Di ritorno dall'infuocato prato pontidesco, ho appena terminato di leggere i due numeri della pubblicazione recuperata presso l'omonimo gazebo. Sono i primi due numeri di RAIXE VENETE, un trimestrale (che esce per ora come supplemento alla già nota ASSION PIEMONTEISA) interemnte scritto in lingua veneta.
Si tratta di otto pagine formato tablodi in cui la Redazione svaria tra economia e politica, tra tradizione e turismo, tra culura e società, tra articoli storici e colonne dedicate ad internet.
Non posso che complimentarmi con gli autori di questo prodotto gironalistico che evidentemente nel suo genere è una perla. E leggo anche dal secondo numero che la loro scommessa iniziale, cioè raggiungere un certo numero di abbonamenti è stata vinta, quindi meglio ancora.
Quello che mi preme sottolineare, essendo io sensibile alla difesa e alla diffusione dell elingue locali, è l'approccio moderno e vincente ad una pubblicazione che molti dpregiativamente definirebbero "dialettale". Ciò che invece contraddistingue (ed evidentemente premia) questa iniziativa è il porsi nei confronti della lingua veneta come di fornte a un normale mezzo per comunicare e non come ad una reliquia da "celebrare". La marcia in pià di questo giornale è l'uso stesso del veneto per trattare di tematiche a tuttotondo, certo ci sono parti dedicate alla tradizioni o ai fonemi dell alingua, ma sono solo strumentali al resto della pubblicazione. Peccato non avere qualcosa di simile (anche più in piccolo) per il milanese.
Sta di fatto che questa iniziativa merita la massima diffusione (anzi chideo al moderatore di mettere quanto prima in rilievo questo thread...se lo può ancora fare...)
I dettagli per l'abbonamento (come da ultima pagine del giornale)
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