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Discussione: Mazziniani in TOSCANA

  1. #21
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    Predefinito

    LIVORNO - Venti anni di intensa attività di insegnamento della musica classica e di canto corale nel solco dei valori di quella cultura che dall’illuminismo al romanticismo ha costituito la “colonna sonora” del Risorgimento prima e della Resistenza poi: le radici della nostra Democrazia. Venti anni di educazione alla musica classica che ha coinvolto parecchie centinaia tra allievi, coristi e insegnanti, nel solco di valori della cultura della Scuola Mazziniana. Cultura espressa anche in convegni e in conferenze sempre di livello universitario, spesso con la partecipazione di docenti delle università di Firenze, di Oxford e di Parigi. Cultura che si è espressa anche in occasione dei tanti concerti, quelli della domenica a Villa Sansoni ovvero presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare, ogni volta che l’ascolto di brani di musica di un Rossini o di Chopin, di un Verdi o di Lizt, poteva suscitare la curiosità di esplorare il contesto storico che lo aveva ispirato. Questo il contributo che la Sezione di Livorno della Associazione Mazziniana Italiana ha inteso rendere alla sua città, così corrispondendo alla fiducia che le Istituzioni le hanno offerto anche con l’assegnazione dei locali di Villa Sansoni. Questo il contributo che la professoressa Itala Balestri Del Corona venti anni fa chiese alla Associazione Mazziniana. Perché l’impronta che essa intendeva dare alla sua Scuola, traendo ispirazione dalla Storia (con la S maiuscola) e quindi dai momenti di più alto valore della cultura romantica e risorgimentale, fosse per ogni allievo di alto contenuto morale.

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    Predefinito tratto da IL PENSIERO MAZZINIANO

