...sospetti.
Prima lo diceva Berlusconi: per fare le riforme sarebbe opportuno un dialogo "bipartisan" fra maggioranza e opposizione.
La risposta? Quello pretende che noi ci si cali la brache, è l'arroganza di chi ha vinto le elezioni.
Tutto nella normale dialettica tra questa maggioranza e questa opposizione.
Ultimamente pure Ciampi ha espresso lo stesso auspicio, seguito da Casini e tanti altri; quasi che la maggioranza non sappia che le riforme importanti interessano tutti gli italiani.
E ultimamente le esortazioni sull'argomento stanno suscitando un tono particolarmente entusiasta nella sinistra. Tutti a battere le mani allo spirito bipartisan, al dovere che chi governa non debba snobbare l'opposizione, all'importanza del riconoscimento dei valori comuni, ma....; ma è impossibile riuscirci in quanto la CdL non intende ragionare. E' arrogante.
Conclusione: l'opposizione è intelligentemente aperta ma urta contro l'intolleranza del Polo.
La Repubblica, in testa a chi predica questi concetti, ha pubblicato un articolo firmato dal direttore, Mauro, dal titolo: "Non tutto è consentito nell' Italia di Berlusconi".
Vi si legge questa frase: "Si è così aperto un nuovo fronte nel duello mortale tra Berlusconi e l'Italia, in atto da più di un anno".
Ho scritto bene: duello mortale.
Vale a dire che la tenzone può avere solo due esiti, o ne esce vivo Berlusconi o ne esce viva l'Italia (parlo, come credo faccia il direttore di Repubblica, di decesso politico).
Berlusconi? E' il male assoluto. Il Polo? E' una formazione politica satanica. Il suo scopo? Distruggere l'opposizione per impadronirsi del Paese. L'opposizione? E' l'unica parte sana del Paese che si batte per una guerra santa. Quando la Patria è in pericolo ogni mezzo diventa lecito.
Repubblica, mica frange deliranti di neo-comunisti, non da pochi anarchici, non dagli "infiltrati" nei no-global, no. E' da Repubblica, dove operano i cervelli che hanno inventato "libertà e Giustizia", sotto il patronato di Carlo de Benedetti, che vengono queste idee.
Sarebbe tutto anche accettabile, se in palio ci fosse o la morte (politica) di Berlusconi e dei suoi o quella di tutto l'Ulivo.
Ma non è così!
E' solo pretendere che gli italiani considerino Ulivo=Italia.
E' solo stupida e volgare arroganza.
saluti