(Del 3/7/2002 Sezione: Interni Pag. 9)
L´ESPONENTE CENTRISTA: «TIENE INSIEME RIGORE ED EQUITÀ»
Immigrazione, ok leghista all´emendamento Tabacci
La regolarizzazione degli extracomunitari in nero al Consiglio dei ministri già domani
ROMA
Sì alla sanatoria per i lavoratori extracomunitari in nero e per i loro datori di lavoro. Oltre alle colf e alle badanti, anche gli stranieri occupati in nero nell´industria potranno regolarizzare la loro posizione. Il via libera "de facto" è arrivato ieri da Umberto Bossi, quello ufficiale uscirà dal Consiglio dei ministri di domani. In tema d´immigrazione, dopo le divisioni create dal disegno di legge Bossi-Fini, la maggioranza si ricompatta attorno al testo proposto dal presidente della commissione attività produttive della Camera, il centrista Bruno Tabacci, che per ottenere garanzie dal governo, ha scelto una via inconsueta, scrivendo una dettagliata bozza di decreto e inviandola, oltre ai leader di An e Lega, a Tremonti, Maroni e Giovanardi. A mettere d´accordo Carroccio e Udc, è stata la comune valutazione delle pesanti conseguenze che le nuove regole anti-clandestini (in via di approvazione al Senato) avrebbero sui lavoratori e le aziende. «Questa soluzione - spiega Tabacci - contempera il rigore con l´equità e risponde a quelle complessive esigenze del paese che spetta a noi tutti interpretare. E´ stato risolutivo un colloquio con Bossi: abbiamo trovato punti di convergenza. Quindi l´intesa è possibile, anche perché altrimenti, una volta approvata la nuova legge, dovremmo accompagnare alle frontiere 250 mila lavoratori stranieri che per 10 anni non potranno più rientrare in Italia. Per non parlare delle pesanti sanzioni contro gli imprenditori. Un modo per minare alla base il nostro sistema produttivo». Il provvedimento che l´esecutivo varerà domani interviene sulla Tremonti-bis, ampliando gli ambiti dell´emersione del lavoro nero. La dichiarazione di emersione, potrà riguardare pure i lavoratori extracomunitari anche se irregolari. «Per essere accolta - precisa Tabacci - la dichiarazione va unita all´impegno a stipulare il contratto di lavoro nelle forme previste in materia di immigrazione». Poi, entro 20 giorni, prefettura e questure dovranno accertare la correttezza della richiesta di regolarizzazione e gli eventuali motivi ostativi alla concessione di un permesso di soggiorno. Se tutto è a posto, entro 10 giorni, datore di lavoro e dipendente sono invitati in prefettura per la stipula del contratto e il rilascio del permesso di soggiorno, rinnovabile. Qualsiasi inadempienza fa decadere la procedura e fa scattare l´espulsione. I datori di lavoro che seguano questa procedura non sono perseguibili per le violazioni relative alle norme sul soggiorno e sul lavoro o di carattere finanziario, commesse entro il 30 luglio. Non possono approfittare della "finestra" aperta dal decreto gli irregolari nei cui confronti sia stata decisa l´espulsione o che, per qualsiasi motivo, non siano accoglibili in Italia. Nelle scorse settimane sull´emendamento Tabacci alla legge Bossi-Fini si era scatenata una tempesta all´interno del Polo. A sbloccare la situazione è ora l´accordo politico tra l´Udc e i ministri leghisti Bossi e Maroni. In pratica verrà estesa agli extracomunitari la legge 383, quella sull´emersione del lavoro nero. Sarà così sanata pure la posizione degli imprenditori, ai quali non verranno applicate le sanzioni amministrative e penali introdotte dalla Fini-Bossi, ossia 5 mila euro di ammenda per ogni straniero irregolarmente occupato e l´arresto da 6 mesi a un anno. In precedenza l´emendamento che domani verrà trasformato in decreto era stato ritenuto irricevibile dalla presidenza della Camera perché estraneo alla materia.
Giacomo Galeazzi
Questo a Pontida pero' Bossi non l'ha detto vero???
Ah certo...per forza...era gia' bell e che pronta la "novita'" dei 3 parlamenti con cui allietare la folla dalle mancate promesse realizzate.
Va la' che alla fine ha ragione il Fra': SBIRULINO!!!