    LIVORNO - Pubblichiamo il denso e interessante programma dei lavori diffuso dal Comitato livornese per la promozione e la divulgazione dei valori risorgimentali, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con il Patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Livorno, Comune di Livorno, Comune di Collesalvetti e Comune di Rosignano M.mo con il contributo del Comune di Livorno e della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno in collaborazione con il Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche, Associazione Storia Vivente, Brigata Alleata d’Italia. Si organizza il “ Maggio Livornese”: il 10-11 Maggio 1849 i Livornesi opposero “eroica Resistenza” agli Austriaci. Celebrazione degli avvenimenti rievocazione in costume della difesa di Livorno del 1849.
    PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI SABATO 10 MAGGIO (Speaker Ammiraglio Luigi Donolo)
    PRIMA FASE Piazza Enrico Bartelloni: 9,15 – Afflusso invitati, scolaresche e cittadini; 9,30 – Ingresso Gonfaloni Regione, Comune, Provincia e Comuni invitati, Labari Associazioni d’Arma e Combattenti; 9,40 – Arrivo Autorità.
    9,45 – Saluto del Sindaco di Livorno, dott. Gianfranco Lamberti; Lettura motivazione Medaglia d’Oro concessa alla Città di Livorno per la difesa nel 1849, dott. Paolo Castignoli; Discorso ufficiale, Presidente del Comitato, prof. Fabio Bertini; 10,10 Onori ai Caduti, picchetto Paracadutisti “Folgore”, deposizione della Corona, deflusso e formazione del corteo verso il monumento a Garibaldi.
    SECONDA FASE Piazza Garibaldi: 10,40 – Sosta al monumento di Garibaldi: onori all’Eroe dei due mondi, picchetto Carabinieri, deposizione di corona. Il corteo procede verso la Fortezza Nuova.
    TERZA FASE Fortezza Nuova: 11,00 – Saluto del Presidente della Provincia dott. Claudio Frontera; Discorso ufficiale, prof. Pier Fernando Giorgetti; 11,20 – Onore ai caduti con picchetto marinai dell’Accademia Navale. Deposizione di Corone (lapide caduti e busto G. Mazzini); 12,00 – Lancio paracadutisti Brigata “Folgore”; 12,30 – Il Sindaco, riceve e saluta c/o Villa “Mimbelli” le delegazioni presenti alla cerimonia.
    PROGRAMMA DELLA RIEVOCAZIONE - SABATO 10 MAGGIO (Speaker Ammiraglio Donolo): Piazza S. Marco: 15,30 – Un reparto di figuranti in divisa da austriaci del 1849, con tamburi e fucili, si schiera nella piazza simulando l’occupazione. Il Sindaco saluta tutti i partecipanti e lo Speaker spiega gli storici avvenimenti. Inizia la rievocazione: al suono dei tamburi gli austriaci imboccano vi Palestro e all’altezza di piazza Due Giugno trovano la resistenza armata dei popolani livornesi. Vinta tale resistenza gli “austriaci” proseguono fino alla via Garibaldi per dirigersi a occupare la Fortezza Nuova. Episodi di resistenza popolare vengono ricostruiti alla fine di via Palestro, all’inizio di Via Garibaldi e all’altezza di via della Campana. Piazza Garibaldi: 16,30 – Gli invasori sono accolti da manifestazioni ostili programmate: canti e cori di centinaia di studenti delle nostre scuole, insieme ai loro insegnanti e genitori. La rievocazione prosegue con l’allestimento di un campo militare sulla “bassa” della Fortezza Nuova, le cui fasi saranno visibili dagli Scali delle Cantine. Fortezza Nuova: 18,00 – I cittadini, con visite guidate, possono visitare il campo fino all’ora del “rancio.”
    PROGRAMMA DELLA RIEVOCAZIONE - DOMENICA 11 MAGGIO: Fortezza Nuova: 9,00 – 12,30, proseguono le visite guidate al campo degli “austriaci”. 15,30 – Scontro armato con assolto popolano al campo. Al termine segue la fucilazione simulata dei patrioti sconfitti e fatti prigionieri, a significare il tributo pagato dai nostri avi per la loro generosa e non vano resistenza. 10 anni dopo, a seguito di altri conflitti e battaglie nelle quali i livornesi furono sempre in prima linea, Livorno insieme alla Toscana, votava l’unione all’Italia. Da loro sono partite le lotte per la Libertà, l’Indipendenza, la Democrazia e la Costituzione repubblicana del 1948.
    Teatro “La Gran Guardia”, Con il patrocinio di “Associazione per un teatro Stabile”: Mercoledì 14 e Giovedì 15 Maggio alle ore 21,15 (Giovedì 15 Maggio alle ore 9,30 spettacolo straordinario riservato alle scuole) andrà in scena “Le Rose di Maggio”Compagnia: Associazione “Il Cerchio” Attori: Piero Giorgetti, Eleonora Zacchi, Luca Salemmi, Marcello Marziali, Luigi Carletti, Tiziana Foresti, Claudio Monteleone, Riccardo De Francesca, Grazia Minutella, Stefano Toscano, Alex Lucchesi, Marco De Francesca, Regia: Eleonora Zacchi, Testo: Piero Giorgetti.
    Comitato per il Risorgimento c/o C.N.A.. Le iniziative sono possibili grazie alla città di Livorno ed al concorso di: Associazione Mazziniana Italiana, Confederazione Nazionale dell’Artigianato.

  5. #25
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    Predefinito ... riceviamo da Giovanni Ferrari ...

    Comune di Carrara

    Ridotto del Teatro degli Animosi

    Carrara - Venerdì 12 dicembre 2003 ore 18:00

    LA CHITARRA DI GIUSEPPE MAZZINI

    Concerto di MARCO BATTAGLIA

    Chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini “Gennaro Fabricatore, Napoli, Strada San Giacomo n°42, 1821”
    Proprietà dell’Istituto Mazziniano del Comune di Genova

    Programma

    Niccolò PAGANINI (1782-1840)
    Sonata M.S. 84 n. 2 in la maggiore, [Minuetto], Allegretto ossia Rondoncino
    Sonata M.S. 84 n. 13 in do maggiore, Minuetto, Andantino

