Si e' conclusa la battaglia al senato sulla nuova legge sulla legittima suspicione e si e' conclusa con il risultato che si poteva gia' prevedere a priori.
Adesso conviene fermarsi un momento e fare a mente piu' fredda qualche considerazione.
La prima domanda da porsi e':
quale risultato si voleva ottenere? Non credo che ci fosse la speranza di impedirne l'approvazione, l'opposizione non ha i numeri necessari.
Ritardarla per permettere che il tribunale di Milano emetta nel frattempo la sentenza? Non sembra che il risultato sia stato positivo. In cambio si e' persa ogni possibilita' di ottenere modifiche di qualche efficacia, p.e. definire meglio l'ambito delle circostanze per le quali e' possibile richiedere il trasferimento del processo, far ripartire i termini di prescrizione non dalla pronuncia della Cassazione ma dalla data effettiva di inizio del nuovo processo o altro.
Far vedere, come dice Rutelli, che l'opposizione e' dura e implacabile? Ma e' una strategia a lungo andare produttiva o serve soltanto a portare l'acqua al mulino del polo?
Se lo scopo e' quello di vincere le prossime elezioni e convincere gli indecisi e' questa la strategia vincente?
saluti