Convertitevi, raga, così quando arriverà il momento sarete già tutti preparati
Giovedì, 12 Dicembre 2002
Il Gazzettino
IL RETROSCENA
Dall'Arabia al Sudan gli imam annunciano che Roma e il Vaticano diventeranno islamici
Il Cairo
Da Riad a Gerusalemme a Khartum, imam sunniti di spicco predicano ormai da settimane la conquista di Roma e del Vaticano, rifacendosi alle profezie dei primi seguaci di Maometto. A lanciare l'allarme su questi messaggi è stato il Centro di ricerche sui media in Medio Oriente (Mamri), un'istituzione basata a Washington.
Lo sceicco Youssef al-Qaradhawi, uno dei religiosi sunniti più influenti nel mondo arabo, ha ripetutamente preannunciato che «l'Islam tornerà vittorioso in Europa come conquistatore» nei suoi sermoni del venerdì e in un programma che conduce una volta a settimana per la tv staellitare del Qatar, al Jazira. Sullo stesso tono le prediche di almeno altri tre imam dell'Arabia Saudita, del viceministro per la Fede dell'Auitorità Palestinese Yousef Jumaa Salameh e dello sceicco sudanese Muhammad Abd Al Karim
In risposta alla domanda di un lettore del sito www.islamonline.net, al-Qaradhawi parla dei «segni della vittoria dell'Islam» e spiega, citando un detto musulmano, che «al profeta Maometto fu chiesto: quale sara la città che verrà conquistata per prima, Costantinopoli o Romiyya? Lui rispose: la città di Hercles sarà conquistata per prima, cioè Costantinopoli». «Romiyya - prosegue l'imam - è la città che oggi viene chiamata Roma. La città di Heracles fu conquistata nel 1453 da Mohammad il Conquistatore. Rimane l'altra città, e noi speriamo e crediamo che anche questa sarà conquistata, ma questa volta non con la spada, ma con le prediche e l'ideologia».
«L'Europa - ha spiegato il predicatore da Al Jazira - si renderà conto che soffre della sua cultura materialistica e cercherà un'alternativa, una via d'uscita e una scialuppa di salvataggio. Non troverà alcun bagnino, ma il messaggio dell'Islam». «Se Dio vuole, gli europei si convertiranno all'Islam e poi in prima persona diffonderanno l'Islam nel mondo, più di noi, musulmani da sempre».