    Mauro GIULIANI (1781-1829)
    Variazioni sul tema favorito “Io ti vidi e t’adorai” dall’Opera “Amazilia” di Giovanni Pacini op. 128
    Rossiniana n°1 op. 119
    “Assisa a piè d’un salice”, Scena e Romanza, Otello, Atto III (Desdemona), “Languir per una bella”, Cavatina, L’Italiana in Algeri, Atto I (Lindoro)
    “Con gran piacer, ben mio”, Duetto “Ai capricci della sorte”, L’Italiana in Algeri, Atto I (Isabella-Taddeo), “Caro, caro ti parlo in petto”, Rondò “Pensa alla patria”, L’Italiana in Algeri, Atto II (Isabella-Coro),
    “Cara, per te quest’anima”, Duetto “Amor! Possente nome”, Armida, Atto I (Armida-Rinaldo)

    Gaetano DONIZETTI (1797 -1848) / Joseph Caspar MERTZ (1806-1856)
    “Opern-Revue” op. 8 n. 8, Fantasia su temi dell’ “Elisir d’amore”
    Introduction – Allegretto, “Quanto è bella, quanto è cara!” - Larghetto, Moderato, “Una furtiva lagrima” - Andante, Presto, “Una tenera occhiatina, un sorriso, una carezza” - Un poco allegretto, Brillante,
    “Io son ricco e tu sei bella, io ducati e vezzi hai tu” - Andantino

