Questo è quasi certo, ma correndo il rischio di fargli dire "Solo ora che ci siamo anche noi si impegnano per davvero?". Se non addirittutra "Senza di noi non riuscivano a muovere un dito". Insomma, la rivalsa potrebbe essere ad effetto boomerang.
Che non possano restare in stallo non ne dubito, solo dubito che abbiano l'intenzione di rischiare una così imponente quantità di forze per un'unica operazione, che oltretutto verrebbe vista come un "attacco al cuore" per l'ISIS, con tutti i rischi (durante e dopo l'offensiva) che ne conseguono. Infine, Raqqa e Hasakah che citi sono ben distanti l'una dall'altra (100 km abbondanti in linea d'aria), dunque dal punto di vista tattico non ha senso prendere Raqqa per poi attaccare Hasakah. Ammettendo di riuscirci sarebbe una manovra da 120-150km, aggiungendo un nuovo fronte (e linee logistiche correlate) altrettanto ampio. Un'azzardo enorme, in pratica.
Insomma, credo che gli converrebbe piuttosto impiegare forze più ridotte per terminare l'accerchiamento di Hasakah, con al massimo una limitata offensiva di alleggerimento nella zona di Raqqa.
Bombardamenti ben più selettivi, oltretutto.
Per l'appunto.