia un monopolio e la mancanza di strumenti di valutazione e di riscontro delle scelte tra produttori e consumatori (sistema dei prezzi e scelte marginali soggettive individuali).
    Uno Stato che controlla la produzione è chiaramente inefficiente e antieconomico anche perchè il regime di monopolio conferisce allo Stato la possibilità di sprecare indisturbato risorse per clientele e per scelte non funzionali al prodotto e alla sua realizzazione.
    Quindi senza un libero mercato non ci sono produttori competitivi, non ci sono libere scelte e generalmente non ci sono i servizi a costi minori per i consumatori.
    Ovviamente Uriel non capisce la differenza tra obbedienza e scelta volontaria.
    Questo distingue una società totalitaria (da lui prediletta) da una libertaria.
    Il fatto che lui tenda a ribaltare l'assunto della libertà in funzione collettiva o dei limiti di azione individuale nella società di fatto è asserzione capziosamente egotista che non tiene conto delle basilari regole della convivenza.
    I libertari sono individualisti ma non egotisti, ergo rispettano i diritti naturali come limiti formali che Uriel invece nega a priori in ragione della possibilità di tiranneggiare come gli pare su tutto e su tutti con la violenza (specie se dello Stato e con la legalità sancita da questa).
    Uriel nega di fatto la possibilità non solo di un gradiente della libertà tra sistemi economico-politici (relativi tra una società libertaria spontaneamente costituitasi dal basso, più libera individualmente e meno vincolata per leggi e controlli di una totalitaria decisa dall'alto) ma non riesce a comprendere neppure come tale gradiente e tali differenze marginali costituiscano conseguenze tali da rendere enormemente differenti un sistema di libero mercato rispetto ad uno assolutamente politico come funzionamento.
    Quindi di fatto non ha senso la questione della "libertà senza la libertà" dato che è evidente come la libertà assoluta non esista e non possa esistere in una società composta da più di un essere umano!!!.
    Questo sofisma sartriano denunciato di fatto non ha alcun senso a priori.
    A rigor di logica, risulta ancor più evidente come in una società totalitaria retta dallo Stato tale negazione della libertà sia di fatto assoluta a prescindere dagli individui e quindi non solo formale (in ragione dei diritti naturali degli individui come invece in una libertaria), il ragionamento di Uriel tende necessariamente a porre delle istanze non solo non realizzabili (l'egotismo) in generale ma di conseguenza addirittura ancor più contradditorie e proibitive nel rapporto con la libertà rispetto a quella libertaria (sempre che ad Uriel la libertà interessi qualcosa, cosa di cui ragionevolmente dubito nei confronti del personaggio...).
    Il ragionamento capzioso e sbagliato di Uriel sta nel voler utilizzare l'ambito totalitario dello Stato come il ""giusto metro di riferimento"" sul quale omologare e ridurre tutte le altre opzioni alternative ad esso come fallaci in quanto lontane da tale modello da lui ritenuto superiore, ma ciò è sbagliato ed è tipico dei totalitari (che peraltro attuano anche loro scelte soggettive personali coercitive però su tutti gli altri).
    In una società libertaria il livello di libertà è evidentemente superiore a quella di uno Stato totalitario e di fatto la sua società è più libera di scegliere e di agire anche economicamente rispetto a quella derivante dallo statalismo.
    Laddove la facoltà di scelta individuale pur essendo vincolata a taluni limiti liberali classici viene enormemente sviluppata rispetto a quella totalitaria si assiste ad una maggior crescita economica in ragione delle scelte soggettive marginali attuate dai singoli (con riflessi nel calcolo economico), quindi a maggior benessere e a maggiori opportunità.
    Un altro momento di chiaro delirio urieliano l'ho trovato nel seguente articolo La piu' grande ristrutturazione economica della storia ( Ti cambi o ci vai cosi.... ) ove viene riportato l'improvvisato ragionamento di Uriel Fanelli in ambito finanziario ed economico.
    Faccio notare la frase assai indicativa di tutto il suo pseudo-farraginoso-ragionamento:
    "L'industria americana della difesa ha prodotto innovazioni".
    Evidentemente Uriel da keynesiano warfarista ritiene che il complesso militare-industriale sia l'unica strada per avere innovazioni e ricerca.
    Ma che io sappia nè Steve Jobs nè Bill Gates ricevono finanziamenti dal Pentagono per le loro aziende le quali hanno con la loro creatività ed imprenditorialità trainato all'era dell'elettronica la civiltà occidentale.
    Forse Fanelli è rimasto ad Arpanet come innovazione tecnologica del Pentagono oppure al progetto Manhattan o prima ancora alla prima mitragliatrice introdotta dai nordisti nella guerra civile americana ma questo la dice lunga su tale personaggio che si presenta come un fighetto telematico aggiornato e proiettato sul futuro e futuribile...
    Nel frattempo i calcolatori sono divenuti più piccoli, i processori più potenti e i costi di produzione ridottisi a fronte della loro commercializzazione sul mercato alla portate delle tasche dei consumatori.
    Ma evidentemente Uriel e la sua mente segue la legge di Gordon Moore al contrario....
    A fronte della sua demagogia anticonsumistica pro-decrescita le uniche opinioni intelligenti riscontrabili nell'articolo La piu' grande ristrutturazione economica della storia sono i commenti riportati a margine che in ragione del relink dell'articolo non sono stati censurati dall'autore come invece sovente capita sul suo blog.
    Qualcuno potrà comunque domandarsi perchè i libertari debbano perdere tempo dando risposta a un personaggio come Uriel a fronte delle sue palesi e patetiche esternazioni.
    Il problema è che Uriel rappresenta il modello dell'italiano medio sottoprodotto dello statalismo imperante.
    Coloro i quali sono andati a votare 4 Si ai recenti referendum, coloro i quali credono che basti cambiare governante per salvare l'Italia da un sicuro default, coloro i quali sono indignati e pretendono più assistenzialismo e statalismo in linea di massima la pensano come Uriel.
    Certo possono cambiare le loro sfumature ideologiche, le prospettive semantiche (definibili come statalismo, sindacalismo, socialismo ol corporativismo) a seconda di quale colore politico o partito si analizzi, ma di fatto i collettivisti e gli statalisti di pseudodestra o di sinistra, i demagoghi e i populisti sia fuori che dentro al Palazzo sono tutti convinti che lo Stato sia la risposta, la salvezza, il produttore di ricchezza e di protezione sociale e che esso sia la base imprescindibile per costruire una società.
    Confutare tali erronei ragionamenti, dare risposta a simili idiozie è utile e funzionale anzitutto ad evitare nuovi deliranti grilli parlanti alla ribalta, si evita inoltre che tali leggende metropolitane sul nascere possano diffondersi diventando dei trend modaioli pericolosi in quanto funzionali alla stessa propaganda collettivista della classe politica; inoltre si fa divulgazione culturale e si cerca di rispondere con le corrette idee e i veri principi economici austriaci e libertari rispetto alle altre scuole economiche e alla disinformazione dei suoi detrattori.