    Giulio REGONDI (1822-1872)
    Studio n. 4 in mi maggiore, Adagio

    Luigi Rinaldo LEGNANI (1790-1877)
    dai Trentasei Capricci op. 20:
    n. 2 in mi minore, n. 7 in la maggiore, Prestissimo
    n. 15 in si minore, n. 29 in fa diesis minore, Prestissimo, n. 36 in mi maggiore, Moderato
    --------------------------------------------------------------------------
    [COLOR=DARK BLUE]
    Marco Battaglia è nato nel 1969 a Milano dove dopo la Maturità Classica ha seguito studi giuridici e filosofici presso l’Università Statale e si è dedicato alla chitarra formandosi presso la Civica Scuola di Musica sotto la guida di Vittorio Casagrande. Diplomatosi in Conservatorio nel 1995, si è specializzato nell’interpretazione di musica dell’Ottocento secondo prassi esecutive filologiche, su cui ha seguito vari corsi, con chitarre originali d’epoca. Tra i concertisti e docenti di fama internazionale che hanno influenzato il suo percorso possono essere citati O. Ghiglia, R. Chiesa, P. O'Brien, C. Wilson e D. Russell. Svolge intensa attività in Italia e all’estero soprattutto come concertista solista e con orchestra, oltre che come didatta, conferenziere e ricercatore. Nel 1998 ha debuttato con successo al Teatro “Carlo Felice” di Genova suonando (anche in duo con il violino che, di proprietà di Paganini, fu acquistato dall’allievo Camillo Sivori) la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini (proprietà dell’Istituto Mazziniano del Comune di Genova) del cui ripristino funzionale è stato il promotore, dopo aver tenuto con lo strumento, presso la Fondazione Stelline di Milano, il primo concerto in tempi moderni, in seguito replicato, tra l’altro, anche a Torino (Circolo degli Artisti - Museo Nazionale del Risorgimento Italiano): in programma brani di autori citati nell’Epistolario e nella “Filosofia della musica” del Patriota. Tra le molte città e istituzioni di prestigio che hanno ospitato suoi concerti si possono citare Parigi (Palazzo dell’UNESCO, Centre de langue et culture italienne), Bonn (Sparkasse), Basilea (Società Dante Alighieri, Schmiedenhof…), Losanna, Berna, Biel (Museo Neuhaus), Lucerna, Aarau, Neuchâtel (Centre des Terreaux), Olten, Locarno (Palazzo Borghese), e Milano (più di 60 concerti per Enti quali Museo Teatrale alla Scala, Castello Sforzesco, Società Umanitaria, Civiche Raccolte Storiche, etc.) oltre a Monza (Teatro della Villa Reale), i Festival Internazionali di Varese e Vigevano, Campione, Genova (Museo del Risorgimento, Biblioteca Berio, etc.), “ChitarraImperia” Festival e Seminari di Primavera, Festival Carniarmonie, Salsomaggiore (Terme Berzieri), Firenze (Festival “Il suono dell’anima”), Forte dei Marmi, Isola del Giglio, Festival internazionale Sagra Musicale Umbra, Spoleto (“Estate Spoletina”), Roma (Palazzo Barberini), Fiuggi (Teatro delle Fonti), Reggio Calabria (Accademia di Belle Arti, Piazza del Duomo), Messina (Filarmonica Laudamo, Teatro Savio), Taormina (Palazzo dei Duchi di Santo Stefano), Tempio Pausania (Sassari), Villasimius (Cagliari). Nel 2001 ha curato la direzione artistica della Rassegna “Concerti per gli angeli” presso la Chiesa di Sant’Angelo di Milano. Sue revisioni sono pubblicate da Pizzicato Verlag Helvetia. Hanno scritto di lui riviste specializzate come “The Classic Voice” e tutti i massimi quotidiani tra cui il “Corriere della Sera” e “La Stampa” ( “…Battaglia suona con garbo e gusto, gioca di sfumature…; …pagine…che Marco Battaglia ha eseguito facendo risuonare sul tintinnante strumento le arie dell’”Italiana in Algeri”, dell’”Otello” e dell’”Armida” con un gusto per un suono intimo e quasi segreto” – Paolo Gallarati). Ha rilasciato interviste e ha registrato sue interpretazioni per emittenti private europee e per la R.A.I. televisione e radio, diffuse anche in diretta nazionale. Le prossime performance solistiche lo vedranno impegnato in numerosi concerti nel 2004 in cui debutterà in Australia (Canberra, Melbourne e Sydney...), Grecia (Atene, Volos...), Repubblica Ceca, Slovenia (Festival chitarristico di Lipiza) e tornerà in Svizzera (Aarau, Freiburg, Basel, Luzern, Thun, Winterthur, Biel...), Germania, Francia (Lille – Festival chitarristico, Parigi), Italia (Pavia - Teatro Fraschini, Novara - Teatro Coccia, Livorno – Circolo della Marina, Milano – Messaggerie Musicali, Forum Austriaco di Cultura, Museo di Milano, Cagliari – Conservatorio, AGIMUS...). Incide per la M.A.P. - Milano.[/COLOR]

  6. #26
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    Predefinito tratto dal PENSIERO MAZZINIANO

