IL SINDACO
«Provocati, vanno perdonati»
Gentilini chiede clemenza e attacca Smith: «E' come Bin Laden»
«Quegli squallidi personaggi non devono trovare spazio, trovo naturali atti di ribellione». Gentilini, in un'intervista rilasciata all'emittente televisiva Telenordest, attacca frontalmente Adel Smith, e invoca il perdono dei giudici, con tutte le attenuanti, sui militanti di Forza Nuova arrestati a Verona e denunciati per l'aggressione al presidente dell'unione musulmani d'Italia, e al suo collaboratore: «Se fossi nei panni dei giudici, nei confronti dei ragazzi, farei...un grande perdono. Sì, chiederei ai magistrati di perdonarli, perché le provocazioni di Smith hanno superato ogni limite. A volta a gente così bisogna tappare la bocca». Il primo cittadino aggiunge subito: «Non dico che i ragazzi hanno fatto bene, ma in un contesto di prevaricazione non si devono escludere reazioni. E mi meraviglio che le organizzazioni islamiche non siano finora intervenute in maniera ferrea per prendere le distanze da Smith». Il sindaco chiede anche «una pietra tombale sopra quegli avvenimenti». «Non si deve dare più spazio a Smith e alle sue esternazioni, i titolari delle tv pubbliche e private non cerchino facili scoop utilizzando simili personaggi». E cosa direbbe Gentilini a Smith? «"Sei italiano, ma fai parte di un'altra mentalità e di un'altra civiltà". Gli direi di andare nei deserti dove può pregare giorno notte su un pezzo di tappeto o anche sulla sabbia. E che non c'è spazio in Italia per le sue dichiarazioni demenziali: in qualche modo lui si pone sulla scia di Bin Laden, manipolato da chi lavora sulla strategia della tensione».
Sulla vicenda interviene anche Massimiliano Spagnol, consigliere comunale di Preganziol e presidente provinciale di Azione Giovani: «Prendiamo le distanze da quanto avvenuto, l'aggressione è una reazione spropositata e fuori luogo, ma spero che anche Smith venga indagato, il magistrato deve valutare anche le sue dichiarazioni, che istigano all'odio razziale» ...