Comunque prima dell'unità sia il nord che il sud erano regioni sottosviluppate, inutile starci a girare intorno. Come anche il libro da me citato dimostra. Il decollo industriale ci fu solo dopo l'unità e per tutta una serie di motivi benedisse il nord ovest del paese. Poi si allargò fino al centro mentre le politiche del dopoguerra permisero al sud di ridurre notevolmente le distanze. Quando il paradigma dell'intervento statale non fu più efficiente e fallì a metà anni '70, complice anche la crisi, non si riuscì a trovare un'alternativa e anzi quel paradigma continuò in una versione (già esistente comunque) che tutti conosciamo: finanziamenti a pioggia per finanziare le clientele. Il divario del sud si riallargò fino a tornare ai livelli di prima della guerra, come è tuttora.

Da 3 anni a questa parte tutta l'Italia sta vivendo un dramma assoluto con un'immensa distruzione di ricchezza senza che la classe politica riesca minimamente a combinare qualcosa di costruttivo per invertire la tendenza.