    L’agenda di Giovanni Lombardi

    Un’occasione per rivivere una fervida stagione di incontri
    È facile, fin troppo facile, per l’autore di questa nota sul bel libro di Giovanni Lombardi Agenda d’incontri, (pubblicato in una edizione rilegata e raffinata, da Polistampa di Firenze, con la copertina che porta l’immagine di un bel dipinto di Marcello Ciampolini) che ha già avuto lusinghieri riconoscimenti, ampi consensi di lettori che hanno apprezzato la freschezza, la spontaneità della scrittura sempre tuttavia trattenuta da una sorvegliata emozione che non scivola mai in un rancido sentimentalismo, lasciarsi prendere da una umbratile e sottile malinconia, una specie di “amarcord” personale che, anche senza volere, può, in parte, condizionare la lettura o un primo immediato approccio.
    Rifuggiamo sempre dalle memorie, dai ricordi personali, dalla vena, più o meno poetica, del “come eravamo”, accompagnati magari dai versi di un poeta a noi caro (Prévert) o da una canzone che ci coinvolgeva, fino a farla diventare nostra, sentita come leit motiv di storie in bianco e nero in vecchie sale di cinema della nostra giovinezza e prima maturità. Ma è, torniamo a ripeterlo, difficile sottrarsi ai sussulti di un tempo che, ormai, credevamo radicalmente ancorato nel passato.
    Per chi ha vissuto per tanti anni (dal 1940 al 1958) a Empoli e anche dopo ha sempre mantenuto saltuari, ma saldi e affettivi rapporti con luoghi, persone (che hanno segnato più di quanto non si creda la nostra vita) è stato naturale, fatale, ritrovare nelle pagine di Lombardi implicazioni culturali, impressioni, sensazioni, nomi di amici (purtroppo alcuni scomparsi), luoghi e vie: una tale ondata di emozioni da ritornare a vivere, fra fantasia e malinconia, eventi di tanti, tanti anni fa.
    L’Agenda d’incontri, dedicata alla cara memoria del figlio Franco, strappato prematuramente all’affetto dei suoi cari, a cui va il merito di avere sollecitato Giovanni a non lasciare cadere nell’oblio e nel semplice, nostalgico, ricordo tante figure, tanti personaggi, tante situazioni, tanti eventi letterari di un’intensa e non breve stagione empolese che non si è mai rinchiusa negli stretti confini municipalistici o di gretto campanilismo.
    Ha ragione il sindaco di Empoli, Vittorio Bugli, quando scrive che Giovanni Lombardi, “nel ripercorrere la sua storia personale – e in parte anche la nostra-, ci conduce a rileggere eventi, situazioni, battaglie intellettuali di grande impatto nella vita italiana: il gioco di specchi tra Empoli e la realtà nazionale nella quale questi personaggi si sono mossi”. A sua volta per Eugenio Garin l’Agenda è “una finestra aperta su una larga fetta del Novecento, pagine di microstoria sulle quali riflettere”.
    Così incontriamo pittori, scrittori, gente di teatro, figure religiose di alta spiritualità – e non è bello farne un arido elenco di nomi – la cui presenza ha varcato con incidenza culturale forte i confini empolesi. Così pure certi indimenticabili incontri con famosi scrittori, come Domenico Rea, organizzati e promossi dall’amico Luigi Testaferrata, anch’egli, assieme a tanti altri, facente parte, con Giovani Lombardi, della nostra cerchia di interessi culturali e di stretti legami di amicizia. Ancora: la storia della nascita della rivista “delta”, del circolo delle Arti figurative; le ricche e fervide stagioni del “Premio Pozzale”, uno dei premi letterari di forte rilevanza nazionale; i ritratti di figure di industriali accorti e dinamici come Orfeo Ceccarelli, accanto a cui balza alla nostra memoria anche il nome di Gino Zani e dei figli a cui siamo stati legati da grande affetto. Lombardi ricostruisce la sua storia personale sempre “a specchio” di quella nazionale, con scrittura agile, lucida intelligenza e profonda conoscenza artistica. Non solo; emergono dalla memoria dell’autore di questa nota volti di cari amici strappati al nostro affetto che ci hanno sempre dato con generosità e semplicità stima e amicizia. E fra gli artisti e pittori ci piace ricordare Giovanni cecchi, morto giovane, di cui si è parlato recentemente in occasione di una bella e suggestiva mostra, tenuta al Palazzo delle Esposizioni. E che dire poi delle vie, delle piazze, dei giorni, di luoghi che sono ancora oggi presenti nel nostro cuore, quando ci capita di scendere dal trenoalla Stazione di Empoli e imbocchiamo subito via Roma, meta preferita del passeggio domenicale nelle stagioni estive? E ancora: il nostro amore per il cinema no ha avuto, forse, origine proprio dalle lunghe sedute pomeridiane, o dopo cena, nelle sale dei cinema empolesi: La Perla, l’Excelsior, il Cristallo (così ci sembra di ricordare)? E così le nostre prime affezioni, o sussulti d’amori giovanili, non le abbiamo provate nel tipico e famoso “giro d’Empoli” (Via del Papa e Via del Giglio)? Troppe le emozioni che ci assalgono ricordando e che ci inducono a prendere a prestito il titolo di un bel film di Florestano Vancini, Le stagioni del nostro amore. Luoghi a noi cari che hanno segnato, più di quanto non si creda, la nostra vita giovanile, la prima maturità ed ancora oggi ci segnano nel nostro appressamento alla fine di una esistenza che, pur fra difficoltà, dolori, sofferenze, ha avuto, non solo nel ricordo, molt momenti belli e indimenticabili.
    Come scordare Piazza della Vittoria, la Ciesa della Madonna del Pozzo, Porta Pisana, il “Piaggione”, l’Arno. Mario Luzi scrive – e noi concordiamo pienamente – .a proposito di questa singolare Agenda, che l’autore è riuscito a “cogliere l’istante” e soggiunge: “gli istanti muoiono, sono irreversibili, ma l’illusione che siano stati catturati e che possiamo riviverli, almeno per un attimo, conforta il rimpianto e lascia sperare nella continuità della vita, nella quale niente va perduto”.
    Luzi ci consegna una nota di speranza; ma noi, presi nelle spire della nostalgia (che non è mai sentimentalmente lacrimevole) e della malinconia, o del ricordo di “come eravamo”, con un fondo, non diciamo di saggezza, ma di profonda, o meno profonda, conoscenza della vita cosparsa di delusioni ed anche di sogni, chiudiamo con una frase che è di grande verità, anche se nel fondo è molto dolorosa. È di uno scrittore francese a noi caro, e altrettanto caro all’amico Arnaldo Pini che, insieme a Ferruccio Masini (a cui Lombardi ha dedicato un acuto e tanto sensibile ritratto nella sua Agenda), scendeva spesso a Empoli a trovare il loro sodale empolese, in via Tripoli, dove allora abitava. Scrive George Bernanos: “Ci sono tanti morti nella mia vita, e più morto di tutti è il ragazzo che fui”.
    Piergiovanni Permoli