    PS: Come già accennato in questo articolo segnalo qua rispettivamente i link alla prima parte e seconda parte della mia lunga confutazione-risposta alle tesi di Uriel Fanelli per quanto riguarda il suo delirante articolo 'Economia strudel':

    http://www.movimentolibertario​.com/...a-parte-prima/
    http://www.movimentolibert​ario.com/...e​conda/
    LE RISPOSTE LIBERTARIE ALLO STATALISMO SPAZZATURA (PARTE TERZA)
    LE RISPOSTE LIBERTARIE ALLO STATALISMO SPAZZATURA (PARTE QUARTA)
    LE RISPOSTE LIBERTARIE ALLO STATALISMO SPAZZATURA (PARTE QUINTA)
    LE RISPOSTE LIBERTARIE ALLO STATALISMO SPAZZATURA (PARTE SESTA)
    LE RISPOSTE LIBERTARIE ALLO STATALISMO SPAZZATURA (PARTE SETTIMA)
    LE RISPOSTE LIBERTARIE ALLO STATALISMO SPAZZATURA (PARTE OTTAVA)
    LE RISPOSTE LIBERTARIE ALLO STATALISMO SPAZZATURA (PARTE NONA)
    LE RISPOSTE LIBERTARIE ALLO STATALISMO SPAZZATUTA (ULTIMA PARTE)






    Johnny Cloaca's Freedonia: I nuovi pasticci di Uriel
    Tu ne cede malis, sed contra audentior ito, quam tua te Fortuna sinet.


  6. #6
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    Predefinito Re: Il male

    mi pareva la descrizione di Monti.

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    Predefinito Re: Il male

    Citazione Originariamente Scritto da dimecan Visualizza Messaggio
    mi pareva la descrizione di Monti.
    In effetti a Cernobbio la situazione non deve essere molto dissimile
    Vuoi una soluzione VERA alla Crisi Finanziaria ed al Debito Pubblico?

    NUOVA VERSIONE COMPLETATA :
    http://lukell.altervista.org/Unasolu...risiEsiste.pdf




  8. #8
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    Predefinito Re: Il male

    sto tipo lo linkano solo dadelind e FS

    fatevela na domanda

  9. #9
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    Predefinito Re: Il male

    Non sono ricco,non godo della povertà e sofferenza altrui,eppure trovo orribile il welfare.


    p.s. per quale ragione cliccando sul link al blog di fanelli,e anche su quello postato da John,mi esce un "interracial huge cock" :gratgrat: ?
    The weak crumble, are slaughtered and are erased from history while the strong, for good or for ill, survive. The strong are respected, and alliances are made with the strong, and in the end peace is made with the strong.

  10. #10
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    Predefinito Re: Il male

    Citazione Originariamente Scritto da Feliks Visualizza Messaggio
    sto tipo lo linkano solo dadelind e FS

    fatevela na domanda
    Guarda che ti assomiglia parecchio :sofico:
    Vuoi una soluzione VERA alla Crisi Finanziaria ed al Debito Pubblico?

    NUOVA VERSIONE COMPLETATA :
    http://lukell.altervista.org/Unasolu...risiEsiste.pdf




 

 
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