  7. #27
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    Predefinito un volume di Michele Finelli ....

    Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara
    Associazione Mazziniana Italiana (O.N.L.U.S.) Sez. di Massa-Carrara
    Con il Patrocinio di
    Provincia di Massa-Carrara. Assessorato alla Cultura.
    Comune di Massa. Assessorato alla Cultura e Promozione della città.
    Comune di Carrara. Assessorato alla Cultura.

    Invitano alla presentazione del volume di

    Michele Finelli

    Il monumento di carta. L’Edizione Nazionale degli Scritti di Giuseppe Mazzini

    Pazzini Editore, Rimini, 2004.

    Realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara

    Massa, Sala della Resistenza, sabato 3 aprile 2004

    Ore 16.00

    Saluto delle autorità.

    Interventi di:

    Prof. Roberto Balzani, docente di Storia Contemporanea, Università degli Studi di Bologna; Presidente Nazionale Associazione Mazziniana Italiana
    Prof. Giuseppe Marchetti Tricamo, Eri-Rai, pubblicista.
    Prof. Giuseppe Talamo, Presidente Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano
    Prof. Alessandro Volpi, docente di Geografia Economica e Storia Economica, Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Pisa.

    Conclusioni di:

    Michele Finelli

  10. #30
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    Predefinito

    ... alcune foto della presentazione del libro avvenuta oggi presso la Sala della Resistenza del palazzo ducale di Massa ....



    ... una parte del pubblico intervenuto ... in primo piano da destra
    Fabrizio Neri Sindaco di Massa, Giorgio Raffi
    Segretario Prov.le P.R.I. di Massa Carrara, Alberto Pincione
    Presidente dell'Unione Comunale Carrarese del P.R.I.



    da sinistra .... Balzani, Finelli, Puntelli e Volpi




    da sinistra .... Balzani, Finelli, Puntelli e Volpi


    http://www.nuvolarossa.org

 

 
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